Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Nickname: atapo
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Sesso: F Età: 73 Prov: FI |
« iscrizioni e plurilinguismo | quotidianità » |
Sabato pomeriggio sono stata a Parigi.
Dopo tanti anni, dopo che avevo conosciuto Parigi da turista, da studiosa, da accompagnatrice, infine da parigina in compagnia di parigini doc, amici che mi avevano fatto entrare davvero nel cuore della città, così che per me Parigi era diventata la città dell'anima, quella dove sogni di poter tornare perchè sei convinta che lì sarai felice.
E invece...lettere, telefonate, ci vediamo presto...ma non ci ero ritornata mai più.
Fino a sabato...
Gare du Nord...Gare de l'Est...poi la metropolitana...cambio di linea...scale mobili...incontri e incroci di sguardi tra gente di mille colori e di mille pensieri, perchè da molto tempo, prima che in Italia, a Parigi ci sono rappresentanti di tutto il mondo.
La collina di Montmartre, ma non la basilica, formicolante di turisti, è più bella la passeggiata tra le stradine tortuose immerse nel silenzio, dove tra un palazzo e l'altro si vedono scorci della città adagiata in pianura, magari quella stradina ripida che avevo già percorso con la mia amica e che costeggia uno degli ultimi boschetti rimasti a ricordo di quando il quartiere era un villaggio di campagna.
Ho evitato di proposito le grandi mete turistiche, palazzi e cattedrali affollate,
ho cercato le viuzze del Marais occhieggiando tra gli antichi negozietti artigiani,
ho ascoltato i miei passi nelle strade alberate fiancheggiate da ricche palazzine attorno alla torre Eiffel,
ho guardato le vetrine ammiccanti dei saldi e ho fatto sosta sulle panchine sotto gli alberi dei grands boulevards,
Pissarro, Boulevard Montmartre
ho camminato nei nuovi parchi lungo les quais de la Seine, e seguendo il fiume sono arrivata verso nuove periferie, dove ho alzato gli occhi per vedere le nuvole che si specchiano e si rincorrono sulle pareti di vetro dei grattacieli moderni,
sono salita a Belleville, nella Place des Fetes dove carnagioni scure ed occhi a mandorla mi rimandano alle storie di Pennac,
in un piccolo café ho chiesto un verre de blanc, s'il vous plait...
Parigi è piena di mille storie, di mille personaggi che a volte non sai se siano veri o appartengano alla storia più strana o misteriosa, come quel mimo enigmatico o chi va veloce rasente i muri avvolto in un mantello...
Parigi è così, tutto questo e mille altre sorprese ancora...
E così sabato ho viaggiato e ho sognato...
...seduta comodamente sulle poltroncine di una sala dell'Istituto Francese di Firenze, dove hanno proiettato un film a episodi ancora non uscito in Italia ( e temo che non uscirà mai), che raccontava la MIA Parigi, non quella turistica, ma quella delle tante storie, vere o fantastiche, di personaggi di tutte le razze e di tutti i colori che popolano la città più nascosta.
E' stato un bellissimo pomeriggio, che mi ha riempito di nostalgia, ma anche di gioia...
Di che film si tratta?
"PARIS JE T' AIME"
E non è solo il titolo del film...
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