Astral Night Reverie

Luxury

Quel mattino Maggie, la segretaria dell'azienda, informò Charles dell'ora e del luogo di incontro con il cliente.

***

Riemergendo dalla metropolitana, un fiume di persone si riversò sul marciapiede, incurante del sole che faceva capolino da dietro gli altissimi edifici. Charles, infastidito dalla marea di individui che lo circondava, si affrettò verso l'ingresso di un lussuoso edificio e oltrepassò le porte scorrevoli che separavano la strada trafficata dalla hall dell'hotel a cinque stelle dove alloggiava il cliente; ora era una musica raffinata di sottofondo, e un chiacchiericcio composto di uomini d'affari e donne di classe, a circondarlo.
I pavimenti in marmo riflettevano i lussuosi lampadari che pendevano leggeri dal soffitto decorato con svariati faretti, Charles si diresse alla reception dove una donna, in una divisa attillata e con un sorriso a trentadue denti, lo accolse e gli riferì che poteva accomodarsi al bar; il suo socio arrivò dopo pochi minuti.
Victor si alzò in piedi appena vide il cliente entrare nel bar, Charles lo imitò e i tre uomini si strinsero la mano.
Alla fine della riunione informale, Charles aveva capito solo una cosa: i committenti, i signori Williams, erano esageratamente ricchi e la moglie di quell'uomo voleva una casa lussuosissima di campagna per le vacanze e soprattutto per fare bella figura con gli amici quando li avrebbe invitati a soggiornarvi per i fine settimana.
Tornato in ufficio, Charles iniziò a mettere su carta qualche idea di progetto, avrebbe lasciato a bocca aperta i committenti, ne era sicuro.

Quando Victor entrò nel suo ufficio lo trovò impegnato nello schizzo di una terzo progetto da proporre ai signori William, le sue linee erano decise e tutto aveva l'aria di superlusso. Victor sorrise e ne fu compiaciuto, non poteva avere collaboratore migliore.

La settimana seguente partì con la sua auto sportiva. Mentre sfrecciava sulla superstrada pensò che gli sarebbe mancata New York, e non poco: immaginò sterminate campagne, magari con tutte tristi casette in legno.

***

Il navigatore satellitare segnalò di svoltare a destra alla terza uscita, intanto un cartello stradale indicò che la destinazione non era lontana. Charles svoltò dove segnalato e si trovò, dopo cento metri, in una stradina di campagna di terra battuta e sassi. Poco dopo aver avvistato il centro della cittadina sentì uno strano rumore, "Dannazione! La faccio cementificare completamente questa maledetta strada!" disse tra se. Arrivato al centro abitato si fermò vicino ad una piazzetta, un pneumatico era sgonfio, doveva sostituirlo, prese tutto l'occorrente dal portabagagli e, con umore nero e in abiti assolutamente non adatti all'operazione, inizio a sollevare l'auto con il cric.
Cambiato lo pneumatico e recatosi al bar per un caffè, Charles approfittò per chiedere al barista se poteva fare una telefonata, dato che il cellulare non aveva linea. Dopo mezz'ora, la moglie del cliente lo raggiunse dicendogli che sarebbero andati con il suo fuoristrada a vedere la proprietà. L'auto bassa e sportiva dell'architetto non era adatta a quel posto, il signor Williams avrebbe provveduto a dotarlo di fuoristrada personale nonostante le proteste di un Charles alquanto orgoglioso e riluttante a lasciare ferma la sua costosissima auto.

***

Le mappe digitali avevano reso l'idea di quanto era immensa la proprietà dei signori Williams, ma, arrivati sul posto, davanti agli occhi di Charles si dispiegò un'immensa distesa di abeti. C'era anche una collinetta che, libera da alta vegetazione, sovrastava tutto il bosco circostante e  aveva una bella vista sulla cittadina e sulle montagne circostanti. Proprio su quella collina sorgeva una piccola casetta in legno che i signori Williams volevano rimpiazzare con la megavilla.

Dopo aver visitato i dintorni, Charles fu riaccompagnato in paese, dove poté recuperare la macchina e andare nella casa dove avrebbe vissuto da quel momento fino alla fine dei lavori. Quella casa era l'opposto del suo appartamento a New York, lo notò facilmente prima di seguire la signora Williams che gli mostrava le stanze: era la tipica casa americana di campagna anni '50.
Quando la signora Williams se ne fu andata, Charles si coprì il viso con le mani pregando si sopravvivere ad un periodo di vita noioso che si prospettava dinnanzi a lui. Ogni cosa sembra farsi beffe di lui.