Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

Ex, ex, ex-tante-cose e fino a quando non diventerò anche ex vivo sarò in via di definizione, sempre coerente con me stesso; sempre io

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UN TEST CHE MI RAPPRESENTA


Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Il ramo secco?

Post n°266 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da ex_pre
 


°°° Sulla verginità in genere e in particolare
Riprendo alcune questioni sollevate dai commenti al post precedente partendo da una domanda: quali sono i significati della verginità? La verginità ha un forte valore simbolico antropologico e ai suoi significati arriviamo riflettendo sugli aspetti prettamente umani che sono alla portata di tutti e con un po’ di buona volontà possono essere compresi. 

1) Nell'ottica umana.
La verginità non è solo una realtà fisica, a noi interessa proprio perché è una realtà simbolica che va ben oltre il discorso di integrità fisica. Essere vergine vuol dire essere incorrotti, essere rimasti così come eravamo quando siamo nati. La verginità è un segno di innocenza e quindi di purezza. La/il vergine non è mai appartenuto a nessuno, non ha mai avuto una relazione affettiva tale da arrivare ad offrire il proprio corpo ad un'altra persona. Donare la verginità ad un uomo/donna è espressione di una donazione totale, è la prova di un amore esclusivo, indiviso e integro. Ricevere la verginità della persona amata vuol dire ricevere una persona nel suo stato originario, ricevere una parte, quella più intima e custodita più gelosamente che nessun altro ha potuto raggiungere.
Se quindi la verginità è vista come un valore questo valore è riferito alla sua donazione, è un valore tanto quanto diventa espressione di amore totale. La verginità non donata è un segno negativo perché è un atto egoistico che esprime incapacità di amare e di conseguenza è sinonimo di sterilità! La verginità che non diventa veicolo di amore è la negazione di se stessa. 

2) Nell'ottica cristiana
Quando parliamo di verginità in abito cristiano ci inseriamo in pieno dentro il significato antropologico. La sessualità per sua natura (in tutti i suoi aspetti) ci orienta alla relazione, ci rende esseri capaci di dare e ricevere amore. La verginità è espressione di un amore esclusivo, totale e indiviso per Dio. Pertanto si potrebbe dire che il vergine ha cuore solo per Dio e solo a lui appartiene, con lui intrattiene una relazione esclusiva, intima e feconda. Questo è il nucleo stesso della vita consacrata religiosa e monastica cristiana. Dietro alla verginità non c’è un idea negativa della sessualità ma l’idea che l’amore è totale e perfetto solo se è indiviso. L’essere umano avendo un solo cuore non può amare perfettamentre se è diviso. Non credo si tratti di cose difficili da capire per chi ha mai amato veramente! 

3) In prospettiva mariana
Quando diciamo che Maria è vergine ed è rimasta vergine vogliamo dire (tra l'altro) che il suo amore e appartenenza a Dio era perfetta. Questa sua appartenenza a Dio, il suo essere sposa di Dio noi lo esprimiamo proprio con l’idea di verginità. Come lei anche Cristo era un vergine. La verginità è quindi una modalità di vivere ed esprimere la propria sessualità che solo in Maria è diventata una fecondità tale da provocare anche una reale maternità. 

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Commenti al Post:
frapeace
frapeace il 03/10/08 alle 20:50 via WEB
Penso che la verginità di Maria rappresenti anche il modo di vivere che ci apparterrà nella nuova creazione. la visione di di Dio faccia faccia e infinitamente più appagante, fruttuosa e feconda dell'intimità che si vive nella relazione sessuale, la qual cosa, se si pensa a quando sia meraviglioso quello che succede fra un uomo e una donna nel loro reciproco donarsi, è tutto dire. E' da sottolineare che se questo è appartenuto a Maria può, anche se non allo stesso modo, apartenere anche a noi, anzi è l'unico modo per colmare quel senso di incompletezza che ci accompagna lungo tutto il nostro cammino verso la perfezione a cui siamo chiamati.
 
 
ex_pre
ex_pre il 05/10/08 alle 09:24 via WEB
Ciao Umbè, si anche il discorso della verginità come anticipo della vita futura ha il suo valore e particolarmente quello della nostalgia per la pienezza di Dio ma in questa sede mi piace trattare cose il più possibile razionali e che sono alla portata di tutti anche coloro che non hanno la fede o che non sono cristiani.
 
luloca
luloca il 03/10/08 alle 21:15 via WEB
Da quento mi hanno insegnato, esiste l'amore sacro e l'amore profano, e non sono l'identica cosa. Non voglio fare il saccente ma mi pare che in quello che dici c'é molta confusione. Paragonare l'amore tra uomo e donna (o tra due uomini o due donne, se no Ganimede mi sgrida), all'amore per dio, anche se sono totalmente non credente, francamente mi sembra un po riduttivo e banale. Si, sento dire spesso: é andata sposa a dio, riferendosi alle suore, ma questa cosa la trovo un po grezza come soluzione. Questo harem di dio, quanto é grande? Tu credi veramente che certi "vuoti particolari" possano essere riempiti da dio? Io non credo. A mio parere può esistere una vita spirituale, ma esiste anche una vita materiale, sessuale ed affettiva di cui nessuno può farne a meno, e che può essere riempita solo da altri esseri umani. L'idea che avete di dio, da quanto riesco a capire, risiede in un ambito intimo interiore, ed é quindi ancorato alla coscienza individuale. Come dicevamo qualche post indietro, le componenti umane invece sono molteplici e non si esplicano solo nell'individualità, ma nel suo essere sociale. Da qui l'impossibilità di un dio "che può tutto", di sostituirsi ad un essere umano. Per quanto l'uomo appaia inperfetto, se paragonato alla perfezione che concepite per il vostro dio, egli é insostituibile nel suo apporto umano. Avrei anche altre cose da dire, ma devo andare a ballare e ho fatto già molto tardi. Mi riprometto di ripredere il discorso.
 
 
ex_pre
ex_pre il 05/10/08 alle 09:56 via WEB
x Luloca
La tua riflessione e le tue obiezioni sono molto interessanti. Tu dici bene quando affermi che Dio risiede nel nostro intimo, egli è più intimo a quanto siamo noi intimi a noi stessi e per quanto Egli sia già presente siamo noi a doverlo raggiungere con la nostra coscienza individuale, siamo noi a dover trovare la strada per penetrare l'intima presenza di Dio. Per fare ciò noi usiamo tutte le capacità che disponiamo come esseri umani. L'amore è l'operazione umana privilegiata in questo tipo di lavoro. Pertanto l'amore, essendo una struttura umana non può differire dall'oggetto, noi come esseri umani amiamo con le nostre capacità umane. Si ama Dio umanamente oppure una persona o un'idea. Quell'amore per "l'oggetto" consiste nel desiderarlo e di conseguenza quel desiderio di possederlo anima ogni nostra capacità; al fine di possedere il bene amato noi siamo in grado di "svuotarci" di noi stessi e perfino morire perché senza quel bene amato la nostra vita non ha più senso. Amare in senso coniugale (sessuale)una persona vuol dire consegnarsi a lei, di conseguenza non si appartiene più a se stessi ma diventiamo reciprocamente proprietà esclusiva di una persona e in questo troviamo la pienezza di noi stessi e della nostra vita, questo ci realizza come persone. Questo stesso tipo di relazione è possibile anche con Dio ed è ciò che i religiosi, frati, monaci e compagnia bella fanno, questo è il SENSO (nel suo significato pieno) della loro vita.
 
   
luloca
luloca il 05/10/08 alle 23:37 via WEB
Scusami tanto expre: tu parli di una esperienza di dio che sembra riconducibile solo al clero. Da quanto ne so io invece l'esperienza di dio dovrebbe essere universale e accessibile a tutti, anche a chi non fa alcun voto di celibato. Continuo comunque a rimanere della mia idea. Non mi hai convinto. Ritengo che l'esperienza spirituale sia qualcosa che non esclude una ricca vita amorosa e sessuale. Perché dovrebbe? Oltretutto, un rapporto affettivo equilibrato, non é il ricercare la perfezione nell'altro, ma il perfezionarsi insiemme. E questo é possibile farlo solo tra due esseri umani che sbaglinao entrambi. Nei tuoi intenti c'é per caso quello di "perfezionare" dio?
 
     
luloca
luloca il 05/10/08 alle 23:54 via WEB
Al contrario, da quanto ho capito io, i credenti cercano in dio la perfezione pura in cui fondersi. Non é quindi uno scambio, ma un abbandonarsi a qualcosa che si avverte come superiore. Un aspetto questo che cozza moltissimo, a mio avviso, con gli intenti di tipo amoroso. In amore al contrario spesso idealizziamo il nostro oggetto di attenzione, lo facciamo nostro, mettiamo in campo i modi per sedurlo e per farlo essere quello che noi vogliamo che sia. Trasformiamo il nostro oggetto d'amore e lei nel contempo trasforma noi, fino a ritrovarci (qualdo va bene) in un rapporto di simbiosi in cui l'uno soddisfa l'altro nel proprio bisogno affettivo. E' un po tardi e forse non mi sono espresso bene, spero che il succo del discorso che volevo fare si sia capito. Morale: noi nel rapporto affettivo non abbiamo alcun bisogno della "perfezione", anzi spesso, in un essere umano, la perfezione ci spaventa.
 
     
luloca
luloca il 06/10/08 alle 12:59 via WEB
continuo il discorso sulla verginità dicendo che a mio avviso, una purezza carnale, non ha necessariamente attinenze con la purezza d'animo. Chi rimane vergine spesso lo fa persino contro le sue intenzioni: o perché non é attraente, o perché ha dei problemi psicologici e delle nevrosi. Quest'ultimo caso é molto più comune di quanto non si pensi, e colpisce sia le donne che gli uomini. Di contro ritengo che non mi sentirei di tacciare a priori di materialismo, o di incapacità spirituale, neanche la peggiore delle prostitute. Anzi, ho notato che le donne più generose sessualmente, sono anche quelle più sensibili.
 
Adorare.Cristo
Adorare.Cristo il 05/10/08 alle 11:17 via WEB
Roy scusami, Gesù quando si riferisce all'amore coniugale dice:Dal Vangelo secondo Marco (10,6-9) In quel tempo Gesù disse: “All’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. Parola del Signore Si parla di fedeltà coniugale, non di proprietà, il marito deve vedere nella moglie parte di se e di Dio, così come la moglie deve vedere nel marito parte di se e di Dio, questo amore umano deve'essere indirizzato e fortificato dall'amore verso Dio. Ciò che è umano finisce, ciò che è nel divino persiste. Roy non so se sei d'accordo. ^_^
 
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