Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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Tagli alla scuola pubblica = taglio al futuro del paese

Post n°228 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da giampi1966
 
Foto di giampi1966

Mi succede molto raramente di stare tranquillamente seduto su una panchina a leggere il giornale, per mia sfortuna purtroppo l’attenzione si è incentrata su un articolo che trattava l’argomento scuola, più leggevo e più la rabbia montava e decisi che per sfogare la mia rabbia e per fare qualcosa dovevo scrivere l’ennesimo messaggio sulla scuola.

Come ho sostenuto svariate volte e come sostengono i più eminenti studiosi, oltre che come pomposamente sancito dalla carta igienica marcata “Programma dell’Unione”, la scuola è una priorità per un paese che vuole rimanere avanzato e soprattutto è una priorità per noi di sinistra che vogliamo una società più giusta ed equilibrata, ma come al solito ci si riempie enfaticamente la bocca, sostenendo l’importanza della scuola, della ricerca e della cultura ma alla prova dei fatti, non solo non si fa niente per migliorare la situazione, ma si fa di tutto per peggiorarla.

Analizzando la situazione della nostra scuola esistono ancora, per fortuna, dei dati confortanti, dovuti soprattutto all’impegno del sottopagato corpo docenti della scuola pubblica, dei genitori e di alcuni comuni, possiamo infatti notare come ad esempio il 66,8 % delle persone che si rapportano con la scuola (studenti o famigliari degli studenti), si dichiara molto o moltissimo soddisfatti delle scuole elementari pubbliche (scuola privata 41,5%), il 57,6% per le scuole medie pubbliche (scuola privata 36,1%), 54,7% per le scuole superiori pubbliche (scuola privata 34,4%), Università 55,2%; il 60,4% ha molta o moltissima fiducia nei confronti degli insegnanti (sottopagati) della scuola pubblica, mentre solo il 40,1% di quelli della scuola privata (fonte Demos-Coop).

Ma le notizie positive finiscono qui, innanzitutto i dati positivi precedentemente esposti sono peggiori rispetto ai dati di qualche anno fa, quando l’opera di demolizione della scuola pubblica era appena iniziata e poi ci sono le terrificanti notizie proveniente dal nostro “lungimirante” Governo, infatti sembra che con un colpo di intelligenza il Governo voglia tagliare oltre 33.000 docenti nei prossimi 3 anni, aumentando il rapporto aumentando il rapporto alunni per classe portandolo dall’attuale 20,6 a 21, riconvertendo gli insegnanti di inglese  all’insegnamento comune (ecco spiegate le dichiarazioni di Fioroni sui programmi), riducendo l’orario delle scuole professionali ed infine il provvedimento più allucinante, ossia ridurre per legge le bocciature.

Invece di tagliare, se necessario, sui fondi destinati alle scuole private (che invece aumentano), le quali peraltro hanno dimostrato una minore efficienza rispetto alle Statali, il Governo di falsa sinistra continua ad accanirsi sul pubblico, evidentemente sono spaventati dalla diminuzione di iscritti che si è verificata nelle scuole private (Tranne in Lombardia per le scellerate politiche di sostegno alla scuola privata portata avanti da Formigoni) che sono quasi tutte (guarda caso) di proprietà della chiesa cattolica….. e se fosse proprio questo l’obbiettivo primario?

 
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