Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

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Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Reincarnazione: tiriamo qualche somma

Post n°218 pubblicato il 04 Aprile 2008 da ex_pre
 

°°° Riprendiamo il discorso sulle conseguenze

Con il discorso della reincarnazione sono venute fuori diverse cose interessanti. Riporto i pareri di Luloca, laico scettico simpatizzante del buddismo, di Roby medjugorjano new age e del nostro amico Soul tutto bocca-orecchio.
Siamo comunque giunti a una conclusione: accettare la dottrina della reincarnazione significa rivedere ampiamente tutta la Scrittura e accettare il fatto che essa è quasi tutta da buttare nel cestino.
Innanzitutto bisogna rivedere tutta la teologia del peccato in particolare l' aspetto di relazione con il Divino. Il peccato è esclusivamente un insuccesso individuale. Viene così a mancare il presupposto della Bibbia. Per dirla in modo teologicamente più corretto: viene meno tutta l'Economia della Salvezza. Se non c'è un peccato non c'è nemmeno bisogno di un Salvatore o Messia. Nella dottrina reincarnazionistica ognuno si salva da se e quindi è addirittura sbagliato che Qualcuno intervenga a nostro favore. Cristo quindi non ci ha salvato, la sua incarnazione non ha portato nulla di nuovo, il fatto che egli sia Dio è quindi inutile visto che con la sua incarnazione egli assunse e trasformò la natura umana. La sua morte in croce o non c'è mai stata o non ha alcun senso, la sua resurrezione è o un invenzione o comunque non ha alcun senso per noi.

Non sto a spingere sulla visione di Soul ma certo è che la verità non c'è negli scritti canonici accolti dalle Chiese cristiane, questo è ciò che direbbe Elisa (relativista), Luloca (scettico ), Roby (rivelazionista privato e neo sacerdote di Melkisedech) e Soul (prestigiatore).
Non potendoci quindi fidare degli scritti ufficiali ai quali le Chiese
fanno riferimento noi non abbiamo nulla che ci dica chi era Gesù, cosa
ha fatto e detto. Concludendo, dovremmo fidarci di qualsiasi opinione
di chi dice di sapere come stanno le cose oppure andare per la nostra strada sperando che Qualcosa o Qualcuno ci dica qualcosa ma non in linea con la visione ebraica-cristiana.

Tanto tempo fa feci una scelta tra le due visioni: resurrezione e reincarnazione, divenni cristiano e cattolico e lo sono ancora, un cristiano che si stupisce, che si fa domande e ascolta tutti con curiosità ma alla fine ritorna nel suo.

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Commenti al Post:
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 11:14 via WEB
Non so se quella Elisa di cui parli sono io, comunque di ciò che sta scritto nei vangeli mi fido (nel post precedente parlavo di A.T. quando ho detto che sono storielle per lasciare un messaggio all'uomo), mi fido solo in modo particolare perchè c'è quello di Giovanni ma mi piacerebbe sapere con che criteri sono stati scartati glia altri vangeli, compreso quello prezioso della Maddalena.
A parte ciò, io proprio non vedo perchè mai bisogna rivoluzionare le scritture se esistesse la reincarnazione. L'anima sappiamo che non muore e cosa ci sarebbe di sbagliato se rientrasse in un altro corpo? Noi viviamo in questa vita e non ci è dato sapere con esattezza se rivivremo o no e in ogni caso nella nuova vita non ci sarà dato sapere chi eravamo (eccetto casi eccezionali). Quindi viviamo in ogni caso con l'esclusiva di una vita e non con il presupposto di rivivere e di poter fare un domani ciò che non facciamo oggi. Gesù è morto per noi, per questa vita e ciò che conta è sempre il qui e ora. Perciò, io pur non scartando l'idea della reincarnazione, vedo la Pasqua per come deve essere....del peccato meglio non parlarne, nei secoli la Chiesa l'ha fatto diventare un mostro ma non lo è! Peccare è la cosa più normale che esista per un uomo, ovvio è che se lo si fa apposta e con un certo gusto, il discorso cambia.
 
 
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 11:32 via WEB
Bah, mi sembra inutile stare a riscrivere ancora una volta le cose che ho spiegato. Tanto ti becco stasera ;) hehehehe
 
   
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 11:45 via WEB
he he...certo! Sono sicura che passeremo la serata a parlare di religione e reincarnazioni varie....sicuramente... ^_* he he
 
luloca
luloca il 04/04/08 alle 11:23 via WEB
l'importante alla fine è farsi delle domande e non dare mai nulla per scontato. La vera religione è la ricerca. Dire di conoscere la verità equivale ad interrompere la ricerca.
 
 
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 11:40 via WEB
Il senso della ricerca è il risultato... qualcuno sarà giunto a qualche risultato? La tua religione è la ricerca!
 
   
luloca
luloca il 04/04/08 alle 11:46 via WEB
Facciamo un esempio. La scienza raggiunge dei risultati, ma quei risultati non sono altro che l'inizio di altre scoperte. La conoscenza non è un limite.
 
     
gicotagi
gicotagi il 04/04/08 alle 11:54 via WEB
prima o poi o impazzirai se cerchi la verità attaverso la conoscenza in generale...o rimarrai deluso e sconsolato....Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; 19 infatti sta scritto: «Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l'intelligenza degli intelligenti». 20 Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? 21 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. 22 I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, 23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; 24 ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 25 poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. 26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 29 perché nessuno si vanti di fronte a Dio. ...Dio sta rispondendo..a tutte le tue domande luloca...se lo cerchi veramente è arrivato il momento del pentimento e del ravvedimento...shalom
 
   
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 11:47 via WEB
Ad esempio per me non conta arrivare a sapere se esiste o no la reincarnazione, se Gesù era il compagno di Maddalena o quant'altro...per me il risultato è sentire la presenza di quel Qualcuno verso il quale tendiamo le nostre speranze e ricerche.
 
     
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 11:59 via WEB
Se il risultato della Incarnazione, della predicazione della passione e morte e della resurrezione è percepire la presenza di Qualcuno... beh povero Gesù! Meglio pensare che se la sia svignata davvero ai tropici con la Maddalena! :)
 
     
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 12:11 via WEB
Pretico ma cosa dici??? Non hai capito o meglio non ho trasmesso il senso di ciò che intendevo dire. Però buona anche l'idea di Gesù ai tropici con la Maddalena, perchè no? Ma dimmi brutto pretino, che cosa c'è di sbagliato o di sottovalutato del percepire la presenza di Qualcuno (che ovviamente per me è Dio)?
 
     
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 12:12 via WEB
(ho scritto pretico ma volevo scrivere pretino) ^_^
 
 
gicotagi
gicotagi il 04/04/08 alle 11:45 via WEB
gli storici hanno confermato che nazareth deve essre esistita nahe prima della nascita di Gesù...tu..e le tue trovate..alla luigi cascioli ..non meritate risposta..sembra che siete dei cattolici..delusi e repressi..se la chiesa vi ha deluso..perchè ve la prendete con Gesù?
 
   
luloca
luloca il 04/04/08 alle 11:48 via WEB
si... erano due o tre capanne di frasche.
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 11:50 via WEB
anche nel neolitico esisteva qualche insediamento... un po come in tutto il territorio dove abitano uomini. Nazareth comunque è stata fondata intorno al 70, in seguito ad una rivolta contro i romani.
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 11:53 via WEB
Verissimo.
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 11:53 via WEB
quello che cerco di spiegarti è che prima di allora Nazareth non esisteva neanche come nome.
 
     
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 11:53 via WEB
Anche se fosse una sola capanna e la gente la chiamasse Nazareth non si può dire che sia una notizia falsa. Se i Vangeli sono scritti nel primo secolo sarebbe assurdo che avessero riportato un falso, tutti si sarebbero ricordati che Nazareth è stato fondato l'anno scorso! Avevano l'imbarazzo della scelta tra tanti posti perché usare il nome di una cosa problematica? Non so da dove tiri fuori questi dati Luloca ma sarebbe bello sapere per poterci confrontare altrimenti parli da solo!
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 12:15 via WEB
Comunque nazareno vuol dire che era di estrazione nazirea, non che venisse da Narareth.
 
     
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 12:22 via WEB
Gesù di nazirei... hehehe!
Lu 2:39 Com'ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città.
Lu 4:16 Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere...
Giov 1:46 Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere».
Giov 1:45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe»
Com'è complicata la tua vita Soul!
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 12:43 via WEB
Gli apostoli che sono stati prima di noi l’hanno chiamato così: Gesu' Nazareno detto il Cristo...«Nazara» è la «Verità». Perciò «Nazareno» è «Quello della verità»..." (Vangelo di Filippo, capoverso 47 - testo gnostico del II secolo dopo l’era volgare). E’ anche possibile che la parola Nazir, non sia la radice della parola il “Nazareno” poichè Gesu', esseno, era il “Nasareno”, cioè da Naser, il “germoglio”. Gli esseni (vedi Inni) e lo stesso maestro di Giustizia si consideravano il germoglio, il virgulto nascosto da cui sarebbe sorto il nuovo Israele attraverso il Nuovo Patto costituito da Dio con i Qumramiani. "Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato (esseni) cominciava ad essere dimenticata" (Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979); Come vedi Ex-prete, la storia è un pò più complessa di come a suo tempo ti è stata trasmessa...da qualche sempliciotto.
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 15:00 via WEB
i passi che citi sono giusto quelli che a detta di molti hanno subito delle falsificazioni. Ti cito un passo io: "Terminate queste parabole, Gesù partì di là e venuto nella sua patria insegnava nella Sinagoga. La gente del suo paese, riconosciutolo, si mise a parlare di lui. Gesù, udito ciò che dicevano, partì di là su una barca, ma visto che la gente restava sulla spiaggia guarì i malati e moltiplicò i pani e i pesci. Congedata la folla, salì sul monte e si mise a pregare. Dal monte vide che sotto, nel lago di Tiberiade, la barca degli apostoli era messa in pericolo dalle onde generate dal vento che si era improvvisamente levato" (Mt.13/53). Dove sta a Nazareth un monte o un dirupo, e dove sta il lago?
 
     
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 12:29 via WEB
Soul ma come te le inventi queste cose? Cavolo che fantasia!!! Mi sa che anche le tue canne sono di ottima fabbricazione!
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 15:15 via WEB
Allora fattela anche tu qualche canna, può darsi che ti svegli dal torpore...
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 14:41 via WEB
la città che descrive il vangelo è più di qualche capanna, c'era persino una sinagoga. E in ogni caso Nazareth è in pianura e il lago più vicino dista circa 40 km. Un po difficile ambientare li le prime predicazioni poichè si fa spesso riferimento sia al lago che a dirupi. In realtà, con molta probabilità, nazoreo non si riferisce affatto alla città di provenienza, ma ad una non ben precisata stirpe o fazione di provenienza. Perchè i falsari abbiano deciso di falsificare questo particolare è ancora un mistero, ma alcuni ritengono che il motivo sia dovuto al fatto che i nazorei non godevano di una buona fama, soprattutto in ambito romano. La falsificazione del censimento ha invece una motivazione ben precisa: farlo nascere a Betlemme avrebbe avvalorato la profezia di Michea e quindi dato un spunto per definirlo messia.
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 14:52 via WEB
la differenza sostanziale tra i vangeli detto di Giovanni e quelli sinottici a mio avviso sta nel fatto che quello di Giovanni è sfuggito a questo tipo di falsificazione. Forse non sono riusciti a metterci mano perchè si trovava altrove.
 
elisar_81
elisar_81 il 04/04/08 alle 12:14 via WEB
Loluca mi potresti dire che marca di canne ti spari? Devo assolutamente provarle, mi pare di capire che sono da sballo!!! he he :)
 
ex_pre
ex_pre il 04/04/08 alle 13:00 via WEB
Ora devo salutarvi perché ritorno a Rovigo ci rivediamo nei prossimi giorni... nel frattempo cercherò come si dice in ebraico verità e germoglio. Un abbraccio
 
roby2012
roby2012 il 04/04/08 alle 15:20 via WEB
Circa la definizione calzante che mi riguarda, caro Roy, hai cercato le migliori assonanze, ma ti dico che nessuna corrisponde al vero. Voglio dire che il peccato non si può negare, poichè l'errore è stato calato in questa umanità terrestre. La piega giusta al peccato sarebbe quella di non commetterlo più... e non perchè Dio si incazza, ma perchè deludiamo le sue aspettative, lo intristiamo e nel contempo facciamo il gioco del suo nemico. In verità lo sbaglio più grosso è quello di considerarci peccatori davanti a Dio, per il quale siamo invece Figli. Figli disabituati alla Luce, Figli pietre rotolanti nella ghiaia del Mondo, Figli consapevoli di essere estremamente piccoli di fronte al Signore Dio, eppure così importanti e grandi per Lui. Figli....! E non peccatori.
 
 
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 15:50 via WEB
La più grande disgrazia che sia capitata all'umanità è quando artificiosamente e con malizia è stato immesso nel comune sentire il concetto di peccato, assolutamente inesistente. Le più grandi menzogne e disastri sono stati perpetrati in nome di questa invenzione dell'uomo. Tutti i peggiori sensi di colpa, le ipocrisie sono nate col nascere del concetto di peccato. Se questo esistesse, sarebbe valido per tutte le creature, invece vale solo per i catto-cristiani, guarda caso..
 
   
gicotagi
gicotagi il 04/04/08 alle 17:33 via WEB
si c'è una setta negli states,intitolata 666 e il capo di quella setta organizzata roprio come una delle tante chiese evangeliche statunitensi...dice di essere il Cristo e che il peccato... non esiste..... siao proprio negli ultimi giorni..presto il vero Cristo verrà...e sistemerà ogni cosa. shalom
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 04/04/08 alle 17:38 via WEB
Si...speriamo che il suo treno non porti ritardo...eheheh...che mattacchione che sei Gico...!!!
 
     
luloca
luloca il 04/04/08 alle 18:33 via WEB
per sistemare le cose in quel paese ci vorrebbe giusto un miracolo. Nell'attesa della sua venuta speriamo quantomeno che votino per Obama.
 
   
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 09/04/08 alle 16:44 via WEB
Ben detto. La colpa originaria s'appartiene alla concezione masochista e spesso crudele dell'ebraismo che la trasse a sua volta dalle teologie terrificanti e tenebrose dei popoli mesopotamici. Per esserne purificati non bastavano sacrifici anche umani per quelle disumane divinità assetate di sangue. Ma, nonostante il messaggio sublime dell'Uomo che più di tutti ha fatto progredire questo basso mondo sulla via della Luce, la teologia cristiana non ha saputo cancellare la teoria della "colpa", questa tenebrosa e ingiustificata visione del mondo che è indegna dell'uomo e della sua libertà.
 
     
roby2012
roby2012 il 09/04/08 alle 17:52 via WEB
Che il peccato non esista mi sembra una affermazione un tantinello gratuita.... anche perchè l'umanità è un crogiolo di errori da far paura! La cosa "diabolica" è che questi errori sono inveterati, recidivi e assurdi: e il pentimento, il ravvedersi è una buona cosa ed opportuna, allorchè si SCELGA di non sbagliare più. L'errore della Chiesa è stato quello di legare l'uomo all'errore e mostragli l'Abisso quale pena (eterna!!!) dei propri sbagli: hanno prostrato l'uomo con una condanna ed una punizione divina, un peso che nemmeno loro sono stati capaci a reggere, quando in verità, chi compie il male, chi continua a percorrere vie sbagliate, vedrà ricadere su stesso il male compiuto, esclusivamente per causa sua. Si troverà, costui, a pagare il fio dei propri misfatti attraverso una Legge di Affinità e di Giustizia, e non di punizione... e certamente non in eterno... grazie al fatto che, reincarnandosi, egli può tornare in questo mondo (o in altri) al fine ultimo di ritrovare la retta via: e vi sono molteplici maniere per attuare questo personale piano di risalita. Non ancoriamoci al concetto del peccato come ad una condanna ineluttabile: vi è sempre qualcuno pronto a lapidare, ma la mano di Cristo è invece sempre tesa verso chi decide di ravvedersi e cambiare la propria vita in funzione del proprio progresso spirituale.
 
roby2012
roby2012 il 04/04/08 alle 20:52 via WEB
Credo però, caro SOUL, che tu non abbia frainteso le mie parole... e chiunque altro/a. Il peccato ha tanti nomi e svariate valenze, diversi pesi e misure. Gli errori che commettiamo dovrebbero farci comprendere che siamo su una strada sbagliata, rispetto a quella che dovremmo aver intrapreso; come ho già scritto, l'errore, il virus, questo "file" corrotto, è calato nel cuore dell'umanità... ma a noi è stato dato il modo di capire quando sbagliamo perchè siamo forniti anche di una "coscienza". Ora, questa "coscienza" la possiamo chiamare in diversi modi: la "Chiesa" ci ha inculcato una coscienza da peccatori e quindi rivolta al pentimento e alla correzione, in quanto Dio andrà prima o poi a castigarci; io credo invece che Dio non castighi mai... e proprio per questo motivo non dobbiamo sentire il Padre come un giudice ma proprio come un Padre, per giunta amorevole, che perdona ogni nostro fallo in virtù di un nostro ravvedimento e mettendo in pratica, alla fine, le parole della preghiera "Padre nostro" (guarda caso...): "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Di per sè sono i nostri stessi errori che ci auto castigano e ci pongono su strade diverse da quelle del Padre: proprio sbagliando ce ne possiamo accorgere e, con il cuore, tornare una volta per tutte, nella direzione giusta, quella che ci conduce a Dio, alla Luce. Pentiamoci umilmente nel nostro intimo e chiediamo scusa, a Dio e al nostro fratello, alla nostra sorella... alziamo gli occhi al Cielo e volgiamo lo sguardo e il cuore al nostro Padre, che ci sta attendendo: noi le sue pecorelle smarrite del suo Gregge di Israele, noi i suoi Figli, noi quelli che, un giorno, abbiamo a Lui detto SI'.
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 06/04/08 alle 18:10 via WEB
Anche se fuori tempo massimo, permettimi di esprimere una mia modesta opinione sull'argomento "reincarnazione", che considero molto interessante. La Chiesa lo ha sempre visto con sufficienza. Anzi in contrasto con l'economia della salvezza, come tu stesso dici nel tuo post. Io la penso un pò diversamente. Inizio con una brevissima premessa. La teologia cristiana ci fa salvi per l'unico Sacrificio redentivo di Cristo sulla Croce. Ma dopo quel Sacrificio risolutivo e necessario anche le nostre sofferenze individuali e collettive acquistano senso e significato: sommate alle sofferenze del Figlio di Dio, esse stesse hanno la capacità di redimerci e di riscattarci dalla colpa. Ma girando gli occhi attorno non è chi non veda che noi non siamo gli unici a soffrire su questo basso mondo. Nessuno può negare che anche gli animali patiscono eguali se non maggiori sofferenze. La differenza è che per la religione cristiana la nostra sofferenza ha valore anche ai fini della salvezza eterna e quella del cane, del gatto, delle infinite varietà in cui si manifesta la vita animale non sarebbe invece che una crudele sofferenza fine a se stessa. In questo contesto, la reincarnazione avrebbe forse una sua logica riequilibratrice e un suo intrinseco scopo, entrambi volti a superare una visione del mondo in cui la sofferenza delle altre specie viventi diverse dall'uomo sarebbe da interpretare come la conseguenza della volontà sadica di un Dio capriccioso e senza pietà verso alcune Sue creature (che poi rappresentano la maggioranza del creato) e sommamente ma incomprensibilmente benevolo verso le altre, cioè gli uomini.Con stima. Pino
 
 
roby2012
roby2012 il 06/04/08 alle 22:37 via WEB
Eri partito benissimo, Pino... stavo esultando per quanto scrivevi! Ma perchè sei poi caduto sugli animali? Pensi che Dio non abbia nessun cuore per loro, nè sue Leggi e decisioni in merito? Come puoi pensare che Dio agisca su un riequilibrio delle sofferenze facendoci reincarnare in un animale?!!! Possibile che non si riesca almeno ad immaginare, se non a comprendere, che il progresso dell'anima UMANA è compiuto a stadi... stadi che si possono traguardare un po' alla volta, attraverso le esperienze terrena e spirituale? E che senso può avere reincarnarsi - che so - in un cavallo, secondo ciò che tu giustamente chiami "economia della salvezza"?
 
   
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 08/04/08 alle 17:29 via WEB
Vorrei chiederti: secondo te il dolore degli animali ha o non ha lo stesso grado di sofferenza di quello degli uomini, ha o non ha la stessa dignità? Secondo me soffrono né più né meno come noi. E spesso siamo noi stessi gli artefici di trattamenti ingiusti e disumani verso le povere bestie. Secondo me il dolore degli animali ha la stessa dignità del nostro. Ora è del tutto evidente che noi guardiamo il mondo con il nostro metro. L'uomo è la misura di tutte le cose. Ma in questo atteggiamento io vedo tanta presunzione. La stessa pretesa di pensare che Dio ci ha creati a Sua immagine e somiglianza è il risultato di una visione antropomorfa che sta tra il blasfemo e il ridicolo. Se uno scarafaggio potesse arrivare a figurarsi Dio, se lo rappresenterebbe come uno che appartiene alla sua specie. Noi, al pari dello scarafaggio, non abbiamo alcun diritto di pensare a Dio, l'Essere infinito, come ad Uno che ci rassomigli o che ci faccia assomigliare a Lui. E' presunzione bella e buona e bestemmia allo stato puro! Ma non abbiamo nemmeno motivo di ritenerci superiori agli altri esseri viventi che, come noi, abitano il creato. Se noi abbiamo un'anima perché negarla agli animali? Se noi (parlo dal punto di vista dei cristiani) abbiamo la possibilità di sommare le nostre sofferenze al Sacrificio di Cristo, perché questo non deve essere possibile alle povere bestie, che soffrono come e forse più di noi? Ecco perché la teoria della reincarnazione, che prevede successivi passaggi dell'anima dall'uomo agli altri esseri viventi fino all'espiazione completa della "colpa", potrebbe forse ristabilire la giusta prospettiva e assegnare una maggiore dignità all'intero creato, opera delle mani di Dio, e non ad una sola parte di esso. Per quanto riguarda invece la "colpa" è ovvio che tale concezione s'appartiene quasi interamente alla tradizione ebraico-cristiana, tradizione per certi versi masochista, crudele e tenebrosa, e non è detto che le altre culture che la respingono non siano espressione di libertà maggiore della nostra o che non siano più avanti di noi nel cammino dello spirito.
 
     
roby2012
roby2012 il 08/04/08 alle 22:43 via WEB
Pino... comprendo la tua compartecipazione alla sofferenza della fauna. Dimentichi che anche il mondo vegetale e quello minerale soffrono parimenti, giacchè tutta la natura, sottoposta al giogo della cecità umana, è inquinata sia fisicamente che spiritualmente. Non per equilibrare, tuttavia, il Signore ha previsto la reincarnazione, bensì perchè l'uomo possa alfine accorgersi di quanto male ha esercitato sulla natura e sui suoi stessi fratelli, oltre che su sè stesso. Se gli animali soffrono (vivisezione, prigionia, squilibri geofisici) come possiamo dimenticare gli sconvolgimenti oceanici (tsunami), il disboscamento (desertizzazione), l'inquinamento atmosferico ed il famoso "buco dell'ozono"? L'umanità ha trattato la natura, Dono immenso del Signore, come fosse una polveriera, un banco d'esperimenti (nucleari): abbiamo necessità di un cambio generazionale, per una umanità rivolta al bene della Terra... e ciò sta per avvenire.
 
 
luloca
luloca il 07/04/08 alle 13:02 via WEB
X pinosilvestre - a mio avviso ti sbagli, e sbagli soprattutto perchè non conosci il senso della rinascita e le strette implicazioni con il concetto di karma. Causa ed effetto, ed il concetto di Karma, con il cristianesimo non hanno nulla in comune. La sofferenza, per gli orientali, non è un credito, ma un debito, e in se non ha alcun potere salvifico. Inoltre, causa ed effetto, come motore perpetuo della vita, nega l'esistenza di una entità divina, a beneficio di una legge o meglio un principio, sul quale la vita si regge.
 
   
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 08/04/08 alle 17:44 via WEB
Conosco in modo molto superficiale il concetto del karma e le sue implicazioni. Sono tuttavia convinto che l'uomo, nel suo plurimillenario cammino verso la Verità e la Luce, abbia intrapreso strade che alla fine lo condurranno ad un'unica meta. Basta intenderci sui termini e su ciò che essi racchiudono nel loro intimo significato. Spesso le incomprensioni derivano proprio da questa incapacità di cogliere l'etimologia dell parole, vale a dire la loro intrinseca forza. Il guaio è che l'uomo nasconde un vizio antico: l'eccessiva considerazione di sé. E questo lo spinge ad una smodata presunzione fino al punto di ritenere valide solo le sue idee, di considerare attendibili solo le sue teorie, di prestar fede unicamente alle sue costruzioni teologiche, di rifiutare in blocco altre visioni del mondo che pure lo aiuterebbero a ricercare più speditamente la Verita e a vivere in un mondo più tollerante e pacifico!
 
     
luloca
luloca il 08/04/08 alle 18:34 via WEB
Il buddismo ed il cristianesimo si sono evoluti su binari separati. L'uno è nato all'interno dell'ebraismo con implicazioni nel mondo della filosofia greca, e l'altro all'interno dell'antica filosofia tantrica dell'India, che non pone affatto il suo interesse su dio, ma sull'uomo. Mi sembra pretestuoso cercare punti di unione tra queste culture così diverse. Se un'unione c'è, quella è nella natura umana che ha portato a porsi delle domande su se stessa e a elaborare queste visioni della vita. Alla fine quello che è importante è che la gente sia felice... pur nella enorme diversità delle loro visioni religiose. Non ho mai creduto nell'ecumenismo: mi sembra solo un modo per creare tanta confusione e per far credere ciò che non è. Più che pregare insieme credo sia più importante vivere insieme. Un mondo di uguali non è solo impossibile... è anche noiso.
 
     
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 09/04/08 alle 10:17 via WEB
La verità - come ho cercato di dire rispondendo al tuo ultimo commento nel mio blog - è come una pietra preziosa dalle mille sfaccettature, tutte egualmente capaci di catturare e diffondere la luce. A patto però che nemmeno una di esse venga oscurata. La violenza fatta a chi ha idee e visioni del mondo diverse dal pensiero "dominante" è violenza fatta alla stessa Verità ed al suo faticoso cammino verso la Luce. Cammino che deve essere percorso insieme e liberamente, cioè nel rispetto delle molteplici ma essenziali diversità dei credi religiosi. Con stima. Pino
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 09/04/08 alle 15:47 via WEB
Molto saggio Pino..
 
     
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 09/04/08 alle 16:31 via WEB
Grazie. Vorrei però far notare che questa visione di grande apertura alle idee ed alle diverse visioni del mondo è molto bene espressa da Paolo nella lettera agli Efesini. Nello stile vigoroso e forte che gli è proprio l'Apostolo delle Genti scrive: "Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti" (Ef 4, 6). Più tollerante di così!!!
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 09/04/08 alle 16:36 via WEB
Mmmm...come non detto...!!!
 
     
luloca
luloca il 09/04/08 alle 23:54 via WEB
Eccolo li. Tanto tollerante, aperto alle diverse visioni della vita, e poi sei pronto subito a mettere la tua ciliegina sulla torta. Con tutto il rispetto al signor Paolo di Tarso, io un padre già ce l'ho e mi vuole tanto bene. La presunzione dei religiosi non è quella di decidere di credere per fede, ma quella di deciderlo anche per gli altri.
 
Giles2004
Giles2004 il 07/04/08 alle 20:56 via WEB
Ciao ex_pre, mi sono appena salvato post e commenti su reincarnazione, cristianesimo dal tuo blog (me li leggerò con calma ... dopo averli stampati); colgo l'occasione per risegnalarti una nuova edizione del mio sito "Un Ponte d'Amore con l'Aldilà" http://digilander.libero.it/Giles2004/ aggiornata al 3 aprile 2008. Un fraterno abbraccio :) Giles
 
SOUL2007
SOUL2007 il 09/04/08 alle 15:35 via WEB
Tanto tempo fa feci una scelta tra le due visioni: resurrezione e reincarnazione, divenni cristiano e cattolico e lo sono ancora, un cristiano che si stupisce, che si fa domande e ascolta tutti con curiosità ma alla fine ritorna nel suo. Allora sei un cristiano con l'elastico.... Brutto affare, perchè non sarai mai uno spirito libero.
 
 
ex_pre
ex_pre il 10/04/08 alle 09:08 via WEB
Essere uno spirito libero... essere liberi per fare cosa? Il cristianesimo, il cattolicesimo, è sufficientemente ampio per me e nonostante io lo abbia studiato tanto ritengo di non conoscerlo ancora abbastanza. Quello che ho fatto nella mia vita come crescita spirituale lo devo al fatto che ho scelto di seguire una sola strada.
 
   
SOUL2007
SOUL2007 il 10/04/08 alle 09:26 via WEB
Ed è molto giusto, Roy..magari tutti avessero già fatto una scelta così. Ma quando dici che, "comunque ritorni", ti autoimponi dei limiti che sinceramente non hai. Si può essere spiriti liberi anche in un credo come il cristianesimo, a patto di rispettare sempre la propria libertà.
 
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