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CHE FESTA !

Post n°1579 pubblicato il 20 Dicembre 2018 da atapo
 

BELLE  NOTIZIE

 

 

Dopo gli anni della dirigente pazza che aveva proibito tutto, soprattutto ogni festeggiamento per paura delle responsabilità e della burocrazia, finalmente i tempi sono cambiati e questo è il secondo anno in cui all'istituto comprensivo in cui io insegnavo e in cui ora i miei nipotini frequentano le scuole si è svolta con impegno e allegria la festa di Natale nella piazza principale di zona, in un'atmosfera gioiosa come da anni non si vedeva.
Il quartiere ha sovvenzionato le merende ai bambini, i clown per i giochi di magia, l'impianto stereo che diffondeva la musica, ogni scuola ha allestito un banco per vendere i lavoretti fatti dai bambini e dalle maestre, mamme volonterose (“mamme in vendita” si sono definite) hanno aiutato le maestre a gestire gli affari. C'erano proprio dei begli oggetti quest'anno, anche lì si vedeva l'allegria e la partecipazione…

 


 

Il ricavato servirà per acquistare materiali per la scuola, come da tradizione. Insomma, pare che l'Istituto stia rinascendo dopo un periodo oscuro, anche i docenti li ho ritrovati più sereni.

Naturalmente io non sono mancata: una nipotina alla scuola materna e due alla scuola primaria esigevano la presenza dei nonni… Di più, il nipote più grande è in quinta (mamma mia come corrono gli anni!) e partecipava ad un concerto di canti accompagnati dal suono di flauti, tastiere e chitarre del progetto di continuità: i bambini di quinta insieme a quelli di prima media.
Ho rivisto con tanto piacere i miei vecchi colleghi… chi è rimasto… ormai stanno andando in pensione, ogni anno qualcuno manca, è passato a miglior vita… quella dei pensionati!
Dicevo a mio marito che guardandomi attorno dopo tutti questi anni ormai non vedo più chi sia stato mio scolaro: gli ultimi che ebbi sono alle superiori o all'università e non tornano certo alla festa di quartiere, i primi ormai sono diventati genitori, è più facile che qui si ritrovino i loro figli…
Appena detto questo mi sono sentita chiamare: ecco le ragazzine marocchine che ebbi nel corso di teatro in francese, che accompagnavano i fratellini più piccoli! Grandi abbracci e scambi di notizie: sono brave a scuola, diventeranno operatrici socio sanitarie.
Poco dopo noto un signore che mi fissa: quegli occhi li conosco… è un mio alunno del primo anno in cui insegnai a Firenze! Classe prima B, anno 1981/82! Calcolate un po' l'età…

Lo ebbi solo per quell'anno, ma lui si ricorda bene di me, mi racconta della sua vita, mi fa vedere la foto di suo figlio che ha 10 anni: un bellissimo bambino dagli occhi a mandorla, perché la moglie è cinese! E' nata in Italia, da una famiglia dei primi Cinesi che si stabilirono in zona. Così la lingua d'origine un po' l'ha perduta, ora mandano il bambino alla scuola pomeridiana di cinese che c'è nel quartiere, perché è importante coltivare le radici e per questi bambini è un valore importante per il loro futuro.
Che belle notizie… non si poteva concludere meglio il mio pomeriggio di festa scolastica!

 
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