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Dedicato a Karol

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Un dolcissimo momento

Post n°315 pubblicato il 25 Novembre 2009 da laura_brustenga
 

Marzo 2008: non credo di aver avuto in tutta la mia vita un periodo così felice. Mi sembra appena trascorso e mi sembra lontanissimo. Tutto sembra così speciale, così incredibile e così fuori dalla normalità che ha il profumo dell'estasi. Karol, uscito da un coma di quattro mesi, che cerca subito di me. Io che ancora non ci credo e scoppio di felicità. Ma lui non poteva morire, perchè era stato chiaro fin dall'inizio che questo incontro non è un incontro casuale, nè terreno...ma un fortissimo e inspiegabilissimo legame...di anime. In certi momenti mi sento incompresa dal mondo intero, che certo nulla sa di ciò che sta succedendo tra Karol e me, ma che di certo non mi crederebbe. Eppure non è che la più semplice verità. Karol si nasconde dai medici, nella sua clinica, per potermi scrivere. Il computer gli è vietato, fa male a lui e ai macchinari. Ma a lui non importa, lui deve scrivermi e dirmi tante cose, anche se tra il suo italiano non perfetto e la fatica che deve fare date le sue condizioni fisiche, fare questo non sempre è facile. E a volte si fa aiutare dalle sue infermiere, dai suoi colleghi dottori, che comunque restano sbalorditi da tanto amore, da tanta ripresa: in fondo non è da dimenticare il fatto che Karol ha il cuore spezzato per tre quarti. La mamma di Karol mi scrive una email dolcissima, dove alla fine mi dice "Benvenuta nella vita di karol".

 

"Laura Laura...cosa devo io fare? Io penso a te sempre... Io non so come finisce la mia situazione, un giorno sto bene, un altro male. La situazione è cambiata, io oggi in clinica come paziente. Non vogliono che scrivo al computer, ma non sanno che io devo farlo. Vorrei dirti tante cose, ma fatico a scrivere. Laura, non essere così triste, fai essere triste anche me..."

 

Nelle sue email Karol mi spiazza, perchè sa cose di me che non può sapere, sa perfettamente quello che io ho fatto e detto e provato durante il suo coma. Ma non glielo dico, non voglio mettergli ansia. Ma l'ansia viene a me, perchè più passano i giorni e meno capisco cosa sta succedendo tra noi. Karol dice alla mamma e alla nostra amica Kristyna, che durante il coma lui ha vissuto delle cose con me, che ha potuto starmi vicino come in un viaggio dentro la mia anima...ma che vuol parlarmene personalmente, perchè ha paura che io mi possa spaventare. E dice loro che sono state cose meravigliose. All'inizio loro hanno dei dubbi su ciò che io e lui stiamo dicendo e facendo. Capisco che è troppo difficile credere che possa esistere un legame così terribilmente forte tra due persone che non si sono mai viste, ma noi due ce ne freghiamo di questo: noi due abbiamo la necessità irrefrenabile di viverci, il resto non ha importanza. E per me ogni giorno di questi è una vera gioia intensa e irripetibile: quando vedo arrivare una mail di karol il cuore impazzisce, il mondo non esiste più. Karol vive momenti felici e momenti tristi, il pensiero della figlia gli pesa come un macigno, ma mi scrive che lui ama la vita, e che vuole vivere. E mi scrive: " Laura, non credere che tu sei l'àncora di salvezza, io sentivo di amarti prima che succedesse tutto questo, e sento di amarti adesso più di allora..." Ma io questo lo so, so tutto, ma continuo a tenermi dentro ogni pensiero: mi preme la vita di karol e voglio solo che ora lui si rimetta in sesto. Mi manda video dolcissimi, mi scrive email di nascosto e mi dice che è felice perchè ha me. Ma non sa, ancora non lo sa quanto lui rende felice me. Un giorno gli scrivo una email e gli mando io, questa volta, un video di Laura Pausini: clicco INVIA e nello stesso istante mi arriva una mail da lui, che contiene un video: lo stesso video della Pausini, la stessa canzone. Ce la siamo spedita allo stesso attimo, stessa ora e stesso minuto. Resto ancora una volta stupita. Ma stupito resta anche lui, che poco dopo mi scrive di nuovo "LAURA, SEI LA MIA GIOIA, TU. LA STESSA CANZONE PER TUTTI E DUE. NON DICO ALTRO. PENSA A ME, IL RESTO VEDREMO INSIEME..." Beh, è chiaro che non sono la sola a credere fermamente che tra di noi ci sia qualcosa di speciale, mi sembra di vivere un sogno, ma che dico: io STO VIVENDO un sogno. Un sogno più reale che mai. E' tutto bellissimo, anche se tra noi c'è tanta paura. La paura di non poter coronare il nostro sogno di incontrarci. Ma ciò che ci unisce è talmente forte che ci dà la certezza di non poterci mai più perderci. Continuo a non sapere come sia fisicamente karol: non ho nulla di lui, se non quella piccola foto sfocata e di profilo che aveva messo nel blog. Ma continuo a non domandarmi come sia lui fisicamente: non ho nessunissimo interesse per questo, sembrerebbe che io lo sapessi già. Quello che so con certezza è che io sento per lui qualcosa che se dovessi spiegare non ci riuscirei: è amore, si. Ma è un amore mai provato, che va al di là di tutto il resto. E' un amore illogico, radicato nell'anima e assolutamente vero. Posso dire di non aver mai amato così nella mia vita. Nemmeno la metà di così.

 

Passano i giorni e Karol mi fa sapere le novità: " Laura, oggi è un giorno triste per me, abbiamo deciso di fare a breve il mio trapianto in Usa. Le tue lettere mi danno tanta forza, io e te abbiamo un appuntamento troppo importante. Io e te dobbiamo stare insieme. Ma certamente non è facile quello che mi aspetta. Mi dai tu la forza di affrontare tutto, sono felice per questo, e qualsiasi cosa succede, io ti ordino di non piangere mai. Perdonami questo modo poco carino di dirti le cose, ma io voglio la tua felicità. A metà marzo partirò per gli Usa, ti farò sapere quando: dobbiamo solo sapere quando avrò l'aereo a disposizione. Kristyna sarà informata di tutto, e anche tu. Se vuoi che io sia felice, ti prego...sii felice. Comunque vadano le cose. Ma con te vicino io sono più forte. Sei la donna che voglio, e se dal vivo sei antipatica io ti amo anche di più. Sorridi amore mio, sorridi: la vita è bella

 

Un colpo al cuore: Varsavia non è a due passi, ma sapere che un aereo me lo porterà oltreoceano mi fa impazzire. Se avessi voluto correre in Polonia sarebbe stato più facile, ma così... Mi ha chiesto di essere felice, di sorridere: io credo in lui, poichè credo che in lui ci sia molto di più di quello che dalla vita posso aspettarmi. Kristyna mi parla dicendomi..." Lauretta, io voglio dirti chiaro come stanno le cose. L'operazione che karol deve affrontare non è una passeggiata, e c'è il rischio che lui non torni mai più l'uomo che era. Voi siete legati fortemente e questo a noi tutti ci riempie di gioia, ma sappi che potrebbe non essere più autosufficiente... " Lo so, lei sta cercando di farmi uscire dal sogno per guardare in faccia la realtà: ma non sa che io ho già valutato la realtà in ogni prospettiva. Non ho bisogno di sapere se karol tornerà l'uomo forte che era o se dovrà passare il resto della sua vita su una carrozzella: io lo voglio comunque e senza ombra di dubbio. Io devo stare con lui, è questo che il cuore mi ha detto dal primo istante e niente può farmi allontanare da lui. Sarei felice anche soltanto a guardarlo negli occhi e a ricordare questi pazzeschi mesi vissuti così, io, lui e il nostro meraviglisoso incontro...

 

Ma adesso la paura si fa più grande, la tristezza si mischia alla felicità: la vita non può essere così crudele da farmelo incontrare e togliermelo subito e poi ridarmelo...per togliermelo di nuovo. La vita mi ha reso karol per non portarmelo via mai più. Questo è quello che cerco di dirmi, ho tanta paura dentro al cuore. Ma so che lui mi sente vicino ed io sono con lui in ogni attimo. La distanza logora, l'amore aiuta: stiamo vivendo un momento difficile, per lui lo è molto di più: ma invece di essere io a dare forza a lui, è lui che fa coraggio a me. E' un uomo meraviglioso che mi sta dando una immensa lezione di vita. Devo ringraziarlo anche per questo, perchè è grazie a lui che sto perdendo di vista molte sciocchezze della vita a cui davo troppa importanza, ed è grazie a lui se sto imparando ad affrontare difficili momenti con l'aiuto dell'amore che Karol ha acceso in me...

       ( continua )

 

LAURA BRUSTENGA

 

 
 
 
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