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8 MARZO

Post n°653 pubblicato il 07 Marzo 2011 da atapo
 

 

PICCOLE STORIE FEMMINILI

 

PRIMA STORIA

Durante il mio servizio nella biblioteca della scuola, un giorno avevo una classe degli ultimi anni, già con lettori esperti, che per scegliere sfogliano incuriositi anche i libri più grossi e i “classici” per ragazzi in edizioni di qualche anno fa. Confabulano tra loro, si scambiano opinioni. Ogni tanto mi chiedono consiglio. Una bambina ha tra le mani “I ragazzi della via Paal”, sembra molto interessata. Qualche compagno la informa: “E' la storia di due bande di ragazzi, che giocano alla guerra...E' bello sai, te lo consiglio.”

La bambina ha lo sguardo molto perplesso: “Conosco la storia, mi piacerebbe...ma la mia mamma mi ha detto di non prenderlo, perchè è una storia per maschi...”

Mi permetto di suggerirle che, se le interessa, non è proibito prenderlo, cominciare a leggerlo, poi decidere...(Ancora la sua mamma non è venuta a protestare...)


SECONDA STORIA

Un'amica che insegna in una scuola superiore qualche mese fa ha accompagnato una classe a Parigi in viaggio di istruzione. Prima della partenza, durante la preparazione del viaggio, un'alunna le ha chiesto: “Ma suo marito la lascia?”

Lei non capiva, pensava a questioni sentimentali...finchè la ragazza ha spiegato meglio: “Cioè, la lascia viaggiare da sola?”

La mia collega, antica contestatrice e femminista accanita, è rimasta sconvolta, ormai le veniva un colpo, ha improvvisato immantinente una lezione sui diritti delle donne per “chiarire le idee” alle sue alunne. In seguito ha saputo che effettivamente nell' istituto c'è una profe che non sta mai a dormire fuori, per gite o convegni, perchè il marito non glielo permette...


TERZA STORIA

In questi ultimi anni, per i corredini dei bebè di mia figlia, ho ripreso a frequentare, spesso con lei, il settore “abbigliamento bambini”. Non ci si può sbagliare: il reparto femminile è declinato in tutte le varietà e sfumature di rosa, con qualche eccezione verso il rosso e verso il color lavanda. Di azzurro, di blu, quasi nemmeno un bottoncino! Per i maschi, il contrario. E basta vedere le bimbette che circolano in giro, tutte sul rosa, tutto un fru fru di nastrini e decorazioni, anche nei jeans! Perfino gli zaini sono “sessuati”, come colori e come figure dei personaggi stampati sopra. Mia figlia spesso mi corregge: “Ma no, mamma, questa maglietta è da femmina, non è adatta a un maschio!per me andrebbe bene uguale (magari è blu, o verde, o gialla), se devo scegliere qualcosa per i nipoti devo stare attenta a fermarmi nel “reparto giusto”. Insomma, ora anche l'abbigliamento è tornato ben differenziato, così è difficile “passare” qualcosa ai secondogeniti o ai figli degli amici di sesso diverso.

Quando nacquero i miei figli (anni 1976 e 1979) era diverso...questo problema me lo ponevo molto meno, e così anche i nostri amici genitori insieme a noi. Pensare che mentre aspettavo mia figlia leggevo Dalla parte delle bambine”! E lei si vede che ne fu indottrinata, perchè mai nella sua infanzia volle essere diversa o da meno di suo fratello. Invece qualche mese fa mi sono sentita dire da lei: “Sai, guardando le foto di quando eravamo piccoli, mi sono chiesta perchè mi vestivi da maschio”

Un'occasione per raccontarle...come funzionava allora, cosa ci aspettavamo dalle nostre nuove bambine.

Avevamo allora altre idee, altre speranze, non volevamo che le nostre figlie fossero rappresentate e riconosciute solo per un look sfumato di rosa e bamboleggiante...

Ora ci sono ritorni ad anni ancora più lontani?

Radici subdole che non siamo riusciti ad estirpare, che stanno ributtando erbacce...

Cosa abbiamo lasciato alle nostre figlie...cosa lasceremo alle nostre nipoti...cosa trovano intorno a loro le ragazze di oggi...

C'era, quando i miei figli erano piccoli, una bella collana di fiabe moderne per bambini, che parlavano di personaggi femminili i quali trovavano il loro ruolo nella loro società. Il più famoso di questi libri era “Rosa confetto”, qualcuno se lo ricorda? Poi queste storie sparirono per molti anni, ora da poco un'altra casa editrice li sta ripubblicando: credo ce ne sia molto bisogno...

immagine dal libro "Rosa confetto"

Per l'8 marzo 2011 vi offro queste piccole storie per meditare, insieme alla mimosa.

Auguri a tutte!



 
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Commenti al Post:
ceithre
ceithre il 08/03/11 alle 01:04 via WEB
oh ma guarda! C'è anche in biblio da noi! Mi ricordo che c'era anche uno sulle scimmie - i maschi erano andati in città a farsi la cultura e le femmine sono rimaste a casa e poi sono diventate serve. Mi faceva sorridere e quando F3 lo ha scelto ero molto fiera di lei. Lei invece lo ha scelto perchè amante delle scimmie e ha faticato parecchio a comprendere la storia. Davvero mi chiedo cosa facciamo ai nostri figli... gli anni sessanta sono serviti a questo? ma meriterebbe un post!!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 09/03/11 alle 10:45 via WEB
A volte i bambini non è che capiscano a fondo le storie, però credo che qualche input gli resti lo stesso, magari gli tornerà in mente più in là e capiranno meglio.
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 08/03/11 alle 12:04 via WEB
Grazie della mimosa e dello spunto meditativo.....le mie figlie sono ben indirizzate( ma per merito loro, io ho fatto ben poco*_*) però in giro mi accorgo anche io che l'immagine della donna come la pensavamo allora sia un pò sbiadita e mi dico che qualche errore deve esserci stato per forza....forse anche la nostra rigidità che per compensazione ha portato ad un effetto contrario, è possibile quindi che si tratti solo di trovare un equilibrio....speriamo si trovi presto! ciao! auguri. mp
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 09/03/11 alle 10:49 via WEB
Sono d'accordo anch'io sulla questione dell'equilibrio, la sua ricerca è continua. Ci sono stati estremismi nel passato, che forse erano necessari per "scuotere" la realtà di allora, poi però ora sarebbe meglio davvero darsi da fare per un equilibrio, per una vera uguaglianza e un vero rispetto di entrambi i sessi, anzichè un ritorno all'indietro. Auguri anche a te e alle tue figlie.
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 08/03/11 alle 23:16 via WEB
Belle le tue storie, Renata,fanno riflettere.Il problema di trovare il giusto equilibrio riguarda tutti noi,penso,uomini e donne,a ogni età e in ogni situazione.Io ci sto provando...:)Grazie degli auguri e della mimosa,ciao
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 09/03/11 alle 10:52 via WEB
Ecco, anche tu metti l'accento sull'equilibrio, giustamente! Questi piccoli episodi capitati ultimamente mi erano rimasti in mente e mi facevano pensare a quanto c'è ancora da lavorare, come educatori, come genitori, per contrastare certe voci e certe mode propagandate in questi anni soprattutto dai .
(Rispondi)
atapo
atapo il 09/03/11 alle 10:53 via WEB
...media (chissà perchè mi era sparita l'ultima parola) Auguri anche a te!
(Rispondi)
stradanelbosco
stradanelbosco il 10/03/11 alle 13:30 via WEB
da noi, nel mio paese salentino, non c'erano tante storie. Da me eravamo otto maschi e una femmina. Il libro da leggere per svezzarci era solo e unico, " IL LIBRO CUORE" , poi mia madre ci leggeva il Vangelo e La Divina Commedia! Tutti allineati e coperti. Poi siamo rimasti in cinque, sempre allineati e coperti a bere la purga a ogni cambio di stagione. E tutti a pregare che venisse l'eterna primavera ! macchè, veniva sempre l'estate con il caldo feroce e poi .. l'autunno e poi l'inverno che si gelava...e si ricominciava! Sto pensando se era meglio allora. Ho visto sto tuo post dal punto di vista dei maschietti. Secondo me si doivrebbe scrivere per tutti, se no incominciate da voi stesse a separarvi. Infatti in Romagna , quando si và al ristorante a cena in tanti, è automatico che le femmine stiano tutte insieme da una parte e i maschi dall'altra. Incredibile come la Romagna sia arretrata, ma anche più a Nord , ho visto. E sono le donne stesse che si isolano, a tavola! Che ste cose derivino dai libri e dalle storie dell'infanzia? Ciao, dolce Atapo. tt
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 10/03/11 alle 22:11 via WEB
La tua sintetica descrizione "Salento-anni50" rende l'idea di quel tempo...abbastanza simile al mio! Secondo me, non era meglio allora. Rispondendo ai commenti anch'io ho parlato di equilibrio, quello che mi pare ancora non ci sia abbastanza negli episodi che ho raccontato: non si tratta di separarci o di "vincere", si tratta di avere la possibilità di essere se stessi (e vedi che lo metto al maschile, nel senso che vale per tutti) senza l'obbligo di sottostare a convenzioni o regole basate escusivamente sull'appartenere a un sesso piuttosto che ad un altro. Questa divisione nelle cene romagnole e oltre poi mi giunge nuova...c'è sempre da imparare!
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 10/03/11 alle 20:52 via WEB
Mi sa che io e tua figlia siamo nate nello stesso anno... chissà perchè pensavo che fosse più grande!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 10/03/11 alle 22:12 via WEB
1979?
(Rispondi)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 11/03/11 alle 17:34 via WEB
il mio grande è del 1979
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 11/03/11 alle 23:06 via WEB
Tu hai cominciato quando io ho concluso...
(Rispondi)
 
 
artemisia_gent
artemisia_gent il 11/03/11 alle 23:24 via WEB
Già, 1979...
(Rispondi)
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