A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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La lezione della storia“Se non ti avessi ‘imparata’ appena un po' potrei anche pensare che questa marcia, voi donne, aspiriate a farla da sole.” Così mi scrive Upmarine nei commenti al post precedente e se il primo impulso è stato di rispondere, come ho fatto, che da parte mia non c’è mai stata questa intenzione di ‘escludere’ gli uomini dalla vita delle donne, sorprendendomi che qualcuno potesse ipotizzare una intenzione simile, riflettendo con più calma sulla cosa, mi sono resa conto che ciò che Upmarine teme in realtà è esattamente quello che è accaduto all’umanità negli ultimi tre o quattromila anni, solo che a voler marciare da soli non erano le donne ma gli uomini. Senza voler risalire ad epoche troppo remote, e limitando l’analisi a fatti abbastanza vicini nel tempo, la conquista dei diritti civili che a partire dalla rivoluzione francese ha portato alle moderne forme di democrazia, è stata sempre solo una conquista degli uomini per gli uomini, e le donne han sempre dovuto combattere una battaglia separata, contro i loro stessi compagni per ottenere che tali diritti venissero riconosciuti anche a loro. La Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1789 si chiama così, non perché si riferisca all’uomo in quanto ‘essere umano’, ma per il fatto che si riferisce all’uomo in quanto ‘maschio’ della specie umana. Tant’è che le donne han dovuto promulgarne un’altra, due anni dopo, nel 1791. Il diritto di voto è stato ottenuto un po’ in tutta Europa nell’ottocento, ma è stata una conquista degli uomini solo per gli uomini, e alle donne è stato esteso solo in epoche recentissime: in molti paesi europei, compresa l’Italia , solo nel secondo dopoguerra; e una donna venne chiamata per la prima volta a far parte di un ministero, quello del lavoro, in Francia, solo nel 1920. L’accesso all’istruzione, che per gli uomini esiste da sempre, per le donne è talmente recente che si conosce nome e cognome della prima donna al mondo che è riuscita a laurearsi: fu Elena Lucrezia Cornaro, nella seconda metà del secolo XVII, in Italia ( ma da quanti secoli esistevano le università per gli uomini?). E nella evoluta Inghilterra solo nella seconda metà del XIX secolo, precisamente nel 1870, si ebbero le prime due donne laureate in medicina. “Sono convinto che sarebbe un bell'augurio da fare a tutta l'umanità quello di un mondo in cui uomini, donne, bambini ed ogni altro essere vivente marciassero tutti insieme verso un futuro migliore”, scrive Upmarine. Ne sono convinta anche io, ma é agli uomini che bisogna dirlo.
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