Astral Night Reverie

Dangerous joke

L'aria che si respirava al castello era carica del profumo di carne arrostita e pannocchie, tanto che venne fame ad entrambi. Alex pensò che era bellissimo vedere una donna mangiare senza farsi problemi e lo confessò ad Eva, che scoppiò in una risata contagiosa: nemmeno lei sopportava quelle ragazze che mangiano solo insalatine, si era sempre chiesta come facessero a sopravvivere.
Stavano parlando di queste cose quando Chiara si recò al loro tavolo con passo lento e gesti calcolati, come se stesse percorrendo una passerella. Alex si irrigidì all'istante, i suoi occhi divennero due iceberg quando le chiese cosa ci facesse lì.
Chiara, con nonchalance e un sorriso a dir poco diabolico guardò Alex dritto negli occhi "Sei venuto per vedere il fantasma e lo vedrai" e si immerse nella folla.
Nella mente di Alex balenò un'immagine, si precipitò alla torre senza pensarci su due volte. La sua corsa era intralciata dalla gente e raggiunse dopo qualche minuto l'ingresso del castello, solo a quel punto si ricordò di Eva, ma lei avrebbe capito tutto.

***

Eva assistette alla scena come se stesse guardando un film, quella battuta di Chiara era inquietante e quando Alex si alzò di scatto si rese conto che avevano pensato la stessa cosa, dopo pochi secondi si precipitò anche lei sulla scia di Chiara.

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Alex arrivò in cima alla torre e trovò Chiara in piedi sulla finestra, sapeva che lei era una ragazza molto teatrale, ma si disse che la pazzia umana non ha limiti.
"Chiara, scendi da lì!"
"Solo se tu torni con me"
"Smettila di fare la bambina viziata e scendi"
"No"
"Saresti contenta se stessi con te solo grazie ad un ricatto? Sei solamente una povera pazza" detto ciò, Alex si voltò verso la porta e stava per varcarla quando sentì un rumore secco seguito da un urlo agghiacciante; si voltò di scatto e si rese conto che Chiara era scivolata e pendeva nel vuoto aggrappata al bordo della finestra. Alex corse da lei e le afferrò le mani.

***

Eva raggiunse la torre e si ritrovò ancora una volta in una scena da film, di quelli tragici e quasi irreali. Si avvicinò veloce alla finestra e cercò di aiutare Alex a riportare Chiara all'interno della stanza.

***

Chiara voleva solo spaventare Alex, non aveva davvero intenzione di suicidarsi e Alex lo capì appena lei pronunciò il "ricatto". Le parole le risuonarono nella mente e si rese conto che stava comportandosi da pazza, quando Alex si voltò cercò di scendere ma, a causa dei tacchi, scivolò. Fece giusto in tempo ad aggrapparsi alla finestra.
Visse attimi terrificanti in cui le sembrava di guardare la sua vita dall'esterno, lei appesa alla finestra della torre, incapace di articolare parola o muoversi. Mise la sua vita nelle mani di Alex e una sconosciuta. Appena fu portata in salvo, sentì la sua mente annebbiarsi e le gambe cedere.

***

Eva e Alex tornarono silenziosi a casa. Quella sera avevano rischiato davvero di vedere un'ombra cadere dalla torre.

***

L'episodio della festa bastò a Chiara per rendersi conto che aveva giocato con la propria vita. Quel mattino scrisse un biglietto.

***

"Guardandoti negli occhi, ieri sera, ho capito che al tuo fianco non c'è posto per una stupida come me. Scusami per averti rovinato la serata. Da ora in poi ti lascerò in pace, non ti merito".
Alex fissò con occhi sgranati quel biglietto, quelle parole erano la riprova della non-maturità di Chiara, erano frasi adolescenziali, tutto ciò che era successo la sera precedente era la scena di un film. Prese le chiavi e andò a lavoro.
Poco più tardi Eva gli diede una brutta notizia.