Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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DOVE VADO IN VACANZA ?
E.Hopper
Pesanti sono queste giornate, anche se il caldo è un po' calato, ma ormai il fisico non ne può più e non riesce a godere di quella manciata di gradi in meno. Solo di sera ci si accorge del venticello che adesso, a volte, arriva.
Questa settimana è stato tutto un viaggiare per ambulatori medici: è stato necessario fare esami per quella nevralgia che da mesi mi sta tormentando, tra alti e bassi. Per fortuna finora ho avuto gli appuntamenti in pochi giorni e in luoghi non troppo distanti, ma non è finita: lunedì dovrò recarmi in un ospedale ai limiti della provincia, un viaggetto, altrimenti dovevo aspettare fino a febbraio prossimo...
Naturalmente quest'anno non si parla affatto di partire per viaggi estivi: i viaggi ora hanno sempre per destinazione la casa in montagna. E non sarebbe un male, l'abbiamo comperata per questo. È che ci si va solo per lavorare, per renderla abitabile.
Mio marito va più di me, come al solito decide all'ultimo, la sera prima o la mattina stessa se salirà oppure no, dipende da tante variabili: è stanco? Ha altri impegni qui in città? Deve cercare dei materiali? Ha i materiali necessari per ciò che vuole fare?
Insomma, non si programma niente, non è semplice neanche fare la spesa, riempire o no il frigo perchè non si sa quando e quanti mangiano a casa. Io, tolte le giornate degli impegni medici o coi nipoti, l'ho accompagnato e lassù mi stanco moltissimo, perchè i lavori di manovalanza non sono per le mie (scarse) forze. Però almeno fa più fresco.
Vorrei che si sistemasse e si mettesse in funzione al più presto almeno la cucina, così potremmo prepararci là qualcosa per pranzo, non essere costretti ad andare sempre in trattoria, dove si mangia bene, è vero, ma è così difficile resistere a quelle buone cosine che, a lungo andare, diventano troppo impegnative e caloriche.
Insomma, mi sa che per un pezzo andrà avanti così.
Allora mi accontento di... viaggi virtuali.
Vado in Tunisia.
C'è una giovane signora italiana, sposata con un tunisino, che vive a metà tra Italia e Tunisia, ama questo suo paese d'adozione e attraverso la sua pagina facebook lo fa conoscere e spera di farlo amare anche ai suoi lettori. Ecco, io la seguo con interesse e affetto, quel paese di cui ho un caro ricordo ora è come se lo stessi esplorando di nuovo insieme a lei, non solo dal punto di vista turistico, ma da abitante, che ne vive le speranze e le contraddizioni, Potrei anche partire davvero e fare uno dei tour che anche lei ha fatto, con imprese locali, col turismo sostenibile... beh, non è possibile in questo momento, ma è un sogno che non voglio abbandonare...
Vado negli Stati Uniti.
Elasti, che scrive sul settimanale D di Repubblica, che parla tutte le mattine a Cater Pillar A.M. (ora no, è in ferie, appunto in America) su facebook sta raccontando con video quotidiani le sue giornate nella cittadina della provincia americana di A. in Massachussett, dove passa le estati da diversi anni. Per me lì è un luogo sconosciuto e, in realtà, non sento nemmeno troppo il desiderio di andarci, però mi incuriosisce e mi diverte vedere come si vive, come vive laggiù una famiglia italiana: le case di legno enormi monofamiliari immerse nel verde, alberi ombrosi e giganteschi, lo scoiattolo che sfreccia davanti, i mercati, le feste estive, tutto insomma, e lo scoprire non tanto le differenze, quanto ciò che ci accomuna, a cominciare dalle strade con le crepe e le buche...
Ecco, in questa estate non troppo entusiasmante facebook è diventato il mio tour operator...
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