Terapia Target: Tabrecta a base di Capmatinib nel tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione METex14
In molti casi di tumore del polmone non-a-piccole cellule, a seconda delle mutazioni rilevate, è possibile individuare la terapia più adatta. Per questo motivo la profilazione molecolare, il riconoscimento della mutazione e gli approcci terapeutici mirati diventano fondamentali
La mutazione METex14 ricopre una importanza particolare poiché, a differenza di molte delle mutazioni che conosciamo, essa è espressa in buona percentuale anche nei fumatori.
Capmatinib ( Tabrecta ) può rappresentare un’opzione terapeutica per i pazienti con questo tipo di mutazioni che siano in progressione nonostante un trattamento standard di prima linea. Si tratta di pazienti che manifestano un’alta incidenza di metastasi cerebrali contro cui Capmatinib ha mostrato un’azione specifica.
Tabrecta a base di Capmatinib nel cancro al polmone non-a-piccole cellule con mutazione METex14
L’AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco ) ha ammesso alla rimborsabilità Tabrecta ( Capmatinib ), un nuovo farmaco orale indicato per i pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con mutazione METex14, in progressione dopo un trattamento con un inibitore di checkpoint immunitario e/o una chemioterapia a base di Platino.
Questo è il primo trattamento mirato per le persone affette da tumore NSCLC METex14.
L’efficacia e la tollerabilità di Capmatinib sono state valutate nello studio multicentrico, in aperto, di fase II GEOMETRY MONO-1 che ha arruolato pazienti con tumore NSCLC con disregolazione di MET in 7 coorti di trattamento, alle quali i pazienti sono stati assegnati sulla base della linea di terapia e del tipo di alterazione di MET.
I risultati dello studio hanno fatto registrare un tasso di risposta obiettiva del 44% dei casi e di sopravvivenza complessiva mediana ( mOS ) di 14,85 mesi. Inoltre, i dati di real world hanno messo in luce una sopravvivenza complessiva ( OS ) di 17,2 mesi.
Il tumore al polmone non-a-piccole cellule rappresenta circa l’80-85% di tutti i carcinomi polmonari e nel 2022, in Italia, ha fatto registrare circa 44.000 diagnosi e circa 34.000 decessi.
Il tumore polmonare è una patologia silenziosa che non dà sintomi evidenti nelle fasi precoci e che quindi nella maggior parte dei casi viene diagnosticata in fase tardiva, quando è già in una fase localmente avanzata ( stadio IIIb ) o metastatica ( stadio IV ).
Circa la metà dei pazienti che sviluppano tumore NSCLC può presentare mutazioni genetiche. In particolare, il 3-4% presenta la skipping dell’esone 14 di MET ( METex14 ) che determina la perdita della trascrizione di una parte del gene, in genere mutualmente esclusiva rispetto alle altre mutazioni note. A causa di questa mutazione le cellule tumorali producono una forma anomala della proteina MET.
La mutazione METex14 favorisce la crescita e la proliferazione tumorale e rappresenta un fattore prognostico negativo, a cui si aggiunge l’età avanzata della popolazione coinvolta: infatti l’età mediana alla diagnosi è di 73,7 anni contro i 64,2 anni della popolazione che non presenta questa mutazione.
Inoltre, i pazienti con mutazione METex14 sviluppano una forma aggressiva di malattia e manifestano una alta incidenza di metastasi cerebrali o ossee, alle quali si associa una bassa sopravvivenza e un alto impatto sulla qualità di vita.
Fonte: Novartis, 2023
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