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« FRANCESE PER CUCCIOLIDI ME E... »

FRANCESE E...

Post n°906 pubblicato il 09 Dicembre 2012 da atapo
 

 

IL CALCIO O IL  FRANCESE

Stimolata da uno dei commenti, vorrei aggiungere alcune osservazioni su ciò che ho scritto nel post precedente, fare ipotesi (quasi certezze) sul perchè il gruppo dei bambini che frequentano il mio corso di teatro-francese sia così...eterogeneo dal punto di vista delle origini e delle provenienze.

Ody diceva che gli Italiani sono troppo impegnati nel calcio ed io aggiungerei che le bambine sono troppo impegnate nella danza e nei balletti: l'avevo già scoperto due anni fa andando per le classi e parlando con i bambini stessi. E questi impegni sono davvero gravosi: non un pomeriggio alla settimana per divertirsi e rilassarsi un po' dopo la scuola, ma come minimo due, piuttosto tre, inoltre bisogna mettere in conto dalla primavera in poi le gare in altre serate o nei fine settimana... Se ci si aggiunge qualche altro corso e il catechismo, so di bambini che nella settimana hanno solo un pomeriggio libero, in cui poter giocare liberamente, incontrare amici ecc... E se poi gli amici non hanno libero lo stesso giorno... son problemi, qualcuno deve rinunciare a qualcosa e si devono accordare le mamme che li accompagnano di qua e di là.

Molti bambini di famiglie straniere non hanno ancora l'abitudine a questo “pienone” di attività, spesso non hanno nemmeno grandi possibilità economiche (i corsi costano). Il mio corso è gratuito, tranne una piccola cifra di assicurazione. Io continuo a farlo come volontariato, perchè credo sia un'opportunità importante per avvicinarli ad una nuova lingua, quindi non devono versare le quote richieste dalla scuola per pagare gli insegnanti, come per altri corsi extracurricolari, tipo quelli musicali che affascinano, ma sono costosissimi.

Per i bambini di famiglie magrebine e di altri paesi francofoni venire da me è un'opportunità per praticare un po' di francese che si ritrovano quando tornano in vacanza nei paesi d'origine. I piccoli sono molto contenti di questo, qualche genitore non ha ancora ben capito che in venti lezioni di poco più di un'ora ciascuna non è possibile imparare una lingua, qualcuno non era soddisfatto, altri hanno chiesto perchè non facevo più di una lezione per settimana...Così ho parlato con gli adulti quando accompagnano i figli, cercando di far capire che io dò solo una chance in più, stimolo l'interesse attraverso i giochi e il teatro (a quell'ora e a quell'età non è possibile fare di più) ...ma sarebbe bello che loro riprendessero a casa quello che facciamo a scuola, parlando in francese oltre che in arabo, in modo da fissare più rapidamente parole e frasi... e insisterò su questo concetto finchè ce ne sarà bisogno.

E ho fatto un'altra scoperta in questi anni: le famiglie immigrate hanno già capito, al contrario di molti Italiani, quanto sia importante nel mondo attuale conoscere più lingue e sono quindi disponibili a sfruttare questa possibilità: la mamma giapponese del piccolo L. (il papà è italiano) mi ha detto tranquillamente quando si è presentata: “Mio figlio parla l'italiano, il giapponese, l'inglese... è molto interessante che possa avvicinarsi anche al francese!”

Senza contare che più lingue si conoscono...più è facile apprenderne di nuove...il nostro cervello diventa più “attrezzato” in questo senso!

 

"Immobiles...vous etes des statues!"

 
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trampolinotonante
trampolinotonante il 10/12/12 alle 07:57 via WEB
questo post è un chiaro schiaffo a trampolino!!! :)) io da piccolo non ho avuto ste fortune de sti magrebini: ero alle prese con il grìko, con il dialetto e con l'italiano!! 3 linguaggi strani e belli. Poi entrando nel mondo degli adulti scoprii che " casa" si poteva dire " Maison" ma non capivo perchè, per quale motivo avesse due nomi diversi ( son tarato!), Poi da grande scoprii che si poteva dire pure Hause ( altro casino!), poi anche Haus, poi anche vivienda, ... insomma il caos aumentava.... e allora mi son detto: " Andate tutti a farvi friggere!! Per me la casa è casa e basta ed è la mia casa, piena di calore e di gioia!" E così dovrebbe essere per tutti! E che ognuno abbia la sua casa e possa essere felice!!! Perchè la rosa , anche se avesse un altro nome, smetterebbe di avere il suo profumo? Non è mia, ma del Bardo! :))) Ciao, buona settimana!! tt
(Rispondi)
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 10/12/12 alle 08:23 via WEB
però mi venivano naturali e le sentivo come mie"domus" e " oikia" !! vai a capire!! Lo so che tutta sta mia parlantina non c'entra mniente col tuo post, ma la lingua batte dove il dente duole! Comunque sia, ti faccio i miei complimenti più vivi èer questa PHILIA incredibile verso sti bimbi e la loro cultura!! Sei proprio brava! tt
(Rispondi)
 
 
atapo
atapo il 10/12/12 alle 17:27 via WEB
Lo dici tu stesso: "però mi venivano naturali", quando conosci diverse lingue ti viene naturale usare una o l'altra a seconda delle situazioni, degli interlocutori, degli stati d'animo. Lo sai (forse l'ho già detto) che quando ragiono tra me e me su emozioni o sentimenti forti io uso il francese? Forse è diventata la lingua delle mie emozioni... E le cose non cambiano se le raccontiamo in una lingua piuttosto che un'altra, però gli possiamo dare "sapori" diversi.
(Rispondi)
Less.is.more
Less.is.more il 10/12/12 alle 08:12 via WEB
Quanto sono belli nella foto! Mi pare eccessivo sovraccaricare i pomeriggi con i corsi voluttuari queste creature. Sono costretti a essere dei piccoli manager per star dietro a scuola, compiti e corsi. Considerando poi che in Italia si riempiono di compiti a casa gli alunni. Mi chiedo: - ma riusciranno i nostri eroi a seguire tutto con la stessa applicazione?-
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 10/12/12 alle 17:31 via WEB
I nostri eroi infatti si stancano presto e seguono solo ciò che gli va. Così è un'impresa per gli insegnanti a scuola. Ma spesso le famiglie non cercano di stabilire delle priorità educative, ma sono competitive e magari tengono di più ad una partita di calcio che a un buon risultato nel lavoro scolastico.
(Rispondi)
 
 
Less.is.more
Less.is.more il 16/12/12 alle 15:32 via WEB
è disperante quello che mi dici, ma ti credo. Che peccato! Competizione tra adulti giocata sulla pelle dei piccoli...
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 10/12/12 alle 22:24 via WEB
Vedo vittoria in questo tuo post due pomeriggi a ginnastica e uno a pallavolo... Per questo ho deciso che il catechismo puo' attendere...
(Rispondi)
 
artemisia_gent
artemisia_gent il 10/12/12 alle 22:25 via WEB
Pero' un corso di cinese glielo farei fare volentieri!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/12/12 alle 23:10 via WEB
Eh, insomma, tre pomeriggi impegnati non sono pochi a sei anni...
(Rispondi)
 
 
atapo
atapo il 11/12/12 alle 23:12 via WEB
Le lingue straniere sono sempre importanti, ma il cinese di solito ai bambini lo insegnano in maniera non troppo...ludica, almeno qui da me!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/12/12 alle 10:51 via WEB
Una serie di osservazioni interessanti e precise. Mi turba molto questo fatto che ancora in Italia non sia penetrata la necessità del plurilinguismo. Arriveremo in grosso ritardo anche su questo punto, tempo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 12/12/12 alle 19:05 via WEB
Basta vedere le scelte che finora sono state fatte a livello di ministero della pubblica istruzione... Non siamo solo in ritardo, ma siamo completamente fermi!!!
(Rispondi)
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