Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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DISCESA...
Il mattino dopo veniamo svegliati da un rumore a cui noi cittadini non siamo abituati, ma inconfondibile...
Il camper si trova ai bordi di una pista (più che strada...) su cui a quanto pare passano le mucche per andare al pascolo...siamo circondati da una mandria in movimento! Superata la sorpresa, il tempo di prendere la macchina fotografica...ed ecco immortalata la retroguardia...
Dopo un'oretta di pace, una nuova mandria in avvicinamento: stavolta però sono una quarantina di boy scouts, coi loro capibranco. Non sono di passaggio, ma ahimè cominciano ad installarsi nel prato di fronte a noi, vicino alla zona picnic: scaricano da un camion al loro seguito un mucchio di attrezzature, montano le tende e ciò che serve per la sopravvivenza, presumo di alcuni giorni, docce comprese. Il tutto tra un allegro vociare...
Noi prendiamo la via dei boschi, a piedi, per una lunga passeggiata, ma le loro grida ci accompagnano dappertutto: così non c'è affatto il rischio di perdersi...
Penso che la mia volpe se ne guarderà bene dal farsi rivedere, anzi, sarà scappata molto lontana da lì.
E' ciò che facciamo anche noi, dopo il pranzo al rifugio. Cominciamo la discesa, lentamente, altri chilometri di stradine dissestate fra boschi imponenti che a tratti si aprono in piccole zone coltivate vicino a minuscoli paesi...Poi il paesaggio diventa più aperto, fra macchie, campi e boschi di eucalipti.
Ci vogliamo fermare una notte per visitare poi il paese di Senise, che si mostra subito accogliente con un bel piazzale-parcheggio comodo appena sotto il centro storico. C'è una chiesa francescana, esteriormente semplicissima, a casetta, ma dentro ha un tesoro: uno stupendo polittico del 1500, di Simone da Firenze. Mentre lo stiamo ammirando, ci si avvicina un sacerdote, che ci racconta notizie sulla chiesa, ci fa notare resti di antichi affreschi, un coro di legno con intarsi e figure lavorate molto finemente, un crocifisso di legno del 1300, alla fine ci regala un libro sulla chiesa e sul paese, con bellissime foto a colori. Ancora una volta, la gentilezza di qualcuno del posto ci aiuta a capire, a sapere, ci mette a nostro agio: un'accoglienza verso lo straniero dal sapore antico...
Un 'altra caratteristica ha Senise: è la patria dei peperoni, quelli rossi, di forma allungata. Prodotto tipico locale, li vendono dappertutto in Basilicata. Se ne vedono appesi su molti balconi, a seccare, poi verranno polverizzati e imbustati, dolci o piccanti, per i condimenti. Oppure, una volta secchi, li friggono: in questo caso si chiamano "cruschi", diventano croccanti e qui li sgranocchiano come le patatine fritte. E' inutile dire che anche noi ci siamo adeguati alle usanze, e con soddisfazione. Questi peperoni...insomma, come per i peperoncini calabresi...si dice che abbiano certe caratteristiche...tipo elisir dell'eterna giovinezza...Beh, qui in Basilicata se ne fa uso in abbondanza!
Tornando al percorso, ormai abbiamo di nuovo la necessità di trovare un'area attrezzata per lo scarico delle acque sudicie: la guida ne indica una a Valsinni e ci andiamo speranzosi: macchè, non si trova! L'ufficio informazioni è chiuso (guarda un po'), è aperta solo la sede della CGIL: chiediamo lì e ci viene detto con molto rammarico che l'area di sosta esisteva, ma ora è chiusa in attesa del nuovo appalto...poi naturalmente ci intratteniamo mezz'ora in conversazione sulle magagne del sud d'Italia, della Basilicata in particolare.
A questo punto pensiamo che forse sulla costa avremo maggiore fortuna, sono zone di turismo balneare, quindi ci "tuffiamo" decisamente verso la costiera ionica. Atterriamo (o ammariamo? o approdiamo?) proprio a Scanzano, là dove terminò il viaggio degli eroi del film ispiratore.
Scanzano, la piazzetta della scena finale del film
Nelle mie guide ho un discreto elenco di agriturismi con punto sosta per camper, qui sulla costa sarebbe carino fermarci in un agriturismo in campagna, tanto per cominciare...
Credete sia facile? L'agriturismo indicato non si trova, giriamo per stradine poderali a vuoto, poi cominciamo a chiedere informazioni nelle cascine che incontriamo: nessuno lo conosce, però, sempre gentilissimi, ci indicano sommari percorsi per altri agriturismi, compreso uno chiamato "Padre Pio". Peccato che non ci siano cartelli ad aiutarci, nemmeno Padre Pio stavolta fa il miracolo...invece mio marito perde la pazienza e dichiara: "Basta con queste cose strane! Si va nel campeggio!"
Purtroppo l'unico campeggio di Scanzano Lido non ha gli scarichi per i camper...e noi ne abbiamo assoluto bisogno! Oramai mio marito batte la testa sul volante dalla disperazione...quando vediamo, quasi sulla spiaggia, un altro camper che pare installato stabilmente. Andiamo a chiedere e...ci svelano un segreto: nei bagni pubblici della spiaggia, alla sera, quando tutti se ne sono andati, si riesce a scaricare e a fare rifornimento d'acqua: loro vengono lì tutte le estati con questo sistema. Salvezza! E così può cominciare la parte marittima del nostro viaggio...
primo sguardo al mar Ionio
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