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Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Nickname: atapo
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GRRR!
NON LO FARO' PIU'...
...FORSE
Altro svuotacantine ieri: quello del paese accanto a Firenze in cui io sarei abusiva, ma l'amica che mi fece conoscere queste opportunità mi ospita volentieri nel suo spazio che è abbastanza grande anche per il mio tavolo, così ci facciamo compagnia e ci diamo una mano a vicenda... Per confondere le idee mi chiama "zia"!
foto di repertorio, dal web
Il tempo era molto incerto, le previsioni davano maggior possibilità di pioggia nel pomeriggio e al mattino appena sveglia, dopo aver guardato il cielo con nuvole un po' sparpagliate, Monte Morello senza cappello di nubi (segno di pioggia improbabile) sono andata dicendomi che almeno la mattina si sarebbe salvata, poi avrei visto lo svolgersi degli eventi...
La posizione assegnata stavolta era stupenda: ad un incrocio principale, praticamente tutti ci passavano davanti, un bel movimento divertente che non faceva annoiare. Però nessun albero e nessuna panchina: così io non sapevo come esporre i vestiti e le giacche in vendita, ne ho presi solo alcuni, dovevo lasciarli sul tavolo ripiegati e ben poco visibili, togliendo molto spazio al resto. Mio marito si ostina a non voler procurare uno di quegli attaccapanni appositi, sarebbe leggero e smontabile, così come non vuole prendere il gazebo, che fra l'altro ci farebbe comodo anche d'estate nel nostro giardino. Lo fa per principio: questo mio hobby non gli interessa, solo per dovere coniugale mi accompagna con l'auto, carica il tavolo, le caprette, i pacchi e gli scatoloni, me li scarica e la sera torna a riprendermi e a caricare in auto tutto ciò che ri-impacchetto da sola.
Ieri era particolarmente nervoso, nonostante fossimo partiti abbastanza tardi e gli avessi risparmiato una levataccia domenicale. Però questo ha voluto dire che già molti erano in giro ed era impossibile trovare parcheggio: brontolamenti e minacce di tornare a casa, miei giri esplorativi a piedi e finalmente la cosa si è risolta con l'aiuto del babbo della mia amica, che insieme a me ha fatto le operazioni di scarico... Ho proposto al marito di tornare all'ora di pranzo per mangiare una pizza volante insieme, lui è venuto salvo poi lamentarsi che con tutti quei giri non riusciva a combinare niente e per fortuna che la pizza gli è piaciuta altrimenti rincarava la dose...
Insomma, il suo modo di fare tende a esasperarmi, mi sciupa la soddisfazione di stare lì a incontrare gente, a parlare con l'amica, a rivedere persone che conosco (ieri anche l'Anna Meacci...), a vendere qualcosina, a volte a regalare, basta disfarmi di tutte quelle eredità: allora cerco di fare finta di niente, ingoio rospi, mi dico che tutto sommato ogni tanto ne vale la pena per il piacere e divertimento di una giornata...
Dopo qualche debole raggio di sole nel pomeriggio le nuvole si sono decisamente addensate, se fosse venuto a piovere gli avrei telefonato e avrei concluso tutto. Il cielo ha resistito fino alle 17,30, poi le prime gocce che sono aumentate, non troppo per fortuna, ma sufficienti a rovinare la festa... Ormai il più era fatto, l'ho chiamato e nell'attesa ho rimesso tutto negli scatoloni. Per fortuna dietro al nostro spazio c'era un negozio con uno scalino ampio e una tettoia in alto e man mano che chiudevo trasportavo tutto al riparo dalla pioggia, compreso il tavolo e le caprette, che ho smontato da sola.
Intorno il caos, tutti che chiudevano, le auto ferme in ogni spazio per caricare... noi per fortuna avevamo la tettoia sulla testa e potevamo prendercela comoda, anche se poi il trasporto nell'auto finalmente parcheggiata a poca distanza è stato parecchio... bagnato. Poi velocemente a toglierci da lì per lasciare lo spazio ad altri...
Arrivati a casa, ci siamo accorti che avevamo dimenticato di caricare le caprette che sostengono il tavolo... Lui è tornato subito a cercarle, ma... addio! Non ce n'era più traccia, come prevedibile.
Così ora sono A TERRA, in ogni senso.
-Senza caprette non si può usare il tavolo e non posso fare i mercati!- ho esclamato stizzita.
-Finalmente!- ha replicato lui.
Che dite? Avrò collaborazione per procurare un altro paio di caprette? Io ho grossi dubbi, i suoi sistemi per boicottarmi sono raffinati quando ci si mette...
Il morale mi è precipitato a terra. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, ho voglia di lasciar perdere tutto...
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