Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi del 02/09/2010
LA LOIRA DELLE GOLE
Il fiume procede verso nord aprendosi la strada tra le rocce vulcaniche dell'Alvernia, formando un lungo tratto di gole e di panorami suggestivi.
La strada corre quasi sempre in alto, ad ogni ponte che si attraversa la Loira è un poco più cresciuta, ma conserva l'aspetto del torrente di montagna.
Non sempre ci sono spiazzi per la sosta, non si riesce a fare molte foto...
E cominciano i castelli...
Tutti conoscono i castelli di Chambord, Amboise ecc. nella famosa vallata, che è ancora ben lontana da dove siamo ora, in realtà di castelli ce ne sono lungo tutto il percorso, ecco il primo, ad Arlempdes:
Si può dire che ogni villaggio ha il suo castello:
ma ci sono castelli anche senza villaggio
all'improvviso, dopo una curva, ecco un castello-fattoria-fortificazione:
lo fotografo e non so più se sono nel 2010 o ai tempi di Carlo Magno e dei suoi feudi...
L'Alvernia è piena di chiese romaniche costruite con pietre vulcaniche, lava nera e graniti dalle varie sfumature: così giocando coi colori ecco la facciata decorata della chiesa di Monastier-sur-Gazeille.
Da questo paese partì Robert Louis Stevenson (lo scrittore dell'Isola del tesoro) per un viaggio attraverso i monti in compagnia di ...un asino, poi raccontò le sue avventure nel libro “Travels with a donkey in the Cévennes”. Monastier è un paese che pare fermo al 1800, le case sono tutte di quell'epoca oppure ancora più antiche, in ricordo dell'impresa di Stevenson il suo turismo si è specializzato nell'organizzazione dei trekkings di più giorni sulle orme dello scrittore: sport che ci è precluso, però a questo punto mi è venuta la curiosità di leggere quel libro, magari non in inglese...
Insomma, sulle tracce di Stevenson, abbiamo girellato da un paese all'altro, ma...in camper, più comodamente!
Ci siamo fermati nel villaggio di Beauzac: non ha un castello, ma è racchiuso ancora dentro alle mura medievali. Non gli manca la sua bella chiesa romanica, col campanile a vela.
E qui, finalmente, abbiamo partecipato a quello che a me piace moltissimo, che finalmente fa entrare nell'anima dei luoghi: una calda giornata di sole trascorsa ad una festa paesana!
Non mancava niente: la banda, l'artigianato, i prodotti tipici...
ghiottonerie locali a base di...escargots
chi ha detto che in Francia si mangiano solo baguettes ?
...il mercato anche dell'antiquariato (brocante e vide-grenier)...
una piccola Francia al mercato dell'usato
...e uno spettacolo di danze tradizionali dell'Alvernia.
Eccoli, i ballerini, peccato che qui non si senta la musica!
Altri boschi, altre gole, qualche diga sbarra la corsa al fiume e forma dei laghi...Il tempo si rannuvola e l'ultimo tratto tra i monti purtroppo lo percorriamo in mezzo alla nebbia, quindi niente foto...e ci sono tornanti...e pioviggina...è meglio essere prudenti...ormai siamo a Saint Etienne, le montagne stanno per finire.
(continua...)
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