Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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« giudizio sulla FinanziariaTessera di partito? »

Rifondazione Comunista

Post n°94 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da giampi1966
 

Il mio istinto iniziale era quello di attaccare il partito globalmente ed è per questo che ho aspettato a pubblicare questo messaggio, mi rendo conto che 1° potrei non avere del tutto ragione, 2° la situazione che ho dovuto affrontare potrebbe essere solamente locale, 3° non ho gli elementi (anche se l’esperienza governativa me li sta fornendo) per esprimere un giudizio complessivo sul partito, 4° è doveroso rispettare i compagni che, indipendentemente dalla mia futura militanza nel partito, sento vicini ideologicamente e sono nella gran parte persone degnissime che si adoperano in modo encomiabile e disinteressato per promuovere il partito e le sue istanze (vi assicuro che a fare politica seriamente nelle istituzioni o nei partiti si spendono parecchie energie).

Ho quindi deciso di pubblicare la mia relazione difensiva, precisando che non ho preso la tessera di un altro partito e non ho aderito ad un altro gruppo consigliare ma ne ho formato uno nuovo (lo statuto non è chiaro riguardo a questo punto) ed omettendo naturalmente ogni riferimento diretto alle persone coinvolte.

Cari Compagni

Apprendo oggi dai giornali la mia sospensione da membro casuale[1] del direttivo[2] di Circolo e Consigliere del Comune di -- (ex assessore[3]) e dal partito, ritengo di aver agito sempre rispettando (pur se tra mille difficoltà politiche e personali) i principi del nostro partito e di aver operato abbastanza bene sia come amministratore comunale che come membro del partito[4].

Questa è una “denuncia” predisposta molto tempo fa  che colpevolmente non ho portato avanti per non creare problemi all’interno del Circolo.

Purtroppo il reiterato comportamento da centro-destra dell’attuale maggioranza e la particolare situazione esistente nel Comune mi ha costretto ad uscire dalla maggioranza, ritengo che un minimo di coerenza con i principi del partito vada perseguita a dispetto delle alleanze, soprattutto a livello locale, del resto è mio dovere rendere conto non solo al segretario (collaterale ai DS) ma agli elettori, con i quali mi confronto frequentemente.

Per le persone che si impegnano con l’ambizione di promuovere un modo alternativo di far politica, lo “scippo” dell’entusiasmo, amplificato dalla circostanza che tale scippo si realizza dall’interno dell’organizzazione che dovrebbe invece supportarti,  provoca in alcuni apatia e voglia di mollare (devo ammettere che il mio sentimento iniziale era questo) in altri scatena la rabbia e la voglia di reagire.

Cercherò di essere coinciso trascurando gli aspetti politici e di correttezza personale[5] e concentrandomi su ciò che mi fa maggiormente arrabbiare e che ritengo la causa principale della situazione a mio parere negativa che si è creata all’interno del mio circolo.

Sono cosciente  che qualsiasi normativa presuppone una certa elasticità sia nell’attuazione concreta che nell’interpretazione dei precetti in essa contenuti, ma se ciò trascende nella completa disapplicazione e manomissione della normativa stessa, ne deriva la messa in discussione della natura dell’organizzazione e la compromissione della missione.

Il nostro Statuto è strutturato in modo tale da garantire la partecipazione degli iscritti (ed anche dei simpatizzanti) e da prevenire i problemi legati ad eventuali abusi del gruppo dirigente. Quando mi sono messo ad esaminare in modo critico il nostro Statuto ho potuto constare che, come la nostra costituzione, esso contiene non soltanto norme atte a garantire la corretta vita organizzativa del partito, ma con lungimiranza rappresenta e persegue un progetto politico di lungo respiro.

Purtroppo la situazione che si è venuta a creare nel mio circolo è paradossale, infatti persino il direttivo è stato svuotato da ogni sua prerogativa.

La completa disapplicazione dello Statuto permette il permanere di questa situazione a dir poco anomala, in particolare sono disapplicati i seguenti articoli: 3, 4, 6, 10, 15, 16, 33, 34, 42, 45, 46, 62[6].

Quando ho scritto questa lettera mi stavo impegnando attivamente per la difesa della costituzione italiana, ma è da ipocriti chiedere agli altri il rispetto delle regole se nel partito in cui milito (spero che succeda solo nel mio circolo) viene disattesa ogni regola???

In particolare la violazione che ritengo più importante e che mi ha costretto a comportarmi in modo a me non congeniale, è il cumulo di cariche di Segretario ed Assessore, si tenga conto che in un direttivo all’unanimità (purtroppo non è stato come al solito redatto il verbale) è stato eletto segretario un altro segretario, successivamente è stato convocato un nuovo direttivo con la presenza di un membro esterno (che non fa parte del direttivo) ed è stato deciso (ma non si è votato) che il segretario lo dovesse fare l’attuale segretario. Se ci fosse stata una figura di segretario svincolata dalla giunta, il partito avrebbe potuto esercitare delle pressioni tali da riportare la giunta sulla giusta via di centro sinistra.

Rimango a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento, ringrazio chi ha avuto la lungimiranza di leggere tutta la lettera, colgo l’occasione per porgere fraterni saluti.

“Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente: si limitano a piangere sulla propria situazione. Ma quando sono arrabbiati, allora si danno da fare per cambiare le cose”    - Malcom X -.

 

 

L’unica ulteriore riflessione relativamente alla “sentenza” del partito è: se è vero che l’interpretazione dello statuto prevede che un consigliere (eletto sotto il simbolo della lista comunale e non del partito) non possa formare un gruppo consigliare (non politico) e che quindi ci troviamo di fronte ad una violazione dello statuto, perché si considerano ininfluenti le numerose violazioni commesse dal Circolo e le motivazioni politiche che hanno portato ad una così sofferta (sia politicamente che personalmente) decisione? Il classico esempio dei due pesi e due misure.

p.s. come avete potuto notare nelle note a piè pagina faccio riferimento al blog….. ho fatto male? Forse si! alcuni considerano i blog come dei passatempo per frustrati.



[1] Quando fui eletto lo venni a sapere casualmente, nessuno si è premurato di comunicarmelo, non avevo partecipato alle votazioni perché me ne ero andato poco prima.

[2] Tutte le cariche che ho ricoperto mi sono state “concesse per caso” nel senso che alcune volte hanno commesso errori di valutazione politiche o ignoravano lo statuto, mentre per quanto riguarda la nomina ad assessore questa si è potuta concretizzare solamente per la rinuncia dell’attuale assessore.

[3] Dimissioni volontarie rassegnate nel 2005 per problemi personali e soprattutto per problemi di coerenza politica (la Giunta agisce come una Giunta di centro – destra), a favore dell’attuale assessore  e segretario.

[4] vedi a tal proposito la relazione e le altre informazioni pubblicate sul il mio blog: http://blog.libero.it/demcoamb/ in particolare messaggi n° 2 e 3) e tags denominati “assessore e consigliere” e “ordini del giorno”.

[5] Anche se questi sono stati molti, significativi e documentabili.

[6] Oltre a quelli citati sono stati violati altri articoli ma in modo meno palese.

 

 

 
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