°°° ecchepalle!
E' proprio curioso come noi (soprattutto italiani) continuiamo parlare della nostra storia con disprezzo.
A proposito delle crociate parliamo di noi europei come se fossimo stati delle bande di rozzi e superstiziosi predoni manipolati dal potere Pontificio per i propri loschi interessi. Si può veramente affermare che le crociate fossero una realtà religiosamente o ideologicamente compatta, guidata a bacchetta dal papato? Che senso ha attribuirgli ogni aspetto ed ogni responsabilità per tutto ciò che è stato fatto da una società profondamente imbevuta di religiosità spesso molto lontana da quella predicata dall Chiesa. La Chiesa in tutti i secoli ha avuto i suoi personaggi oscuri ma anche i suoi santi, personaggi rozzi e persone nobili, persone grette e fini pensatori!
Per contro, sembra quasi che gli arabi fossero dei pacifici signori vestiti di bianche toghe, dei raffinati intelettuali che abitavano le loro terre custodendo la cultura da noi dimenticata.
Si dimentica che in un paio di secoli (622-750ca) l'impero delle tribù arabe ha spazzato via regni cristiani che avevano oramai quasi mille anni di storia.
A Oriente hanno annientato le antiche comunità cristiane caldee, e altre ancora insinuandosi nelle steppe caucasiche arrivando quasi in India.
Sono entrati nell'Asia Minore conquistando città cristiane, le comunità melkite e sire, ed i patriarcati di Gerusalemme e Antiochia minacciando il Patriarcato di Costantinopoli.
Hanno sottomesso le terre dell'Egitto e annientato il Patriarcato di Alessandria e le comunità copte proseguendo ad Occidente fino alle coste dell'Atlantico eliminando le chiese berbere del Nord Africa, quelle chiese che generarono sant Agostino e tanti altri che così tanto hanno significato nella storia della cristianità.
Sono arrivati quasi ai Pirenei ed hanno fondato nel territorio spagnolo il loro regno.
Hanno saccheggiato ripetutamente la Sicilia e piano piano prendevano sempre più potere sulla nostra Penisola. Il papa si rivolse più e più volte chiedendo interventi da parte dei carolingi e altre potenze militari. Gli arabi hanno circondato e strozzato l'Europa e oramai controllavano i mari mettendo a ferro e fuoco le città costiere.
Hanno conquistato terre da secoli cristiane. Loro hanno portato l'Islam con la spada. Fin dagli albori l'Islam si è avvalso della guerra, basta leggere la storia di Maometto.
Il cristianesimo, fino ai tristi tempi delle conquiste spagnole, si avvalse sempre di predicatori e monaci e non di eserciti che imponevano la fede del conquistatore. In tutte quelle terre di cui sopra, la fede cristiana fu portata dagli apostoli e dai loro discepoli e molti furono i martiri di quelle chiese antiche che nascevano contro il volere dell'Impero romano.
Mentre gli arabi stavano distruggendo una parte molto significativa della cristianità antica (3 dei 5 patriarcati) noi europei eravamo divisi in mille entità politiche, culturali, linguistiche e sociali. Eravamo feriti da secoli di guerre e conquiste, da ondate di migrazioni e devastazioni. Un unica cosa poteva unire realtà tanto diverse: la croce. La comune fede, non come genuina espressione di spiritualità evangelica, divenne un punto d'unione, un collante sociale, politico, culturale, diede un identità condivisa ai popoli europei. Se tutto questo avvenne spontaneamente o sotto una regia di re o di papi e chierici beh, fu un idea grandiosa. Fu così che nacque l'Europa. L'Europa delle radici cristiane. Fu così che dietro i vessilli crociati l'Europa divenne una potenza militare capace di contrastare la conquista araba.
La fede fu strumentalizzata per fini politici e militari, d'altronde lo fecero gli stessi arabi con l'Islam.
Bisognerebbe smettere di parlare delle crociate come espressione di fede non genuina, non evangelica, scandalo e macchia eterna, errore epocale di un entourage religiosa che invece che predicare la pace e l'amore muove guerra per i propri fini economici e politici. Bisognerebbe parlare semplicemente di una sporca guerra come lo sono tutte le guerre fin dalla notte dei tempi. Non c'è mai stato niente di nobile ad uccidere alcuno, bruciare città, violentare donne, uccidere bambini, saccheggiare (solo l'organizzazione degli eserciti napoleonici resero superfluo, o quasi, il saccheggio). Ma questa è la guerra, da sempre. Nell'andirivieni dei conquistatori le popolazioni sono sempre state calpestate ed il sangue dell'avversario sparso.
Non si scontrarono due fedi ma eserciti alleati sotto stendardi con la mezzaluna e eserciti alleati sotto vessilli crociati.
La conquista della Terra Santa e soprattutto dell'Egitto, divenuto il cuore dell'Impero arabo, avevano un valore strategico perché conquistarla voleva dire spezzare l'impero in due. La conquista della Terra Santa aveva un chiaro valore militare. Ma conquistare Gerusalemme aveva un forte valore psicologico per tutta la cristianità, non si può certo sottovalutare questo l'aspetto.
Noi popoli europei per la prima volta ci siamo uniti per compiere un'azione comune e ci siamo difesi da una minaccia comune e in questo non abbiamo da chiedere scusa a nessuno.
Se non ci fosse stata la fede a coalizzarci oggi l'Europa sarebbe un lontano ricordo raccontato da cammellieri biondi a cammellieri mori su tappeti tessuti da silenziose mani di donne velate dagli occhi azzurri. E tra un racconto e l'altro si racconterebbe della pestifera e inutile fanghiglia nera che sgorga nella Terra del Profeta.
Inviato da: SUPERLIGHT2020
il 09/05/2020 alle 14:31
Inviato da: Pytagoricum
il 15/10/2013 alle 13:23
Inviato da: rosarossadgl9
il 20/10/2011 alle 14:07
Inviato da: bimba_colorata
il 20/10/2011 alle 09:43
Inviato da: akkuaketa
il 09/08/2011 alle 07:57