Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

Ex, ex, ex-tante-cose e fino a quando non diventerò anche ex vivo sarò in via di definizione, sempre coerente con me stesso; sempre io

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UN TEST CHE MI RAPPRESENTA


Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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I casi speciali

Post n°300 pubblicato il 08 Aprile 2009 da ex_pre
 




11) Di coloro che vedono cose che altri non vedono
Ci sono altre categorie di persone che riescono a penetrare la mura della cittadella. E'una categoria un po' anomala ma molto più diffusa di quanto si possa credere. Sono quelli che hanno una sensibiltà superiore e fin da piccoli sono in contatto con le realtà ultrasensibili, ossia quelle che vanno oltre i nostri cinque sensi. Queste persone sono avvantaggiate nella presa di coscienza e forse si potrebbe dire che essi inconsapevolmente già guardano la realtà dalla prospettiva della Cittadella. 

Tante di queste persone soffrono perché non capiscono e non vengono capite da chi è al di fuori del cerchio delle Mura o da chi non abbia la loro stessa abilità, perché di abilità si tratta! 
Queste persone sono tentate o invitate a sopprimere ciò che sentono e vedono. A volte sentono o vedono cose, sanno ed hanno esperienze che li spaventano, che li disorientano. In genere  queste persone non sanno come trovare aiuto e tanti passano per pazzi o squilibrati. A volte trovano una loro strada per convivere con questa sensibilità.  Essi sono testimoni di una "realtà-non-visibile" che ci circonda e che non possono condividere. Essi si trovano spesso in conflitto con se stessi e con la loro fede di appartenenza (se ne hanno una) perché non sanno che risposte darsi e con chi parlare e cosa sono le cose che si  manifestano.

Questo non vuol dire essere Dentro, loro vedono attorno a se le cose che altri non vedono, hanno aperto o trovato aperte delle finestre di conoscenza del mondo spirituale. Quello di cui stiamo parlando noi è una realtà diversa è l'ingresso nel Se. Non è la stessa cosa entrare nella Cittadella e conoscere o avere contatto con la realtà non-sensibile. 
Essi però hanno strumenti molto migliori per entrare in questa Città.

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Commenti al Post:
jeliel1z
jeliel1z il 09/04/09 alle 00:15 via WEB
comunque..su quello che dicevamo non è una cosa scattata con gli eventi ma c'è sempre stata..fin da cucciola....
 
 
ex_pre
ex_pre il 09/04/09 alle 08:33 via WEB
Si, si, in genere è una cosa innata ma a volte anche gli eventi possono aprire in noi delle finestre.
 
luloca
luloca il 09/04/09 alle 09:21 via WEB
Non ho mai creduto nel soprannaturale, anche perché non lo ritengo una cosa necessaria alla nostra vita. Ho comunque una mente molto aperta, e ho anche ricercato la prova del contrario, con esiti molto deludenti. La mente umana é molto complessa, e fragile allo stesso tempo. Spesso la realtà ci sembra ostile, e siamo portati a crearcene una nostra (immaginaria). La malattia mentale é spesso il modo con cui si manifesta questo disagio. Generalmente si parte da un problema concreto, per poi scombinare il nostro equilibrio con la realtà, creandosene mille di immaginari. Cercare una porta, una via di uscita, é umano, ma pericoloso. In psicologia quella porta potrebbe rappresentare la morte e l'oblio che ne deriva. E' infatti il suicidio ciò a cui porta generalmente la malattia mentale. Ritengo che la realtà, per quando difficile a volte da affrontare, sia l'unico mezzo che abbiamo per ricavare felicità dalla grande opportunità che da vita. A mio avviso bisogna lavarore su questa realtà concreta. Realizzare una vita felice e senza rimpianti, non ci porta più a ricercare alcuna porta. Stiamo bene dove stiamo!
 
 
ex_pre
ex_pre il 09/04/09 alle 10:08 via WEB
Certo, il tuo discorso è validissimo e condivido pienamente quello che dici. Io ho fatto un percorso di studio psicologico proprio per esplorare questa parte. Per la maggior parte delle persone è un bene stare bene dove stanno ed è già una sfida per loro realizzare una vita felice e senza rimpianti.
Io però non parlo di queste persone ma di coloro che sentono interiormente un insopprimibile richiamo, quelli che pur di non muoversi in quella direzione passano anni ricercando ogni sorta di informazioni e spiegazioni pur di non doversi arrendere a quel richiamo che li porta in una realtà priva di riferimenti e in definitiva molto, molto difficile.

Il mistico (uso la prima volta questa parola!) a differenza del malato mentale è una persona profondamente unificata interiormente. Il malato mentale è disorganico, diviso, squilibrato, incapace di vivere una vita veramente creativa ed esprimere quindi quella che è la personalità di una persona emotivamente, affettivamente socialmente matura ed evoluta. Le malattie sono invalidanti mentre queste persone sono valide non solo per se stesse ma irradiano attorno a se amore, forza, illuminazione, compassione, carità ecc ecc... Queste persone (non sempre e non tutte) rappresentano il punto più alto di culture e epoche.
 
   
luloca
luloca il 09/04/09 alle 12:48 via WEB
A mio modo di vedere, una persona emotivamente, affettivamente socialmente matura ed evoluta, non ha alcun bisogno di costruirsi alcun mondo soprannaturale. Un mistico, non della tua religione, disse, (più o meno): rattristati se c'é da rattristarsi, giosci se c'é da gioire. Cosidera sempre sofferenza e gioia come parti uguali della vita, ma non smettere mai di vivere.
 
     
ex_pre
ex_pre il 13/04/09 alle 11:49 via WEB
Sono d'accordo con te Luloca, "non c'è alcun bisogno di costruirsi un mondo soprannaturale"; è solo una presa di coscienza che investe alcuni e altri no. Coloro che vengono investiti di questa consapevolezza non possono esimersi dal percorrere quella strada sempre continuando a vivere ciò che vivevano prima con una coscienza diversa... Loro considerano che appunto: "la sofferenza e la gioia sono parti della vita" ma ne hanno una cognizione del tutto nuova e pertanto accettabile a un livello diverso.
 
     
luloca
luloca il 14/04/09 alle 12:17 via WEB
Ciò che non ti é chiaro é che la coscienza non é prerogativa di chi crede. La coscienza va ben aldilà di ogni pretesa soprannaturale. E' qualcosa che costruisci dentro di te, con o senza dio. Beninteso che la concezione nuova non é la tua, ma la mia.
 
     
luloca
luloca il 14/04/09 alle 12:23 via WEB
Sono stufo di sentire i credenti autopraclamarsi portatori di morale. Come se il fatto di credere nel soprannaturale rappresentasse per se stesso la morale più alta in assoluto. Non esiste morale più alta di quella dell'uomo libero.
 
     
gicotagi
gicotagi il 14/04/09 alle 17:41 via WEB
eh si luloca, l'uomo libero come dici tu è libero slo conoscendo la verità è di veità c'è ne ua sola, Gesù.il resto è libertinismo e spesso il libertinismo ede la libertà altrui e si trasforma in autolesionismo. nel mondo olti credono si essere liberi ,ma sono schiavi dei lor vizi, dell'orgoglio e del prprio io..... chi crede e serve l'Altissimo ed è testimone di Cristo, quella persona è veramente libera ,perchè dimora nella parola di Cristo...spero un giorno te ne renderai conto solo servendo Dio sarai libero..sembra un paradosso ma è così ,se c'è una morale c'è un ente morale e se c'èun ene morale che ci has creati ci dobbiamo sottomettere ad Egli. A me piace citare il titolo di una cazone famosa: "Gotta serve Somebody"... shalom.
 
     
luloca
luloca il 14/04/09 alle 19:09 via WEB
Sottomettersi a un dio che esiste solo dentro la mente umana, equivale a sottomettersi a se stessi, e neanche alla parte più buona. La mente umana é popolata da mille illusioni, una di queste é chiamata dio. La libertà a volte é un sacrificio, ma ne vale la pena.
 
     
doghen
doghen il 15/04/09 alle 04:20 via WEB
Ma che ti prende, luloca, che cos'è questa furia? Sembra che usi la spada contro i draghi. Non sarà che i draghi da combattere li vedi solo tu?
 
     
ex_pre
ex_pre il 17/04/09 alle 09:32 via WEB
Caro Luloca hai ragione, non esiste morale più alta di quella del uomo libero. Ma questo concetto astratto va bene per un uomo astratto. Si può essere liberi quando si ama perfettamente, quando si è giusti perfettamente, quando si è saggi perfettamente, allora la nostra libertà può essere lasciata senza briglie. E'molto facile che la nostra libertà abbia conseguenze negative sia per noi che per gli altri.
Qual'è il valore? L'uomo o la libertà? Da cosa bisogna essere liberi e per fare che cosa dobbiamo essere liberi? Cosa deve diventare l'uomo perché questi debba essere libero di compiere il proprio destino?
 
     
luloca
luloca il 18/04/09 alle 00:09 via WEB
libero é colui che non ha nessuno sopra di lui e si assume tutte le responsabilità delle sue scelta, senza alibi. Le astrazioni non so neanche cosa significano.
 
     
luloca
luloca il 18/04/09 alle 00:12 via WEB
amore, giustizia e via discorrendo, sono valori individuali e non hanno alcun significato assoluto. La libertà é prendere in mano la propria vita ed assumersene tutte le responsabilità.
 
     
doghen
doghen il 15/04/09 alle 04:16 via WEB
Questa non l'ho capita. "e' qualcosa che costruisci dentro di te"? Ma che significa?
 
     
luloca
luloca il 15/04/09 alle 09:02 via WEB
Tu sei buddista quanto io sono monaco trappista.
 
     
doghen
doghen il 15/04/09 alle 11:14 via WEB
Scusa, ma tu vivi in un mondo di etichette?
 
     
luloca
luloca il 16/04/09 alle 12:38 via WEB
No, sei tu che ti metti un'etichetta, che non é la tua.
 
     
doghen
doghen il 16/04/09 alle 21:32 via WEB
E la tua qual'è, luloca? Il guru? Il cacciatore di cattolici scemi?
 
     
gelix
gelix il 15/04/09 alle 00:57 via WEB
Ciao, sempre interessanti i tuoi post...condivido ciò che dici e vorrei aggiungere, anche se sembrerò banale, che essi vedono con gli occhi di Dio mentre molti di noi, sanno vedere solo con i propri...
 
     
ex_pre
ex_pre il 17/04/09 alle 09:18 via WEB
Vedere con gli occhi di Dio ... questo è un concetto molto ampio. Non basta vedere ciò che i cinque sensi non vedono per dire che si vede con gli occhi di Dio. Semmai si può dire questo delle persone che entrano nella Cittadella dello spirito e guardano la Montagna e l'Esterno.
 
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 13/04/09 alle 16:43 via WEB
Roy passata la montagna si vedono perle preziose sommerse dalla fitta nebbia del mondo, quanti labirinti costruiti dall'ego... questi labirinti impediscono a molti di salire in cima alla vetta. La vera natura dell'uomo trascende la caducità, siamo figli adottivi e Gesù è in mezzo a noi, pochi riescono a vederlo nello sguardo altrui.
 
 
ex_pre
ex_pre il 17/04/09 alle 09:38 via WEB
Ciao Marco... quanto corri tu, vuoi già andare oltre la Montagna e noi non ci siamo neanche avvicinati alle sue pendici! Non è difficile illudersi di scorgere Dio nello sguardo del prossimo, il difficile e rivolgere lo sguardo in se stessi e riconoscerlo li.
 
   
SUPERLIGHT0
SUPERLIGHT0 il 17/04/09 alle 10:00 via WEB
Roy eppure io l'ho trovato, sono felice di questo, l'esperienza non è immaginazione, perchè ti cambia la vita, sia dentro che fuori dal tempio. ma questo lo puoi notare solo in mezzo alla tempesta.
 
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