Astral Night Reverie

E' stato un viaggio a ritroso nel tempo quello che ho fatto grazie al tuo post, che mi ha regalato, anche, una punta di nostalgia. Una nostalgia frutto dell'innocenza con cui guardi il mondo da bambino. Ecco mi hai fatto pensare a quanto mi piacerebbe, ogni tanto, vedere le cose che mi circondano con la medesima illusione.

Mi fai sorridere perchè mi fai riflettere sulle miriadi chiavi di lettura che riesci a percepire in ciò che scrivo. Percepisci sempre ambientazioni che non valuto o che non ho in mente ma che ben calzano a ciò che ho scritto. Il fatto è che, secondo me, le epoche passano ma i problemi, le vicende e i contesti rimangono sempre gli stessi. Bella la tua immaginazione anni '80 e mi fa piacere che ti abbia fatto fare questo viaggio spaziale. Per quanto riguarda le tue riflessioni sulla trama, sai bene che non posso dire nulla, ma mi fa piacere che rifletti su come l'evolveresti tu la storia e su come l'ho fatta evolvere io. Ti abbraccio, buon inizio settimana anche a te.

Legggendo il tuo post mi sono sentito calato in uno di quei filmo anni '80 americani, in cui si fa vivere la generazione degli yuppie: sarà forse perchè l'ho visto di recente, ma ho riassaporato le ambientazioni di "Wall Street", un film proprio della seconda metà anni '80 in cui si celebrava l'assalto al rampante capitalismo finanziario. Intrighi, fame di successo, gioco sporco, il tutto sullo sfondo della città che più si adatta ad essere palcoscenico per storie del genere. Alex che riflette sul perchè Russel riesca ad aver successo e che, riuscendo a capire i suoi trucchetti, li ribalterà a suo vantaggio: ecco come continuerebbe la storia se fossi io a scriverla. Francesca, in questa fase, rimane sullo sfondo, anche se potrebbe darsi che avrà un ruolo fondamentale più in là. Davvero piacevole leggerti: mi ha fatto tornare indietro di venticinque anni a quando guardavo a bocca aperta quegli spaccati di un mondo tanto distante da me, che sembrava così "avanti" rispetto alla mia epoca. Grazie per avermi regalato questo flashback sulla mia infanzia. Un abbraccio e buon inizio settimana.

Senza compromettere il racconto, posso dirti che Francesca ipoteticamente ha scelto un altro campo rispetto a quello di Alex, sinceramente non ce la vedo a fare ciò che fa lui e ho deciso che non lo farà. Poi, per come sono fatti entrambi, credo che non farebbero lo stesso lavoro per due motivi: 1) non esiste per loro il famoso "calcio" di spinta nell'ambiente grazie alla parentela; 2) sarebbe brutto essere nemici lavorando per agenzie nemiche ma che fanno la stessa cosa. Non so se ho reso l'idea. Ti ho detto questo perchè non compromette per niente il racconto, in quanto ciò che diventerà un giorno Francesca non ha rilevanza alcuna per lo svolgimento che sto dando al tutto. Ti abbraccio anche io, buon proseguimento a te.

Ecco la coppia ricomposta e felice: a voler fare l'avvocato del diavolo, anche troppo... Tutto sembra scorrere regolare, nella routine delle giornate standard che cadenzano il fervore di una grande città. Spero che l'entusiasmo della nuova dimora non distolga troppo Francesca dagli impegni e si dia da fare con la tesi. E chissà, chissà se un giorno, con titolo di studio in mano, lei e Alex non possano diventare colleghi... Un abbraccio, mia cara, e buon proseguimento.

Sì che so com'è il prossimo post e non posso dire assolutamente nulla, ne immagini benissimo il perchè. Bhe, Central Park è un po' anche il simbolo della città, una sorta di polmone (che spero funzioni abbastanza). Non ci sono mai stata e quindi un pochino ti invidio, mi hai fatto sognare con le tue parole su quel luogo. Ti ringrazio per le tue parole, fin quando non è qualcun altro a leggere non ci si rende conto se si è fatto o meno un buon lavoro (o discreto). Non aggiungo altro anche se sono tante le cose che vorrei dire, ma, per forza di cose, devo tacere. Ti abbraccio anche io e buon inizio settimana anche a te

Per chi come me ha visto Central Park, leggere il tuo post è stato come tornarci a distanza di vent'anni, riassaporare la quiete che quel giardino suggerisce ai suoi visitatori. E' davvero un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, che si stacca così nettamente dal cemento, dalla frenesia, e dalla laboriosità di una città che non si ferma mai. Le immagini, semplici, che si palesano una alla volta, con armonia, leggerezza ed in piena simbiosi con le parole, le pause, i respiri. Hai saputo davvero creare una magia attorno ai dure protagonisti, come se fosse una fiaba in cui principe e principessa si rincontrassero dopo tante peripezie e salisserp, metaforicamente, sulla carrozza a forma di zucca. Ed andassero lontano, non nello spazio, ma con la mente. Perchè rivedersi, per Alex e Francesca è stato ritornare a quando le cose andavano in un certo modo, anche se entrambi fanno finta di nulla. Inutile chiedermi come vorrei che fosse ilprossimo post. Tu già lo sai di sicuro... Ti abbraccio e ti auguro buon inizio settimana.

Hai ragione. In effetti, tra loro le parole sono inutili: si conoscono bene, perché fare finta di fare false conversazioni quando non ce n'è bisogno? Grazie per aver apprezzato le immagini e la dolcezza, i loro "giochi". In questo caso, forse, la pioggia, è servita ad alleggerire il loro ritrovarsi e far calare subito Francesca nell'intimità della casa. Sì, le chiacchiere meglio riservarle al domani. Un abbraccio a te

Quante belle immagini che hai dato in questo post, quanta dolcezza e compostezza nell'atteggiamento di entrambi. La pioggia è un piacevole contorno sia ad addi che a ritorni, è un vero must che dona un tocco di malinconia, ma che sa anche impreziosire certi attimi, prolungarli nel tempo, renderli unici. E questo è uno di quei casi, uno di quei frangenti in cui i piccoli silenzi paiono riempiti dal rumore delle gocce che cadono, quasi a voler dire che non c'è nient'altro da aggiungere Perchè, se è vero che i nostri non si vedevano da tanto, è altrettanto vero che hanno avuto un rapporto così stretto da rendere tante parole superflue. Meglio rimandare al domani le chiacchiere, anche quelle banali, e godersi il silenzio di un momento che , credo, abbiano entrambi aspettato a lungo. Cara compagna di viaggio, ti auguro un felice e non-bagnato week end.

Sì, Alessandro ha fatto un ragionamento del genere, ma ha fatto anche quello del "è una trappola, non è un vero sentimento", infatti dice che non ha bisogno di queste cose nè per ricattare a sua volta, nè magari per scorrettezza verso Julia, nè per "compagna" di avventure. Bhe, questo episodio di seduzione ha aperto gli occhi ad Alex, ma lui, buonissimo, non l'ha fatta licenziare ma ha ridato la palla a Mr Honney facendogli decidere dove collocarla e il superiore ha scelto le "braccia" di Carl. Forse la tua ipotesi è giusta, l'indizio che ho lasciato è molto significativo ma solamente se tu ci hai fatto caso. Saprai. Un abbraccio e buona giornata mio caro compagno di viaggio.