Creato da laura_brustenga il 23/02/2008

Dedicato a Karol

Questo blog mi ha accompagnata in diretta nella storia più bella e incredibile della mia vita

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A tre anni da allora -2°

Post n°359 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da laura_brustenga
 

26 febbraio 2008: su questo blog, aperto da soli tre giorni, scrivo qualcosa per Karol. Sono circa le dieci di sera, sono quattro mesi che lui è in coma e da quel 30 di ottobre 2007 non ho saputo più nulla se non che lui è ancora sul filo del rasoio. Dedico un post al mio immenso desiderio di riaverlo, alla mia voglia di vivere con lui ciò che potremmo vivere, dal momento che il nostro incontro virtuale aveva avuto soltanto coincidenze straordinarie. Ma, mentre scrivo parole dedicate a lui succede qualcosa di ancor più straordinario: dentro di me, all'altezza dello stomaco sento una cosa mai sentita, che io chiamo "boccata di ossigeno divino" per la sua potenza e particolarità; è una certezza assoluta che toglie di mezzo ogni dubbio e ogni paura, è una voce senza suono ma con un messaggio assolutamente chiaro. Ripeto, non sento nessuna voce ma qualcosa di inspiegabile che mi dice "IO TI SENTO, IO TORNERO' DA TE...".
Mentre stupita continuo a scrivere i miei occhi sono bagnati; sto vivendo come in un sogno...ma è realtà. Si, sono certa che qualcosa sta avvenendo "su livelli superiori" tra me e quest'uomo con cui tutto ciò che vivo è innaturale, inspiegabile, fin dal primo istante. Piango e sorrido, sto provando una gioia pura che non potrei spiegare.
29 FEBBRAIO 2008: mi sveglio dispiaciuta perchè stavo sognando Karol che doveva dirmi qualcosa: allora scrivo una mail a Krystina e glielo dico. Lei mi risponde con queste parole: SEI PROPRIO UNA STREGHETTA TU. TANTI SALUTI DA KAROL, LAURA. SI E' SVEGLIATO TRE GIORNI FA...MI HA TELEFONATO PROPRIO ORA, CON UN FILO DI VOCE MI HA CHIESTO DI TE. MA DEVI SAPERE CHE SEI STATA IL SUO PRIMO PENSIERO DOPO IL SUO RISVEGLIO.
"TRE GIORNI FA": io ho un brivido. Tre giorni fa, mentre io sentivo quella cosa così meravigliosa, la "boccata di ossigeno dvino". Un'ennesima "coincidenza". Ma in questo momento mi sto sentendo così emozionata, felice, raggiante e gioiosa che quasi mi sento male. Karol è vivo. Karol ce l'ha fatta. Karol non poteva morire così...
Ed ecco che arriva la sua email: non ci posso credere. Un'email spedita da KAROL POTOCKI: è la stessa con cui mi scrisse sua madre, quando gli morì la figlia. Non riesco ad aprirla, ho paura di restare delusa, che non sia lui a scrivermi. Guardo la mail e penso. Sarà lui? Sarà la mamma? Ho paura ma prima o poi dovrò aprirla. Prendo coraggio e lo faccio: ecco un'altra gioia indescrivibile: a scrivermi è proprio Karol. Oggi è il giorno più bello della mia vita.
Il mese di marzo 2008 è il più bello in assoluto, in esso si è concentrato tutto: la mia gioia e il mio dolore, la mia comprensione e il cambiamento di me stessa e della mia vita.
Karol si è svegliato dal coma e, come se sapesse di avere poco tempo ha preso a "galoppare" verso di me: mi scrive tante email, nei primi giorni si fa aiutare da chiunque: medici, infermiere, famigliari. Ma lui "deve" scrivermi tutto. Deve dirmi che da subito ha provato per me un inspiegabile amore, deve dirmi ( ed è qui che io lo vengo a sapere ) che l'infarto arrivò proprio mentre stava scrivendo a me. Deve dirmi che devo stare serena, qualsiasi cosa succeda. Ma ciò che più di tutto mi stupisce è che mi dice cose della mia vita durante il suo coma, cose che lui "non poteva sapere". Le coincidenze si accumulano a quelle già esistenti e tutto si fa sempre più inspiegabile.
Succede che io penso una cosa e arriva la sua risposta. Succede che gli mando un video e mi arriva contemporaneamente lo stesso video. Succede che un giorno lui mi scrive " SENTO CHE SEI TU LA DONNA DELLA MIA VITA. NON TE L'HO MAI DETTO PERCHE' MI SENTIVO UNO STUPIDO. MA E' QUELLO CHE DA SEMPRE HO PROVATO PER TE." E succede che un giorno lui mi confida qualcosa che aveva già detto a Krystina: "LAURA, DURANTE IL MIO COMA HO VISSUTO QUALCOSA CON TE. NON SPAVENTARTI PERCHE' SONO TUTTE COSE MOLTO BELLE CHE SPERO DI POTERTI DIRE UN GIORNO." Non posso non crederci, lui sa di me tante cose che nessuno sa tranne me.
Inoltre mi dice di aver vissuto "il filmato della sua vita" all'inverso: dall'ultimo istante fino alla sua nascita e di aver avuto chiara la visione di tutto il male e di tutto il bene fatto.
Ma non era ora di morire per Karol: certo che no. Altrimenti questo nostro incontro così innaturale e irrazionale non avrebbe senso. C'è ancora qualcosa che deve accadere, ma non posso proprio arrivare a cosa sia davvero.
Un mese di email colme d'amore, di un amore pieno, dove non c'è solo passione ma tutto il resto. C'è tenerezza, c'è desiderio che l'altro sia felice, c'è comprensione totale...C'è un amore quasi universale, di quelli che li comprende tutti. Ed è meraviglioso, soprattutto perchè nato in entrambi i cuori sin dall'impatto in internet.
Nel frattempo mi scrive la mamma di Karol dicendomi BENVENUTA NELLA VITA DI KAROL. La sua famiglia mi è grata perchè dice che Karol vive "per me": i medici non davano speranze, lui mi scrive come niente fosse accaduto mentre il suo cuore è diviso in quattro parti. Ma è come se nulla fosse successo al suo cuore se non che si è innamorato senza ragionevolezza. I dottori non sanno ancora spiegare tutto ciò. Ma forse, adesso, Karol ed io si.
A metà marzo Karol viene trasferito da Varsavia a Boston, nella sua clinica americana, per il trapianto. Krystina mi spiega che probabilmente Karol non potrà mai più essere l'uomo che era, mi dice che devo saperle, queste cose. Ma a me nulla importa se non che lui sia comunque felice. CON ME. Sono prontissima a stargli accanto a qualsiasi prezzo, non m'importa: di lui è ciò che è dentro che per me è importante, anche se non so nemmeno che faccia ha. Io sento di amare Karol come amo me stessa. Questo è un ottimo motivo per non lasciarlo più.
Ogni giorno, quando torno a casa dal lavoro apro la posta elettronica per immergermi in quello stato di gioia pura e dimentico tutto il resto. Questo amore che stenta ad essere materializzato è stranamente e inspiegabilmente l'unico che riesca a darmi tanto. Ma non sono mai stata così felice. So che può apparire sconcertante agli occhi degli altri, ma lo è appunto solo per loro. Per noi due è qualcosa di assolutamente naturale, poichè non ragionato ma istintivo.
Karol sa benissimo a cosa sta andando incontro, sa che non ha certezze di poter vivere. Ma la mia presenza nel suo cuore e nella sua vita gli dà forza, coraggio e speranza. E mi scrive " ORA CHE TI HO SPIEGATO I MIEI SENTIMENTI PER TE NON HO PIU' PAURA DI MORIRE, SONO FELICE DI AVERTI DETTO TUTTO." Ma solo l'idea di vederlo morire mi pugnala: non può essere così. Karol non può morire, sebbene ciò che avvertii sin da subito fu una sensazione di dolore all'orizzonte, cioè "alla fine" di un qualcosa tra noi.
Però, dato che ormai sono certissima che questo incontro ha tanto di "inspiegabile" comincio a capire che si tratta di un'esperienza assolutamente SENSATA; sensata per la vita, per l'universo, per quello che noi non comprendiamo ma che è alla base dell'esistenza. Mi fido della vita, qualunque cosa accada.
Non so ancora quello che a fine mese vivrò, non posso nemmeno lontanamente immaginarlo: so soltanto che Karol è uno sconosciuto soltanto per la mente. La mia anima "lo conosce benissimo". E' attraverso Karol che devo credere fermamente nell'anima.

®- laura brustenga -©


DEDICATO A KAROL / http://blog.libero.it/PRIVATISSIMO/


( continua...)

 
 
 
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