Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

Ex, ex, ex-tante-cose e fino a quando non diventerò anche ex vivo sarò in via di definizione, sempre coerente con me stesso; sempre io

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Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Tutto e niente, vince comunque il niente

Post n°194 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da ex_pre
 

°°° Riflettendo sull'ovvio

Negli ultimi due anni ho imparato a considerare il fatto che un'idea quanto più è astratta è tanto più è inutile. Una donna incasinata più che mai col marito e con se stessa che faceva la terapia di gruppo mi fece leggere una frase che l'affascinava, una cosa tipo: "l'Universo è sostenuto dall'Amore Eterno". "Bello" le risposi "ma che te ne fai?"

Quando parliamo di massimi sistemi a volte parliamo proprio del niente. Negli ultimi tempi in giro tra i blog si parlava di male e bene e della loro necessaria reciprocità; idee sollevate soprattutto da Soul e altri simpatizzanti dell'Oriente. Nessuno si è preoccupato però di puntualizzare cos'è il male e cos'è il bene. C'ho provato io ma nessuno ha colto la necessità di definire l'oggetto della discussione. Parlando del niente si può parlare all'infinito senza ricavarne niente. ... ma lo scopo è forse il parlare stesso.

Un altra discussione proposta nel blog di Soul era sulla materia. Che la materia possa ricondursi, (semplificando) in energia, nessuno lo nega ma cosa ce ne facciamo di questo assunto?
La materia potrà anche essere "Apparenza" ed "Inganno" ma senza questa interfaccia, come essere umano, non posso concepire niente... niente che interessi il mio vissuto di uomo. Ogni conoscenza nasce dall'esperienza mia o di qualcuno, ogni emozione, ogni percezione nasce dal vivere l'esperienza concreta.

Si può anche lavorare sulla consapevolezza che tutto è energia... fino a quando non mi viene fame.
Quest'ultima non è una presa per i fondelli ma un idea filosofico e spirituale ben precisa!

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Commenti al Post:
Ganimede.76
Ganimede.76 il 31/01/08 alle 19:46 via WEB
Mia nonna da piccolo, quando rimanevo affacciato alla finestra a guardare nel vuoto, mi diceva: "guardi l'universo? è tempo perso!". Quando un concetto, un assunto, una massima non si incarnano nella nostra vita, rimangono solamente delle belle parole...
 
 
ex_pre
ex_pre il 01/02/08 alle 17:42 via WEB
La nostra cultura verbale e verbosa a volte ci gioca dei brutti scherzi e ci fa sfinire ricorrendo concetti astratti. Ad esempio: LA FELICITA': cosa cavolo è la felicità? Prova a definire la felicità! Terenzio Varrone contava 289 interpretazioni della vita felice. Un libro diceva: "niente è più insopportabile all'uomo che una serie di giorni felici." (P. Watzlwick) Eppure tutti desiderano LA FELICITA'... un concetto astratto! Un rabbino disse: "a che ti serve essere felice?"
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 31/01/08 alle 19:54 via WEB
Dio si può Rivelare tra le pentole di una cucina o tra gli arnesi di una bottega: "Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto." (Geremia 18,1-4) Alla faccia di chi fà il mistico da quattro soldi... eh eh
 
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 01/02/08 alle 09:34 via WEB
Ciao Roy (ex-prete) devi parlare con i piedi puliti, he he he he :-)
 
 
ex_pre
ex_pre il 01/02/08 alle 09:47 via WEB
Era un commento a Smeraldo che diceva: "abbiamo iniziato a parlare con piede sbagliato"... sono quelle battute che fai così senza tante pretese è che non serve spiegare... anywaysssss! :|
 
doghen
doghen il 01/02/08 alle 11:34 via WEB
Io credo infatti che il bello di queste discussioni arriva quando finalmente la mente si incarta e lascia spazio, spazio, spazio, spazio.....
 
 
ex_pre
ex_pre il 01/02/08 alle 17:27 via WEB
Una cosa è spaziare è un'altra è concludere qualcosa... io mi chiedo sempre "di che cosa stiamo parlando?" Parliamo del male? Quale male? Il male assoluto o personificato, il terremoto e le malattie, la guerra o lo sfruttamento della prostituzione, l'individualismo o la mancanza di senso della vita, mettere il sale nel caffè o far andare in aceto il vino? Sono tanti i tipi di male... Per alcuni tipi di male restare ad osservare è male. C'è il male metafisico, esistenziale, politico, ontologico, religioso, etico... Per questo dico che è importante definire di cosa si parla.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/02/08 alle 17:47 via WEB
Agire in maniera appropriata, io credo, non è mai male, o bene...è agire in maniera appropriata!! E per farlo bisogna possedere "l'istinto perfetto", detto anche "giudizio supremo". Sono le "discussioni filosofiche" sul bene e sul male che fanno incartare la mente....a questo mi riferivo nel post precedente....Doghen
 
     
doghen
doghen il 01/02/08 alle 17:51 via WEB
Ad esempio: ho fame=mangio, potrebbe essere un bene, ma se mangio troppo o cibi sbagliati diventa un male....quale "filosofia" mi può aiutare? Nessuna...solo il mio stomaco e il mio giudizio....
 
     
doghen
doghen il 01/02/08 alle 17:55 via WEB
Potremmo stare ore a discutere delle ultime ricerche scientifiche che prevedono un apporto di calorie e di carboidrati e di proteine, ecc, ecc, ecc. Ma soltanto io con la mia azione posso risolvere il problema. Per questo è difficilissimo anche dare consigli.....
 
     
ex_pre
ex_pre il 01/02/08 alle 20:13 via WEB
Agire in maniera appropriata vuole dire fare bene o farsi bene, agire in maniera non appropriata è fare male o farsi del male.
Se uno pensa che mangiare sempre carne e patate faccia bene allora si farà male perché non ha altre informazioni. Quando si danno informazioni su come alimentarsi si definisce anche ciò che gli farà bene e ciò che gli fa male. Informare crea parametri di riferimento ossia leggi.
 
     
doghen
doghen il 01/02/08 alle 20:38 via WEB
Si, ma è il momento, il "qui e ora" che decide l'appropriatezza o la non-appropriatezza dell'azione...perchè tutto cambia costantemente...
 
     
doghen
doghen il 01/02/08 alle 20:41 via WEB
Non possiamo avere verità statiche...dobbiamo accontentarci di verità dinamiche....
 
     
ex_pre
ex_pre il 02/02/08 alle 09:20 via WEB
Ci sono verità e sono le costanti ma esse sono astrazioni e riassumono l'infinità dei casi concreti nella loro variabilità. Prendere le verità, soprattutto se riguardano l'uomo, in modo assoluto e statico si rischia di renderle inutili.
 
doghen
doghen il 01/02/08 alle 11:38 via WEB
L'unica "certezza" (per così dire) che ho a riguardo è che tutto "accade", senza un'intenzione, senza un "colore" (bene-male)....il colore glielo diamo noi, dopo.....
 
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 01/02/08 alle 17:25 via WEB
L'arte dell'amore fa questo miracolo: La moglie vede sempre tutto verde.... Il marito vede sempre tutto rosso.... Non si incontrano mai..... L'amore invece permette al marito e alla moglie di vedere entrambi bianco....He he he he :-)
 
 
ex_pre
ex_pre il 01/02/08 alle 17:32 via WEB
Se uno vede sempre tutto rosso e l'altro sempre verde e non s'incontrano mai... 'cavolo ci fanno insieme? Scherzo, ho capito quello che volevi dire! :)
 
doghen
doghen il 01/02/08 alle 20:35 via WEB
Ex, tu chiedi di puntualizzare cos'è il male e cos'è il bene....a me viene da pensare: quando guido devo stare attento a non passare col rosso, quando mi devo addormentare, devo rilassarmi, altrimenti non dormo!! Quindi L'azione appropriata! Per quanto invece concerne materia/energia...hai ragione il saperlo e basta non serve...bisogna farne esperienza...ma provare la fame è proprio quello!! La materia che veicola l'energia!!
 
 
ex_pre
ex_pre il 02/02/08 alle 09:29 via WEB
Quando hai sonno dormi: ma se devi finire un lavoro per domani? Quando hai fame mangi: ma se non hai da mangiare e il tuo vicino spreca il cibo? Siamo stanchi e vogliamo riposare ma il cane del vicino continua ad abbaiare... Sappiamo che nella vita concreta le cose non sono mai lineari e dobbiamo sempre fare delle scelte e compromessi con ciò che vogliamo e ciò che possiamo, ciò che vorremmo essere e ciò siamo. La vita non è un libro scolastico e non torna mai niente. Ci sono punti di riferimento, certo, ma nel quotidiano accadono un sacco di cose impreviste; succede anche che la mattina non siamo così volenterosi come avevamo deciso la sera prima...
 
doghen
doghen il 02/02/08 alle 08:33 via WEB
Ma te, ex, come mai hai questa necessità di definire bene e male? Li vuoi catturare? Incasellare? Non puoi congelarli. Sfuggono. Vuoi delle certezze? Piove, e c'è una bella sensazione primaverile....
 
 
ex_pre
ex_pre il 02/02/08 alle 09:33 via WEB
Il mio bisogno di definire non è per inscatolare o congelare ma per sapere di cosa si parla... vogliamo lavorare il ferro, allora dobbiamo prima purificarlo dalle scorie per avere la materia prima. E' solo una questione di metodo, non critico le idee, solo il metodo.
 
doghen
doghen il 02/02/08 alle 12:52 via WEB
Certo che mi hai fatto pensare...infatti tutti i giorni abbiamo a che fare continuamente con male e bene e quando dobbiamo definirli...è dura! Mi sono preso un libro, per chiarirmi un pò di cose...Ho trovato i Tre Precetti Puri, nel buddismo zen, che recitano: Abbandona il male, fai il bene, fai il bene degli altri..c'è tutta una spiegazione che ti risparmio, sarebbe lunghissima...diciamo che: violiamo continuamente questi precetti (sarebbe impossibile non farlo), dunque si tratta di osservare questo e continuamente mettere mano al disordine che si crea instancabilmente. E' una sorta di lavoro senza fine, che si basa su ciò che incontriamo nella nostra vita. Ecco perchè dicevo l'azione appropriata...o meglio, la non-azione, cioè agire senza che ci sia un soggetto che agisce...strano,vorrebbe descrivere qualcosa di non concettuale e ci ritroviamo a esprimerlo in concetti!! Ciao.
 
 
ex_pre
ex_pre il 03/02/08 alle 12:08 via WEB
Abbandonare il male, fare il bene e fare il bene all'altro è azione, azione del soggetto. E' vero che le cose accadono e siamo noi a relazionarci ad esse attribuendo loro le qualità, è vero anche che questo è inevitabile., Essere passivi di fronte al male proprio e altrui non è neutro è male, in alcuni casi, dicevo, la non azione è male. Uno potrebbe anche dire che il male che ci accade o accade a qualcun'altro sia il compimento del debito karmico e che sia un bene che esso si compia. Mi chiedo però se sia più positivo soffrire e lasciar soffrire affinché il debito sia estinto oppure con una azione appropriata sia possibile aggiungere qualche punto alla nostra evoluzione spirituale ed aiutare magari chi soffriva a fare anch'egli delle azioni per la propria crescita spirituale. Colui che è perfetto non solo è retto ma anche misericordioso cosa vorrebbero altrimenti dire la Compassione e Amorevolezza, le prime due virtù morali del buddismo?
 
   
doghen
doghen il 04/02/08 alle 04:54 via WEB
Se poni la questione in termine di guadagno o perdita, ciò è fuorviante. Non abbiamo niente da guadagnare da aventuali azioni "positive". Tutto è perfetto così comè e noi siamo pienamente illuminati....il viaggio buddista è realizzare, riconoscere questa verità...non c'è nessuna graduatoria...non dobbiamo andare da nessuna parte.
 
     
doghen
doghen il 04/02/08 alle 05:01 via WEB
Anche se i precetti sono quelli, non si può andare in giro con la mentalità del missionario. Ecco perchè bene e male sono comunque concetti da prendere con le pinze...sono solo tracce, cartelli indicatori....se lo scopo è perdere l'identificazione con il proprio ego, è evidente che il più importante è il terzo "fai il bene degli altri", ma il bene degli altri lo fai perchè a un certo punto (si spera), non c'è più un "io" e "gli altri"....rimane soltanto "c'è"......ciao
 
     
ex_pre
ex_pre il 04/02/08 alle 09:17 via WEB
Guadagno o perdita. Ogni cosa che una persona fa dovrebbe avere un tornaconto altrimenti perché agire? Bisognerebbe rimanere passivi... per non perdere? Si agisce per il bene proprio o per il bene del prossimo. Non agire è anche una scelta, forse del bene proprio piuttosto che altrui. Mangio per ottenere il bene di non avere più fame. Ogni azione ha un senso, o crea qualcosa o distrugge qualcosa. Se non andiamo da nessuna parte vuol dire che la nostra vita non ha senso. Nasciamo, mangiamo e beviamo, dormiamo, eventualmente ci riproduciamo e poi moriamo senza passione, senza desideri, passivamente... come dei pesci in un acquario. Ora, io credo che la vita abbia un senso e che il senso sia la piena maturazione di noi come uomini ed esseri spirituali. Uno degli aspetti fondamentali di questa maturazione consiste nell'unificazione, sintesi, del nostro essere con tutti i numerosi aspetti della nostra esistenza. Questo non è andare da qualche parte ma diventare qualcosa. E'questa la direzione, senza competizione con chiunque, senza batter cassa da qualche parte...
 
     
doghen
doghen il 04/02/08 alle 09:36 via WEB
"Beati i poveri di spirito perchè otterranno il regno dei cieli"....questo è quello che voglio dire...non c'è un punteggio...non si accumulano punti "spirituali", anzi sono coloro che si dimenticano di "essere", che otterranno il regno....Ciao!
 
roby2012
roby2012 il 04/02/08 alle 00:53 via WEB
Il bene e il male hanno fatto arrovellare filosofi e teosofi di ogni tempo: alla fine si è venuto a capo che, probabilmente, questi principi essenziali esistono veramente... personificati e non. Ma io non amo la filosofia e non sopporto i teosofi.. perchè è spesso stato detto: "Io conosco la verità" e non "Suppongo". Solo uno affermò: "so di non sapere". Il concetto di bene è certamente riferibile a tutto ciò che rappresenta il positivo e nella dottrina religiosa a Dio. Probabilmente quindi non è un concetto astratto, ma una Via, un percorso tramite il quale si tende ad un perfezionamento ed un affinamento volti ad un obiettivo. Il male invece ha caratteristiche tali da non poter essere ugualmente perimetrato. Perchè la radice del male è subdola, in quanto tende ad autogiustificarsi spesso. Ovvero: se io commetto "il male" è per imparare ad evitarlo. Oppure: per conoscere il bene bisogna sperimentare anche il male. Io credo che, alla fine, tutto dipenda sempre da una scelta. Non si può restare a metà. O di qui o di là.
 
roby2012
roby2012 il 04/02/08 alle 00:59 via WEB
Ma aggiungo: ritengo che la maggioranza viva l'incertezza totale e stia proprio nella metà, fra il bene e il male. Ciao
 
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