Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

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Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Iniziamo a spogliarci

Post n°314 pubblicato il 27 Novembre 2009 da ex_pre
 

 

 

°°° Dell'inizio del cammino

Ha detto che è importante agire e non conoscere!
Bisogna incamminarsi, non basta riflettere e parlare. Più si parla e più le parole nascondono la Sacra Montagna. Più si sta a riflettere e si cerca di capire e più è facile che ci si perda nei sobborghi e nella periferia. 

Cosa vuol dire incamminarsi?
Incamminarsi vuol dire fissare bene nella mente la cima della Montagna e fissare bene la volontà di raggiungerla a qualunque prezzo. I

Fissare una cosa nella mente non dovrebbe costare fatica!
Infatti non è quello che costa, costa invece la fedeltà, la costanza, il dover compiere delle scelte. Costa anche il senso di solitudine, d'incomprensione.

Quindi questo percorso non si compie con spontaneità e gioia?
All'inizio si, all'inizio sembra di avere le ali ai piedi, ci sembra tutto facile ma poi i tempi si allungano ed iniziano i compromessi. I compromessi ci legano, ci appesantiscono, ci frenano. All'inizio siamo focalizzati e vediamo solo una cosa: la Montagna. Poi si prosegue perché l'abbiamo deciso, si prosegue per forza di volontà. Per questo far parte di una comunità, seguire le scritture, le celebrazioni, i momenti di preghiera, meditazione ecc ci aiuta. Tutto ciò rappresenta una realtà alla quale appoggiarci proprio quando si fa fatica. Abbiamo bisogno a volte di impalcature esterne che ci sostengano.

Come si cammina nella Cittadella?
Incamminarsi vuol dire iniziare a fare scelte. La prima fase di questo cammino inizia con l'abbandonare le cose che ci appesantiscono. Bisogna iniziare a spogliarci. Questo processo di spogliazione arriverà fino nel più profondo del nostro essere. Solo chi è del tutto e perfettamente spoglio può sperare di scalare la Montagna.

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Commenti al Post:
luloca
luloca il 01/12/09 alle 17:14 via WEB
Da quanto dici, sembra che la prerogativa importante per abbracciare una religione, sia quella di annullare il pensiero. Credo che un uomo senza il suo pensiero, le sue domande ed i suoi dubbi, non sia un uomo, ma una specie di animale, o meglio, ancora meno che un animale, direi un automa... una macchina in cui imposti una direzione, e lei và. Quelle che tu citi come delle verità insondabili, necessarie al raggiungimento di un beneficio spirituale, somigliano troppo a tematiche di carattere psicologico per plagiare la psiche umana. Sono i sistemi usati dai leader delle peggiori sette pseudo religiose. L'imperativo categorico degli adepti é che non sia importante sapere dove andare... l'importante é andare. In queste sette infatti non si entra mai seguendo delle convinzioni, ma delle esortazioni.
 
 
ex_pre
ex_pre il 04/12/09 alle 10:07 via WEB
Da quando ho iniziato a parlare dell'ingresso nella Cittadella tu purtroppo hai perso il filo. Non mi stupisco che per te queste siano sciocchezze... anzi ho la conferma di avere ragione!

Io parlo di una conoscenza superiore a quella intellettuale.
Non escludo la conoscenza, anzi! Ci deve essere conoscenza, ragione, esperienza di vita,maturità personale. Quando però si arriva a certi livelli di esperienza spirituale però le conoscenze raggiunte intellettualmente non ci sono veramente d'aiuto perché è necessaria una conoscenza più profonda che viene anche definita: intuito o nella tradizione cristiana: conoscenza affettiva. Mentre la conoscenza intellettuale è verbale, razionale l'intuito è invece una conoscenza intima delle cose che però non necessitano di essere verbalizzate. Si tratta quindi di un percorso molto individuale e intimo.

La setta religiosa cerca di annullare la ragione per annullare il singolo per conformarlo al pensiero del leader e farlo diventare un adepto passivo ed obbediente del gruppo. Qui si tratta di un percorso opposto. Per certi versi molto simile a ciò che viene insegnato dal buddismo e in particolare dallo Zen ma anche il Taoismo. I processi mentali di annullamento del pensiero servono per raggiungere l'essenza... e quindi sono percorsi profondamente individuali nei quali la conoscenza del singolo e l'esperienza supera quella del gruppo d'appartenenza... anzi, spesso si rivela necessario staccarsi dal gruppo. Ma a questo si arriva in una fase successiva a quella che sto trattando nel post.
 
   
luloca
luloca il 09/12/09 alle 11:07 via WEB
c'é una bella differenza tra la meditazione orientale, e il modo di concepire "la fede" delle religioni monoteiste. Nella meditazione trascendentale é necessario abbondonare le illusioni, le illusioni connaturate al pensiero umano. Ma anche la fede é una illusione. Le sette religiose mirano ad annullare il pensiero critico, ma questo lo fa anche la religione cattolica. La fede é lo strumento per far vedere anche ciò che non esiste. Da qui il dogma ed ogni altra assurda e indimostrabile pretesa che della "verità della realtà" fa polpettine.
 
bimba_colorata
bimba_colorata il 03/12/09 alle 15:32 via WEB
Come sempre hai descritto in modo straordinariamente vero quello che accade. Io (personalmente) non concordo solo su un paio di cose, la prima è il fatto che si proceda per forza di volontà, o comunque perchè lo si è deciso. Detta così può sembrare quasi una questione mentale, mentre la forza che spinge a proseguire io la sento come qualcosa di diverso, una ferita d'amore molto profonda, come un laccio al cuore che ci impedisce di dimenticarci quale sia la mèta. Ci sono stati momenti così bui, che fosse dipeso dalla mia mente avrei preferito non averlo mai incominciato il cammino. La seconda è la questione dei rituali e delle comunità religiose che a me, personalmente ripeto, piuttosto che aiutarmi mi hanno sempre solo disorientata. La meditazione e/o la preghiera si, quelle le condivido, ma le vedo come una cosa diversa, che fanno parte del cammino personale di cui parlavo prima.
 
 
ex_pre
ex_pre il 04/12/09 alle 10:27 via WEB
Grazie della conferma E.
In effetti ci sono momenti nei quali non siamo trasportati dall'entusiasmo. Un po'come nel matrimonio, ci sono momenti nei quali si va avanti perché abbiamo detto un SI, perché siamo coerenti con noi stessi piuttosto che trasportati dall'amore verso il partner. Quando abbiamo un progetto da perseguire ci vuole fedeltà e molto investimento di energie, tempo... Certo, si fa perché si tratta di una cosa che ci ha convinto, una cosa nella quale crediamo altrimenti non si investirebbe tanto ma gli investimenti sono pur sempre delle privazioni e si fanno più con la ragione che con il cuore.
In ambito spirituale (ma non solo in quello!!!) le cose non accadono ma si fanno accadere. A volte riceviamo degli aiuti ma non bisogna vivere di quelli.

I rituali sono un modo di mantenere il contatto appoggiandosi a strutture esterne a se legate al gruppo, ai ritmi, alle azioni. Affidarsi solo a se stessi, ai propri impulsi non è una cosa molto saggia e non si va molto lontano... ma ci sono persone molto risolute, molto forti e che possiedono una grande autodisciplina e ce la fanno!
 
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