MIELOMA MULTIPLO – Il trattamento di seconda linea con Belantamab mafodotin triplica la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Daratumumab

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Mieloma multiplo recidivato / refrattario: l’anticorpo coniugato anti-BCMA Belantamab mafodotin, associato a Bortezomib e Desametasone, ha quasi triplicato la sopravvivenza senza progressione rispetto al trattamento a base di Daratumumab

Nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, il trattamento con Belantamab mafodotin ( Blenrep ), un anticorpo coniugato anti-BCMA, in combinazione con Bortezomib e Desametasone ( BorDex ) ha quasi triplicato la sopravvivenza media libera da progressione rispetto alla terapia standard a base di Daratumumab ( Darzalex ) più BorDex.

Questi sono i risultati relativi a una analisi intermedia dello studio di fase 3 DREAMM-7 .

L’analisi ha evidenziato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo con la combinazione Belantamab mafodotin, con una riduzione del 59% del rischio di progressione della malattia ( PFS ) o di morte rispetto alla combinazione a base di Daratumumab.

Con un follow-up mediano di 28,2 mesi, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 36,6 mesi nel gruppo Belantamab mafodotin rispetto ai 13,4 mesi del trattamento con Daratumumab.

L’effetto sulla sopravvivenza senza progressione ( endopoint primario ) è stato osservato in tutti i sottogruppi prespecificati, compresi quelli refrattari a Lenalidomide e quelli con citogenetica ad alto rischio.

Il profilo di sicurezza e tollerabilità della combinazione Belantamab mafodotin è stata coerente con il profilo noto dei singoli agenti.

Il sostanziale beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e il forte trend di sopravvivenza globale rispetto a una combinazione standard di cura con Daratumumab ha evidenziato il potenziale della combinazione a base di Belantamab mafodotin nel ridefinire il trattamento del mieloma multiplo in corrispondenza o dopo la prima recidiva.

Fonte: Plenary Series ASCO ( American Society of Clinical Oncology ), 2024

 

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Fermata MM. Mieloma multiplo: grazie ai nuovi farmaci, all’impegno di medici e ricercatori e al grande coraggio dei pazienti molta strada è stata fatta

Allevi Giovanni

Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul mieloma multiplo, una malattia del sangue cosiddetta “rara” e forse per questo più difficile da combattere, ma grazie a nuovi farmaci, all’impegno di medici e ricercatori e al grande coraggio dei pazienti molta strada è stata fatta

Dobbiamo imparare a riconoscerla, prima che diventi troppo forte. Fermatevi, e prendetevi cura di voi stessi. Fino a domenica 26 marzo nelle metro di Roma Termini e Milano Duomo la metropolitana vi darà la possibilità di informarvi. Cercate la fermata MM

Giovanni Allevi, musicista, ammalato di mieloma multiplo

Fermata MM Mieloma multiplo.2

 

Mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è il secondo tumore del sangue più diffuso al mondo e colpisce prevalentemente gli anziani e più spesso gli uomini delle donne. E’ conseguenza della trasformazione tumorale delle plasmacellule, cellule del midollo osseo che hanno il compito di produrre gli anticorpi per combattere le infezioni.

I nuovi casi ogni anno in Italia sono circa 5.700 ( dati AIOM 2020 ). Nonostante la disponibilità di diverse terapie che hanno migliorato la qualità di vita dei pazienti, il mieloma multiplo resta una patologia curabile ma non-guaribile.

Colpisce prevalentemente le persone intorno ai 70 anni ( età media della diagnosi è di 69 anni ).

Il mieloma multiplo nei suoi primi stadi è quasi sempre asintomatico oppure si presenta con sintomi come stanchezza e dolore osseo.

A causa della sintomatologia aspecifica la diagnosi precoce è particolarmente difficile e spesso avviene durante l’esecuzione di altri esami, quali quelli del sangue o delle urine.

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Novità nella Terapia del Mieloma multiplo

News tratte da Farmaexplorer.it

Risultati per mieloma

Follow-up a lungo termine della combinazione di cellule CAR-T anti-BCMA e cellule CAR-T anti-CD19 nel mieloma multiplo recidivante o refrattario

Una combinazione di linfociti T con recettore chimerico dell’antigene ( CAR-T ) anti-antigene di maturazione dei linfociti B ( BCMA…

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Melflufen o Pomalidomide più Desametasone per i pazienti con mieloma multiplo refrattario alla Lenalidomide: studio OCEAN

Melfalan flufenamide ( Melflufen; Pepaxto ), un coniugato alchilante farmaco-peptide, più Desametasone ha mostrato attività clinica e sicurezza gestibile nello…

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Tecvayli per il mieloma multiplo avanzato, approvato dalla FDA

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha concesso l’approvazione accelerata a Tecvayli ( Teclistamab-cqyv;…

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Tecvayli a base di Teclistamab: un anticorpo bispecifico BCMAxCD3 per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario, approvato nell’Unione Europea

La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata ( CMA ) di Tecvayli ( Teclistamab…

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La Commissione Europea ha concesso l’approvazione all’immissione in commercio di Nexpovio per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo dopo almeno una precedente terapia

La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio ( Selinexor ), un farmaco capostipite,…

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Aggiunta di Isatuximab a Lenalidomide, Bortezomib e Desametasone come terapia di induzione per i pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto

Gli anticorpi monoclonali anti-CD38 hanno costantemente mostrato una maggiore efficacia quando aggiunti allo standard di cura per i pazienti con…

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Mieloma multiplo recidivato: benefici della combinazione a base di Isatuximab indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

Sanofi.2Analisi dei sottogruppi IKEMA: la combinazione di Isatuximab offre una migliore sopravvivenza libera da progressione nel mieloma multiplo recidivato indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

L’aggiunta di Isatuximab ( Sarclisa ) alla combinazione di Carfilzomib ( Kyprolis ) e Desametasone ( Kd ) crea risposte più profonde e migliora la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) tra i pazienti con mieloma multiplo ( MM ) recidivato o refrattario, indipendentemente dal numero di precedenti trattamenti che un paziente ha ricevuto. Sebbene il numero di mesi di sopravvivenza libera da progressione fosse numericamente maggiore tra i pazienti con 1 precedente linea di terapia, il beneficio relativo di Isatuximab con il regime Kd rispetto al solo regime Kd era statisticamente significativo tra i pazienti con più di 1 precedente linea di terapia.

Questo risultato è emerso analizzando i sottogruppi di pazienti arruolati nello studio di fase 3 IKEMA durante il 64° Meeting annuale dell’American Society of Hematology ( ASH ).

I risultati hanno mostrato che i benefici di Isatuximab supportano l’impiego in combinazione con il regime Kd come trattamento standard per i pazienti con mieloma multiplo recidivante, indipendentemente dalle precedenti linee di terapia, comprese quelle con prima ricaduta.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale IgG1 che prende di mira una proteina CD38 sulla superficie delle cellule di mieloma. Si attacca alle cellule che esprimono CD38 e mette in moto una risposta su più fronti del sistema immunitario per distruggere quelle cellule.

I risultati intermedi per IKEMA erano stati presentati durante il Meeting virtuale della European Hematology Association ( EHA ) nel giugno 2020. IKEMA ha confrontato l’uso di Isatuximab associato al regime Kd con il solo regime Kd nei pazienti che avevano ricevuto tra 1 e 3 linee di precedenti terapie; un beneficio di sopravvivenza libera da progressione del 46% è stato osservato nel gruppo Isatuximab.

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Mieloma multiplo: il dramma del musicista Giovanni Allevi. Ossa fratturate per sempre

 

Mieloma multiplo Vertebre

Giovanni Allevi: ” Ossa fratturate per sempre, mi chiedo cosa significhi combattere ” Il musicista ha aggiornato i fan sulle sue condizioni, lasciandosi andare allo sconforto

Giovanni Allevi è tornato ad aggiornare i fan sulla sua malattia, un mieloma multiplo che gli è stato diagnosticato lo scorso giugno. In questi mesi il compositore 53enne ha raccontato senza filtri la malattia, tra speranza e dolori, e nell’ultimo sfogo social ha lasciato trasparire tutto il suo sconforto:

Giovanni Allevi: “Non sto bene” In tutti questi mesi il compositore ha tenuto costantemente informati i suoi follower, che sono stati con lui sin dall’inizio della battaglia e con le loro parole d’affetto gli hanno dato la forza di andare avanti. Dopo mesi di terapia, Allevi ha ammesso via social di essere stanco e molto provato: ” Come sto ? In tanti me lo chiedete. Non bene, è forse il periodo più difficile della mia vita. Ma le terapie stanno facendo il loro lavoro. Grazie a tutti per le manifestazioni di affetto “

“Mi chiedo cosa significhi combattere” Il dolore pare avere preso il sopravvento e il musicista non nega di aver momenti di grande sconforto: ” Il mieloma mi ha lasciato fratture ossee in diverse parti del corpo – prosegue Allevi con la sua consueta schiettezza –, in particolare le vertebre, alcune delle quali sono inoperabili e forse rimarranno doloranti per sempre. E allora mi chiedo cosa significhi combattere”.

Nonostante la malattia gli abbia tolto le capacità di suonare, Allevi continua a lasciarsi ispirare dalla sua musa: ” Le mie mani ora tremano per i farmaci, ma una musica nuova invade la mia mente in modo impetuoso e io non ne perdo una nota. Ora è dolce, ora folle e incomprensibile, sognante e riflessiva, metafisica. Non vedo l’ora di farvela ascoltare “. La sua carriera, quindi, non si ferma e in occasione di San Valentino è uscito ” Love Collection – Special Edition “, un album che contiene i suoi brani d’amore più famosi.

Fonte: TGCOM24, 2023

LINK: Giovanni Anelli su Wikipedia

 

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Forum Ematologico – Mieloma multiplo: l’uso precoce dei farmaci innovativi potrebbe produrre migliori risposte

Mieloma Farmaci

L’uso precoce delle nuove terapie nel mieloma multiplo potrebbe ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali nel microambiente del midollo osseo

Nel mieloma multiplo il microambiente del tumore nella fase iniziale della malattia gioca un ruolo fondamentale nella sopravvivenza delle cellule del mieloma.

L’uso di nuovi agenti all’inizio del trattamento del mieloma multiplo può aumentare l’efficacia dei farmaci prendendo di mira il microambiente del midollo osseo ( BMME ), dando ai pazienti un vantaggio prima che sviluppino resistenza alla terapia.

Tuttavia, i più nuovi farmaci e combinazioni di norma vengono somministrate a pazienti già pretrattati.

Nelle fasi tardive il sistema immunitario del paziente potrebbe essere già troppo compromesso perché i trattamenti siano pienamente efficaci.

ENGLISH VERSION

Early Use of Novel Therapies in Multiple Myeloma Could Target Bone Marrow Microenvironment

Using novel agents early on in the treatment of multiple myeloma may boost the drugs’ effectiveness by targeting the bone marrow microenvironment ( BMME ), giving patients an edge before they develop resistance to therapy.

Researchers from the Medical University of Graz, Austria, explained how multiple myeloma emerges from earlier clinical phases and the tumor’s microenvironment in the early course of the disease plays a critical role in the survival of myeloma cells.

Thus, they argue, “ therapeutic interventions targeting the BMME are a novel and successful strategy for myeloma care.” However, the newest, most powerful drugs and combinations may not be given until later in the course of the disease, “when most patients are already pretreated.”

In later stages, the patient’s immune system may already be too compromised for treatments to be fully effective.

Source / Fonte: International Journal of Molecular Sciences, 2022

 

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