osservatorio politic

Incredibile, mi tocca parlare ancora positivamente di questo papa, descritto al momento della sua elezione come papa tradizionalista e reazionario.

Intendiamoci non che sia un modello di uomo di sinistra, tuttavia sta esplicitando delle idee e delle posizioni che rappresentano una novità per la chiesa ed un elemento di rottura con il pensiero unico dominante.

In particolare ieri a Monaco di Baviera il papa ha fatto un'importante affermazione: "le popolazioni dell'Africa e dell'Asia ammirano le nostre prestazioni tecniche e la nostra scienza ma al contempo si spaventano di fronte ad un tipo di ragione che esclude totalmente Dio dalla visione dell'uomo, ritenendo questa la forma più sublime della ragione, da imporre anche alle loro culture". Insomma per il papa (e non solo) l'occidente è avanzato dal punto di vista tecnologico ma è arretrato dal punto di vista umanistico, daccordo lui si riferisce sopprattutto al livello spirituale e religioso, tuttavia la portata della critica rimane soprattutto se la si rapporta con sue precedenti dichiarazioni (sull'ambiente e sul lavoro).

Certamente il papa rimane lontano anni luce dalla nostra visione laica del mondo tuttavia gli elementi di convergenza sono notevoli e la critica all'aggressività ideologica e militare dell'occidente pienamente condivisa.

Aspettiamo le prossime dichiarazioni, magari questo papa saprà nuovamente sorprenderci, ad esempio riabilitando i preti "guerrieri" sudamericani e la teoria della liberazione.

Come non detto, le dichiarazioni successive a questo messaggio sono andate nella direzione di un goffo insulto alla religione mussulmana, forse si è accorto di essersi spinto troppo in là e di aver pestato qualche piede sensibile.