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LOIRA, comincia da qui...

Post n°565 pubblicato il 31 Agosto 2010 da atapo
 

...DOVE C'E' UN VULCANO SENZA CRATERE

E UN CRATERE SENZA VULCANO

Il viaggio vero non è cominciato quando siamo partiti: i primi giorni sono stati di avvicinamento, i chilometri lungo le strade della Provenza conosciuta ed amata erano un percorso familiare ed amico, che mi accompagnava nell'attesa dell'ignoto.

Ma quando, finalmente usciti da quell'autostrada, abbiamo deviato decisamente ad ovest e ci siamo inoltrati per le prime salite sconosciute...allora ho sentito un' emozione diversa: forse un briciolo di quella provata da Cristoforo Colombo quando lasciò l'ultima delle isole Canarie e si avventurò tra le onde dell'oceano: immaginava, sperava, aveva un piano...ma sapeva che sarebbe stato molto più ricco il bagaglio delle novità e delle scoperte che avrebbe trovato davanti a sé.

Noi solcavamo le onde delle verdi montagne dell'Ardèche, posti che torneremo ad esplorare, prima o poi, e scoprivo i sucs: monti a cono che si alzano qua e là, scuri di boschi e di pietre nere.  Sono antichi vulcani spenti, dalla cima arrotondata, che resistono all'erosione dei millenni per merito della roccia durissima, danno al paesaggio un aspetto inconfondibile e a volte un po' sinistro.

 

Il suc più famoso di tutti è il monte Gerbier de Jonc, alto m.1551, ci siamo arrivati davanti mercoledì 28 luglio verso il tramonto, sotto grosse nuvole che correvano spinte dal vento freddo.

Abbiamo dormito lì sul passo, il mattino dopo era tornato il sole ed eccoci in esplorazione delle sorgenti della Loira! Sì, al plurale: il fiume più lungo di Francia non si accontenta di una sorgente sola! La geografia recita “nasce dal monte Gerbier de Jonc”, perchè dai piedi di questo mucchio di pietre, in punti diversi, nascono alcuni ruscelletti che poi un chilometro più a valle si uniscono in uno solo.

Ecco la prima sorgente che abbiamo visto (ne avevo già messo la foto),

 

dove l'acqua si attarda subito in un laghetto:

 

Ecco la seconda:

è una fontana che sgorga dalla roccia, si trova dentro questa costruzione tipica che è diventata negozio di souvenirs,

tanto per ottenere qualche vantaggio dai molti turisti che passano le giornate da quelle parti, sia per le famose sorgenti, sia per fare passeggiate tra prati e boschi, sia per salire in cima al monte, da cui si gode un panorama eccezionale, fino al monte Bianco nelle giornate di sole.

Io non sono salita, dopo il primo tratto diventava troppo difficile per me, mio marito è andato e gli è piaciuto molto.

 

Nella terza sorgente, più nascosta, l'acqua esce dall'apertura che si vede dietro questa ragazza: è un'artigiana che lavora la lana con metodi antichi: si può andare nella sua fattoria a provare...

 

 

 

Lì al passo durante il giorno ci sono artigiani al lavoro, banchetti di prodotti tipici e squisitezze locali (con prevalenza di dolci alle castagne e ai frutti di bosco), ma tutto è molto tranquillo, familiare, non ha l'aria del consumismo e dello sfrutta-turista.

 

Si trascorre davvero una bella giornata in montagna, abbronzandosi bene, se il sole ci omaggia della sua presenza.

il monte Gerbier in pieno sole

 

Poi, per un po' la Loira non si è vista più: se fossimo stati provetti camminatori, randonneurs come dicono là, avremmo potuto camminare per i primi chilometri lungo quel ruscello, tra boschi e prati, come molti fanno, ma noi due anzianotti e un po' acciaccati abbiamo ripreso il camper verso il primo piccolo villaggio lungo il corso del fiume:

Sainte Eulalie, dalle case fatte di pietre vulcaniche.

Nemmeno lì l'abbiamo rivisto: il villaggio è in alto, la Loira scorre in basso nella vallata. Però lungo la strada a curve ogni tanto ci affianca, intravediamo tra gli alberi fitti l'acqua che scorre, luccica, salta sui sassi, a volte il suo scroscio supera anche il rumore del motore e riusciamo a sentirne la voce.

la Loira bambina scorre in fondo alla vallata

La tappa successiva è un lago, che ho letto essere in comunicazione sotterranea col fiume: il lago di Issarlès. E' perfettamente rotondo, per forza! Era pure lui un antico vulcano che ora si è appiattito quasi del tutto, non è imponente come i sucs, in compenso ha mantenuto il cratere che è diventato un bel lago tranquillo, centro turistico con spiaggia e tutti i servizi connessi.

L'aria si mantiene frizzantina, il sole va e viene, siamo in montagna...non è il caso di fare il bagno...mi accontento di ammirarlo, esplorare le rive, fotografarlo.

artista sconosciuto sulla spiaggia del lago

 

E arrivederci alla seconda puntata...pian piano, perchè il computer è ancora rotto...

 

 
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HELP !

Post n°564 pubblicato il 29 Agosto 2010 da atapo
 

PAZIENZA...

Qui abbiamo grossi problemi al computer, forse un mese di riposo gli ha fatto male,

non si collega quasi mai, poi si scollega all'improvviso, si è rotto qualcosa di "vitale", non so quanti giorni passeranno prima che si vada a prendere il pezzo di ricambio, si monti, ecc...

Velocemente, prima che si spenga di colpo tutto, un piccolo assaggio dai miei souvenirs fotografici:

il castello di CHAUMONT.

 
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LOIRA, il ritorno

Post n°563 pubblicato il 26 Agosto 2010 da atapo
 

RITORNO

 

Le terre e le storie del grande fiume

resteranno a lungo

negli occhi e nel cuore...

 

...pian piano, cercherò di passare qualcosa anche a voi...

...ma sarà dura scegliere!


Anna di Bretagna

 
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E SI CONTINUA...

Post n°562 pubblicato il 08 Agosto 2010 da atapo
 

DOPO  LA  META'

Ieri siamo stati tutto il giorno a Pouilly sur LOIRE, un paesino che ha due caratteristiche:

nei vigneti attorno produce un vino bianco eccezionale,

si trova esattamente a metà di tutto il corso della Loira: 490 km dalla sorgente, 490 km per arrivare alla foce, quelli che ancora dobbiamo percorrere.

E visto che fa un gran caldo abbiamo passato tutta la giornata sul fiume a prendere il sole, a passeggiare e a fare foto. Qui è zona di castori, che però escono di notte, ma si vedono le loro tracce: gli alberi rosicchiati e tagliati "a matita": pare impossibile che così piccoli lavorino in questo modo!

Oggi altro paese di vini: Sancerre, ma è troppo famoso e turistico e i suoi vini li fa pagare troppo!

il lavoro dei castori


 
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DIGOIN

Post n°561 pubblicato il 04 Agosto 2010 da atapo
 

SALUTO  VELOCE

Il collegamento incerto che ci offre la brasserie qui di fronte all'area di sosta mi ha già fatto saltare un post, quindi è meglio che mi limiti, anche se vorrei raccontare tante cose...

Siamo a DIGOIN, ho di fronte a me la Loira che è già larga come l'Arno a Firenze e non siamo nemmeno a metà percorso.

Qui è tutto un intreccio di canali navigabili, che portano nelle altre regioni della Francia, si potrebbe prendere una barca e partire...

Il "problema" di questo viaggio è proprio che ad ogni sosta, ad ogni ufficio del turismo che visito, si scoprono nuove opportunità, nuove bellezze e luoghi interessanti da visitare...mi devo ripetere: "Vogliamo seguire il fiume" e raccolgo solo i depliants che magari mi aiuteranno a organizzare i prossimi viaggi...

Vorreste qualche foto, immagino...ma...pazientate!

Siamo ancora indietro con la sistemazione e ieri pareva addirittura che la mia piccola digitale si fosse rotta...DISASTRO! Ma stamattina è di nuovo in forma, forse era solo...in overdose?

Sarà meglio che vi lasci, è ora di muoversi, le foschie mattutine si sono dissolte e pare che esca il sole...

Alla prossima!

aggiornamento del pomeriggio:

veduta del fiume che scorre dietro al camper

 
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SALUTO

Post n°560 pubblicato il 02 Agosto 2010 da atapo
 

SORPRESA !

Abbiamo appena scoperto che in una catena di tavole calde c'è il collegamento GRATIS !

Bisogna registrarsi e nel fare i primi tentativi e prove mio marito ha commesso un passo falso che ci è costato 40 euro...così il gratis è andato a farsi benedire...

Ora siamo a Roanne (per chi vuole cercarlo sull'atlante), la Loira "giovane" ci ha condotto attraverso boschi, vallate e gole spettacolari...senza nessuna voce italiana!

Forse ci risentiremo...ad un prossimo ristorante !

una delle sorgenti della Loira

 
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