La Serie A da due a dieci-Diciannovesima giornata

I nostri voti alla diciannovesima giornata di campionato.

Iniziamo con Genoa-Atalanta. Tanti parlano di Atalanta in crisi (soprattutto dopo la batosta interna contro la Roma), ma in questa partita noi i bergamaschi li abbiamo visti dominare, l’unico problema è che non hanno concretizzato quello che hanno creato. 7 dunque ai bergamaschi. Il Genoa ottiene un punto prezioso, ma non ha praticamente tirato in porta. 6 ai liguri, ma devono fare di più.

La Juventus vince, ma non senza fatica. 6 ai bianconeri, che vincono ma non convincono, anche perché il Cagliari ha sprecato un’occasione colossale con Dalbert (4) e Szczesny è stato ancora una volta provvidenziale (9 al polacco per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro e 2 a quelli che continuano a criticarlo per gli errori di Udine, dimenticandosi che a La Spezia, in casa col Milan, con la Roma e ieri è stato decisivo). Bello il goal di Bernardeschi (8).

Vince il Bologna (8) contro il Sassuolo che dopo un buon inizio si è perso (5 agli emiliani), anche se il passivo di tre goal, per com’è andata la partita, è stato troppo largo. 9 al goal di Orsolini e a Dominguez per l’assist confezionato.

La Lazio vince e convince (8), contro un Venezia che non è riuscito a fronteggiare i biancocelesti come gli è riuscito con altre squadre (i veneti meritano comunque 6 per la prova). 10 a Pedro per il supergoal.

Giusto il pareggio tra Verona e Fiorentina (7 ciascuno), che hanno entrambe giocato una buona gara. Per i veronesi pesa il goal sprecato da Simeone, ma ne ha già fatti tanti, perciò è da assolvere…

L’Inter (7) vince e mantiene il primato, contro quello che è stato un buon Toro (che merita 7).

La Roma (6) non ripete la prestazione di Bergamo, ma cerca comunque la vittoria, anche se non la trova. Bene la Sampdoria (7), per la prestazione offerta. 8 a Gabbiadini (5 goal di fila in 5 partite non si fanno per caso) e a Shomurodov, per l’insistenza con cui ha cercato (e trovato) il goal.

Dilaga il Milan (9) ad Empoli, ma i toscani (6) hanno il merito di aver provato a giocarsela, impensierendo i rossoneri parecchie volte.  La papera di Vicario (5) ha dato una mano ai rossoneri, che comunque hanno meritato la vittoria.

Colpo grosso dello Spezia (9) a Napoli, con gli azzurri (5) alla terza sconfitta casalinga consecutiva. Sconfitta propiziata anche dagli errori di Juan Jesus (4 per l’autogoal) e Lozano (4 per il goal mangiato).

Concludiamo augurando a tutti un sereno Natale e buone feste! Ricordiamoci sempre che “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”, come dice Tonino Cerezo.

 

Italia-Spagna da due a dieci

I voti (in breve) a quelli che, a nostro avviso, sono stati i principali protagonisti della partita di eri tra Italia-Spagna, incidendo.

10

LUIS ENRIQUE Le dichiarazioni che rilascia a fine partita dimostrano il signore che è. Inoltre, bisogna dirgli anche bravo per come ha “letto” la partita. La mossa del “falso nueve” non ha dato riferimenti all’Italia, in più ha dato più forza al centrocampo spagnolo, limitando quello italiano (che in quest’Europeo ha fatto faville).  Perde, ma con molto, molto onore.

9

FEDERICO CHIESA Che goal! Che perla! La dirigenza della Juve ha fatto degli sbagli negli ultimi anni, come abbiamo avuto modo di scrivere sul nostro blog, non certo ad acquistare lui però.

UEFA per la decisione di ricordare Raffaella Carrà diffondendo nello stadio, durante il riscaldamento “A far l’amore comincia tu”. Ogni tanto qualcosa di giusto lo fanno anche loro.

8

GIGIO DONNARUMMA Sbaglia un’uscita nel secondo tempo e sarebbe potuta costare cara, ma nel primo tempo compie un prodigio su Dani Olmo e sui rigori, fa il suo dovere.

JORGINHO Come abbiamo scritto, il suo raggio d’azione è stato limitato molto bene dagli spagnoli, in compenso ci regala il rigore decisivo, tirato con una freddezza degna di Borg in un tie-break.

PEDRI Signori, a diciott’anni esibire una personalità del genere in un match così importante non è normale. Complimenti a lui e al Barcellona che ci punta sopra (se le premesse sono queste, ne ha ben donde).

7

GIORGIO CHIELLINI La solita roccia. Purtroppo lui e Bonucci si fanno tagliare fuori nell’azione che porta gli spagnoli al pareggio, ma va anche detto che quando il pallone ce l’ha spesso la squadra avversaria, fare il difensore diventa tremendamente difficile per chiunque.

DANI OLMO Insieme a Pedri il migliore degli spagnoli. Autentica spina nel fianco degli azzurri, alla fine tira un rigore “Ad Minchiam” e per questo da 8 che meritava passa a 7.

ROBERTO MANCINI Forse, se vogliamo essere onesti, Luis Enrique legge ed imposta meglio di lui il match, ma alla fine dimostra di aver dato alla Nazionale anche un gran carattere e una grande compattezza, qualità necessarie per superare  i momenti di difficoltà (e ieri ce ne sono stati indubbiamente). Una squadra per essere grande ha anche bisogno di tutto questo.

6

CIRO IMMOBILE Tutti che gli danno addosso, ma non è facile fare il centravanti quando il pallone ce l’ha sempre la squadra avversaria. Inoltre, sulla perla di Chiesa, è lui che, appena avuto un po’ di spazio, fa partire l’azione. Poi naturalmente, a criticare tutti fenomeni.

ALVARO MORATA Purtroppo per noi entra bene, come meglio non potrebbe, segnando il goal del pareggio. Pesa però su di lui il rigore tirato, per nostra fortuna,  “Ad Minchiam”.

FEDERICO BERNARDESCHI 6 di stima. Dopo mesi di insulti (alcuni veramente beceri) da parte dei suoi tifosi, di critiche, bisognava  avere una grande forza interiore per sentirsela di presentarsi sul dischetto del rigore, diamogliene atto. Considerando che non se la sentì uno come Falcao, ha avuto un gran coraggio.

2

MIKEL OYARZABAL Se sbagli un goal come lui ieri sera, in terza categoria sei già fortunato se non ti tirano frutta e verdura in testa. Noi ci lamentiamo di Immobile…

La Serie A da zero a dieci-Venticinquesima giornata

Ecco i nostri voti al campionato, stavolta in un formato un po’ diverso, ma che speriamo apprezzerete comunque.

Partiamo da martedì. Si doveva giocare Lazio-Torino e non si è giocata. Ci asteniamo dal dare giudizi, ma se la legge è uguale per tutti, il Toro merita di giocarsi la partita e di non perderla a tavolino, proprio come il Napoli. Staremo a vedere.

La Juventus (6) vince contro lo Spezia senza infamia e senza lode. Ronaldo (7 per la prestazione, 10 per aver superato Pelè) timbra di nuovo il cartellino con un goal. Ci fa piacere registrare l’ottimo impatto di Bernardeschi (8), entrato in campo e resosi determinante, essendo autore di due assist sui goal di Morata e Chiesa (9 per il goal). Non può essere diventato una scamorza tutto assieme, provare a lasciarlo un po’ tranquillo, invece che tanti juventini scaricano addosso a lui tutto ciò che non va?

Proseguiamo con mercoledì. Girandola di emozioni per Sassuolo-Napoli. Gli emiliani (8) non meritavano di perdere per quanto costruito e per il fatto che sul 2-1, due pali clamorosi (uno ha impedito a Berardi un goal da cineteca, 9 comunque per il gesto tecnico). Il Napoli ha sofferto, ma ha reagito trascinato da un ottimo Insigne (9) e con un Di Lorenzo (9) che col goal e il rigore procurato si è dimostrato un efficace attaccante aggiunto (Mancini avrà preso nota). Complimenti a Manolas (0), autore di un fallo senza senso che ha vanificato gli sforzi della sua squadra. E’ sempre stato sopravvalutato e lo ha dimostrato con un fallo in cui è riuscito ad unire l’istinto del cacciatore all’intelligenza del fagiano (cit. Scheda di presentazione su Carcarlo Pravettoni a Mai dire gol).

Bene l’Atalanta (8) e bene Ilicic (8), ogni tanto sedersi in panchina è istruttivo e costruttivo.

Bene il Verona (8) a Benevento, dove un Foulon (2) catastrofico regala due goal che gli spianano la squadra.

Il Cagliari (7) vince, bentornato a Daniele Rugani (8), autore di un goal decisivo. Alla Juve non c’era più spazio per lui, gli auguriamo di cuore che la Sardegna lo aiuti a ritrovarsi.

La Roma (7) guadagna tre punti d’oro contro la Fiorentina (5), che perde e ancora una volta non convince (anzi..), da segnalare Diawara che imposta e finalizza l’azione del goal del 2-1, per lui 9!

Bel derby di Genoa, 7 a tutte e due le squadre con Zappacosta (8) autore di un goal pregevole.

In Milan-Udinese tutt’altro che pregevole invece la minchiata di Donnarumma (1) sul goal preso, mentre ciò che ha fatto Stryger Larsen (forti come lui in Italia non ce ne sono?) è inconcepibile, neanche fosse stato colto da un raptus. Come per Manolas, non ci sono scuse: 0. Il Milan (5) ci è comunque parso stanco dopo la bella prova di Roma.

Nella serata di Mercoledì segnaliamo un Danilo Sarugia da 10 su 7Gold per avere citato Manlio Scopigno e la sua frase (pronunciata durante i Mondiali in Messico del 1970): “Nella vita tutto mi sarei aspettato, tranne di vedere Niccolai via satellite”. Quando fa queste citazioni è irresistibile.

Per finire il match di ieri sera ha confermato che l’Inter (7 alla prova di squadra) è la candidata numero uno allo scudetto. Sanchez (8) segna due goal, il secondo grazie ad un’altra travolgente azione di Lukaku (8). Come se non bastasse, quando è in difficoltà, super-Handanovic (9) fa gli straordinari, come sullo 0-0.

 

La Serie A da zero a dieci-Ottava giornata

Ecco i nostri voti all’ultima giornata di campionato, conclusasi ieri sera con Napoli-Milan.

10

HENRIKH MKHITARYAN Che giocatore! Trascina la Roma al secondo posto. E’ lui l’uomo copertina della giornata, non Ibra, soprattutto perché lui ha segnato, ma gomitate agli avversari non ne ha date.

9

CRISTIANO RONALDO Sì, è vero, Arthur ha giocato bene, Bernardeschi ha fornito un’ottima prestazione ma chi ha deciso Juve-Cagliari, con due goal uno più bello dell’altro (specialmente il primo)? Il mio gatto?

FRANCESCO GRAZIANI “Basta che Ronaldo sale sul pullman con la squadra  per andare allo stadio e la Juve parte  già da 1-0”. Unico.

JEREMIE BOGA Che goal!

8

ANDREA PIRLO D’accordo, il Cagliari non è il Bayern Monaco, ma si sono visti indubbi progressi. Poi se hai Ronaldo è più semplice progredire.

BENEVENTO CALCIO Tre punti d’oro. Bravi.

SASSUOLO CALCIO Bravi (E se vogliamo dirlo anche fortunati, giacché il Verona ha beccato quattro pali, roba da guinnes della sfiga). Non rinunciano a giocare a calcio e ora si trovano in un posto in classifica strameritato.

AC MILAN E’ primo in classifica, ma vince una partita falsata. Con Ibra espulso come meritava, sarebbe riuscito a resistere al Napoli in 11 contro 10 (e senza il calciatore migliore)?

7

FEDERICO BERNARDESCHI Già in Nazionale aveva dimostrato progressi (sfiorando un goal strepitoso). Lo abbiamo scritto in passato: non può essere diventato una ciofeca di colpo. Poi gli juventini che se la prendono sempre  con lui a prescindere rasentano l’idiozia (con la Lazio non ha giocato ma non ci pare che la Juve avesse fornito una prestazione esaltante rispetto alle precedenti).  Forza Federico!

SPEZIA CALCIO La squadra e l’allenatore stanno dimostrando che in A non ci sono arrivati casualmente.

FC BOLOGNA Tre punti pesanti e meritati.

ROMELU LUKAKU Per il momento una garanzia (insieme ad Handanovic)  in una squadra che di garanzie e ne ha poche.

HELLAS VERONA Perde, ma perde colpendo quattro pali econ  il portiere avversario che compie ottime parate, direi che l’unica cosa da fare è augurargli più fortuna nel futuro.

6

FC TORINO Perde, pur debilitato dalle assenze di Belotti (il calciatore più forte) e di Verdi che è dovuto uscire, ma gioca una buona partita.  Se l’arbitro poi avesse sanzionato il fallo di Bastoni su Zaza, chissà se i discorsi sarebbero gli stessi..

FC INTERNAZIONALE Vince ma non convince e come scritto in precedenza, se Bastoni fosse stato sanzionato si sarebbe parlato sempre di Pazza Inter, ma in un altro senso.

UDINESE CALCIO Vittoria che sa di brodino.

 

5

ARTURO VIDAL Continua a cambiare posizione in campo, ma non ci sembra dia quel “qualcosa in più” per cui era stato acquistato e voluto da Conte a tutti i costi.

4

AC FIORENTINA E’ ancora colpa di Iachini?

3

KOSTAS MANOLAS Con tutta la sua prosopopea, ieri sul terzo goal si è fatto ridicolizzare da Hauge. Ancora una volta dimostra di essere sopravvalutato.

2

FEDERICO LA PENNA Zaza va verso la porta, Bastoni lo trattiene e lui, sullo slancio tocca il pallone con la mano, dopo la trattenuta però, non prima. E allora perché lui e la banda di giargianesi che lo affiancava hanno fischiato fallo di mano a Zaza, quando le immagini dimostrano il contrario? Col VAR non ci sono più scuse, certi errori sono inammissibili.

1

90° MINUTO Ripropongono 10 volte il goal di Immobile. Bello, per carità, ma Bettega di goal del genere ne ha fatti parecchi in carriera, Paolo Valenti non ha mai fatto tutto sto can-can.

PAOLO VALERI  Bravo! Rovina Napoli-Milan. Prima sventola un cartellino giallo senza senso a Bakayoko, poi (errore gravissimo) fa finta di niente sulla gomitata che Ibra rifila a Koulibaly. Dopo quest’errore la partita non è più stata la stessa. Se lui infatti sbatteva fuori il campione rossonero, innanzitutto costui il goal del 2-0 non lo segnava e poi, siamo sicuri che in 11 contro dieci il Napoli avrebbe perso? Col VAR certi errori sono inammissibili, questo è addirittura vergognoso.

0

ZLATAN IBRAIMOVIC Poteva farne anche dieci goal per noi, ma la gomitata a Koulibaly (non venite a dire che non l’ha visto, perché se no vuol dire che deve farsi un bel paio d’occhiali con lenti spesse. Come fai a non vedere Koulibaly?) meritava il rosso diretto e basta.  Se lo stesso gesto l’avessero fatto Montero o Materazzi ai bei tempi, a quest’ora c’era chi chiedeva l’ergastolo, non prendiamoci in giro.

FIGC, LEGA CALCIO E CHIUNQUE ABBIA PERMESSO DI FAR GIOCARE CROTONE-LAZIO Quello non è calcio, è pallanuoto coi piedi. In un campo del genere non si deve giocare, permetterlo è ignoranza e prepotenza. In fin dei conti se il problema era recuperare la partita, il modo si poteva trovare. L’anno scorso si è fermato il campionato per più di due mesi e si è trovato il modo per portarlo alla fine, si poteva trovare il sistema per far recuperare Crotone Lazio.

La Serie A da zero a dieci-37°giornata

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I nostri voti concernenti l’ultima giornata di Serie A, considerando che alcune partite si sono giocate in un clima “amichevole”.

10

ZLATAN IBRAHIMOVIC Chapeau.

9

KRISTOFER ASKILDESEN e WILFRIED SINGO Segnano il loro primo goal in Serie A. Due grandi goal.

U.S. SASSUOLO  Spettacolo.

FEDERICO CHIESA Per la tripletta. Peccato che quest’anno abbia avuto dei problemi. Col Chiesa di ieri sera, la Fiorentina probabilmente avrebbe potuto aspirare a qualcosa di più.

RUSLAN MALINOVSKI e il PAPU GOMEZ Due goal uno più bello dell’altro.

8

U.S. LECCE  Tre punti d’oro.

ALESSIO CRAGNO Compie ottimi interventi.

7

CIRO IMMOBILE Ad un passo dalla storia.

LUCA ZANIMACCHIA Nel secondo tempo il migliore della Juve, senza se e senza ma.

6

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria pesante, ma non senza problemi e meno netta di ciò che esprime il risultato.

5

DANIELE RUGANI E GIGI BUFFON Colpevoli. Uno sul primo goal del Cagliari, l’altro sul secondo.

4

ANTONIO CONTE Un truzzo. Quando perse in Coppa Italia col Napoli disse subito che meritava di passare l’Inter, però ieri, di fronte ad un risultato che ha premiato eccessivamente la sua squadra, è stato muto.

3

ALEX MERET Dormita colossale sul goal di Lautaro.

2

FEDERICO BALZARETTI Se ti inquadrano insieme a Diletta Leotta attrezzata da corsa, di quello che dici non ce ne fotte una mazza, lo vuoi capire o no? Quindi hai poco da gasarti.

1

FEDERICO BERNARDESCHI La visione del suo tiro di esterno, effettuato nel secondo tempo,  col pallone terminato  chissà dove, è da prescrivere come rimedio contro la stitichezza.

0

GENOA 1893 Una squadra che deve salvarsi e va a giocare contro una squadra che non ha più nulla da chiedere al campionato, fa come il Lecce, non becca 5 goal. Osceni. E’ ancora colpa di Andreazzoli e Thiago Motta?

La Serie A da zero a dieci-33°giornata

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Ecco i nostri voti alla trentatreesima giornata di Serie A.

10

RUSLAV MALINOVSKYI, FRANCK KESSIE, MATTEO PESSINA E FEDERICO BONAZZOLI Che perle! Se gli  stessi goal li avessero fatti Ronaldo o Lautaro Martinez, oggi i giornali non avrebbero parlato d’altro.

9

ATALANTA BERGAMASCA Continua a regalarci grande calcio.

WOJCIECH SZCESNY Le sue grandi parate regalano il pareggio alla Juventus, risparmiandole una pessima sconfitta.

8

CLAUDIO RANIERI Zitto zitto, senza sbraitare, fare proclami, sta portando la nave Sampdoria in acque più tranquille.

ROBERTO DE ZERBI Nonostante la partenza nettamente in salita scaturita dai due goal presi, la sua squadra gioca a calcio e lo fa bene. Ancora qualche distrazione difensiva di troppo, ma il Sassuolo continua ad essere una solida, ottima realtà.

7

A.C.F. FIORENTINA Tre punti importanti, conseguiti contro una squadra dalla difesa non certo rocciosa.

F.C. BOLOGNA Contro una delle squadre più in forma del campionato gioca una bella partita.

F.C. TORINO Buona prova che permette ai granata di portare a casa tre punti d’oro.

6

A.C. MILAN Tre punti importanti, ma il risultato è bugiardo a nostro avviso.

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria che dà morale, ma contro un avversario non certo irresistibile.

5

S.S. LAZIO Non vediamo progressi, anzi.

4

KEVIN LASAGNA. E passagliela ad Okaka!

3

FASE DIFENSIVA DELLA JUVENTUS Contro il Milan e il Sassuolo non sono state chiuse due partite che, sul 2-0, andavano messe in cassaforte. Colpa di Sarri? Dei giocatori? Noi propendiamo per la seconda ipotesi, dubitiamo che sul 2-0 il buon Maurizio abbia detto ai suoi “Adesso prendete tre goal, mi raccomando”

2

FASE DIFENSIVA DEL LECCE Gruviera.

1

FEDERICO BERNARDESCHI L’azione in cui si rovescia per terra da solo, come un ubriaco che esce da un’osteria, la dice lunga sul suo momento.

0

ANTONIO GIUA E DANIELE DOVERI Come si fa a negare un rigore come quello non assegnato alla SPAL ieri? Col VAR certi errori, lo ribadiamo, non sono scusabili.

La Serie A da zero a dieci-27°giornata

Torna il campionato e tornano i nostri voti, cambierà solo la forma  in cui li esprimeremo, ci auguriamo che i nostri pochi lettori la apprezzino.

Vi preannunciamo, visto alcuni goal decisamente spettacolari, che  ci sono vari 10 legati ad essi.

Cominciamo con Lunedì 22.

Bella prova del Milan (8), che a Lecce esprime un bel gioco, merito anche di Pioli (9, media tra 8 per la partita e 10 per la pazienza e la signorilità: non è facile allenare quando la tua società fa quasi finta di non conoscerti).

Fiorentina-Brescia è partita da 6 politico ad entrambe le squadre, ha fatto piacere rivedere Ribery  (7) e alcuni lampi della sua classe. Caceres (3) non rinuncia a lampi di tamarreide che già alla Juve (fuori dal campo) lo avevano reso famoso.

Buona Juventus (da 7)  a Bologna. Sarri (7 pure a lui) ha il pregio di azzeccare le mosse, alla faccia dei gufi che lo volevano già via da Torino. Bernardeschi  (8, solo la sfortuna gli impedisce di realizzare un eurogoal che avrebbe meritato, per la buonissima prestazione) dal primo minuto e un Rabiot (6) non straordinario, ma finalmente  determinato, si rivelano mosse efficaci. Avevamo lasciato il campionato con Dybala autore di una perla, lo ritroviamo con la “Joya” autore di una nuova perla (da 10). Dopo l’annata scorsa, disputata al di sotto delle sue capacità, Paolino è ritornato determinante per la Juve, in alcune partite (ieri sera una di queste) addirittura più di Sua Maestà CR7 (6, non è ancora lui, ma qualcosa in più si è visto). Diamo 2 a Danilo invece, perché entrare in una partita che ha quasi più nulla da dire e farsi sbattere fuori, è roba da tamarri in discoteca. 1 al dirigente Fabbris, perché, lo scrivemmo anche di Padelli in occasione di Juve-Inter, farsi espellere dalla panchina è inconcepibile. A maggior ragione, protestare con lo stadio vuoto, in cui se protesti lo sentono subito. Il Bologna (6) fa quel che può, mettendoci impegno, ma contro il muro bianconero di ieri sera non era certo facile.

Martedì 23

La cura-Gattuso  continua a funzionare per il Napoli (7), che vince anche a Verona (6, sconfitto, ma non certo  autore di una prova incolore), mentre la Spal (5) continua a gettare al vento le poche occasioni che ha ancora di salvare il salvabile. Era tutta colpa di Semplici? Naturalmente no, lo dicono i fatti. Il Cagliari riagguanta la vittoria, ma Zenga non è che abbia fatto l’uovo con due rossi, ha avuto semplicemente un po’ di fortuna, contro un avversario non irresistibile che con Cerri e Petagna (4 a tutti e due) ha fallito un’occasione che Egidio Calloni levati, perciò è 6. Bene Simeone (7), due goal in due partite e vai col tango.

Rialza la testa il Toro (6) grazie al ritorno al goal di Belotti (7), la cui lucidità in zona-goal serve come il pane a questa squadra, ma i problemi non sono finiti giacché ieri il migliore in campo è stato Sirigu (9), autore dell’ennesima grande prestazione, con la quale  dimostra ancora una volta di non essere inferiore  a Donnarumma.  L’Udinese perde ma merita 7 per la partita disputata. Benissimo il Parma di D’Aversa (9), allenatore sottovalutato, ma che sta facendo un ottimo lavoro, se si fosse chiamato D’Aversinho o D’Aversola  sarebbe certamente più considerato. Cornelius (9) realizza una tripletta (e che tripletta!) e inoltre Kulusevski (7)  si dimostra pronto per la Juventus.

Enrico Preziosi (2) (lo abbiamo già scritto anche in altre occasioni)  con la sua mania di esonerare continuamente allenatori, dovrebbe farsi delle domande.

Mercoledì 24

L’Inter (6) perde due punti importanti. Le occasioni le crea, certo se ne fallisci una come quella di Gagliardini (1 perché un goal così non si può sbagliare in Serie A, punto e basta. Eto’o ne sbagliò uno simile, è vero, ma non fa niente, avremmo dato 1 anche a lui) e insieme ci unisci  ingenuità difensive (di cui Conte, 6 pure a lui, non è certo responsabile), questi sono i risultati.

Una menzione per Skriniar (Zero). Si fa espellere, bestemmia, insulta l’arbitro, già che c’era poteva anche regalarci un bel rutto…

Nel Sassuolo (7) segna ancora il sottovalutato “Sergio” Caputo (8), che se si chiamasse Caputovic a quest’ora godrebbe di più considerazione.

Atalanta-Lazio è uno spot per il calcio. Diamo 9 ai bergamaschi  (che continuano a farci vedere grande calcio) e 8 ai laziali che forse, nel secondo tempo, sono stati colti dalla celebre “paura di vincere”.

10 a Milinkovic-Savic e Malinowskyi per i due goal.

Infine 6 alla Roma, la vittoria con la Sampdoria è un brodino. Il passaggio di Diawara a Gabbiadini è illuminante (4), peccato che Manolo indossasse una maglia diversa. 9 invece a Dzeko per i goal (specie il primo).

PREMIO SPECIALE

PREMIO O’ZAPPATORE Ad Antonio Conte perché contro il Sassuolo, con il suo atteggiamento, ci ha ricordato Mario Merola nella famosa sceneggiata.