Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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NON SE NE PUO' PIU'
I benefici del sabato montagnolo bolognese si sono dissolti rapidissimamente, demoliti da trapani e martelli dei muratori che per tutta la settimana hanno lavorato a più non posso (per avvantaggiarsi prima che torni il brutto tempo?) sul tetto e soprattutto sulle pareti esterne a togliere l'intonaco che dovrà essere rifatto per accogliere il preziosissimo cappotto (ma di date ancora non si parla...). Otto ore al giorno di questa musica... e un sospiro di sollievo quando stavo fuori casa! Finivano dopo le 17, ormai al buio.
Così venerdì quando se ne sono andati io mi sono precipitata sotto il portico per avviare la lavatrice, la prima di quelle che riesco a fare nel weekend senza le maestranze in giro: lavare, stendere e asciugare a getto continuo fino alla domenica sera in cui tutto deve sparire dal portico... E ciò che non si riesce a lavare si accumula! Già questo è un incubo, ma è diventato ancora peggio quando ho scoperto che, nella settimana di smantellamento, polvere e calcinacci sono caduti nel mobile di legno che contiene detersivi, secchi e mollette e tutto era insozzato! Pulizie straordinarie...
Lunedì cominceranno a ristrutturare il casotto esterno, in fondo al giardino: è un po' pericolante e malridotto, va messo in sicurezza perchè sarà il regno di mio marito e del suo bricolage. Appena facemmo trasloco fu il primo spazio ad essere riempito e sistemato con gli attrezzi di mio marito ed altro: ora naturalmente a causa dei lavori va completamente svuotato... ed ecco come trascorrere un bel fine settimana a fare sollevamento pesi e spostamento... dove depositare il tutto? Ma dentro casa naturalmente! E vai... e metti scatoloni, scaffali, ante di armadietti: dove c'era uno spazio libero... ora non c'è più.
ANCHE PERCHE'...
Domenica scorsa andammo nel paese vicino a Bologna dove abita il fratello più piccolo (n°4) di mio marito. A casa sua, dove c'è molto spazio, praticamente alcune stanze in più a disposizione, ha raccolto tutti i mobili e gli oggetti che provengono dall'appartamento in cui abitavano i miei suoceri a Bologna e che, finalmente se Dio vuole, è stato venduto! Il fratello 2 (il cognataccio) si è preso quel che gli pareva e gli altri devono dividersi il resto. Era stabilito da molto tempo che mio marito prendesse una cassapanca e una credenza (sono fra i mobili che ci mancano e che ci costringono ancora agli scatoloni), per l'occasione sarebbe venuto anche il fratello 3 così avrebbero suddiviso tutto il resto: questi erano gli accordi. Il fratello 4 ci ha fatto caricare sul furgone (noleggiato) un sacco di scatoloni elencandoci sommariamente il contenuto, un po' di tutto (i miei suoceri avevano una casa che era una via di mezzo tra l'emporio e il museo...), dicendo di tenere ciò che volevamo e che il resto sarebbe stato per i mercatini, visto che io ormai sono entrata nel giro... Il fratello 3 non commentava, per cui ritenevo che anche lui avesse già fatto le sue scelte. Così anche questi scatoloni si sono ammucchiati a casa nostra, ora è quasi peggio di quando traslocammo, si sono azzerati tutti i progressi di questi mesi!!!
Comunque pensavo che avvicinandoci al Natale tanti oggetti e ninnoli si sarebbero venduti facilmente nei mercatini e con impegno avevo cominciato a sceglierli, suddividerli, imballarli come si deve... Invece ALT! Pare che il fratello 3 debba ancora scegliere (giusto, ma perchè non l'ha fatto domenica o anche prima, visto che spesso va a far visita a fratello 4?) e che nemmeno il fratello 4 abbia passato in rassegna proprio tutto (ma se sono mesi che ha la roba in casa!), quindi dopo che abbiamo scelto noi si deve riportare tutto nel bolognese in modo che gli altri scelgano; successivamente decideranno se fare i mercatini o altro con ciò che avanza... Questo è saltato fuori dalle telefonate tra di loro in questi ultimi giorni. Ma che andassero a quel paese e si decidessero una buona volta!
Ora non continuo certo più a riordinare tutte quelle cose, rovisto, scelgo insieme al marito (poco, ma qualcosa anche per i nostri figli) e richiudo. Se poi dovremo riportare indietro ci toccherebbe noleggiare ancora il furgone, se aspettiamo che 3 e 4 trovino il tempo di venire a Firenze e soprattutto abbiano voglia di perderci ore a guardare tutto... passeranno anni! Ci mancava anche l'eredità ad ingombrarci,. visto che non ne abbiamo abbastanza!
Per concludere, la cassapanca nostra non riusciamo ad aprirla e la credenza ha gli sportelli e i ripiani tutti da montare: ma non c'è fretta, tanto per adesso davanti allo scheletro della credenza abbiamo dovuto appoggiare le assi del casotto esterno!
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