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UN TEMPO LONTANO

Post n°860 pubblicato il 16 Luglio 2012 da atapo
 

 

PICCOLA GRANDE MARSIGLIESE

 

Come promesso, ecco la storia di quel lontano ricordo...

Erano i primi giorni di maggio 1998 (quanto tempo fa ormai!), io mi trovavo a Dunkerque, nell'estremo nord della Francia (infatti quella regione si chiama proprio Nord). Come ho fatto per sei volte durante la mia carriera di insegnante di francese, accompagnavo una classe di quinta elementare impegnata in uno scambio culturale con coetanei francesi. La regione così diversa dalla nostra Toscana era molto interessante, la città affascinava i bambini col suo eroe, il corsaro Jean Bart, di cui era stata donata ad ognuno (insegnanti compresi) una intrigante biografia a fumetti...

Quella volta lo scambio aveva una marcia in più, infatti eravamo inseriti nelle manifestazioni per la Festa dell'Europa, il 9 maggio. Insieme a noi erano state invitate altre classi provenienti dai paesi della Comunità Europea, ognuna gemellata con una classe di Dunkerque che faceva gli onori di casa, quindi la città in quei giorni era tutta un pullulare di bambini e di lingue diverse...Davvero molto bello, anche perchè si sa che i bambini fanno subito amicizia, tutto era di buon auspicio per i piccoli Europei che sarebbero cresciuti con queste esperienze.

Noi eravamo alloggiati in un ostello molto spartano, ma in riva al mare, con vedute impagabili delle maree e dei tramonti nordici primaverili lunghissimi e coabitavano con noi i bambini e gli insegnanti croati, motivo di interminabili partite di calcio Italia-Croazia nei momenti serali...Mamma mia, i ricordi mi si affollano, devo cercare di non perdere il filo...e di non annoiarvi...

Il 9 maggio tutti avremmo partecipato ad una sfilata per il centro città, i bambini avrebbero portato le bandiere dei loro stati, si sarebbe esibita la corale delle scuole cittadine, infine sulla piazza, accanto alla statua di Jean Bart, sarebbero state scoperte delle sculture di gesso fatte dagli alunni delle scuole locali, rappresentanti qualcosa di caratteristico di ogni stato. Per l'Italia saltò fuori dall'impacchettatura...la torre di Pisa! Pare sia il monumento più conosciuto all'estero.

Molte iniziative erano state organizzate nei giorni precedenti, spesso eravamo accompagnati da anziani Italiani emigrati lassù, membri dell'associazione Italia a Dunkerque, mi chiesero anche se avessi avuto piacere di andare ad insegnare lì da loro, l'associazione mi avrebbe aiutato e richiesto al Ministero italiano...Che tentazione...ma ecco che divago un'altra volta....

In uno di quei giorni andammo in visita in una scuola che aveva svolto ricerche sull'Italia, per ammirare i risultati del loro lavoro: cartelloni, disegni, brevi poesie e canzoncine in nostro onore.

I miei scolari erano contenti ed ammirati e mi proposero: “Gli cantiamo anche noi una canzone in francese?”

Certo, quale volete cantare?”

La Marsigliese!”

Io alle quinte insegnavo sempre la Marsigliese, ma cercai di dissuaderli, dicendo che era molto impegnativa, che i Francesi sono molto fieri del loro inno e che se non l'avessero cantato bene avremmo fatto una figuraccia, quasi un affronto...Nulla da fare, insistevano...Mi rassegnai, feci ancora raccomandazioni, dissi al pubblico che anche i piccoli Italiani avevano una sorpresa...ecc... salimmo sul palco e cominciai a dirigere il coretto, come quando eravamo nella nostra aula...

Devo dire che la cantarono splendidamente e si meritarono gli applausi.

Durante il canto vedevo con la coda dell'occhio un anziano signore che si era alzato in piedi, stava ritto appoggiato al bastone e teneva la mano sul cuore, alla fine era visibilmente commosso. Anche i miei piccoli cantori se ne erano accorti, si avvicinarono a me chiedendo sottovoce: “Chi è quello?” mentre si avvicinava pure lui e mi diceva che era un vecchio maquis (partigiano), che per lui quell'inno significava tanto nella sua vita e averlo sentito cantare quel giorno con tanta passione da un gruppo di giovani per lo più di un'altra terra gli aveva trasmesso un'emozione molto forte...e ci ringraziava tanto...

Dovetti tradurre tutto ai bambini e alle due colleghe italiane, mentre anch'io mi stavo commuovendo...

la piazza di Dunkerque dove terminò la sfilata,

la statua del corsaro Jean Bart

 
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Commenti al Post:
Lolablu7
Lolablu7 il 16/07/12 alle 20:13 via WEB
E' bello vedere che il sentimento nazionale è vivo, insieme ai ricordi. Noi siamo la nostra memoria che va sempre coltivata. Quando ascolto l'Inno nazionale mi prende sempre una profonda commozione. Ciao:-)))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 22:52 via WEB
Anche a me capita...
(Rispondi)
mangiosempre
mangiosempre il 16/07/12 alle 20:31 via WEB
Bella esperienza la tua..... Come insegnante non potevi desiderare e dare di piu' per i tuoi alunni.....Lo spirito nazionale in un contesto europeo,fatto di bambini di vari paesi e' rispettabilissimo ed educativo^________^Senz'altro ha arricchito anche te...... Ciao Renata,buona serata!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 22:53 via WEB
Mi ritengo fortunata ad avere avuto tante belle esperienze nei miei anni di insegnamento, molte di queste anzi erano davvero "speciali"!
(Rispondi)
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 16/07/12 alle 21:14 via WEB
Esperienze bellissime che pochi hanno la possibilita e occasioni di avere, complimenti!....lieta serata __Renzo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 22:54 via WEB
Come ho detto sopra, se ripenso ai miei anni di insegnamento, di esperienze e di occasioni simili ho avuto la fortuna di viverne parecchie!
(Rispondi)
eccomiqui4
eccomiqui4 il 16/07/12 alle 22:26 via WEB
Altra bella esperienza tua direi! L'unico ricordo che ho del genere è quando un ragazzino ha chiesto a me: Mi canti la Bouillabaisse? Vabbè .. decisamente meglio la tua esperienza!! :))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 22:56 via WEB
In fondo, sia la Bouillabaisse che la Marsigliese vengono da Marsiglia: è questo che forse ha confuso il ragazzino! :))
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/07/12 alle 11:58 via WEB
è un inno trucidissimo, comunque: un po' come tutti quelli nati per esaltare spargimenti di sangue e guerre varie.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 22:58 via WEB
Ma tu sai come i ragazzini a quell'età amino le canzoni "trucidissime", che siano o no inni nazionali. Non ti dico come quelli che andarono a Parigi amavano "Autour du chat noir", dove si parla di soffocamenti e accoltellamenti,e cose simili, mi par di ricordare
(Rispondi)
trampolinotonante
trampolinotonante il 17/07/12 alle 21:15 via WEB
questi inni servono!! sono il grido di un popolo che chiede la libertà!! Non cantarli sarebbe come abolire il 25 aprile. Bisogna sempre ricordare!! SEMPRE!!!GVedi quel nazista assassino di 95 anni che la sta facendo franca dopo aver ammazzato migliaia di ebrei!! Si può??? E allora w la marsigliese! anche se quella rivoluzione è stata efferata! Ma trovatemi una rivoluzione pacifica!!! Hanno inchiodato sulla croce anche il Cristo!!tt
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/07/12 alle 22:27 via WEB
" God save the queen" o "America the beautiful" sono un po' più neutri da questo punto di vista
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 23:00 via WEB
Forse l'unica rivoluzione pacifica fu quella di Gandhi, per il resto purtroppo hai ragione...
(Rispondi)
 
 
atapo
atapo il 17/07/12 alle 23:02 via WEB
Ody ricorda inni più "gentili", forse anche gli inni nazionali potrebbero essere "revisionati" ogni tanto, ma credo che sarebbe un compito molto arduo!
(Rispondi)
springfreesia
springfreesia il 18/07/12 alle 09:09 via WEB
A volte basta un "poco di sostanza" per aprire e spalancare porte fatte di sentimenti veri. Come per quell'anziano partigiano in piedi per onorare il suo inno nazionale ma anche la tua commozione nella consapevolezza che sono le cose belle e semplici ad averla vinta, sempre. Un abbraccio :-))
(Rispondi)
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 19/07/12 alle 01:20 via WEB
gentile springfreeesia, e scusami cara atapo, non ci si può adagiare sulla commozione e sulla gentilezza delle belle parole nemmeno in un inno!!! NON CI SI PUO' ADAGIARE SULLA GENTILEZZA!!!!! QUELLI NON ASPETTANO ALTRO!!!! QUELLI NON ASPETTANO ALTRO!!!! MA COSA CREDETE CHE IL MONDO SIA DI BURRO E LACRIMUCCIE???? tt
(Rispondi)
 
 
atapo
atapo il 19/07/12 alle 18:13 via WEB
Non credo che si tratti di ADAGIARSI, secondo me. La commozione e la sensibilità non devono togliere mai nulla alla vigilanza e alla difesa dei valori.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 19/07/12 alle 18:08 via WEB
Magari le cose belle e semplici non saranno sempre vincenti, ma credo sia importante cercare sempre di valorizzarle, perchè chi ne è capace riesca a goderne.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matteo B. il 11/05/15 alle 13:12 via WEB
Buongiorno, spero innanzitutto, vivamente, che possa ancora leggere questo messaggio. Io sono stato uno dei ragazzi con cui e' andata a Dunkerque, nel lontano 98. Scuola Balducci (ex Cavalla), classe Quinta A, maestre Agnese e Marzia. Ogni tanto mi riaffiora qualche vaga immagine e ricordo di quella magnifica esperienza. Spero proprio in una sua risposta. Un saluto Matteo (matteo.bsso@gmail.com)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/05/15 alle 15:04 via WEB
Che bellissima sorpresa... mi hai commosso!
(Rispondi)
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