Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi del 08/10/2024
LA VOCE DEL GIARDINO
Il mio giardino è tornato ad essere una giungla: in estate siamo stati in giro molto spesso, tra mare, viaggetti e montagna, quando restavamo a Firenze le temperature esagerate non invogliavano ad uscire e a soffermarci all’aperto, dove, in più, le zanzare sono agguerrite ad ogni ora del giorno e della sera. Escursioni rapide per stendere e ritirare il bucato, passeggiatine di buon passo per depositare i rifiuti organici nella compostiera in fondo, raccolta veloce delle pere che man mano maturavano; peccato non sfruttarlo di più, ma non era possibile. Naturalmente esclusa ogni operazione di taglio e contenimento della naturale espansione estiva della vegetazione, ora ancora impossibili: finito il grande caldo adesso è un acquazzone dietro l’altro e mio marito è alla sua seconda settimana di ritorno in solitaria ai lavori in montagna.
E’ un peccato, l’erba e gli arbusti alti tendono a coprire e a soffocare certi vasi di piante che all’inizio dell’estate erano stati spostati in punti più ombreggiati per farli resistere al caldo e usufruire dell’impianto di innaffiamento programmato ogni tre giorni, quello che per anni ci ha fatto impazzire e che ora pare si sia deciso a funzionare a modo, almeno crediamo, perché noi siamo stati via e non abbiamo controllato molto, comunque al mattino presto vedevamo gocce residue nelle giornate giuste.
Dunque una delle prime mattine in cui ero tornata stabilmente a Firenze ho fatto con calma un giro di esplorazione nel giardino: volevo controllare un po’, vedere come stavano soprattutto le mie piante preferite, se si erano salvate, se necessitavano di interventi urgenti salvavita.
E mi è successa una cosa strana, mai accaduta: ho avuto delle sensazioni nuove e intense, che arrivavano da ciò che mi circondava, sensazioni belle quasi carezze, come se il mondo vegetale del giardino mi stesse salutando: -Bentornata! Ti aspettavamo… ora resterai a lungo, vero? Ecco, noi ti salutiamo e ti vogliamo bene.-
Ero sorpresa, ma per poco, ho risposto mentalmente che anch’io ero contenta di essere di nuovo lì con loro, che ora sarei uscita spesso a salutarli, che ero contenta di trovarle in discreta salute e se si decideva a piovere con giudizio avrei sistemato qualche loro acciacco.
Impossibile tutto questo? Io sono sempre stata convinta di una possibilità di comunicazione tra l’uomo e le piante, soltanto non è ancora stata decifrata; probabilmente ci sono momenti di incontri e rapporti così intensi in cui diventa più facile.
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Inviato da: atapo
il 26/07/2024 alle 23:10
Inviato da: la.cozza
il 10/07/2024 alle 09:57
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
Inviato da: lalistadeidesideri79
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