Messaggi del 09/01/2015

PENSIERI SPARSI DEL 9 GENNAIO 2015

Post n°17348 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 9 GENNAIO 2015

“Nella vita e nell’amore

c’è sempre qualcosa da imparare”

Dino

 
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GIULIANA E GERARD racconto (860) di Dino Secondo Barili

Post n°17347 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

9 GENNAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 9 gennaio 2015 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

860

Giuliana e Gerard

Milano è una città misteriosa. Lo è così da sempre anche se pochi se ne rendono conto. Del resto ci vuole poco a capirlo. Basta vedere da quanti anni Milano è Milano. Una città è una “entità” … cioè “qualcosa” che ha una vita sua, propria … quindi, capace di autogovernarsi. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Giuliana, quarant’anni, single, bellissima. La Dott. Giuliana ha avuto tre fidanzati: Michele, Giovanni e Paolo. Michele è stato il suo primo fidanzato quando era all’Università. Appena laureato ha chiesto di seguirlo perché si sarebbe trasferito in America. Giuliana ci ha pensato una notte. Il giorno successivo ha detto no al trasferimento in America e all’eventuale matrimonio. Cinque anni dopo stessa storia con Giovanni. Dopo una relazione durata un anno, Giovanni ha chiesto a Giuliana di seguirlo a Londra. La risposta è stata la stessa: no. Una ragione c’era. Giuliana era stata nominata Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano ed aveva trovato un lavoro che le piaceva. Perché lasciarlo? Quando una donna riveste un ruolo ha molti contatti. Subito dopo è entrato in scena Paolo. Amore a prima vista. Sembrava che tutto andasse a meraviglia … poi, tra i due, si è rotto qualcosa. Paolo è diventato geloso del ruolo che rivestiva Giuliana. Ha cominciato a lamentarsi degli impegni. Delle riunioni alle quali Giuliana doveva partecipare. Paolo aveva sempre il muso, per ogni e qualsiasi cosa. Giuliana ha capito che il rapporto era arrivato al capolinea. Cosa fare? Finalmente è stato lo stesso Paolo a dire basta. Così, Giuliana non ha avuto neanche l’incombenza di chiudere. Un anno fa, però, Giuliana era sola. Cioè non aveva un compagno. Era felice e soddisfatta del lavoro e della posizione economica raggiunta … ma si sa come vanno le cose. Al compimento del quarantesimo compleanno, Giuliana, si è fatta molte domande. Ogni mattina si guardava allo specchio e trovava qualcosa di sé che non andava. Decise di parlarne con la sua coetanea e amica del cuore, Osvalda la quale non aveva peli sulla lingua. “Giuliana, noi donne abbiamo l’orologio biologico che ci governa. Quarant’anni è un passaggio importante. Si sogna l’amore, quello vero. Quello con la A maiuscola. Però, con l’esperienza acquisita … Allora, l’amore si complica. Il desiderio è … incontrare un amore da sogno. Difficile come cercare il classico “ago nel pagliaio”. Però, un sistema c’è … Affidarsi alla Fortuna, al Destino” Giuliana si mostrò interessata. “Osvalda cosa vorresti dire?” Osvalda non aveva nulla da nascondere. Disse esattamente ciò che pensava. “Giuliana, Milano è una città misteriosa. Come tutte le città misteriose ha i suoi misteri. Per esempio. Milano ha Piazza del Duomo. Nel 1800 si raccontava che una donna per trovare l’uomo ideale deve, per tre mattine recarsi in Piazza del Duomo. Se per tre mattine la donna incontra lo stesso uomo …  quello è l’uomo del Destino” La Dott. Giuliana non era un credulona. Aveva una  Laurea in Economia. Svolgeva un’attività Dirigenziale. Tuttavia sapeva che negli affari … come nella vita … il Destino decide tutto. Prese per buono il suggerimento dell’amica Osvalda. Il giorno successivo Giuliana fece un giro in Piazza del Duomo. E la stessa cosa fece i due giorni successivi. Il primo giorno Giuliana ha scorto un uomo sulla cinquantina che scattava fotografie del Duomo. La quarantenne ha visto lo stesso uomo il secondo e il terzo giorno. A quel punto, Giuliana non ha resistito. Si è fermata a parlare. Si è fatta spiegare come mai facesse così tante fotografie e perché. L’uomo si presentò. “Sono Gerard. Vivo in Francia, ma sono affascinato dall’Italia ed in particolare di Milano. Appena posso sono a Milano in Piazza del Duomo a fare fotografie per i giornali di mezzo Mondo” Per Giuliana è stato come aprire il Vaso di Pandora. Era una collezionista di fotografie di Milano. Tra Giuliana e Gerard è nata una immediata simpatia. Insieme mangiarono una pizza. Insieme passarono il sabato pomeriggio e la sera. Quando Gerard guardò l’orologio si accorse che aveva perso il volo aereo per Parigi. Cosa fare? Giuliana si offrì ospitarlo a casa sua … per la notte. E’ stata un’idea geniale. Giuliana e Gerard passarono una notte meravigliosa … uno nelle braccia dell’altro. E’ stata così bella la notte che Gerard e Giuliana decisero di passare insieme anche la domenica e i successivi sette giorni. I due avevano molto da fare … Si erano messi in mente di capire il segreto del bacio. . Questo è il racconto 860, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°17346 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/01/15 alle 18:46 via WEB
Milano è ricca di musei. La lunga tradizione letteraria, artistica, musicale, scientifica che ha reso questa città nel corso dei secoli un centro e un crocevia di cultura ha lasciato dietro di sé numerose tracce oggi conservate in importanti collezioni museali. Dalla più nota Pinacoteca di Brera che conserva opere d’arte di straordinario valore artistico all’edificio, tra i simboli di Milano, del Castello Sforzesco che ospita nei suoi musei la Pietà Rondanini di Michelangelo e offre ai visitatori le più svariate collezioni, dagli strumenti musicali al Museo Egizio, dal Museo della Preistoria al Museo di Arte Antica. Degne di nota le case-museo, testimonianza di una lunga tradizione di collezionismo privato milanese che, in suggestivi edifici di grande valore storico, conservano opere d’arte, arredi, gioielli, oggetti d’altri tempi come il museo Poldi Pezzoli, Bagatti Valsecchi, la Villa Necchi Campiglio. L’ampia gamma di collezioni dei musei di Milano copre anche l’ambito naturalistico e scientifico con il Museo di Storia Naturale, il Planetario e il Museo della Scienza e della Tecnologia dedicato al grande Leonardo da Vinci, con aree riservate ai trasporti, ai materiali La rete di musei a Milano è segno di una vivacità culturale in continuo rinnovamento .Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17345 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 09/01/15 alle 12:51 via WEB
Interessante racconto. L'amore non lo si conosce mai e così deve essere, perchè senza mistero l'amore muore. Il tuo racconto fantasioso, esprime benissimo la potenza e la libertà dell'amore per vivierlo appieno, deve essere libero e si deve trasformare per essere sempre vivo e intenso.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 15:01 via WEB
Ciao Donatella - Bel commento. Hai detto bene. "il tuo racconto un po' fantasioso ... " Praga è così ... Un invito alla fantasia, alla libertà, alla voglia di volare ... Zerlina è proprio il simbolo del volo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17344 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 09/01/15 alle 10:44 via WEB
Carissimo Dino questo racconto è una favola fantastica.. un po' osè nel finale...accipicchia.. Zerlina è molto birichina... Comunque l'amore trionfa sempre.. Un abbraccio e felice giornata, ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 14:56 via WEB
Ciao Antonella - nel racconto RINALDO A PRAGA non ho fatto altro che descrivere l'atmosfera della città. Un'atmosfera romantica, misteriosa ... come se ci si trovasse dentro ad una favola ... Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°17343 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 09/01/15 alle 07:35 via WEB
Wow! Proprio una magica storia. Buongiorno Dino,
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 14:53 via WEB
Ciao Laura - RINALDO A PRAGA riflette l'atmosfera della città. Il fiume Moldava ... non è fiume ... è un mito. Una persona se ne rende conto appena si trova sul Ponte Carlo. Non è un ponte come un altro ... Provare per credere. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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RINALDO A PREGA racconto (209) di Dino Secondo Barili

Post n°17342 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

209

 Rinaldo … a Praga

Coloro che sono stati a Praga sanno che Praga è una città magica, imprevedibile, come Torino e Lione. La parola magia, forse, non basta. Ne sapeva qualcosa Rinaldo, impiegato presso una ditta commerciale che aveva clienti in molti Paesi dell’Europa. La Ditta aveva sede a Milano, e per anni, per la sua società, Rinaldo aveva viaggiato dappertutto. Da due anni, però, il lavoro era terminato. Rinaldo, causa la crisi economica ed altri motivi, aveva cessato di andare di qua e di là per l’Europa… con una valigia in mano, sempre la stessa. Da due anni per Rinaldo la vita era diventata monotona… e la sua mente correva nei posti in cui era stato e aveva vissuto momenti irripetibili. Di tutti i paesi, visitati, però, c’era un luogo che gli era rimasto nel cuore e nella mente. Un luogo indimenticabile: Praga. Si, proprio Praga, la città magica per eccellenza… dove la parola “magia” assume infiniti significati. Per Rinaldo, era stato un periodo straordinario. Le ragioni erano diverse. Una fra tutte. A Praga, Rinaldo si era innamorato… innamorato veramente, da perdere la testa. La Ditta per la quale lavorava aveva a che fare con “scarpe da donna”. Rinaldo portava campioni di scarpe da tutte le parti. Si trattava di “campioni” che dovevano giungere nella mani di “artisti veri, strani, con parecchi tic.” Questi artisti non volevano muoversi dal luogo in cui abitavano e dove creavano i loro capolavori. Un’artista alla quale Rinaldo doveva recapitare i campioni di scarpe da donna era, appunto Praga. Si chiamava Zerlina, era un’artista vera, estroversa (un po’ matta… solo?)…e misteriosa. Durante il primo anno in cui Rinaldo andava a Praga per conto della sua Ditta, doveva stare a regole ferree. Doveva telefonare e l’incontro con Zerlina avveniva solo davanti al monumento di Jan Hus, il religioso riformatore boemo morto sul rogo nel 1415. L’incontro avveniva sempre alla stessa ora. Nel pomeriggio, all’ora in cui Jan Hus era stato arso vivo. Rinaldo, pur ponendosi molte domande, accettava un simile rituale. Per un anno non era mai riuscito a vedere Zerlina in volto… sempre coperto da un velo nero. Era arrivato a pensare che Zerlina fosse un mostro. Un anno dopo, però, la “misteriosa artista” invitò Rinaldo a casa sua. La donna si mostrò per quella che era… una bellezza fuori del comune. Non molto alta, viso perfetto, incantevole, occhi verdi, capelli biondi lunghissimi che arrivavano fino ai piedi. Per Rinaldo è stata una sorpresa nella sorpresa… un amore a prima vista… Zerlina non era una donna … era una fata, una strega… La donna disse una sola frase. “Non farmi domande, perché non puoi e non ne hai il diritto. In casa mia entrerai solo se te lo dico io e quando voglio io…” Rinaldo ormai era caduto nel “cerchio magico” e non poteva più uscire. Per anni la storia era andata avanti. Ogni volta che Rinaldo andava a Praga c’era una sorpresa. Da due anni, però, il suo rapporto con Zerlina era terminato… Il suo pensiero, però, era sempre là, a Praga. Dopo molte titubanze, dopo due anni, decise di ritornare a Praga. Non più come commesso viaggiatore per la sua Ditta, ma come “innamorato pazzo” di Zerlina. Senza dire parola con nessuno, un sabato mattina, Rinaldo, giunse a Praga. Si fermò sotto la statua di Jan Hus. Digitò il numero di Zerlina sul suo telefonino e attese la risposta. Dopo alcune frasi, Zerlina ebbe uno scatto. “Aspettami sotto la statua di Jan Hus”. Dopo un’ora Rinaldo vide giungere una carrozza con le tendine chiuse trainata da due cavalli bianchi guidata da un cocchiere in livrea. Era Zerlina. “Sali!”. Fu l’ordine. Rinaldo salì. Il milanese non si era reso conto che Zerlina era nuda, completamente nuda e ordinò anche a lui di mettersi nudo. “Vedi, Rinaldo. Quando una persona sceglie l’amore … non può e non deve avere vincoli di sorta, regole, obblighi di qualsiasi natura. L’amore è libertà, vera, assoluta libertà. Ora, mi trasformerò … e sarò sempre con te, in ogni mento della tua vita… e sarai felice per sempre.” Zerlina, si trasformò in volatile dai colori sgargianti… e Rinaldo si ritrovò nel suo ufficio di Milano. La sua Capoufficio, l’arcigna Eva, cercò di farsi spiegare da Rinaldo il suo volto sorridente e felice. Non vi riuscì. Capì che c’era un segreto. Il segreto si chiamava Praga. (209)

 
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IL JUKEBOX di Teresa Ramaioli

Post n°17341 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

IL JUKEBOX 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/01/15 alle 14:59 via WEB
IL JUKEBOX, apparecchio diffuso sin dagli anni quaranta, conteneva fino a duecento 45 giri su un supporto circolare. Un braccio meccanico andava ad estrarre il disco selezionato e un sistema a codice consentiva di selezionare e pagare la canzone. Questo meccanismo era inserito in un mobile che conteneva uno solo o una coppia di altoparlanti per i bassi in una cassa armonica. Si trovavano nei bar di quegli anni e venivano attorniati da masse di giovani che danzavano a suon di musica. Il jukebox fino a tutti gli anni ’60 è stato un simbolo di costume mondiale, utilizzato per riprodurre la musica di moda in quegli anni in tutti i locali pubblici. In Italia questo oggetto divenne celebre grazie al Festivalbar, trasmissione che premiava la canzone più “gettonata” nei jukebox di tutto il nostro paese. Questi oggetti hanno segnato la storia dell’intrattenimento nei bar di tutto il mondo. I giovani di ieri mettevano in azione questa stupenda scatola colorata e ballavano sulle note di Elvis Presley . Oggi il juke-box è un costosissimo oggetto da collezione dei migliori cultori. Wurlitzer, Trashcan, Packard, Filben, Seeburg, Ami e Rock Ola vengono oggi venduti in tutto il mondo a cifre molto alte. Questi splendidi scatoloni musicali, simbolo di speranza e di allegria per un mondo appena uscito dalla seconda guerra mondiale, sono tornati a rivivere nelle case dei migliori collezionisti facendo rivivere i ricordi degli anni passati. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17340 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 08/01/15 alle 21:02 via WEB
Interessante racconto. Gli influssi della Luna, influenzano tutto quanto fa parte della natura, compresi gli esseri umani, in particolare il femminile. Persino l'umore e la sensibilità. Parlando di piante e orti, le fasi lunari se seguite e assecondate favoriscono la crescita delle coltivazioni, ma prima di questo è indispensabile il lavoro e la fatica dell'uomo. Con pazienza, lavoro e un po' di magia della notte illuminata dalla luna, gli ingredienti sono utili anche nell'amore.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 06:44 via WEB
Ciao Donatella - Bel commento. La Luna è magica ... proprio per la magia che diffonde ovunque. Insieme alle previsioni del tempo ... sarebbero utili le previsioni ... lunari (quotidiane). Ne trarrebbero beneficio donne e uomini indistintamente . Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17339 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/01/15 alle 20:46 via WEB
Carissimo Dino, la luna ha sempre il suo fascino e con la sua magica luce fa innamorare i cuori assetati d'Amore.. Che dolcezza, ora Federica e Camillo stanno assaporando la dolcezza dei frutti dell'Amore.. Baci.. Beci.. Baci... Straccoccoloso... Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 06:39 via WEB
Ciao Antonella - bel commento frizzante. La Luna è poco conosciuta. I suoi benefici effetti invece si vedono ovunque ed è bene tenerne conto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17338 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/01/15 alle 20:37 via WEB
In Amore è meglio essere allievi.. ci si guadagna molte stracoccole.. Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/01/15 alle 06:32 via WEB
Ciao Antonella - Bel consiglio. Nella vita e nell'amore c'è sempre da imparare. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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BUON 9 GENNIO 2015

Post n°17337 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da dinobarili
 

BUON 9 GENNAIO 2015


 
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