La Serie A da zero a dieci-Diciassettesima giornata

I voti alla diciassettesima giornata di campionato.

Cominciamo con il derby della Lanterna. La Sampdoria vince lasciando fuori dal campo i problemi societari. I blucerchiati dominano il derby (e meritano 9), mentre i cugini genoani (4) non riescono a fronteggiare i rivali, concludendo e combinando poco. Gabbiadini e Candreva (8) mattatori in casa Samp, mentre Sirigu (5), che contro la Juve aveva fatto un partitone, ci è sembrato incerto sui primi due goal. 4 Hernani perché nell’occasione che ha avuto poteva anche non segnare, per carità, ma almeno centrare la porta sì dato che ha avuto tutto il tempo per stoppare e mirare.

Tutto facile per la Fiorentina (8) contro la Salernitana (4, di questo passo la strada per la B diventa più scorrevole..). Il risultato (4-0) parla da solo. Vlahovic  prende 9 per la doppietta e per aver ancora una volta dimostrato il suo valore.

La Juventus voleva fare il filotto. Se una squadra vuole fare il filotto però, certe partite deve metterle in cassaforte e dimostrare piglio, autorità, cose che a Venezia nessuno ha visto. 5 ai bianconeri, 5 ad Allegri che può raccontarci quello che vuole, ma quando è tornato a Torino le aspettative erano altre (che non erano stare al settimo posto senza aver ancora trovato un gioco a Natale). Bene il Venezia (7), che fronteggia i bianconeri al meglio e alla fine ottiene un meritato pareggio. Menzione per i goal di Morata (8) e Aramu (9).  Una considerazione sullo spagnolo. Sentiamo e leggiamo tante critiche intorno a lui, ma fare il centravanti nella Juve, oggi, dove ti arrivano pochi palloni e la manovra è quella che è, sarebbe dura per chiunque.

Un Milan sottotono (5) pareggia fortunatamente, grazie ad Ibra (8 per il goal), contro una buona Udinese (7).

Il Toro (7) vince e prende tre punti meritati, contro un Bologna che non si è espresso come il suo solito (e prende 5). 8 a Sanabria per il goal.

Bella sfida tra Verona (7) e Atalanta (8), coi veneti che escono sconfitti, ma con molto onore (e proponendo bel calcio), mentre zitti zitti i lombardi sono a tre punti dal primo posto. Menzione per Miranchuk e il suo bel slalom sull’azione del pareggio (da 8).

Il Sassuolo (7) vince contro la Lazio (5, d’accordo le assenze, d’accordo la traversa nel finale, ma ci aspettavamo di più dai biancocelesti, soprattutto guardando la classifica più che la sfida col Sassuolo). 9 al goal di Berardi.

Un ottimo Empoli (9), sbanca Napoli, anche con un po’ di fortuna (il goal di Cutrone è un rimpallo), ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci e i toscani lo sono stati. Il Napoli perde, ma merita 6 perché comunque non sarà stato brillantissimo, ma le occasioni le ha create e la sua partita l’ha giocata.

A San Siro è Inter-show. 10 ai nerazzurri, semplicemente devastanti. Il Cagliari (4) è stato ridotto a semplice sparring-partner (è ancora colpa di Semplici?). 10 al goal di Calhanoglu.

La Roma (6) vince e porta a casa i tre punti contro uno Spezia che crea, ma non concretizza (6 anche ai liguri, che dal punto di vista del gioco non deludono affatto).

Inoltre

10 alle tifoserie di Sampdoria e Genoa, che riescono sempre a rendere il derby di Marassi uno spettacolo unico più sugli spalti che in campo.

0 a Success per la rissa finale. Come abbiamo già scritto in altri post, il campo da calcio non né un saloon.

0 a Felix Afena. Farsi espellere in quella maniera è proprio di un’ingenuità senza senso.

Premio “Contro il cul ragion non vale” a Beto dell’Udinese. Sbaglia un goal clamoroso, eppure ha talmente culo che il pallone gli ritorna fra i piedi e riesce a segnare.