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QUASI A FINE CORSA

Post n°891 pubblicato il 21 Ottobre 2012 da atapo
 

 

UNA LUNGA GALLERIA

 


 

Come si temeva, anche se i timori cercavamo di fugarli con un “Vedremo”, mia suocera nella sua grande casa di Bologna non è più del tutto autosufficiente. L'indebolimento causato dalla malattia aumenta, le analisi del sangue peggiorano, i medici dell'associazione che la segue hanno iniziato da qualche giorno a somministrarle a domicilio delle lunghe flebo, per cui occorre qualcuno che sia presente in casa con lei per la maggior parte della giornata. Finora il figlio che abita vicino a Bologna ha preso giorni di ferie dal lavoro e il figlio rappresentante lavorava in zona quindi passava la notte con lei, ora tocca a mio marito.

E' partito oggi e resterà con sua mamma fino a giovedì, quando deve assolutamente tornare qui per una visita medica fissata da tempo, dopo subentrerà il quarto fratello, dopo...chissà.

Ancora non si sono attivati per trovare una badante, ma ora la necessità si fa inderogabile, speriamo siano fortunati rapidamente in questa ricerca.

Ci siamo, credo che cominci davvero la parte finale di questa storia, quando non si torna più indietro. Ho in mente l'immagine di una lunga galleria in cui entra il treno: si può solo assolutamente andare avanti, non si può scappare da nessuna parte, bisogna percorrerla fino alla fine, senza deragliare, anche se attorno è tutto così buio quasi da togliere il fiato, anche se in fondo l'uscita non si vede ancora...

In certi momenti difficili della mia vita mi è sempre venuta in mente questa immagine, forse dovuta ai miei frequenti viaggi in treno Firenze-Bologna e ritorno, con quella lunghissima e impressionante galleria che sembra non finire più...

Adesso l'immagine mi è ritornata. Io sto qui, ma penso con tanta pena a questa donna e alla sua incredibile vita, le auguro a questo punto che si concluda senza ulteriori prove dolorose.

Ora tutto ciò che riguarda le prossime settimane diventa un unico punto interrogativo anche per la nostra organizzazione familiare e i nostri impegni, sappiamo che potrebbero saltare da un momento all'altro se ci fossero nuove necessità.

Io non ci posso far molto, solo cercare di seguire e star vicino a mio marito che, notoriamente distratto e abituato ad adagiarsi con comodo su tempi lunghi o su altre persone che glieli abbreviano, da mesi invece deve organizzarsi, tenere contatti, ricordare, seguire le faccende della madre...e tutto ciò lo stressa enormemente. Da stasera là da solo con lei dovrà organizzarne anche la vita quotidiana spicciola.

Da alcuni giorni mi diceva: “Non ti par vero di non avermi tra i piedi per un po', così ti sentirai finalmente libera”: è il suo modo per tentare di esorcizzare le ansie, sue e degli altri, quello di far sempre lo spiritoso, è così da una vita e a volte mi dava tremendamente sui nervi, soprattutto se le ansie erano principalmente le mie, perchè io non riesco a riderci sopra...

Stavolta lo lascio dire, ci scherzo anch'io, se questo lo può far sentire meglio...

Ricordo l'ultimo periodo che passai con la mia mamma, so che alla fine ogni forza e ogni accettazione dovrà trovarla da solo, dentro di sé...

 

 

 
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Commenti al Post:
Less.is.more
Less.is.more il 21/10/12 alle 20:40 via WEB
Leggo molto affetto nei confronti della suocera, ormai anziana signora ammalata che non ha avuto una vita felice e del marito con le sue ansie e di quelle che verranno. Molta dolcezza. :-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 21/10/12 alle 22:18 via WEB
Ti ringrazio. Cerco di fare il possibile
(Rispondi)
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 21/10/12 alle 20:46 via WEB
Ti sei molto addolcita nei confronti di tua suocera. Col tuo animo gentile e sensibile, alla fine ha prevalso la pietas. Per la vostra serenità, speriamo che troviate presto una brava badante. Un abbraccione
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 21/10/12 alle 22:19 via WEB
In genere non sono capace di mantenere a lungo le arrabbiature, cerco piuttosto di dare un'altra possibilità...a volte anche più di una.
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 21/10/12 alle 21:19 via WEB
Chissà quanto durerà. A volte si arrendono presto e misericordiosamente la fine arriva nel sonno. Glielo auguro (e anche a voi, per soffrire meno tutti)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 21/10/12 alle 22:20 via WEB
Anche i medici dicono le stesse cose.
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 22/10/12 alle 00:52 via WEB
ti sono vicina, non è un momento facile per nessuno nella tua famiglia....:( ti auguro che riiusciate a vivere "bene" questi momenti che se anche dureranno tanto saranno comunque unici. ciao. mp:)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/10/12 alle 22:32 via WEB
Ti ringrazio infinitamente.
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 22/10/12 alle 08:16 via WEB
Io penso alla sua vita. E spero che i figli si prodighino per lei e le diano non solo cure ma presenza e affetto. anzi, amore. Non sarà lunga, anche se sembrerà interminabile.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/10/12 alle 22:34 via WEB
I figli si stanno rendendo disponibili, il fatto che lei abbia voluto tornare avivere sola a casa sua in un certo senso li "costringe" ad organizzarsi suddividendosi l'impegno.
(Rispondi)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 24/10/12 alle 08:40 via WEB
e ha fatto bene! quella è la sua casa, direi finalmente riconquistata. Che si muovano i figli!
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 24/10/12 alle 19:56 via WEB
TUTTI i figli, non sempre e solo il solito...
(Rispondi)
marzo1941
marzo1941 il 22/10/12 alle 10:31 via WEB
Le statistiche, e la stessa realtà, ci donono che si vive più a lungo, l'attuale generazione dei ventenni è destinata a superare i cento anni ... tutto molto bello, chi non desidera "campare cent'anni", ma, ci sono tanti ma, e ci si chiede in che condizioni andremo avanti negli anni, mentre aumentano le malattie tipiche della vecchiaia. E' molto significativa la tua: " Ho in mente l'immagine di una lunga galleria in cui entra il treno: si può solo assolutamente andare avanti, non si può scappare da nessuna parte, bisogna percorrerla fino alla fine..." ed è proprio così, aggiungendo le altre situazioni che hai poi raccontato, che coinvolgono i parenti e le persone vicine, che molto spesso sono le vere vittime. Nel tuo racconto hai parlato, tra le altre cose, dei tre figli che si prodigano nell'assistenza, non senza sacrifici, mentre so di situasioni dove i figli mancano, o se ci sono, sono latitanti e indifferenti. Buona giornata - Andrea
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/10/12 alle 22:38 via WEB
Ora è senza dubbio un compito molto gravoso che i suoi quattro figli stanno svolgendo, organizzandosi fra di loro come meglio possibile. Adesso sono ben più presenti di quando lei era installata da noi e solo noi (mio marito è il figlio maggiore) ce ne siamo fatti carico.
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 22/10/12 alle 16:19 via WEB
mia mamma e mia zia si tenevano sempre i giorni di ferie per quando sarebbe arrivato il peggio, quando la nonna stava male. Molto era sulle spalle mie e di mio fratello visto che eravamo studenti e quindi piu' liberi. Peccato che la nonna sia morta proprio mentre la mamma e la zia si aspettavno il peggio. In quel preciso momento ho capito che se fossimo stati in tre piuttosto che in due avremmo potuto dividerci meglio il fardello della cura e del dolore. anche per questo vorrei tre figli invece che solo due...
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/10/12 alle 22:42 via WEB
Indubbiamente più figli ci sono meglio si suddivide l'impegno dell'assistenza, solitamente. I giorni di ferie tenuti per le malattie...mio marito faceva così, quando avevamo i figli piccoli, altrimenti io avrei fatto talmente tante assenze da scuola che i genitori dei miei alunni si sarebbero fatti sentire! Perchè noi qui a Firenze non abbiamo nessun altro parente che ci possa aiutare.
(Rispondi)
rustyprof
rustyprof il 22/10/12 alle 19:02 via WEB
Lascia che tuo marito sdrammatizzi, a volte una battuta è solo un modo per sentire meno dolore... Io lo faccio spesso nelle situazioni più ansiogene, ma un esame o una verifica non sono certo paragonabili a queste circostanze. Gli "esorcismi" non gli impediranno certo di godersi questi ultimi periodi con la sua mamma. Un abbraccio forte forte a tutta la famiglia, r
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 22/10/12 alle 22:46 via WEB
Invece a me in certe situazioni le battute non vengono proprio...e se sono io in ansia sto meglio parlando d'altro o ricevendo da chi mi sta vicino una compartecipazione più...seria, poco buffonesca. Non siamo tutti uguali.
(Rispondi)
la.cozza
la.cozza il 23/10/12 alle 13:57 via WEB
Mi piace moltissimo come hai descritto questo momento con l'immagine della galleria.Le parole che hai usato hanno descritto perfettamente quello che ho provato quando è toccato a me.Siamo tutti diversi e non so se poi sarà così anche per tuo marito ed i suoi fratelli ma io sono profondamente grata a chi( Dio?la vita?) mi ha permesso di assistere i miei genitori fino alla fine, quel periodo lo considero un dono prezioso e sono felicissima di averlo potuto vivere.Ma tutto questo è venuto dopo...Ti abbraccio
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 23/10/12 alle 23:23 via WEB
Invece io, nonostante i viaggi dalla mia città alla sua, non sono riuscita a stare con la mia mamma gli ultimi giorni come avrei voluto e di questo ne ho un forte rammarico. Ma quante gallerie dobbiamo percorrere nella vita...
(Rispondi)
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