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Dedicato a Karol

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« La gioia spezzataUna storia unica »

Il mio più grande amore

Post n°318 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da laura_brustenga
 

 I rimpianti che mi invadono dopo la morte del dolce karol fanno un male immenso e insopportabile. I sensi di colpa, cosa che non ho mai avuto nella vita, mi pugnalano: mi sento responsabile della mia mancata felicità non avendo mai preso al volo l'occasione di incontrarlo quando era vivo, quando stava bene, quando era a Roma, nella mia città. E anche se so bene che tutte le volte che avrei voluto dirgli di si succedeva che causa forze estremamente maggiori finivo col dire no, chiedendomi poi come avevo potuto o perchè era successo qualche impedimento...sento gravare su di me il peso di non poter ricordare un volto, un sorriso, un profumo, una voce. Io di lui ho soltanto una foto, piccola e di profilo...che lui stesso mi ha mandato qualche giorno fa, e che è la stessa che aveva messo nel profilo della comunity dove ci siamo incontrati. Non ho altro, se non una miriadi di piccoli miracoli avvenuti tra noi...Dovrei accontentarmi e vivere felice per quanto ho avuto da lui e dalla vita. Ma non è finita, ed essendone ancora inconsapevole non reggo il dolore, la botta che ho avuto proprio immediatamente prima del suo trapianto.

E' il giorno di pasqua 2008: la stessa che lui mi aveva augurato essere "la più bella di tutte": vedi come t'illude la vita? Sembrerebbe essere la peggiore, la più dolorosa...ma col tempo dovrò cambiare idea. Passo il giorno e la notte a piangere per sfogare la rabbia, il dolore, i rimpianti che mi pervadono l'anima: è atroce, è una sofferenza che forse non ho mai avuto così VERA. Mi lascio andare all'incredibile che io stessa reputo ancora così: non ho mai conosciuto karol ma la sua assenza mi taglia il cuore. Che sensazione terribile! Oggi mi chiedo PERCHE' E' SUCCESSO TUTTO QUESTO?, certissima che non è stato a caso. Vuota. Mi sento vuota. Tristissima, sola. Mi vedo immersa nel buio totale della vita, perchè lei mi ha portato via l'unica persona al mondo che mi ha cambiato l'anima. Sembra un paradosso ...eppure è con lui che ho imparato ad amare davvero. Io non ho mai amato così. Karol mi ha cambiata, karol ha acceso una luce nuova dentro di me. Karol mi ha lasciata. Nei giorni seguenti accadono delle cose che agli occhi della massa sono strane, ma che per me, dopo aver vissuto questa esperienza con lui, sono naturali come la vita: e la sua presenza è terribilmente forte. Più penso che è andato via, più sento la sua presenza accanto a me. Mi sembra d'impazzire.

Le persone della mia famiglia e gli amici, che mi conoscono bene...restano stupiti dai miei comportamenti, dal mio vero soffrire, dal mio non darmi pace. Qualcuno comincia a credere che per stare così...qualcosa di grande dev'essere accaduto. Com'è triste non essere compresa. Più triste non poter dimostrarlo. Ma viverlo è stato terribilmente gioso e terribilmente triste. Cerco di consolarmi chiedendo a Cristyna di lui: lei vive nelle Marche, mi dice che se vado a trovarla mi farà vedere i filmini di Karol, che ha da qualche parte in cantina. Le chiedo com'era la sua voce, lei mi dice..." AVEVA UNA VOCE FORTE MA GENTILE, UNA VOCE IPNOTICA. NON POTEVI NON FERMARTI AD ASCOLTARLO..." E giù!, altra dose di autocolpevolizzazione. Ma ce l'ho anche con la vita, che non ci ha permesso di coronare il sogno, nemmeno quello di incontrarci fisicamente. Sto molto ma molto male. La mamma di karol mi scrive una email, la dolce julia: mi parla di lui, mi dice che lui le parlava sempre di me, dei progetti che aveva su di noi, e mi dice che lui le diceva "IO SO CHE E' LEI LA DONNA DELLA MIA VITA, NON SO PERCHE' SUCCEDE QUESTO MA NE HO LA CERTEZZA NEL CUORE" E proprio Julia alla fine mi scrive..." COMPRENDIAMO IL TUO DOLORE E TI SIAMO VICINI..." Rimango affascinata dalla dolcezza, dalla grandezza di questa donna, che piange suo figlio e dà coraggio a me. Poi mi scrive anche " LAURA, PRIMA CHE IO MUOIA VOGLIO ABBRACCIARTI, TU NON SAI QUANTO SEI STATA IMPORTANTE PER KAROL".  Il 2 di maggio, alle 11,00 ( ore 16 in italia ) ci sarà la cerimonia per l'ultimo saluto a Karol: la daranno via satellite per dare la possibilità a tutti gli amici e parenti lontani che non potranno essere lì: me compresa. Ma il mio dolore va oltre: il mio dolore chiede di andare con lui. E' talmente forte il richiamo che provo il bisogno di raggiungerlo. Ma quello che io e lui abbiamo vissuto mi insegna che la vita è davvero sacra: se è successo questo io devo soltanto aspettare e capire. Anche se non ho idea di ciò che tra non molto accadrà.

Intanto succede un altro fatto per me sconcertante, uno dei tanti che ormai non ci faccio quasi più caso: Kristyna mi manda una foto di Karol via email: una foto dove si vede molto bene, ed è quella che ho messo nel blog. La apro e il mio cuore scoppia. Io quel viso lo conosco. Non l'ho mai incontrato nella vita, ma mi è terribilmente- e dico TERRIBILMENTE -familiare. Un brivido intenso per tutto il corpo: ma chi era Karol? Non dico nulla a nessuno, lascio passare del tempo per non avere dubbi: potrei ora essere vittima di confusione. Ma dopo quattro mesi non ho dubbi: io quell'uomo... LO CONOSCO. Ora non chiedetemi come, non chiedetemi - dico agli altri - com'è possibile. Quello che so  ve l'ho detto, il resto non posso saperlo. Ma tanto tra karol e me...tutto è stato magico, fin dal primissimo istante. La sorella di karol mi manda tutto ciò che lui ha nel suo computer, in una cartella col mio nome. C'è una lettera che non mi ha mai dato, ma che rispecchia in modo assoluto quello che io avevo scritto per lui, senza mai dirglielo, in un foglio di carta:

 "Laura, il mio desiderio è di poterti dire tutte queste cose, ma non è possibile, per me. Non conosco perfettamente la tua lingua... Ti vorrei dire che mi trovo in una situazione di stupore. Non riesco a capire tutto ciò che sta succedendo ai miei sentimenti, anche se di questo ne sono felice, perchè mi trovo avvolto in una situazione molto piacevole. Mi chiedo se un giorno anche tu potrai vivere la mia stessa realtà: quel giorno sarò l'uomo più felice del mondo. Laura, io non so perchè tu mi sei entrata così tanto nel cuore, non so perchè me l'hai rubato e stregato... Non sono spaventato, anzi sono felice. Mi spaventa solo un pensiero: che tu un giorno possa scomparire dalla mia vita nello stesso modo in cui ci sei entrata, come un fulmine. Ti prego, non svanire, datti il tempo di conoscermi meglio. Dio!, come mi dispiace non saper descriverti il mio amore per te!.. ( continua )"

 E il testo di una canzone polacca:

MICHAL BAJOR MOJA MILOSC NAJWIEKSZA LYRICS

W bia³ych zim bia³ych wierszach
Z³otych sierpnia pokojach
Moja mi³oœæ najwiêksza
Nie wie nic, ¿e jest moja
Czas j¹ syci jak wino
WyobraŸnia upiêksza
Moj¹ mi³oœæ jedyn¹
Moj¹ mi³oœæ najwiêksz¹

I nic nie powiem jej, broñ Bo¿e
Nie powiem nic umyœlnie
Bo póki milczê to j¹ mno¿ê
Gdy wyznam wszystko pryœnie
Wiêc nie wyœpiewam mej mi³oœci
Niech nie wie co siê dzieje
I nieœwiadoma swej piêknoœci
Niech w myœlach mych piêknieje

W bia³ych zim bia³ych wierszach
Z³otych sierpnia pokojach
Moja mi³oœæ najwiêksza
Nie wie nic, ¿e jest moja
Czas j¹ syci jak wino
WyobraŸnia upiêksza
Moj¹ mi³oœæ jedyn¹
Moj¹ mi³oœæ najwiêksz¹

Mo¿e kiedyœ po latach
Jednak szepnê nieœmia³o
"Kiedyœ, tamtego lata
Strasznie pani¹ kocha³em"
A ty przerwiesz w pó³ zdania
Me wyznania zabawne
"I ja pana kocha³am
Wtedy latem i dawniej"

I nic prócz ma³ej chwilki ¿alu
Nie z³¹czy nas, kochana
W tym dziwnym ¿yciu, œmiesznym balu
Mi³oœci niewyznanych
Bladym tancerzom gra cichutko
Orkiestra salonowa
A pod orkiestry ka¿d¹ nutk¹
Podpisaæ mo¿na s³owa:

W bia³ych zim bia³ych wierszach
Z³otych sierpnia pokojach
Moja mi³oœæ najwiêksza
Nie wie nic, ¿e jest moja
Czas j¹ syci jak wino
WyobraŸnia upiêksza
Moj¹ mi³oœæ jedyn¹
Moj¹ mi³oœæ najwiêksz¹

 

Traduzione:

 Il mio più grande amore

Nei bianchi inverni e nei bianchi versi
Nelle stanze d’oro di Settembre
Il mio amore più grande.
Non sa nulla, non sa che è mia
Il tempo lo rafforza

E nulla se non un attimo di rimpianto
ci unisce, amore mio
In questa strana vita, in questo ridicolo ballo
degli amori non rivelati
ai pallidi danzatori sottofondo suona
orchestra da salotto
E ogni nota che esce
firma  le parole:

Nei bianchi inverni e nei bianchi versi
Nelle stanze d’oro di Settembre
Il mio amore più grande
Non sa nulla, che è miacome il vino
L'immaginario la abbellisce
Il mio unico amore
Il mio grandissimo amore

Chissà, un giorno, dopo gli anni
forse le sussurrerò timidamente
“Tempo fa, quell’estate
io ero pazzamente innamorato di te”
e tu interrompi  in mezzo, 
le mie divertenti confessioni, dicendo
“anche io ti ho amato
quell’estate e sempre”

Il tempo la rafforza come il vino
L'immaginario la abbellisce
Il mio, l’unico amore
Il mio grandissimo amore

(Mikal Bajor)

Questo è il video che io ho creato con la canzone a me dedicata

 

...Era settembre quando c'incontrammo.... Lui mi scriveva tutto questo ed io non lo sapevo. Io scrivevo lo stesso per lui, ma non gliel'ho detto mai...

...   ( continua )

NEL PROSSIMO POST ...L'ECCEZIONALE***

 

Io non so se questo amore mi abbia dato più gioia o più dolore: oggi penso che siano strettamente legati da un mistero incomprensibile...

 
 
 
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