Italia-Spagna da due a dieci

I voti (in breve) a quelli che, a nostro avviso, sono stati i principali protagonisti della partita di eri tra Italia-Spagna, incidendo.

10

LUIS ENRIQUE Le dichiarazioni che rilascia a fine partita dimostrano il signore che è. Inoltre, bisogna dirgli anche bravo per come ha “letto” la partita. La mossa del “falso nueve” non ha dato riferimenti all’Italia, in più ha dato più forza al centrocampo spagnolo, limitando quello italiano (che in quest’Europeo ha fatto faville).  Perde, ma con molto, molto onore.

9

FEDERICO CHIESA Che goal! Che perla! La dirigenza della Juve ha fatto degli sbagli negli ultimi anni, come abbiamo avuto modo di scrivere sul nostro blog, non certo ad acquistare lui però.

UEFA per la decisione di ricordare Raffaella Carrà diffondendo nello stadio, durante il riscaldamento “A far l’amore comincia tu”. Ogni tanto qualcosa di giusto lo fanno anche loro.

8

GIGIO DONNARUMMA Sbaglia un’uscita nel secondo tempo e sarebbe potuta costare cara, ma nel primo tempo compie un prodigio su Dani Olmo e sui rigori, fa il suo dovere.

JORGINHO Come abbiamo scritto, il suo raggio d’azione è stato limitato molto bene dagli spagnoli, in compenso ci regala il rigore decisivo, tirato con una freddezza degna di Borg in un tie-break.

PEDRI Signori, a diciott’anni esibire una personalità del genere in un match così importante non è normale. Complimenti a lui e al Barcellona che ci punta sopra (se le premesse sono queste, ne ha ben donde).

7

GIORGIO CHIELLINI La solita roccia. Purtroppo lui e Bonucci si fanno tagliare fuori nell’azione che porta gli spagnoli al pareggio, ma va anche detto che quando il pallone ce l’ha spesso la squadra avversaria, fare il difensore diventa tremendamente difficile per chiunque.

DANI OLMO Insieme a Pedri il migliore degli spagnoli. Autentica spina nel fianco degli azzurri, alla fine tira un rigore “Ad Minchiam” e per questo da 8 che meritava passa a 7.

ROBERTO MANCINI Forse, se vogliamo essere onesti, Luis Enrique legge ed imposta meglio di lui il match, ma alla fine dimostra di aver dato alla Nazionale anche un gran carattere e una grande compattezza, qualità necessarie per superare  i momenti di difficoltà (e ieri ce ne sono stati indubbiamente). Una squadra per essere grande ha anche bisogno di tutto questo.

6

CIRO IMMOBILE Tutti che gli danno addosso, ma non è facile fare il centravanti quando il pallone ce l’ha sempre la squadra avversaria. Inoltre, sulla perla di Chiesa, è lui che, appena avuto un po’ di spazio, fa partire l’azione. Poi naturalmente, a criticare tutti fenomeni.

ALVARO MORATA Purtroppo per noi entra bene, come meglio non potrebbe, segnando il goal del pareggio. Pesa però su di lui il rigore tirato, per nostra fortuna,  “Ad Minchiam”.

FEDERICO BERNARDESCHI 6 di stima. Dopo mesi di insulti (alcuni veramente beceri) da parte dei suoi tifosi, di critiche, bisognava  avere una grande forza interiore per sentirsela di presentarsi sul dischetto del rigore, diamogliene atto. Considerando che non se la sentì uno come Falcao, ha avuto un gran coraggio.

2

MIKEL OYARZABAL Se sbagli un goal come lui ieri sera, in terza categoria sei già fortunato se non ti tirano frutta e verdura in testa. Noi ci lamentiamo di Immobile…