Messaggi del 29/01/2015

ENRICO MARIA E L'ISOLA DEL TESORO racconto (231) di Dino Secondo Barili

Post n°17676 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

231

Enrico Maria e l’isola del tesoro

Ogni età ha le sue crisi. Enrico Maria, al cinquantesimo compleanno ebbe la sua … piuttosto pesante. All’inizio non era proprio una crisi. Solo un po’ di poca voglia e un difficile rapporto con le due colleghe d’ufficio. Silvia e Carola, gli ripetevano, ogni giorno, “Sposati… Enrico Maria. E’ ora e tempo. Non buttare al vento i tuoi anni migliori.” Tutte la mattine, invece, Enrico Maria prendeva il treno a Pavia e si recava in Ufficio a Milano e sul treno leggeva il giornale quotidiano. Per anni, sempre lo stesso percorso, sempre gli stessi orari, sempre le stesse abitudini consolidate. A cinquant’anni, però, una persona comincia a porsi delle domande. Enrico Maria aveva avuto una carriera programmata, uno stipendio sicuro. Anche le due colleghe erano sicure… con il quotidiano ritornello di “Sposati Enrico”. Aveva vinto, molti anni prima, un concorso per un posto di impiego pubblico…ed ora aveva già accumulato parecchi anni di servizio, con pensione assicurata. Un anno fa, però, non era soddisfatto di come era andata e andava la sua vita. Enrico, quand’era un ragazzo avrebbe voluto fare l’esploratore. Era cresciuto in un paesino a pochi chilometri dal fiume Ticino …Il Ticino era il “suo mare”… con le sue isole misteriose, le sue storie di loschi personaggi che nascondevano tesori nelle isole del fiume. Ora, quei ricordi erano ritornati improvvisamente ed avevano preso il sopravvento. Quando sfogliava il fascicolo di una pratica, Enrico, si sentiva “morire dentro”. Per riprendersi, leggeva i nomi degli interessati alla pratica… e si rianimava. Immaginava che la “pratica” fosse la “mappa del tesoro”, quel “tesoro” che, quand’era quindicenne, cercava nelle isole del Ticino. Un sabato mattina, Enrico Maria, decise di rivedere una di quelle isole. In bicicletta raggiunse la riva del fiume dove c’era sempre stata una “baracca” che faceva da bar, con caffè, bevande e gelati. Si chiamava la “Baracca del Pescatore”. Era gestita da una estrosa e vivace quarantenne, Rosetta Maria. Fin dal primo incontro Enrico Maria e Rosetta Maria si trovarono simpatici. Rosetta fece subito molte domande al nuovo cliente. Enrico per un po’ tergiversò, poi si lasciò andare. Visto che di clienti in giro non ce n’erano, raccontò il motivo della visita. “Sono venuto alla Baracca del Pescatore perché era la Baracca di quando avevo quindici anni. Vede quell’isola in mezzo al fiume? Su quell’isola io andavo a cercare “il tesoro del Pirata Gelmino” che era giunto in quel posto dal Lago Maggiore… con una cassetta di ferro colma di diamanti. Su quell’isola ho vissuto i più bei momenti della mia vita.” Rosetta Maria, quel sabato non aveva niente da fare ed ebbe una pensata. “Perché non andiamo ora a cercare quella cassetta dei diamanti del Pirata Gelmino?” Detto fatto i due salirono sulla barca ormeggiata lungo la riva e si diressero verso l’isola del tesoro. Due persone, un uomo e una donna, o vanno d’accordo subito… o non vanno d’accordo mai. Enrico e Rosetta si trovarono subito in sintonia perfetta. Raggiunsero l’isola e cercarono la cassetta di ferro con i diamanti. Nel frugare la sabbia Rosetta venne punta da un insetto al dito indice della mano sinistra. L’urlo fu allucinante. Enrico corse in suo soccorso. Prese la mano. Cominciò ad accarezzarla per lenire il dolore. La quarantenne divenne improvvisamente bellissima. Enrico si era prodigato talmente bene che Rosetta era diventata rossa come il fuoco. Non aveva resistito. Doveva assolutamente baciare Enrico… e lo fece. Quando un uomo (come Enrico) riceve un bacio inaspettato come quello ricevuto da Rosetta finisce in un “vortice” tale… dal quale non esce più. L’incanto durò un tempo infinito. Alla fine i due decisero di ritornare alla “Baracca del Pescatore”. Prima, però, diedero una occhiata in giro nel caso ci fosse la “cassetta dei diamanti del Pirata Gelmino”. Proprio ai piedi di Enrico si era materializzata la cassetta dei diamanti….Il fatto è avvenuto un anno fa. Da quel momento, Enrico Maria e Rosetta Maria non si sono lasciati più. (231)-

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°17675 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/01/15 alle 17:31 via WEB
Palazzo Belcredi di Pavia costituisce uno dei pochi ambienti medievali pavesi pervenuti fino ai nostri giorni. L’edificio fu costruito su fondamenta romane. Già nell'VIII secolo Palazzo Belcredi era un palazzo nobiliare, probabilmente per essere ubicato presso la reggia di Teodorico e la chiesa di San Colombano. Intorno al 1100 viene demolito insieme alla reggia e poi ricostruito. L'ossatura dell'edificio è in gran parte di tipo romanico, con facciata in cotto e ampie tracce di monofore e portali a tutto sesto. A un successivo intervento, operato nel Quattrocento, appartiene il portale d'ingresso, inquadrato superiormente da una cornice in cotto di tipo tardo-gotico. II cortile è del Cinquecento, mentre lo scalone presenta una balaustra barocca con eleganti trafori. Il Palazzo presenta sia mura medievali, sia mura risalenti al V secolo. I Belcredi, feudatari sin dal 1164 di numerose terre in Oltrepò, sono stati proprietari del Palazzo e della Torre per almeno sette secoli, fatto questo che ha consentito l'ottima conservazione e il mancato smembramento del complesso. Alla fine del Settecento, il Palazzo è di proprietà del Marchese Giuseppe Gaspare Belcredi, docente di diritto civile e feudale all'Università di Pavia. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17674 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 29/01/15 alle 13:22 via WEB
Carino questo racconto. Fa riflettere sul fatto che spesso ci sentiamo insoddisfatti della nostra vita, pur non mancando di niente. Ma dici niente! Se quello che manca è l'amore! Senza amore non è vita! Anch'io qualche anno fa, dato che non avevo altre soddisfazioni personali, avrei voluto trovare un lavoro che mi impegnasse tutto il giorno, anche fino a tardi, anche nei festivi. Ma non ho avuto soddisfazione nemmeno in questo. Così ora resta solo il vuoto.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 15:46 via WEB
Ciao Donatella - il motto è quello di continuare a cercare. Chi cerca trova ... Prova a leggere il racconto che metterò tra qualche minuto dal titolo ENRICO MARIA E L'ISOLA DEL TESORO. Buona lettura e buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17673 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 29/01/15 alle 11:43 via WEB
Carissimo Dino come si fa a non essere felici leggendoti? impossibile.. mi immagino la felicità dei due amanti.. di giorno e di notte.. strabello tutto così coccoloso... Viva l'Amore!!! Un abbraccio e felice giornata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 15:43 via WEB
Ciao Antonella - a volte sui sentieri ci sono le buche ... Alcune sono benedette. Creano le condizioni ideali per meravigliose storie d'amore. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17672 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 29/01/15 alle 11:35 via WEB
Quando scoppia.... è una gioia infinita che ti dona la vita.. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 15:39 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione. Quando scoppia l'amore risolve tutti i problemi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DELIA ... RICAMIAMO

Post n°17671 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO DELIA ...

RICAMIAMO

RicamiAmo
RicamiAmo il 29/01/15 alle 11:45 via WEB
Buongiorno caro Dino, bellissimo il post, scusami dell'assenza , non sono stata bene, ti auguro una dolce giornata un abbraccio Delia.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 15:33 via WEB
Ciao Delia - Teresa ti ringrazia per i complimenti. E' veramente un bel disegno. Buona giornata e complimenti per il tuo Blog. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17670 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 29/01/15 alle 11:34 via WEB
Saluti da Cremona!!! Un abbraccio buona giornata, che sia ricca di sorrisi. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 15:32 via WEB
Ciao Antonella - grazie dei saluti da Cremona ... bellissima città. Ne parleremo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°17669 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

BUON GIOVEDI'

29 GENNAIO 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 28 GENNAIO 2015

Post n°17668 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 28  GENNAIO 2015

“Quando scoppia l’amore …

 le nuvole se vanno.

Rimane solo il ciel sereno.

Gli uccellini che cantano

… e il venticello lieve

che agita fragili steli” Dino

 
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PIERCARLO, MARIA E LE FERIE ARRETRATE racconto (879) di Dino Secondo Barili

Post n°17667 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

28 GENNAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 28 gennaio 2015 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

879

Piercarlo, Maria … e ferie arretrate

Non sempre le persone che hanno un bel posto di lavoro sono soddisfatte della propria vita. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Piercarlo, cinquant’anni, single, Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Piercarlo era nella condizione di non doversi proprio lamentare. Aveva un posto di lavoro ben retribuito e la salute. Si dice che quanto una persona “ha la salute  … ha tutto”. Piercarlo, oltre alla salute aveva il bel posto di lavoro eppure … Per prima cosa non aveva la compagna con la quale condividere  piacevoli ed esaltanti momenti di felicità … Secondo, per poter mantenere il posto di lavoro doveva lavorare come un matto, molte ore al giorno (troppe). Praticamente, escluso la domenica, aveva solo il tempo per dormire … Qualche lettore non ci crederà, ma quando una persona passa la vita in una simile condizione, finisce stressato, deluso, amareggiato e perde tutti contatti umani di cui ha bisogno. Un anno fa, a cinquant’anni, il Dott. Piercarlo era in crisi profonda. Aveva bisogno di parlare con qualcuno che non fosse il personale del suo Ufficio. Decise di rivolgersi al proprio Psicologo di fiducia, il Dott. Felice. Questi prese nota della situazione e propose una raccomandazione. “Dott. Piercarlo. Lei deve uscire dal suo isolamento. Parlare con i colleghi dell’Ufficio non è parlare … è un continuo confrontarsi. Una competizione senza fine. Visto che abita a Pavia, alla domenica mattina può aggregarsi a qualche gruppo di Camminatori dei sentieri del fiume Ticino” Il Dott. Piercarlo comprese che poteva essere la soluzione al suo problema. La domenica era l’unico giorno in cui si sentiva veramente libero. Prese la decisione. Siccome il giorno dell’incontro con lo Psicologo è stato sabato, il giorno successivo era domenica. Il cinquantenne aveva già superato “il Rubicone”… Con la mente era già nel letto mentre suonava la sveglia e si preparava a partire per la nuova avventura. A volte basta poco per dare un svolta alla propria vita. La domenica mattina, il Dott. Piercarlo si era svegliato puntuale. Si era preparato e messo una tuta nuova. Una di quelle tute che aveva messo da parte per le grandi occasioni. Ora, la grande occasione era arrivata. Alle sette precise il cinquantenne, con la sua nuova tuta, era al Ponte Coperto di Pavia dove c’erano radunati parecchi camminatori. Il Presidente dei Camminatori lo prese sotto la sua protezione. Caso volle, però, che il Presidente era una donna … (e che donna!), la Dott. Maria. Quando un cinquantenne, come il Dott. Piercarlo, si vede protetto, corteggiato, lusingato da una gagliarda trentenne … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … va in estasi (subito!). Si sente nato sotto  una buona stella. La Dott. Maria, poi, era una artista nel far sentire bene le persone. Cominciò a far domande su domande. Il Dott. Piercarlo non aveva ancora dato una risposta … che subito era aggredito da una nuova domanda. Dimenticò l’Ufficio. Milano. I Colleghi. Siccome il gruppo si era sparpagliato lungo il sentiero, Piercarlo e Maria erano rimasti ultimi … di una lunga fila di camminatori. Anche, il cinquantenne aveva voglia di porre qualche domanda, ma non ne ha avuto la possibilità … fino a quando la Dott. Maria mise il piede in una buca e si procurò una dolorosa lussazione … Richieste d’aiuto … urla che andavano al cielo (un po’ di scena ci vuole). Maria aveva le lacrime agli occhi. Piercarlo la prese dolcemente tra le braccia. La coccolò un pochino e la fece sentire meglio. Poi, cercò un erboso spiazzo libero. Ideale per l’occasione. Era un ampio spiazzo verde trapuntato da viole e margherite. Piercarlo adagiò dolcemente l’infortunata Maria … la quale abbandonò il piede dolorante. Si sa che quando si è assistiti e coccolati il dolore passa prima. Infatti, la trentenne si sentì in Paradiso. Aveva finalmente trovato l’uomo ideale. Anche Piercarlo aveva trovato il “suo” oggetto del desiderio. La sua donna ideale. Maria affascinata dalle attenzioni e dagli sguardi del cinquantenne si lasciò andare. Avvicinò le labbra a quelle di Piercarlo e nacque un bacio appassionato da incorniciare. Si sa che chi ben inizia è a metà dell’opera. In questo caso era solo l’inizio perché Piercarlo e Maria tornarono a Pavia. Mangiarono una pizza insieme e passarono un delizioso pomeriggio di sabato … Poi la sera … la notte. Una lunga incandescente notte d’amore. Piercarlo chiese sette giorni di ferie arretrate e per sette giorni nessuno vide più i due amanti sul posto di lavoro. Il cinquantenne si rese conto che aveva già perso troppo del suo tempo migliore e che perderne altro … sarebbe stato un delitto. - Questo è il racconto 879 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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CIBI FATTI IN CASA di Teresa Ramaioli

Post n°17666 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIBI FATTI IN CASA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/01/15 alle 14:14 via WEB
CIBI FATTI IN CASA--- I nostri nonni mangiavano ciò che la loro terra produceva, ed erano capaci di preparare tutto. Sapevano coltivare, allevare gli animali, tagliare la legna, farsi i vestiti, curarsi con metodi naturali.Nei paesi esistevano pochi negozi di alimentari . I nostri genitori hanno visto svilupparsi i grandi supermercati e sono rimasti affascinati dalla comodità di comprare il cibo invece che doverlo coltivare con fatica e costante impegno. Noi non dobbiamo più coltivare, ma nemmeno preparare a casa il cibo , perché oggi esistono i ‘piatti pronti’, . Basta comprarlo e mangiarlo! (cosa si mangia?) Con il microonde, bastano pochi minuti e…si mangia! Grazie a questo strumento tecnologico non dobbiamo più perdere tempo a cucinare . Ma siamo sicuri che cucinare sia tempo perso? Ai vecchi tempi il pane si faceva una volta la settimana. Le donne preparavano a casa l’impasto e andavano al forno del paese per cuocerlo tutte insieme. Quel pane durava una settimana perché era fatto con la pasta acida . Anche oggi si possono preparare facilmente in casa: pane, biscotti, torte dolci e salate, pasta fresca, marmellate, verdure , pizza, focacce, gnocchi, ravioli, gelato, caramelle, succhi di frutta e molto altro. Molti diranno: “ci piacerebbe ma non abbiamo tempo”. In verità il tempo c’è, solo che è utilizzato per altre cose, quindi è solo una questione di scelta personale. Un consiglio , quando cuciniamo coinvolgiamo i nostri figli perché per loro è un sano divertimento, è un modo piacevole per stare insieme e una opportunità di conoscere meglio cosa sono i cibi e come si preparano in modo naturale. Ciao Teresa

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17665 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 28/01/15 alle 15:09 via WEB
Ma questo leone spaparazzato col suo cucciolino è una meraviglia!!! Buon mercoledì a tutti.. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 09:08 via WEB
Ciao Antonella - è vero. E' proprio bello. Teresa è contenta del tuo complimento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°17664 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 28/01/15 alle 22:16 via WEB
Un racconto da sogno, Dino, e poi il lieto fine è sempre bello coglierlo perché ti solleva l'animo! Buona serata e un abbraccio sincero da amico! A domani Dino!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 09:02 via WEB
Ciao Giovanni - il racconto quotidiano è come il caffè della mattina ... più la mandi giù ... più ti senti meglio. Buon giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°17663 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 28/01/15 alle 18:05 via WEB
Bel racconto che soprattutto insegna a non dare mai niente di scontato nella nostra vita. Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/15 alle 08:59 via WEB
Ciao Stefano - nella vita si impara ogni giorno e ogni giorno è un giorno nuovo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TERESA ... TERESA RAMAIOLI

Post n°17662 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO TERESA ...

TERESA RAMAIOLI

dinobarili
dinobarili il 28/01/15 alle 16:37 via WEB
Ciao Teresa - tra le poesie scritte da Lorenzo il Magnifico vi è quella celebre ... "Quant'è bella giovinezza / che si fugge tuttavia / Chi vuol esser lieto sia / di doman non c'è certezza"
(Rispondi)
 
 
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/01/15 alle 18:04 via WEB
Trionfo di Bacco e Arianna---Ciao Dino, chi desidera essere felice approfitti del presente, perchè non si sa che cosa gli potrà accadere domani:con questo ritornello, che invita a godere giorno x giorno delle gioie della vita, Lorenzo de' Medici chiude ogni strofa della sua canzone in cui esalta la giovinezza, con i suoi amori, le sue gioie, i suoi momenti spensierati. Scritto negli ultimi anni della vita del Magnifico, questo canto composto x la festa del carnevale del 1490 e destinato ad accompagnare il corteo delle maschere mitologiche, esprime la dolorosa consapevolezza della brevità della vita e dello scorrere senza sosta il tempo. Ciao ,ciao Teresa .
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17661 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 28/01/15 alle 16:43 via WEB
A volte gli oroscopi ci azzeccano in pieno carissimo Dino, mi sembra di vedere i due piccioncini che tubano felici.. che meravigliosa storia d'Amore.. Splendida.. Un abbraccio e felice serata, Antonella
(Rispondi)

 

 

 

 
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