La Serie A da uno a dieci-Ventiduesima giornata

I nostri voti alla ventiduesima giornata di campionato.

Cominciamo con Sampdoria-Torino. I granata (9) vincono e convincono, giocando bel calcio e meritando il successo. Bravi tutti, ma noi vogliamo dare una menzione a Juric (9), che sta forgiando una squadra compatta, gagliarda e che non rinuncia a giocare a calcio. L’artefice delle ultime due vittorie del Toro per noi è lui. Sampdoria in discesa (5), dopo il goal ci è sembrata adagiarsi. Alla fine poteva cogliere il pareggio, ma onestamente, analizzando soprattutto le occasioni, sarebbe stato troppo. Il fatto che tra i blucerchiati meriti una menzione il portiere (Falcone:8), è indicativo. Perdi e il giocatore che ha fatto più bella figura è il portiere, vuol dire che qualcosa non va.

Passeggia la Lazio (8) a Salerno, contro una Salernitana (5) remissiva (anche troppo). Menzione per la doppietta di Immobile (8), ma soprattutto per l’assist di tacco di Milinkovic-Savic sul primo goal, alta scuola (10).

Sulla Juve ormai ci ripetiamo: vince ma non brilla (6). Tre punti li fa (e certamente questo conta), ma i bianconeri sono ancora apparsi lenti. 8 a De Sciglio, autore al suo ingresso di tre cross uno più bello dell’altro, alla faccia dei suoi contestatori e 7 a Weston McKennie, oseremmo dire la punta più insidiosa della Juve in questo momento grazie ai suoi inserimenti. L’Udinese (6, bisogna anche considerare le diverse assenze) non ha fatto molto, ma ha cercato come poteva di impensierire la Juventus.

Girandola di emozioni a Reggio Emilia, dove il Verona (8) passa vincendo e convincendo. Il Sassuolo (5, è vero che non si da per vinto, ma quando prendi quattro goal in casa qualcosa funziona). Menzione per Barak (9), “Man of the match”.

Bella partita tra Venezia ed Empoli (7 a tutte e due), che prendono un punto a testa (risultato giusto). Menzione per Nani (7) che appena arrivato offre subito un assist-goal per Okereke.

Vince ma non convince la Roma (6), vincitrice grazie ad un rigore (giusto, per carità) generato da un’ingenuità avversaria e da un provvidenziale Rui Patricio (9), autore di una gran parata su Joao Pedro.

Girandola di emozioni pure a Bergamo, dove tra goal divorati, parate ottime (9 sia per Musso che per Handanovic) e giocate di ottima fattura (per esempio il tacco di Barella, da 9, per Darmian), si è visto due squadre che giocano a calcio (8 a tutte e due).

La notiziona della giornata è senza dubbio il tonfo casalingo del Milan, a cui però diamo 6. La sua partita l’ha giocata, senza l’incredibile topica dell’arbitro Serra (1, ma come si fa?) e un super-Provedel (9), si farebbero altri discorsi. 8 allo Spezia per averci creduto fino alla fine.

8 al Napoli che a Bologna vince, grazie soprattutto ad un Lozano decisivo (8). 6 al Bologna perché dopo tutto, la sua partita l’ha fatta.

9 alla Fiorentina che stravince e convince.  Il Genoa (2) si commenta nel risultato finale: 6-0. 10 a Biraghi perché due goal su punizione nella medesima partita sono qualcosa di incredibile.

Inoltre

5 a Dybala per l’esultanza e soprattutto per la giustificazione patetica (“Cercavo un amico in tribuna”).

2 a Vlahovic per il tentato cucchiaio a Sirigu. Sei forte, ma non è questa la maniera per dimostrarlo, cercando (non riuscendoci) di prendere in giro il portiere avversario.

La Serie A da zero a dieci-Diciassettesima giornata

I voti alla diciassettesima giornata di campionato.

Cominciamo con il derby della Lanterna. La Sampdoria vince lasciando fuori dal campo i problemi societari. I blucerchiati dominano il derby (e meritano 9), mentre i cugini genoani (4) non riescono a fronteggiare i rivali, concludendo e combinando poco. Gabbiadini e Candreva (8) mattatori in casa Samp, mentre Sirigu (5), che contro la Juve aveva fatto un partitone, ci è sembrato incerto sui primi due goal. 4 Hernani perché nell’occasione che ha avuto poteva anche non segnare, per carità, ma almeno centrare la porta sì dato che ha avuto tutto il tempo per stoppare e mirare.

Tutto facile per la Fiorentina (8) contro la Salernitana (4, di questo passo la strada per la B diventa più scorrevole..). Il risultato (4-0) parla da solo. Vlahovic  prende 9 per la doppietta e per aver ancora una volta dimostrato il suo valore.

La Juventus voleva fare il filotto. Se una squadra vuole fare il filotto però, certe partite deve metterle in cassaforte e dimostrare piglio, autorità, cose che a Venezia nessuno ha visto. 5 ai bianconeri, 5 ad Allegri che può raccontarci quello che vuole, ma quando è tornato a Torino le aspettative erano altre (che non erano stare al settimo posto senza aver ancora trovato un gioco a Natale). Bene il Venezia (7), che fronteggia i bianconeri al meglio e alla fine ottiene un meritato pareggio. Menzione per i goal di Morata (8) e Aramu (9).  Una considerazione sullo spagnolo. Sentiamo e leggiamo tante critiche intorno a lui, ma fare il centravanti nella Juve, oggi, dove ti arrivano pochi palloni e la manovra è quella che è, sarebbe dura per chiunque.

Un Milan sottotono (5) pareggia fortunatamente, grazie ad Ibra (8 per il goal), contro una buona Udinese (7).

Il Toro (7) vince e prende tre punti meritati, contro un Bologna che non si è espresso come il suo solito (e prende 5). 8 a Sanabria per il goal.

Bella sfida tra Verona (7) e Atalanta (8), coi veneti che escono sconfitti, ma con molto onore (e proponendo bel calcio), mentre zitti zitti i lombardi sono a tre punti dal primo posto. Menzione per Miranchuk e il suo bel slalom sull’azione del pareggio (da 8).

Il Sassuolo (7) vince contro la Lazio (5, d’accordo le assenze, d’accordo la traversa nel finale, ma ci aspettavamo di più dai biancocelesti, soprattutto guardando la classifica più che la sfida col Sassuolo). 9 al goal di Berardi.

Un ottimo Empoli (9), sbanca Napoli, anche con un po’ di fortuna (il goal di Cutrone è un rimpallo), ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci e i toscani lo sono stati. Il Napoli perde, ma merita 6 perché comunque non sarà stato brillantissimo, ma le occasioni le ha create e la sua partita l’ha giocata.

A San Siro è Inter-show. 10 ai nerazzurri, semplicemente devastanti. Il Cagliari (4) è stato ridotto a semplice sparring-partner (è ancora colpa di Semplici?). 10 al goal di Calhanoglu.

La Roma (6) vince e porta a casa i tre punti contro uno Spezia che crea, ma non concretizza (6 anche ai liguri, che dal punto di vista del gioco non deludono affatto).

Inoltre

10 alle tifoserie di Sampdoria e Genoa, che riescono sempre a rendere il derby di Marassi uno spettacolo unico più sugli spalti che in campo.

0 a Success per la rissa finale. Come abbiamo già scritto in altri post, il campo da calcio non né un saloon.

0 a Felix Afena. Farsi espellere in quella maniera è proprio di un’ingenuità senza senso.

Premio “Contro il cul ragion non vale” a Beto dell’Udinese. Sbaglia un goal clamoroso, eppure ha talmente culo che il pallone gli ritorna fra i piedi e riesce a segnare.

La Serie A da zero a dieci-Sedicesima giornata

I voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Milan-Salernitana. Tutto facile per i rossoneri (7), che in mezz’ora archiviano il match. I campani (5) recitano invece il ruolo di sparring-partner rassegnati. 9 a Saelemaekers per il bel goal.

Inter straordinaria a Roma. I nerazzurri (10) demoliscono i giallorossi (5, d’accordo le assenze, ma si poteva fare di più). Da 10 l’azione del secondo goal dell’Inter, da manuale del calcio. Inoltre 10 ad Inzaghi: un po’ di merito ce l’avrà pure lui o no? Su Mourinho ci soffermeremo alla fine.

Bella gara al “Maradona Stadium”, con due squadre che onorano il calcio! L’Atalanta (9) alla fine vince, ma il Napoli (8) dimostra di meritare di stare dove sta. Il goal del 2-2 bergamasco merita 10 perché è calcio totale puro, con Demiral che fa il centravanti certamente meglio di Morata in Juve-Genoa.

La Fiorentina (8) c’è! Grande prova dei viola in Emilia, dove vincono e convincono. Bologna (6) che non esce ridimensionato, prova a giocarsela e lotta fino alla fine. Menzione per il goal di Barrow (9 per l’azione) e per la punizione di Biraghi (pure lei da 9).

Bel match tra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le contendenti), con gli emiliani che alla fine raggiungono un pareggio meritato. Menzion e per Raspadori e la sua doppietta (da 9, specialmente per il secondo goal).

Venezia-Verona è stata un’incredibile partita. Da 3-0 a 3-4, roba da Montagne Russe! Onore al Verona perché nonostante i tre goal presi ha continuato a macinare gioco, senza arrendersi. 9 ai veronesi! 5 al Venezia perché sul 3-0 la partita va congelata. Simeone (9), uomo copertina (in particolare per il secondo goal).

Sampdoria-Lazio è stata invece un monologo laziale. Gran primo tempo dei biancazzurri (9), contro una Sampdoria (5) impotente davanti allo show degli ospiti.8 per Immobile e la sua doppietta, 2 a Milinkovic-Savic perché farsi espellere in quella maniera, quando vinci 3-0, è proprio insensato.

Tutto facile per la Juventus (7, d’accordo che il Genoa non è il Real Madrid e ieri per giunta aveva parecchi assenti, ma i bianconeri il loro l’hanno fatto e con più lucidità sotto porta, avrebbero vinto in maniera più rotonda) che sbriga la pratica-Genoa (5, d’accordo le assenze, ma ieri solo un grande Sirigu, da 9, ha evitato la goleada) molto più semplicemente di quanto dica il punteggio. 10 a Cuadrado per il goal “alla Palanca”.

L’Empoli (7) batte un Udinese (6) che gioca a viso aperto e non concretizza le occasioni create. Al “Castellani” c’è stata comunque una bella gara.

Pareggio tra Cagliari e Torino (6 a tutte e due), coi granata che nel finale falliscono due match-ball, ma coi sardi che dopo aver preso il goal hanno dimostrato di saper reagire. Joao Pedro, anima del Cagliari, merita 10 per il goal, un autentico gioiello. 9 a Milinkovi-Savic per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro.

Inoltre

Zero a Josè Mourinho Il suo “Io guadagno più di voi” è un’uscita da Marchese del Grillo dei poveri. In passato ci ha fatto vedere di saper vincere, sabato non ci ha fatto vedere di saper perdere.

La Serie A da zero a dieci-Decima giornata

I nostri voti alla decima giornata di campionato.

10

MARCO GIAMPAOLO Per il battibecco con Zaza. Non sappiamo cosa gli abbia detto, ma gli diamo a ragione a prescindere. Ma chi si crede di essere quello? Ronaldo? Bene ha fatto il mister, che vada in panchina ed impari l’educazione quel tamarro di un tamarro.

LORENZO INSIGNE Regala un’altra perla. Complimenti.

9

SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC Pennellata d’autore.

F.C. INTER E’ la medesima squadra di dieci giorni fa? Sembra strano, ma la risposta è sì.

FRANCESCO GRAZIANI Il suo rimprovero a Sirigu durante XXL è spettacolo!

HELLAS VERONA e CAGLIARI CALCIO Regalano un’ottima e spettacolare partita.

“CIRO” MERTENS Riesce a far segnare Petagna. Scusate se è poco.

8

JUAN CUADRADO A Sky possono dire ciò che vogliono (strano che oggi non abbiano tessuto le lodi di Arthur, a loro il coraggio non manca), il derby l’hanno deciso due suoi cross perfetti. Aveva fatto anche goal, ma Bonucci  glielo ha negato, facendosi perdonare dopo.

NICOLAS NKOULOU Fino a quando la squadra tiene giganteggia, da solo ovviamente poi non riesce più ad arginare l’attacco juventino.

ACHRAF HAKIMI Ritrovato. Non solo per la doppietta.

M’BALA NZOLA Gran goal.

AC MILAN Vittoria importante e conseguita con diverse assenze, ragione per la quale è giustificabile la fatica con cui è stata ottenuta. Avanti così, il cammino  è ancora lungo, ma la strada pare quella giusta.

7

SPEZIA CALCIO Gioca bene ma ancora una volta la fortuna non gli sorride. Altri due pali colpiti, forza e coraggio: prima o poi la sfiga deve finire!

6

F.C. JUVENTUS Vittoria importante, di inerzia, ma per merito suo oppure di un vistoso calo atletico del Toro? Il primo tempo bianconero  effettivamente è stato inguardabile (immaginiamo l’avessero fatto la Juve di Allegri o quella di Sarri…), in cui abbiamo registrato un  Sirigu inoperoso, Zaza che spara prima il pallone addosso a Szcesny e poi fallisce un contropiede. Siamo a dicembre, è lecito iniziare ad attendersi qualcosa di meglio.

5

SALVATORE SIRIGU Ha salvato il Toro parecchie volte, quindi non lo vogliamo certo mettere in croce, però è stato troppo ligio al DPCM. Non bisogna uscire dal proprio comune,  ma dalla propria area si può.

ACF FIORENTINA Pareggio agguantato in extremis, ma  non convince. Tre partite: un punto. Lo abbiamo scritto e lo riscriviamo: sicuri che il problema fosse Iachini?

4

GIANPAOLO CALVARESE E SUOI ASSISTENTI Faceva schifo controllare la gomitata di Romagnoli col VAR?

3

PEDRO Ingenuità pazzesca. Sei già ammonito, che bisogno c’è di fare un fallo del genere?

2

PAULO FONSECA Giargianesi nel campionato italiano ce ne sono già fin troppi, non avevamo bisogno che arrivasse lui dal Portogallo ad aumentare il numero con gli atteggiamenti che ha avuto prima e dopo la gara col Sassuolo.

1

CARLO PINSOGLIO Farsi espellere dalla panchina è tamarreide e basta.

0

SIMONE ZAZA Che buzzurro! Come abbiamo scritto, ha ragione Giampaolo e basta. A parte il fatto che puoi essere chi vuoi, ma sei pagato anche per accettare le sostituzioni, perciò ha sfoggiato maleducazione a palate. Inoltre nel primo tempo fallisce un goal e si mangia un contropiede in una maniera che in Terza Categoria ci voleva l’esercito per farlo uscire dallo spogliatoio, dunque di che si lamenta?

La Serie A da zero a dieci-27°giornata

Torna il campionato e tornano i nostri voti, cambierà solo la forma  in cui li esprimeremo, ci auguriamo che i nostri pochi lettori la apprezzino.

Vi preannunciamo, visto alcuni goal decisamente spettacolari, che  ci sono vari 10 legati ad essi.

Cominciamo con Lunedì 22.

Bella prova del Milan (8), che a Lecce esprime un bel gioco, merito anche di Pioli (9, media tra 8 per la partita e 10 per la pazienza e la signorilità: non è facile allenare quando la tua società fa quasi finta di non conoscerti).

Fiorentina-Brescia è partita da 6 politico ad entrambe le squadre, ha fatto piacere rivedere Ribery  (7) e alcuni lampi della sua classe. Caceres (3) non rinuncia a lampi di tamarreide che già alla Juve (fuori dal campo) lo avevano reso famoso.

Buona Juventus (da 7)  a Bologna. Sarri (7 pure a lui) ha il pregio di azzeccare le mosse, alla faccia dei gufi che lo volevano già via da Torino. Bernardeschi  (8, solo la sfortuna gli impedisce di realizzare un eurogoal che avrebbe meritato, per la buonissima prestazione) dal primo minuto e un Rabiot (6) non straordinario, ma finalmente  determinato, si rivelano mosse efficaci. Avevamo lasciato il campionato con Dybala autore di una perla, lo ritroviamo con la “Joya” autore di una nuova perla (da 10). Dopo l’annata scorsa, disputata al di sotto delle sue capacità, Paolino è ritornato determinante per la Juve, in alcune partite (ieri sera una di queste) addirittura più di Sua Maestà CR7 (6, non è ancora lui, ma qualcosa in più si è visto). Diamo 2 a Danilo invece, perché entrare in una partita che ha quasi più nulla da dire e farsi sbattere fuori, è roba da tamarri in discoteca. 1 al dirigente Fabbris, perché, lo scrivemmo anche di Padelli in occasione di Juve-Inter, farsi espellere dalla panchina è inconcepibile. A maggior ragione, protestare con lo stadio vuoto, in cui se protesti lo sentono subito. Il Bologna (6) fa quel che può, mettendoci impegno, ma contro il muro bianconero di ieri sera non era certo facile.

Martedì 23

La cura-Gattuso  continua a funzionare per il Napoli (7), che vince anche a Verona (6, sconfitto, ma non certo  autore di una prova incolore), mentre la Spal (5) continua a gettare al vento le poche occasioni che ha ancora di salvare il salvabile. Era tutta colpa di Semplici? Naturalmente no, lo dicono i fatti. Il Cagliari riagguanta la vittoria, ma Zenga non è che abbia fatto l’uovo con due rossi, ha avuto semplicemente un po’ di fortuna, contro un avversario non irresistibile che con Cerri e Petagna (4 a tutti e due) ha fallito un’occasione che Egidio Calloni levati, perciò è 6. Bene Simeone (7), due goal in due partite e vai col tango.

Rialza la testa il Toro (6) grazie al ritorno al goal di Belotti (7), la cui lucidità in zona-goal serve come il pane a questa squadra, ma i problemi non sono finiti giacché ieri il migliore in campo è stato Sirigu (9), autore dell’ennesima grande prestazione, con la quale  dimostra ancora una volta di non essere inferiore  a Donnarumma.  L’Udinese perde ma merita 7 per la partita disputata. Benissimo il Parma di D’Aversa (9), allenatore sottovalutato, ma che sta facendo un ottimo lavoro, se si fosse chiamato D’Aversinho o D’Aversola  sarebbe certamente più considerato. Cornelius (9) realizza una tripletta (e che tripletta!) e inoltre Kulusevski (7)  si dimostra pronto per la Juventus.

Enrico Preziosi (2) (lo abbiamo già scritto anche in altre occasioni)  con la sua mania di esonerare continuamente allenatori, dovrebbe farsi delle domande.

Mercoledì 24

L’Inter (6) perde due punti importanti. Le occasioni le crea, certo se ne fallisci una come quella di Gagliardini (1 perché un goal così non si può sbagliare in Serie A, punto e basta. Eto’o ne sbagliò uno simile, è vero, ma non fa niente, avremmo dato 1 anche a lui) e insieme ci unisci  ingenuità difensive (di cui Conte, 6 pure a lui, non è certo responsabile), questi sono i risultati.

Una menzione per Skriniar (Zero). Si fa espellere, bestemmia, insulta l’arbitro, già che c’era poteva anche regalarci un bel rutto…

Nel Sassuolo (7) segna ancora il sottovalutato “Sergio” Caputo (8), che se si chiamasse Caputovic a quest’ora godrebbe di più considerazione.

Atalanta-Lazio è uno spot per il calcio. Diamo 9 ai bergamaschi  (che continuano a farci vedere grande calcio) e 8 ai laziali che forse, nel secondo tempo, sono stati colti dalla celebre “paura di vincere”.

10 a Milinkovic-Savic e Malinowskyi per i due goal.

Infine 6 alla Roma, la vittoria con la Sampdoria è un brodino. Il passaggio di Diawara a Gabbiadini è illuminante (4), peccato che Manolo indossasse una maglia diversa. 9 invece a Dzeko per i goal (specie il primo).

PREMIO SPECIALE

PREMIO O’ZAPPATORE Ad Antonio Conte perché contro il Sassuolo, con il suo atteggiamento, ci ha ricordato Mario Merola nella famosa sceneggiata.

 

La Serie A da zero a dieci-18°giornata

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Riprende il campionato e con esso la nostra rubrica in cui esprimiamo i nostri voti.

Prima però, un doveroso pensiero ad Antonio Cassano. I nostri post passati fanno ampiamente capire la nostra opinione sul personaggio. Però c’è un però. Cassano è stato allontanato da Tiki Taka, pare per una lite con Giorgia Venturini. Ora, noi non sapendone il motivo, ci asteniamo sul dare ragione o torto a chicchessia. Diciamo solo che quando a Tiki Taka hanno invitato Cassano sapevano perfettamente chi fosse, perciò stupirsi dopo del suo carattere è come invitare Sgarbi e poi sorprendersi se dà della capra a chiunque, ovvero ipocrisia pura. Del resto a Tiki Taka ci sono Wanda Nara e Giorgia Venturini, che hanno come unica preoccupazione  far ballare le tette in trasmissione, perciò tutto questo finto moralismo intorno a Cassano fa ridere i polli.

E ora i voti.

10

ATALANTA BERGAMASCA This is football.

9

CIRO IMMOBILE Di questo passo rischia veramente di raggiungere il record di Higuain.

CRISTIANO RONALDO Prima tripletta in campionato, alla faccia di chi due mesi fa lo dava già all’epilogo della sua fantastica carriera.

SALVATORE SIRIGU E ANDREA BELOTTI Il primo con parate da campione (che confermano ciò che sosteniamo da sempre, ovvero che non è per nulla inferiore a Donnarumma) e il secondo con una prestazione favolosa (se Ibra a detta di qualcuno ieri “Ha dato la scossa”, allora lui cos’ha fatto) hanno regalato tre punti d’oro al Torino.

8

DARKO LAZOVIC La sua prestazione maiuscola spacca la partita del Verona contro la SPAL.

ROMELU LUKAKU Se per Ganz (avessi detto Van Basten) fu coniato dai tifosi interisti lo striscione “El segna semper lù”, per lui cosa devono scrivere?

MEDIASET Finalmente sui canali del biscione una trasmissione di calcio all’onore del mondo!! Passare da Tiki Taka a Pressing Serie A è come passare dai fermenti lattici ad un buon bicchiere di Barolo.  Basta culi, tette, “El mi Maurito”, il verbo Essere svilito nel suo significato da Vieri e Cassano.  Giorgia Rossi dimostra di essere un’ottima conduttrice e dimostra che si può essere affascinanti senza dover fare ballare le tette in continuazione. Zenga e Ferrara sono competenti, inoltre non saranno Manzoni ma almeno il verbo Essere dimostrano di conoscerlo.

7

MARIO BALOTELLI Lotta su ogni pallone, quando lo fa diamogliene atto.

RICCARDO ORSOLINI Segna un gran goal simile a quello di Dybala contro l’Atletico in Champions, ma è giovane, è italiano e nessuno lo caga.

MERIH DEMIRAL Zitto zitto, con lui la difesa della Juve sembra più sicura e lo sa benissimo anche Sarri visto che lo continua a riproporre.

ALESSANDRO BASTONI Quando vediamo un giovane italiano giocare bene e con autorevolezza, non possiamo che essere contenti. Bravo.

RODRIGO DE PAUL Goal fondamentale, che regala tre punti pesanti alla sua squadra.

ANTONIO CONTE Continua ad essere lì, anche se ieri la difesa del Napoli gli ha dato una grossa mano.

6

DAVIDE NICOLA E GIUSEPPE IACHINI La strada è ancora lunga, ma qualcosa si è visto.

PAULO FONSECA La Roma ha giocato bene, se poi gli attaccanti non la buttano dentro, lui che colpa ne ha?

5

LORENZO INSIGNE Il momento no continua.

4

SPAL Doveva fare risultato, ma non l’ha fatto, perdendo meritatamente.

3

MANOLO GABBIADINI Ogni tanto passare il pallone? Se su quel contropiede in cui non ha passato la sfera, non concretizzando un’occasione d’oro, invece di Quagliarella, ci fosse stato Ibrahimovic, a quest’ora al Fatebenefratelli c’era un caso di prognosi riservata in più.

2

KOSTAS MANOLAS E’ sempre stato sopravvalutato, però l’errore che ha fatto ieri (fornendo un assist favoloso a Martinez), l’avesse fatto in Seconda Categoria, sai i pomodori che prendeva in testa! Con Meret siamo più clementi, un errore ci sta, è giovane, ma da un calciatore dell’esperienza di Manolas certe minchiate sono inammissibili.

1

AC MILAN  Sempre gli stessi problemi. Ci doveva pensare Ibra, invece ci hanno pensato Donnarumma e Gabbiadini. Troviamo indecente inoltre che si voglia far credere alla gente che ieri l’ingresso di Ibra ha scosso la squadra. Ha sbagliato un appoggio che se l’avesse fatto Meggiorini staremmo ancora qui a prenderlo in giro, ha fatto due colpi di testa che qualunque attaccante di Serie B è in grado di fare. Per carità, è appena arrivato e un minimo di tempo bisogna concederglielo. Non ce l’abbiamo con Zlatan, ma con quelli che  ci vogliono far credere che al suo ingresso in campo il Milan ha cambiato marcia. Ma le guardiamo le partite?

0

I CORI RAZZISTI A BALOTELLI DEI TIFOSI LAZIALI

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN “Nel primo tempo abbiamo concesso molto, però non ci siamo disuniti e abbiamo concesso poco” Rolando Maran a Radio Rai nel dopopartita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-11°giornata

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Causa motivi di salute, pubblichiamo solo oggi i voti dell’undicesima giornata di campionato.

10

MARIO BALOTELLI  Più del goal strepitoso, una volta tanto fa un gesto condivisibile da tutti contro l’ignoranza. Senza se e senza ma.

9

PAULO FONSECA Zitto zitto porta la sua squadra al terzo posto, mostrando bel gioco, senza tener conto che si è dovuto inventare Mancini centrocampista. Chapeau.

ROLANDO MARAN Bisogna vedere se regge, ma il Cagliari in zona Champions è qualcosa di straordinario. Ilicic gli ha dato una grossa mano, però anche qui, chapeau!

ROMELU LUKAKU Ribalta la partita portando tre punti d’oro in cascina per l’Inter.

SALVATORE SIRIGU Nel derby para tutto il parabile. Da urlo gli interventi su De Ligt nel primo tempo e su Higuain nel secondo. Capitola solo sul goal, che non cancella la sua lodevole prestazione.

NICOLO’ ZANIOLO Gran goal, dedicato a quei due simpaticoni di Cassano e Capello.

8

SIMONE INZAGHI Anche a Milano passa. Avanti così.

7

HELLAS VERONA Tre punti importantissimi.

DOMENICO BERARDI Ha già segnato sette goal in campionato, ma domenica ne ha realizzato uno veramente pesante.

F.C. JUVENTUS I derby difficilmente sono spettacolari, perciò quando vinci 1-0 e il migliore in campo è il portiere avversario, puoi già essere soddisfatto.

6

U.S. SAMPDORIA Tre punti d’oro, pian piano può risalire in classifica, nei posti che gli competono.

5

NAPOLI CALCIO D’accordo un po’ di sfortuna, ma quando perdi non è mai solo sfortuna. L’ambiente non è sereno e ciò non giova alla squadra.

4

A.C. MILAN Altro che road to Champions, road to salvezza…

3

JOSIP ILICIC La combina grossa, lascia la squadra in dieci rendendogli più difficile il compito di rimontare.

2

I CALCIATORI DELL’UDINESE  Stesso quesito concernente i calciatori del Genoa per la vicenda Andreazzoli: Gotti è un fenomeno oppure loro sono stati un po’ lavativi perchè volevano far fuori Tudor?

1

ANTONIO CASSANO “Zaniolo segna solo contro gli scappati di casa”. Bravo giargianese!!

0

I CORI CONTRO BALOTELLI A VERONA La solita vergogna.

I CORI DEI TIFOSI INTERISTI A BOLOGNA SULLE VITTIME DEL 2 AGOSTO 1980  Idem come sopra.

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN  Vince Urbano Cairo. Si lamenta che quello di De Ligt era rigore affermando che a Lecce, al giocatore olandese, ne hanno fischiato uno uguale. Vero, peccato che quello di Lecce non fosse rigore.