Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

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Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Hikikimori

Post n°286 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da ex_pre
 

°°° Riflettendo su ciò che accade in giro per il mondo
Sono incuriosito da un fenomeno che da anni si sta sviluppando nella società giapponese. Si tratta di un processo di alienazione dalla società che interessa sopratutto i giovani e gli adolescenti. All'inizio erano gli otaku; ragazzi che si isolavano dalla società e vivevano una realtà propria fatta di tecnologia, di fumetti e cartoni animati. Giovani che vivono la condizione di separati creando e comunicando i loro mondi fantastici, personaggi della loro fantasia ecc ecc. C'era anche un'accezione positiva perché gli otaku erano anche visti come delle persone creative e non soltanto dei consumatori dei prodotti dell'editoria. Gli otaku sono persone talmente "prese" dalle loro passioni che alla fine finscono per viverci dentro. Questo fenomeno conosciuto già negli anni Ottanta si è via via evoluto.

Internet e le applicazioni legate ad esso hanno permesso un ulteriore passo in questo processo di atomizzazione e alienazione ed ha creato il fenomeno degli hikikimori. Questi ultimi sono persone che vivono una totale separazione dalla società che vivono per anni chiusi nelle loro stanze. Si tratta in genere di adolescenti e giovani che si fanno lasciare davanti alla porta della loro stanza il cibo per sopravvivere. Escono di notte per andare in bagno evitando ogni contatto, tanti escono di casa e si recano ai distributori automatici di cibo. Chi ha la possibilità ordina ciò che gli serve tramite internet o telefono. Gli hikikimori sono una reazione ad una società stressante, iperattiva, estremamente esigente e formale. Essi vivono il proprio disagio sottraendosi dal confronto, scontro con gli adulti e le famiglie ne diventano vittime e complici in quanto intente a salvare il tradizionale onore familiare.

Secondo le stime del Ministero della Sanità Giapponese il fenomeno coinvolge in modo più o meno grave circa un milione di persone, cifra che rappresenta il 20% dei maschi del Paese.Da qualche anno questo fenomeno è presente anche fuori dal Giappone e anche da noi ed è in crescita. Sta nascendo una nuova società parallela alla nostra? Un società di cyber-eremiti iperconnessi e ipertecnologici, senza un corpo, senza una storia coerente, con tante identità diverse.

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Commenti al Post:
luloca
luloca il 17/02/09 alle 11:37 via WEB
E' un fenomeno che personalmente non giudico strano. I tempi che viviamo fanno paura, e se si sceglie l'isolamento ci sono di fondo delle buone ragioni. Sono gli eremiti moderni. Bisogna solo interrogarsi sul fatto che queste siano scelte autentiche, e non imposizioni. Il discorso che facevamo tempo fa sulla qualità umana, e sul fatto che un vero uomo non può essere slegato dall'ambiente dei suoi simili, mi sembra che qui entri a fagiolo. Queste persone hanno come ambiente quello virtuale, e a mio modo di vedere sviluppano una personalità umana molto diversa da quella alla quale siamo abituati. Ciò apre delle prospettive nuove, sia per la sociologia che per la psicologia. Di fondo queste persone sono sole con se stesse, perché l'ambiente virtuale che ci si costruisce intorno, é inevitabilmente una proiezione del nostro io. Un po come gli eremiti di cui sopra, per queste persone l'ambiente é il loro stesso pensiero.
 
 
ex_pre
ex_pre il 18/02/09 alle 07:18 via WEB
Ciao Luloca, sono d'accordo con quello che dici, il nostro mondo fa paura, le difficoltà sono tante, sono tanti i limiti e gli ostacoli che ognuno di noi deve superare. Tutto ciò rappresenta una sfida che in ogni tempo ed in ogni cultura le persone hanno dovuto superare ed è in questo che consiste la maturazione della persona o evoluzione della persona. Io credo che per il mondo degli adolescenti questo fenomeno sia più che altro un ostacolo non superato perché gli adulti e le possibilità tecnologiche hanno reso possibile fare dietrofront. La relazione con il tu, con il diverso ossia con ciò che non si è rende possibile il trascendersi diventare ciò-che-non-eravamo senza tradire la propria identità.
 
   
luloca
luloca il 18/02/09 alle 12:49 via WEB
quando l'isolamento é creativo, e non mira all'annulamento, ritengo sia accettabile, anzi, auspicabile per tutti. A volte il silenzio aiuta a capire ed a crescere, forse più che essere immersi in questo baccano. Il problema di fondo é nel non considerare la propria vita fine a se stessa. Se esiste un motivo dell'esistenza, questo é da ricercarsi nel proprio rapporto con gli altri. Esistere "fisicamente", é la più grande esperienza spirituale che si possa fare. Come sai considero il concetto di dio, illogico e fuori dal contesto dell'esistenza, proprio perché non esiste nella sua forma fisica. Isolarsi dagli altri, in un certo qual modo, é anche acquisire una sterile forma soprannaturale: illogica nell'ottica del suo non poter intereagire con la realtà, nel suo isolamento, il "non potere" di trasformazione.
 
gelix
gelix il 19/02/09 alle 00:21 via WEB
Si stanno costruendo, forse inconsapevolmente, sicuramente un ambiente nuovo.. accessibile sempre di più solo a loro, solo a chi parla quel "linguaggio" il che significa che si distaccano sempre di più dagli adulti che anch'essi sono portati a trovare il modo per tenerli occupati altrove... il problema c'è... Ciao,buona giornata, Ernesto
 
SOUL2007
SOUL2007 il 27/02/09 alle 12:12 via WEB
Sono d'accordo. Ricordo ancora i miei insegnanti di molto tempo fa, ma uno di loro in particolare, un prete anziano e molto dotato, umano, comprensivo, che cercava di insegnarci non tanto la religione, quanto gli insegnamenti del Cristo. Alla fine dell'anno nessuno di noi sapeva un azz..di date e fatti, ma in noi indubbiamente c'era più umanità e amore.. Questa dovrebbe essere una "lezione" di religione.
 
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