Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

Ex, ex, ex-tante-cose e fino a quando non diventerò anche ex vivo sarò in via di definizione, sempre coerente con me stesso; sempre io

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L'INTERVISTA A LIBERO

Tempo fa Libero mi ha fatto un intervista.
Ecco il link se a qualcuno interessasse.
 

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UN TEST CHE MI RAPPRESENTA


Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Ultimi Commenti

ex_pre
ex_pre il 25/05/10 alle 10:14 via WEB
Ci lasciamo fregare, continuiamo a farci fregare.
E' curioso come siamo attratti da certe cose pur sapendo che una cosa è sbagliata, che ci ha fatto del male e che mai ci darà ciò che cerchiamo. Torniamo sempre al pozzo che non ci ha mai dissetato. Certe cose continuano ad avere potere su di noi.
 
Lisa101281
Lisa101281 il 23/05/10 alle 10:41 via WEB
Ciò che ci "frega" è che la dipendenza emotiva si maschera da "grande amore della vita"...facendoci credere che non ci sia altro. Solo dopo, quando si è liberi e si sperimenta un amore sano, ci si rende conto che l'amore non era quello. Dovremmo dirlo forte che l'amore non è quello che fa piangere e soffrire, l'amore non è quello che ferisce continuamente, nascosto, che non cresce...l'amore è libero, fa crescere. Ciò non toglie la fatica di vivere l'amore nella quotidianità...però ne vale la pena. Anche a me fa picere rileggerti!!
 
ex_pre
ex_pre il 23/05/10 alle 10:19 via WEB
E'così Lisa,
è vivendo che s'impara, s'impara dalla propria esperienza, dai propri sbagli e successi. Soprattutto le cose che non si possono imparare sui libri, le cose importanti come l'amore. S'impara da come siamo stati amati in passato.
Quando l'amore è stato dosato bene allora, spesso, anche noi sappiamo trovare le giuste misure del dare e ricevere. Spesso ci sono misure del tutto sbagliate che abbiamo ricevuto e che ci hanno provocato degli orridi insaziabili che cerchiamo di colmare dando o cercando amore dal quale la gente fugge e così i nostri orridi si allargano e diventano sempre più dominanti e insidiosi. Diventiamo come dei fiori che nascondono trappole mortali che invischiano e uccidono coloro che pensiamo di abbracciare. Peggio ancora quando due amori malati s'intrecciano!
E'davvero difficile trovare una persona piena, integra che sappia amare liberamente. L'amore maturo, penso, sia come il tango, ci si abbraccia con passione e forza e poi ci si lascia facendo i propri passi in autonomia per poi ricercarsi e attrarsi di nuovo.

Mi ha fatto piacere rileggerti qui. :)
 
Lisa101281
Lisa101281 il 20/05/10 alle 10:50 via WEB
Il mio cammino degli ultimi anni è proprio questo: cercare di vivere un amore maturo nei confronti di tutti. Non solo della persona che mi sta a fianco, ma anche degli amici, dei ragazzi che seguo per lavoro... E' la cosa più difficile! Spesso si inciampa e si rischia di ricadere nel vortice di dipendenze emotive...e l'altro rischio è il distacco e la freddezza. A volte mi trovo ad alternare questi atteggiamenti, non è facile starmi accanto, posso sembrare quasi schizzofrenica. Posso dire però che con Matteo mi sento libera, sento che il nostro è un amore sano in cui tutti e due stiamo crescendo. Posso dire anche che certe cose si imparano sulla propria pelle, sbagliando, sbattendoci la testa...E' solo vivendo che si impara la vita.
 
ex_pre
ex_pre il 17/05/10 alle 09:56 via WEB
Elemosinare, dipendere, aver bisogno, usare, commerciare... disperato bisogno.

Tutto questo è un modo immaturo e imperfetto di amare. La persona è un bene per noi stessi. Siamo spesso noi a dover riempire dei vuoti e a ridurre l'altro a rimedio per cose che ci sono capitate; ferite, vuoti, fantasmi del passato ecc.
Mettiamo le persone nella parte della nostra vita nella quale siamo "malati" perché è li che ci servono ed è li che il bene della persona viene assorbito, spesso in una voragine senza fondo.
Penso che l'amore maturo sia un'incontro di due libertà. Due persone che sono complete e piene che accolgono l'altro in libertà permettendogli di essere ciò che è e anzi cercando di progredire insieme, cercando il bene.

In fondo anche nella vita di Abramo, come dici, è richiesto il suo distacco dal figlio. "Io non posso immaginare lamia vita senza Isacco, non avrebbe più senso." E'questa frase (non formulata!) di Abramo a mettere in movimento Dio, Dio dice: "ehi, qui rischio di perdere Abramo, dov'è finito l'uomo che ho formato lungo un'intera vita?" La domanda che Dio fa ad Adamo dopo che egli si è nascosto nel Giardino: "dove sei?" è una domanda eterna che egli rivolge agli uomini.

"Dove sei tu in questa storia e dove sono io in questa storia." In fondo è questo ciò che cerco di descrivere in questa lunga serie di post.
 
ex_pre
ex_pre il 17/05/10 alle 09:33 via WEB
Già, non è facile commentare e parlare di questa cosa con le persone che hanno ancora addosso il dolore della perdita. Non si può venir loro e candidamente mettersi a parlare che questo è un bene per loro... non verremmo compresi. Bisogna però conoscere che è così, bisogna impararlo prima o dopo affinché ci ricordiamo durante la dolorosa emorragia della perdita. Le cose poi che ci vengono tolte, come dici bene, sono le più disparate ma sono tutte importanti.. eh si, altrimenti non entrano nel "gioco".
 
bimba_colorata
bimba_colorata il 13/05/10 alle 12:46 via WEB
:) Amare profondamente ma in modo distaccato richiede innanzitutto un'indipendenza di sentimenti. Purtroppo il concetto di amore diffuso nel mondo in cui ho sempre vissuto io è ben lontano dal vero amore. L'amore vero è incondizionato e gratuito. Attinge nel proprio centro, non necessita di altro. Quello che le persone chiamano amore non è altro che un commercio, uno scambio, o ancora peggio, un elemosinare. Si danno attenzioni, regali, ma non è gratuito. E' per ricevere qualcosa in cambio. Abbiamo tutti un disperato bisogno di amore ma non conoscendolo noi stessi, il più delle volte ci accontentiamo di surrogati che vanno comunque bene per appagare il nostro ego. Di solito le storie passionali non sono altro che due ego che si nutrono a vicenda finchè l'equilibrio regge. Questo post mi ha ricordato il sacrificio che DIo ha chiesto di fare ad Abramo. Una volta ho sentito una splendida predicazione su questo. Dio non voleva che morisse Isacco. Voleva che morisse l'attaccamento di Abramo verso di lui, poichè era quasi idolatria, era pericoloso per lo stesso Abramo. Gli ha chiesto di compiere questo gesto estremo, ma in realtà non gli interessava tanto il gesto, quanto la sua disponibilità. Una volta che Abramo ebbe rinunciato alla cosa più preziosa che aveva, ristabilendo così le giuste priorità nel proprio cuore, egli divenne uno di quelli che Gesù più tardi chiamò "Poveri in spirito". Egli non possedeva più niente. Tutto ciò che aveva, lo aveva consegnato nelle mani di Dio. Storia meravigliosa.
 
bimba_colorata
bimba_colorata il 13/05/10 alle 12:30 via WEB
Carissimo, non è facile commentare questo argomento. Ci ho già provato ieri, senza riuscirci. Forse perchè il periodo che sto attraversando ha proprio a che fare con quel che hai descritto tu, e forse, questa è la parte più buia. A volte ciò che ci viene tolto non è nè una persona nè il lavoro nè la casa, nè la salute fisica. Alle volte ci vengono tolti l'amore, la compagnia, la comprensione anche delle persone che rimangono accanto a noi. Forse questo rientra nel ramo di quelli che hai chiamato "Progetti". In ogni caso..si, questa condizione dolorosa ci spinge a cercare la montagna con più determinazione. Però cavolo, fa proprio male. Ed è un dolore che ti mette nell'angolino e non lascia scampo. O impari a scalare, o soccombi. Ps. Cmq in effetti il post mi piace oltre ad essere una bella riflessione che io stessa mi sono trovata a fare parecchie volte. Non è facile parlare di queste cose con questa serenità. E poi immagina volerle dire ad una persona che magari è rimasta vedova a 27 anni con un figlio di 3. A presto, un abbraccio Ely
 
luloca
luloca il 09/12/09 alle 11:07 via WEB
c'é una bella differenza tra la meditazione orientale, e il modo di concepire "la fede" delle religioni monoteiste. Nella meditazione trascendentale é necessario abbondonare le illusioni, le illusioni connaturate al pensiero umano. Ma anche la fede é una illusione. Le sette religiose mirano ad annullare il pensiero critico, ma questo lo fa anche la religione cattolica. La fede é lo strumento per far vedere anche ciò che non esiste. Da qui il dogma ed ogni altra assurda e indimostrabile pretesa che della "verità della realtà" fa polpettine.
 
ex_pre
ex_pre il 04/12/09 alle 10:27 via WEB
Grazie della conferma E.
In effetti ci sono momenti nei quali non siamo trasportati dall'entusiasmo. Un po'come nel matrimonio, ci sono momenti nei quali si va avanti perché abbiamo detto un SI, perché siamo coerenti con noi stessi piuttosto che trasportati dall'amore verso il partner. Quando abbiamo un progetto da perseguire ci vuole fedeltà e molto investimento di energie, tempo... Certo, si fa perché si tratta di una cosa che ci ha convinto, una cosa nella quale crediamo altrimenti non si investirebbe tanto ma gli investimenti sono pur sempre delle privazioni e si fanno più con la ragione che con il cuore.
In ambito spirituale (ma non solo in quello!!!) le cose non accadono ma si fanno accadere. A volte riceviamo degli aiuti ma non bisogna vivere di quelli.

I rituali sono un modo di mantenere il contatto appoggiandosi a strutture esterne a se legate al gruppo, ai ritmi, alle azioni. Affidarsi solo a se stessi, ai propri impulsi non è una cosa molto saggia e non si va molto lontano... ma ci sono persone molto risolute, molto forti e che possiedono una grande autodisciplina e ce la fanno!
 
 
 

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