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AL MARE

Post n°1762 pubblicato il 27 Giugno 2021 da atapo
 
Tag: viaggi

HO VINTO

 


 

Sono già tornata a casa: è stata una breve vacanza, tre giorni, di cui molte ore passate in viaggio lungo le agghiaccianti autostrade della Liguria, tormentate da rallentamenti e cambi di corsia a causa di lavori in corso.

Dove sono stata? E’ il momento di dirlo: a Imperia, laggiù in fondo, quasi al confine con la Francia.

Perchè sono andata fin laggiù? Ma perché ho vinto, naturalmente!

Io mando qua e là in giro per l’Italia dei miei racconti e delle mie poesie, cioè partecipo a concorsi letterari (non quelli a pagamento però, altrimenti mi svenerei): se, come è già accaduto, vinco qualcosa ho la scusa per fare un viaggetto e conoscere un posto nuovo o rivederne uno familiare. Chi legge qui da un po’ sa che ho già raccontato alcune di queste “avventure” turistico-letterarie.

Ho trovato che questo sistema serve anche a far muovere mio marito: ci tiene ad accompagnarmi, anche se non ha ancora ceduto alle mie proposte di approfittare di queste occasioni per prolungare i soggiorni. Non cede, si sta fuori solo il minimo indispensabile, ma è meglio di niente.

Stavolta il concorso di Imperia chiedeva un racconto ambientato in quella città, che io non conoscevo affatto. Però la mia cara zia Maria andava ogni anno a passare un periodo in riviera ligure, durante l’inverno, così avevo pensato che sarebbe potuta andare proprio a Imperia, ho cercato su internet notizie e soprattutto foto della città, ho immaginato cosa potrebbe fare laggiù una signora anziana e ricca… e pian piano è nata la storia.

Beh, ho vinto il terzo premio!

Ed eccomi laggiù, a ritirarlo e a conoscere finalmente la città, che mi è proprio piaciuta. Manca solo l’area sosta per i camper, infatti siamo stati in albergo, in una pensioncina modesta, ma tranquilla, con gestori gentilissimi. Abbiamo trovato buoni ristoranti, bel tempo, strade piacevoli per passeggiare, un centro storico arroccato in alto, con fioriture splendide nei giardini e quartieri di case antiche dai colori allegri.

Il concorso era dedicato a un certo Lucetto Ramella, studioso e divulgatore di notizie sulla città e scrittore di opere dialettali, organizzato dalla sua nipote, aveva sezioni di poesia, di prosa e di grafica. In quest’ultima hanno partecipato anche diverse classi di scuole primarie e di istituto d’arte e i loro lavori abbellivano la sala della biblioteca in cui si è svolta la premiazione. Negli stessi giorni c’era la festa del patrono, San Giovanni, così l’associazione per i festeggiamenti, insieme ad altri sponsor, ha voluto omaggiare noi premiati con diversi doni, è stata una bella sorpresa perché nel bando inizialmente si parlava solo di consegna di diplomi. Insomma, siamo usciti dalla sala strapieni di pacchetti oltre al diploma: un servizio di bicchieri, un set di asciugamani con creme di bellezza, una penna e una pila in confezione regalo! Inoltre avevamo la possibilità di fare una cena completa con piatti tipici, ad un prezzo di favore, alla sagra che si svolgeva nella piazza e i piatti erano così abbondanti che abbiamo cenato in due, io e il marito.

E di sera c’era la luna piena sul mare: sorgeva enorme, rossa come da molti anni non la vedevo, illuminava le sagome nere degli yatchs da crociera e gli alberi oscillanti delle barche dei pescatori: uno spettacolo notturno che ti fa sempre sciogliere dentro qualcosa, tra rimpianti e speranze…

Ora rieccomi a casa, sono stata bene nei giorni al mare, devo riadattarmi al caldo afoso, alla città snervante, devo rimettere in agenda varie incombenze, poi forse si potrà andare al mare un po’ più a lungo.

 

 
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Rispondi al commento:
la.cozza
la.cozza il 30/06/21 alle 13:26 via WEB
Bravissima! Complimenti vivissimi per la mia scrittrice preferita, dico davvero, da sempre leggo il tuo blog appena ho tempo per farlo e sono incantata dal tuo modo di raccontare.
 
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