La Champions League (delle italiane) 23/24 da quattro a dieci-Quinta giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane nella quinta giornata dei gironi di Champions.

Iniziamo con un bel 7 alla Lazio, che insidiata da un Celtic coriaceo, ma poco incisivo (6), trova la vittoria (e la qualificazione agli ottavi) nel finale grazie alla doppietta di Immobile (doppietta da 9).

Il Milan invece parte subito bene, ma poi si perde (e perde) contro un Borussia Dortmund che nel secondo tempo si è mostrato superiore.  Certo, se Giroud avesse trasformato subito il rigore, la partita forse avrebbe preso un’altra piega, ma nel calcio contano i goal, non i se…. Onore comunque a Chukwueze, autore di un gesto tecnico da 10 sul goal del pareggio, 9 all’azione del Borussia sul goal del 2-1 siglato da Gittens, 5 a Maignan perché sul goal del 3-1 avrebbe potuto fare di più (il tiro di Adeyemi non era irresistibile).

Il Napoli perde, ma se la gioca. Il Real Madrid (7) vince meritatamente, ma i campani (7) riescono ad impensierirlo e a rimanere sempre “sul pezzo”, uscendo dal Bernabeu sconfitti, ma non ridimensionati. 10 all’assist di Bellingham per Joselu (alta scuola!) per il goal del 4-2, 5 a Meret perché sul goal di Paz non ci pare esente da colpe.

E’ veramente una “Pazza Inter” quella che a Lisbona gioca una partita da 4 nel primo tempo, per poi giocarne una da 8 nel secondo (che vale, applicando la media, un 6), contro un Benfica (6) bravo a sfruttare il poco dinamismo nerazzurro nella prima frazione di gioco per poi crollare nella seconda. 10 a Joao Mario per la tripletta, 9 a Frattesi per il suo goal, 9 ad Audero per l’intervento nel finale su Di Maria.

La Serie A 23/24 da due a dieci-Tredicesima giornata

Dopo la pausa per le Nazionali, riprende il campionato e riprende la nostra rubrica ad esso collegata.

Iniziamo con la Salernitana (7), il cui cambio di panchina porta bene, giacché ottiene una meritata vittoria contro una Lazio spenta (5 ai biancocelesti).  10 al supergoal di Candreva (bravo!), che tra l’altro è stato il migliore in campo, 5 a Gyomber per l’ingenuo fallo su Immobile che causa il rigore contro la sua squadra.

Il cambio di panchina porta bene pure al Napoli (7), che ottiene una preziosa e meritata vittoria a Bergamo, contro un’Atalanta (6) che ha creato e che comunque se l’è giocata. 8 al goal di Lookman, 3 all’errore di Carnesecchi sul goal del 2-1 partenopeo.

Un Milan rimaneggiato ma convincente (7) ha ragione di una Fiorentina che dopo un primo tempo opaco, trova nel secondo la forza di reagire e di giocarsela alla pari, impensierendo l’avversario in più di un’occasione. 9 a Terracciano per le parate su Pulisic e Pobega nel primo tempo, 4 a Mandragora per il goal sbagliato nel finale (non è Maignan che fa una paratona, è lui che gliela tira addosso), che avrebbe cambiato la storia (e il risultato del match).

Pareggio giusto tra Cagliari e Monza, dove le due compagini (6 ad entrambe), si dividono la posta, con i sardi migliori nel primo tempo e i brianzoli che invece creano di più nel secondo. 8 alla zuccata vincente di Maric.

Girandola di emozioni ad Empoli, dove Empoli e Sassuolo (7 a tutte e due), danno vita ad un match palpitante e ricco di colpi di scena (7 goal e numerose occasioni), con gli ex Caputo e Pinamonti che segnano. La spuntano gli emiliani grazie ad una deviazione fortuita su un tiro di Berardi, che merita 9 non per il goal (anche perché il suo è un tiro deviato), ma per il gesto tecnico con cui colpisce il palo sfiorando un goal da cineteca.

Il Frosinone (6) la spunta su un Genoa (6) che a nostro avviso esce sconfitto immeritatamente (visto il numero di occasioni create dai liguri). 10 al supergoal di Malinovskyi, 9 all’azione che porta al goal Monterisi, 4 a Martinez per l’incertezza sul goal di Soulè.

La Roma (6) vince, ma fatica contro un Udinese (6) ben organizzato e ben messo in campo. 9 all’azione giallorossa che porta al goal Dybala, 8 al tiro piazzato con cui El Shaarawy sigilla il match in favore della sua squadra.

Pareggio giusto e tutto sommato (in base a quanto visto) non disdegnato da entrambe le squadre, è stato quello fra Juventus e Inter, che hanno giocato entrambe per non prenderle più che per darle (questo però, va detto, succede in tanti “Big Match”). 8 a Chiesa per l’accelerazione sul goal di Vlahovic, 9 alla bella azione del pareggio nerazzurro firmato Lautaro.

Bella gara tra Verona e Lecce (7 a tutte e due le squadre), che regalano emozioni e belle giocate, come ad esempio il goal di Oudin (da 10), ma anche imprecisioni e leggerezze (come il passaggio di Hien ad Oudin, da 5 e l’incertezza di Falcone sul goal di Ngonge, anch’essa da 5. Falcone si riscatta nel compiere in seguito un intervento da 9 su Duda). Il pareggio, alla fine, ci è sembrato giusto.

Concludiamo con il Bologna (6), che dimostra di essere anche pratico, battendo il Torino (6), che nel primo tempo aveva giocato meglio, ma che si è fatto infilare da una clamorosa ingenuità difensiva (roba da 2, oltre che da “Oggi le Comiche”) sul goal che ha portato in vantaggio gli avversari. Il gesto tecnico con cui Vlasic segna il goal che poi gli viene giustamente annullato merita comunque un 9.

La Champions League (delle italiane) 23/24 da tre a dieci-Quarta giornata dei gironi

I voti alla prima giornata di ritorno di Champions.

Iniziamo con un bel 9 al Milan, che supera il PSG mantenendo la speranza di qualificarsi al turno successivo. I rossoneri hanno saputo tener testa colpo su colpo ai più quotati avversari, creando gioco e occasioni, con un Leao (10 per la prestazione e per il goal) finalmente tornato a fare Leao. 10 lo merita pure Giroud per il bellissimo goal di testa. Il PSG (6) ha puntato molto sulle sue individualità e poco sul suo gioco di squadra, Luis Enrique dovrà ancora lavorare parecchio.

Una Lazio non bella ma concreta e cinica (6) ha ragione di un Feyenoord (6) a larghi tratti superiore, ma che va sistematicamente a sbattere contro il muro laziale. I biancocelesti ottengono tre punti fondamentali, dimostrando di essere anche bravi a saper soffrire. 8 ad Immobile per il goal.

Un Napoli confusionario, ma che comunque di occasioni ne crea (perciò gli diamo 6), si ferma sul pareggio davanti all’Union Berlino (6), mancando l’occasione per ipotecare il passaggio del turno. Gli azzurri, lo abbiamo scritto, ci sono parsi confusi e quanto costruito ci è parso più iniziative dei singoli che non frutto di un lavoro di squadra. 3 alla fase difensiva sul goal del pareggio tedesco: non si lasciano praterie così!

L’Inter soffre ma alla fine ha ragione di un Salisburgo volitivo, ma impreciso. I nerazzurri (6) non brillano, ma nel finale dimostrano la loro superiorità su un avversario non terribile, ma che comunque ha disputato la sua partita (6 agli austriaci). 5 a Frattesi per come ha fallito l’occasione da goal avuta nel primo tempo.

La Serie A 23/24 da zero a dieci-Quinta giornata

I voti alla quinta giornata di Serie A.

Iniziamo col pareggio tra Salernitana e Frosinone (6 a tutte e due), con i ciociari meglio nel primo tempo e i campani che invece si mostrano superiori nel secondo. 9 a Ochoa e a Turati per la reattività del primo sul colpo di testa di Cheddira e del secondo sul tiro deviato di Maggiore.

L’espulsione di Martin (3: ingenuo!) condiziona Lecce-Genoa, con i salentini (6) predominanti, ma senza incidere più di tanto (la prova è che il goal decisivo è quella che ai nostri tempi veniva definita un’autorete). Il Genoa (6) ha cercato di difendersi come poteva, riuscendoci quasi.

Torna al successo il Milan (6) che vince, ma non convince, contro un Verona (7) che forse avrebbe meritato di più per quanto ha prodotto. 9 alla parata di Sportiello su Folorunsho.

Il Sassuolo (9) vince meritatamente contro una Juventus (5) brutta, che dopo un buon inizio si perde e perde. Gli emiliani avrebbero addirittura potuto segnare più goal e rendere più rotondo il punteggio. 9 a Berardi per il goal del 2-1, 2 a Szczesny per l’errore sul primo goal, mentre diamo 0 a Szczesny e Gatti per quanto fatto vedere sul quarto goal (roba da Oggi le Comiche).

Un buon Monza (7) costringe la Lazio (5: non ci siamo ancora…) al pareggio. I brianzoli hanno fronteggiato gli avversari con tenacia, producendo anche occasioni. 9 alla tempestività dell’intervento di Di Gregorio su Immobile nel finale.

Continua a vincere l’Inter (7), che ad Empoli inanella il quinto successo consecutivo regolando ed imbrigliando un avversario raramente pericoloso se non all’inizio (6 ai toscani). 10 alla perla di Di Marco che decide l’incontro, 9 al salvataggio di Ismajli su Darmian: come un goal!

Torna al successo l’Atalanta (8), che domina un Cagliari (5) pericoloso solo nel finale, altrimenti si sarebbe parlato di gara a senso unico. 9 all’azione personale con cui Lookman colpisce la traversa, 5 alla dormita dei sardi sul primo goal bergamasco, infine abbiamo un quesito: De Ketelaere (8) è lui o quello dell’anno scorso al Milan era il fratello gemello?

Una Fiorentina (6) cinica, ma che deve ringraziare il suo portiere (Terracciano migliore in campo:9) ha ragione di un’Udinese che costruisce molto, ma non finalizza (un po’ per merito di Terracciano, un po’ per demerito suo). 0 a Lucca per il goal sbagliato da Lucca, cui consigliamo di inviare le immagini del suo errore al “Blissett fans club”.

Pareggia il Napoli, che nonostante il predominio non sfonda a Bologna. I partenopei (7) dominano, ma non riescono a trovare la stoccata decisiva, contro un avversario (5) che si è opposto come poteva, ma non è mai stato pericoloso. Decisivo il rigore sbagliato da Osimhen (errore da 3), che penalty fallito a parte, ci è sembrato in ombra.

Infine un buon Torino (volitivo e propositivo) ferma sul pari una Roma (6) che dopo la goleada con l’Empoli ci è sembrata di nuovo avere ancora problemi. Qualcosa in più i giallorossi nel secondo tempo hanno combinato, ma alla fine il Torino ha raggiunto un pareggio meritato assolutamente. 8 a Lukaku per il goal (proprio un goal “alla Lukaku”).

La Champions League (delle italiane) 23/24 da uno a dieci-Prima giornata dei gironi

Ritorna la nostra rubrica concernente le partite delle squadre italiane nella più importante competizione europea per club.

Iniziamo col Milan (8), cui manca purtroppo solo il goal per avere ragione di un Newcastle (5) dominato in lungo e in largo per quasi tutto il match. 8 a Sportiello per la parata nel finale, 1 a Leao per l’improbabile colpo di tacco tentato (tra l’altro con un compagno libero cui passare il pallone): roba da circo Orfei.

Raggiunge uno strameritato pareggio la Lazio (8), che ha giocato meglio dell’Atletico (avvantaggiato da una sfortunata deviazione su un tiro che non sarebbe finito da nessuna parte). Gli spagnoli (6) hanno poi cercato di contenere ed amministrare la gara, ma uno straordinario Provedel (10) prima gli ha negato il raddoppio con una gran parata su Lino e poi si è preso il lusso di siglare il pareggio con una mossa da attaccante puro. 3 ad Immobile per il goal mangiato nel secondo tempo.

Un’Inter opaca (5) pareggia immeritatamente (bisogna riconoscerlo) contro il Real Sociedad (8). Gli spagnoli sono stati autori di una gran partita e il loro torto è stato quello di non chiudere il match. 9 a Sommer per la super-parata con cui evita il 2-0, abbiamo invece una personale domanda a Bastoni (1) riguardo al goal di Brais Mendez: “Ma che minchia hai combinato?”.

Concludiamo con l’unica squadra italiana vincente in questo turno: Il Napoli (7) che domina il match, ma un po’ la seratona di Matheus (9) e un po’ l’imprecisione azzurra, fanno sì che un volenteroso Braga (6) tenga il Napoli sulle corde, tanto che alla fine solo un colpo di fortuna permette agli uomini di Rudi Garcia di portare a casa i tre punti. 8 a Di Lorenzo e a Bangna per i loro due goal.

La Serie A 23/24 da meno dieci a dieci-Seconda giornata

I nostri voti alla seconda giornata di campionato.

Iniziamo con il Monza (8), che vince disputando una buona partita e dimostra che anche quest’anno può fare cose buone. L’Empoli (6) ci prova, ma come già col Verona, non la butta dentro (che piaccia o no, nel calcio è quello che conta…). 10 a Colpani per il goal. 9 a Gagliardini per il gesto tecnico con cui sfiora un goal incredibile (solo la traversa glielo ha impedito). 9 a Di Gregorio per la provvidenziale deviazione sul tiro (da 9) di Marin.

Un Frosinone cinico e attento (prime due palle goal tramutate subito in rete) batte un’Atalanta (5) che ci è parsa volitiva ma poco concreta. 8 all’azione personale di Harroui sul primo goal del Frosinone, 2 alla dormita difensiva dell’Atalanta sul goal di Monterisi, 9 a Zapata per il suo goal da “Bomber di razza”.

Vince nuovamente il Verona (7) di Marco Baroni, che ottimizza al meglio le palle goal create, contro una Roma sfortunata, che avrebbe decisamente meritato di più per quanto creato, ma Montipò (9 per la parata sul colpo di testa di Smalling), la traversa (8 comunque a Pellegrini per il gesto tecnico) e alcuni errori di imprecisione hanno impedito ai giallorossi di ottenere almeno un punto.

Un Milan in salute (8) mette K.O. un Torino (5) volenteroso ma ridotto a sparring-partner dai rossoneri, che dimostrano di poter competere per il campionato. 10 all’azione (e alla finalizzazione) del 3-1 confezionata da Leao (8: è tornato inarrestabile) e Theo Hernandez.

Dopo la buona prova di Udine, la Juventus (5) stecca e ritorna sugli standard degli ultimi anni, contro un Bologna (7) non trascendentale, ma organizzato tatticamente. 8 a Vlahovic per il colpo di testa imperioso (se al serbo vengono forniti palloni i goal li fa), 2 a Di Bello e ai suoi collaboratori per non aver concesso due rigori evidenti: quello per fallo di mano di Lucumì su cross di Weah e quello relativo al fallo di Iling jr. su Ndoye. Allora che ci sta a fare il VAR? Infine 1 ad Allegri per il paragone di Cambiaso con un cavallo: mavattelapianterculo!

Una Fiorentina (6) ottima nel primo tempo, cala nella ripresa, consentendo al Lecce (6) di pervenire al pareggio. Dopo un gran primo tempo infatti i toscani calano alla distanza e i salentini ringraziano. 8 all’azione del secondo goal viola, 10 al goal di Rafia: un gioiello.

Tutto sotto controllo per il Napoli (8), che si sbarazza di un Sassuolo (4) che non ha praticamente tirato in porta. 9 al passaggio filtrante di Kvaratskhelia per Di Lorenzo sul secondo goal, 4 a Raspadori per come ha calciato il rigore, -10 a Lopez, che invece dell’espulsione avrebbe bisogno di una ciabattata delle nonne di una volta, affinché impari l’educazione.

Il Genoa (7) espugna l’Olimpico, mettendo in cascina tre punti d’oro, contro una Lazio (6) che dopo un avvio imbarazzante ha cercato in tutti i modi la via del goal, non trovandola per sfortuna (il palo di Immobile) e per la bravura di Martinez (9 per la parata su Luis Alberto).

Pareggio tutto sommato giusto fra Salernitana e Udinese (6 a tutte e due), che muovono la loro classifica dimostrando di poter fare bene pure quest’anno. 9 ai friulani (che pare abbiano recuperato dopo l’inizio-shock di domenica scorsa con la Juve) per l’azione che porta al goal di Samardzic, 8 all’assist di Candreva per Dia.

L’Inter (8) vince a Cagliari e dimostra ancora una volta di fare sul serio, contro un avversario volitivo (6), ma domato nella prima mezz’ora dai nerazzurri, che in seguito si sono limitati a controllare il match. 8 a Lautaro (autentico trascinatore della sua squadra), 3 ad Azzi per il goal mangiato “alla Bilssett”.

La Serie A 23/24 da tre a dieci-Prima giornata

Ricomincia il campionato. Ricominciamo a dare i nostri voti.

Eccoci pronti per commentare un’altra stagione. Prima di iniziare però riteniamo doveroso ricordare un grande della panchina che ci ha lasciato in questi giorni. Ciao Carlo Mazzone! La tua competenza e la tua simpatia non la scorderemo, come non scorderemo la mitica corsa sotto la curva dell’Atalanta: uno dei momenti più genuini di un calcio che purtroppo di genuino ha sempre meno.

Ora, i voti.

Iniziamo col Napoli (7) che dopo un avvio difficile “regola” il Frosinone (6) che pur non ha rinunciato a giocare, rendendosi pure pericoloso in varie occasioni (9 alla punizione di Baez, cui solo la sfortuna ha impedito di siglare un gran goal). 9 ad Osimhen, già in forma già trascinatore degli azzurri.

Bella gara tra Empoli e Verona (7 a tutte e due le compagini), dove un pareggio forse sarebbe stato più giusto, per quanto visto e per le occasioni create. A decidere sono stati gli episodi, due dei quali (l’errore di Gyasi sottoporta e l’incerta uscita di Caprile sul goal veronese) sono stati da 4.

Una Fiorentina da 10 regala momenti di grande calcio stordendo un Genoa (4) che sembrava un pugile suonato. I toscani hanno vinto e convinto e dimostrano di voler fare sul serio. 9 a Biraghi per il primo goal e 9 all’azione del quarto goal viola.

L’Inter (7) comincia bene, vincendo contro un Monza (6) che, sebbene dopo pochi minuti fosse già in svantaggio, ha cercato di impensierire i nerazzurri, che tuttavia sono stati superiori. 8 all’azione del primo goal di Lautaro (e 8 a Lautaro per la doppietta).

Inizia bene l’Atalanta (9), dominando a Reggio Emilia contro un Sassuolo che non gli ha creato grandi grattacapi (5 agli emiliani). I bergamaschi hanno vinto e convinto, dimostrando che anche quest’anno possono giocare alla pari con tutti. 8 al goal di Zortea.

Match emozionante tra Roma e Salernitana, deciso dalle prodezze di Belotti (9) e Candreva (10 per il goal del 2-1 campano). I giallorossi (6) dopo un buon inizio hanno ceduto l’iniziativa agli avversari (7), che se la sono presa volentieri, trascinati da un ottimo Candreva.

Il calcio è strano e Lecce-Lazio lo ha dimostrato, con i salentini (6) che dopo essere stati messi sotto per ottanta minuti dai biancocelesti, trovano tre punti con due giocate. La Lazio (6) deve recriminare per il poco cinismo che non gli ha permesso di chiudere il match. 8 al goal di Immobile.

Una Juve più che convincente (9 ) mette in cassaforte il risultato ad Udine, dimostrando che quest’anno può tornare a recitare un ruolo da protagonista nel campionato. L’Udinese (5) ci è sembrata recitare il ruolo dello sparring-partner. 3 a Silvestri per la papera sul terzo goal.

E’ mancato solo il goal a Torino, dove il Cagliari (7) ha giocato a viso aperto e ha sfiorato la segnatura (9 a Milinkovic-Savic per la parata su Nandez) ai granata (7), che hanno cercato pure loro (senza trovarla) la via del goal (8 alla parata di Radunovic su Sanabria all’inizio).

Concludiamo con il Milan (7) che vince concretizzando al meglio le prime due palle goal costruite (10 al gioiello di Pulisic), contro un Bologna (7) che è stato pure sfortunato (9 al gesto tecnico di Lykogiannis, cui solo la traversa ha impedito di realizzare un goal pazzesco.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventiquattresima giornata

I voti alla ventiquattresima giornata.

Il Napoli (8) continua la cavalcata solitaria in testa alla classifica sbarazzandosi di un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. 3 a Mario Rui per l’evitabile fallo da espulsione.

Vince il Sasssuolo (7), raccogliendo tre punti pesanti a Lecce, contro un avversario (6) che ha avuto la palla del pareggio, ma l’ha sciupata grossolanamente con Strefezza (errore da 3), trasformatosi in Blissett per un attimo.

Il Bologna vince meritatamente contro un’Inter (5) che per larghi tratti dell’incontro è stata messa sotto dai felsinei, che zitti zitti sono settimi in classifica, mostrandosi squadra organizzata. 8 al Bologna e anche a Thiago Motta.

Tre punti pesanti (e senza dubbio meritati) per la Salernitana (8) che sconfigge un Monza (5) poco incisivo e che ci è sembrato persino timoroso. 10 a Coulibaly per il suo supergoal.

Bella e vivace gara tra Udinese e Spezia (7 a tutte e due le squadre), che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. I liguri trovano subito il vantaggio ma i friulani la ribaltano, peccando di leggerezza nel farsi infilare in contropiede (un contropiede da 9) da NZola.

Il Milan (7) torna a vincere e convincere contro un’Atalanta (5) mai incisiva in tutti e novanta i minuti (se al posto di Maignan ci fosse stato un soprammobile era uguale, tanto sono stati pericolosi i bergamaschi). 8 al gesto tecnico di Theo Hernandez (anche se ai nostri tempi quelli erano considerati autogoal).

La Fiorentina (8) vince e convince a Verona, con un risultato (3-0) che forse è un po’ eccessivo dal momento che gli scaligeri (6) hanno creato anche loro occasioni e hanno sfiorato il goal in più di una circostanza. 10 a Biraghi per il goal da antologia.

Bella gara tra Lazio (7) e Sampdoria (6), con occasioni sia da una parte che dall’altra (clamorosa quella fallita da Immobile, tipo quella di Strefezza di cui abbiamo precedentemente parlato, roba da 3). Alla fine decide una perla di Luis Alberto (10), che regala alla Lazio tre punti pesanti.

Dopo ventisette anni la Cremonese (7) torna a vincere in Serie A, contro una Roma (5) per nulla convincente e poco incisiva. 10 al gran goal di Tsadjout, 9 a Carnesecchi per come toglie il pallone ad El Shaarawi  al ‘73: come un goal. Zero a Mourinho: e basta!

Il derby di Torino è ancora una volta a bianconero, con la Juventus (7) che vince una partita con parecchie occasioni da una parte e dall’altra, contro un Toro (6) bravo nell’offendere ma molto mediocre nel difendere. Dei sei goal il più bello, da “bomber di razza”, è stato quello di Sanabria (8).

La Serie A 22/23 da due a dieci-Ventiduesima giornata

I voti alla ventiduesima giornata.

Iniziamo con Milan-Torino. Il Milan (6) vince ma non convince ancora, contro un Torino (6) volitivo ma sterile. 8 a Giroud per il goal da bomber.

Bella gara tra Empoli e Spezia (7 a tutte e due le compagini), con i liguri che vanno in vantaggio ma si fanno rimontare (2 ad Esposito: fallo ingenuo che ha riaperto una partita che probabilmente era chiusa, visto che la sua squadra vinceva 2-0 in undici contro dieci). 9 a Vicario per le due prodigiose parate sul primo rigore di Verde (è vero: purtroppo per lui si sono rivelate inutili, ma il gesto tecnico va apprezzato). 10 a Verde per il suo super-goal.

La Roma (7) a Lecce gioca bene, costruisce, ma non riesce a trovare la stoccata decisiva, contro un Lecce (6) ben organizzato ma che deve molto a Falcone (9): migliore in campo.

Bella sfida all’Olimpico tra Lazio e Atalanta, con i bergamaschi sugli scudi (8) e una Lazio (6) che crea ma non concretizza, anche a causa della pessima serata di Immobile (4, fallisce due goal che uno come lui dovrebbe realizzare). 9 al goal di Zappacosta.

Scoppiettante primo tempo fra Udinese e Sassuolo, con due squadre (7 a tutte e due) che si affrontano a viso aperto. I friulani nel secondo tempo creano forse di più, ma alla fine il pareggio ci è sembrato giusto.

Bella vittoria per il Monza (8), che espugna Bologna con una prestazione attenta, precisa, senza sbavature, dimostrandosi sempre più una solida realtà. Il Bologna (5) perde e non riesce a produrre granché. 8 a Petagna per l’azione personale che genera il goal-partita di Donati.

Vince la Juventus (7), non brillante ma efficace, che non concede molto ad una Fiorentina (6) che comunque ha cercato di insidiare i bianconeri. Molto lavoro al VAR per l’arbitro Fabbri, che alla fine se l’è cavata (7). 3 a Kean per il goal divorato “alla Blissett”.

Tutto facile per un Napoli (9) sempre più sicuro di sé e sempre più dominatore del campionato contro una Cremonese (5) sparring-partner. I partenopei confermano ancora una volta la loro forma e la loro forza. 8 a Kvaratskhelia per il goal.

Il Verona (7) vince e guadagna tre punti pesanti contro una Salernitana (6) che nel finale avrebbe potuto pareggiare (4 a Piatek perché quei goal lì un centravanti deve farli). Gli scaligeri sono stati superiori per gran parte del match, nel finale sono calati e per poco i campani non ne hanno approfittato.

L’Inter (7) domina ma non trova la giocata vincente contro una Sampdoria (6) volitiva e che alla fine riesce a strappare un punto con le unghie e con i denti.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Decima giornata

I nostri voti alla giornata numero 10 di campionato.

Iniziamo con l’Empoli (7) che vince meritatamente contro un Monza (6) che gli è stato inferiore e solo nel finale si è reso pericoloso. 9 alla parata di Vicario su D’Alessandro (l’abbiamo già scritto, lo riscriviamo: Mancini dovrebbe prendere in considerazione l’estremo difensore dell’Empoli).

La Juventus (7) vince meritatamente un derby con poche emozioni, intenso agonisticamente e con un Torino (6) che fa quello che può considerando le assenze. Nella ripresa, dopo un primo tempo non entusiasmante (un’occasione clamorosa con Vlahovic, in cui Milinkovic si supera, ma il centravanti avrebbe dovuto buttare giù la porta, iniziata però da un clamoroso errore granata in fase di disimpegno, senza il quale non ci sarebbe stato nulla) i bianconeri guadagnano campo e alla fine segnano con un guizzo di Vlahovic (6, media tra il goal divorato nel primo tempo, da 4 e quello realizzato, da 8). Menzione per Milinkovic-Savic (8) e Danilo (8), i due migliori in campo.

Bel match tra Atalanta (9) e Sassuolo (8), con due squadre che non rinunciano a giocare a calcio e regalano parecchie emozioni. 10 al goal di Kyriakopulos e 9 al goal di Lookman. 2 al fatto che per colpa di Doveri quest’ultimo abbia dovuto cambiare esultanza.

L’Inter (7) vince senza troppi patemi contro una Salernitana (6) che comunque un po’ di filo da torcere ai nerazzurri l’ha dato. Bello il goal di Barella (8), per il resto l’Inter appare in ripresa.

Bella gara tra Lazio (7) e Udinese (8), coi friulani che continuano a stupire. I biancazzurri sono pericolosi nel primo tempo, nel secondo l’assenza di Immobile si fa sentire e l’Udinese si dimostra superiore.

Bella gara tra Spezia e Cremonese (7 a tutte e due), con due squadre organizzate, che forse concedono un po’ troppo, ma creano. Bella l’azione del goal del 2-2 di Pickel (8), altrettanto bella è la parata “salvarisultato” di Carnesecchi (9) su Maldini.

Il Napoli fatica contro il Bologna per vincere, ma non per imporre gioco (8 ai partenopei), dimostrandosi ancora la squadra più in forma del campionato. Il Bologna (6) cerca di contrastare (riuscendoci tutto sommato abbastanza) gli azzurri, anche grazie alla papera di Meret (4) che rimette in partita i felsinei. 8 a Kvaratskheila, incontenibile.

Soffre il Milan (7) contro un buon Verona (7 pure ai veneti) che non meritava di perdere e che se giocherà spesso così farà diventare l’attuale posizione in classifica un b rutto ricordo. I rossoneri faticano, ma creano anche diverse palle goal (due clamorose con Giroud e Rebic, la prima specialmente se finalizzata avrebbe dato un senso diverso all’incontro. Quello del francese davanti alla porta è errore da 4 e basta).

Una Roma non spettacolare, ma concreta, supera una Sampdoria (5) poco incisiva, che dimostra quanto Stankovic debba ancora lavorare tanto. I giallorossi (7) vincono meritatamente e rimangono nelle prime quattro. Si è rivisto Zaniolo (7), autore di qualche pregevole spunto.

Concludiamo con Lecce-Fiorentina, con i toscani (7) che dopo il goal subito, prendono le redini del match e raggiungono un meritato pareggio, cercando anche una vittoria che non sarebbe stata immeritata. I pugliesi (6) dopo il vantaggio subiscono la pressione viola, ma dopotutto non rinunciano a giocare. 9 allo spunto di Gonzales (9) sul goal di Ceesay, 8 al goal di Kouame.

Inoltre, assegniamo il Premio Speciale “Brindiamo alla sfiga” a Cabral della Fiorentina, che si vede annullare due goal dal VAR (giustamente, per carità, ma vedersi annullare due goal in una partita è un po’ sfiga…).