Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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LA CASA COL BOSCO
Appennino emiliano, monte Vigese
Continuano le nostre ricerche montanare…
La stagione ci rema contro, ma cosa dovevamo aspettarci? E' dicembre e noi non siamo mai particolarmente fortunati.
Così quando l'impiegata dell'agenzia ci dice:-Da questo terrazzo c'è un bellissimo panorama.- noi dobbiamo crederle sulla parola perché in realtà è tutto immerso in una nebbia fittissima, come siamo stati immersi nella nebbia appena arrivati in quota, in una delle giornate in cui siamo andati a visitare case… che magari sulle foto sembravano meraviglie, ma viste dal vero lo sono molto meno. Però la casa con quel terrazzo è una delle “papabili”, per ora è al primo posto della nostra lista, forse andremo a rivederla senza nebbia…
Se la nebbia è poca, ma solo nuvole in cui ci si immerge e da cui si riemerge, c'è sempre un vento gelido che si infiltra sotto maglioni e giacconi, come quella volta che in un altro paese (quello che per ora ci affascina di più ed è anche abbastanza vicino) l'indirizzo messo su internet non era giusto ed abbiamo aspettato l'agente mezz'ora davanti alla casa sbagliata rabbrividendo sempre di più, per poi scoprire dai nostri cellulari che lì la wind non arriva, correre a cercare un telefono pubblico per contattare l'agente che nel frattempo, dopo averci aspettato alla casa giusta, se ne era tornato in agenzia più a valle... Insomma, quella casa ancora dobbiamo vederla perché poi ha ripreso a nevicare e il nuovo appuntamento fissato con lui è saltato.
Speriamo in questa settimana, pare che per qualche giorno ora resti il sole. Sono curiosissima, quel paese è ok, la casa sulla carta e a sentire l'agente è super, il prezzo è alto ma abbordabile: se si mantengono le promesse la ricerca potrebbe concludersi, anche se questo agente è un vecchietto che ci pare abbastanza rincoglionito e ci dà qualche pensiero per gestire le pratiche successive: aveva pure sbagliato a indicare l'indirizzo!
Ieri, domenica, c'era un sole splendido. Reduci dalla festa di Cesare il giorno precedente, dopo esserci riposati, abbiamo voluto sfruttare la bella giornata.
Una delle case, in un altro paese ancora, è messa in vendita da un privato che per ora vi abita, mi aveva detto che lui c'era sempre e potevamo visitarla quando ci faceva comodo. Così gli abbiamo telefonato e un'ora dopo eravamo davanti alla sua porta (che potrebbe diventare anche nostra, chissà…) Finalmente avevamo fatto un viaggio piacevolissimo col sole, tra i boschi ingialliti, i ruscelli, le tracce di neve sui pendii e la corona dei monti nitida tutt'attorno. Poi la sorpresa: attorno a questa casa, che ha diversi aspetti positivi, non c'è solo un prato-giardino con diversi alberi da frutto, ma un vero e proprio bosco di castagni, noci e querce, grande circa il quadruplo del giardino che abbiamo attualmente a Firenze. E pare che si raccolgano frutti abbondanti! Ora è tutto spoglio, ma è ugualmente suggestivo, me lo immaginavo in primavera-estate, che meraviglia! La manutenzione non è impegnativa, basta ripulire un po' il sottobosco e… raccogliere i frutti. In paese c'è un signore che per poco si presta ad aiutare.
Dimenticavo: il paese è piccolo e per noi fino ad ora era sconosciuto, ma l'essenziale c'è tutto.
Insomma, un sogno! Il padrone ci raccontava che d'estate è pieno di lucciole, un istrice gironzola e pare abbia la tana vicina, passano volpi, per non parlare degli scoiattoli e dei ghiri sugli alberi. E nei boschi attorno, dai mille sentieri per passeggiate, ci sono tanti cervi. Immaginate il mio entusiasmo: pensavo ai miei nipotini, a come sarebbero felici di passare l'estate lassù… ma pensavo anche a mio marito, così sedentario, che dovrebbe attivarsi a rastrellare le foglie nel bosco, a tagliare i rametti ecc. e infatti durante il viaggio di ritorno mi ha detto:-Ma che ce ne facciamo di un bosco così?- Troppo, per lui.
Come un po' troppo è anche il prezzo, per ora, ma è un po' trattabile e noi dovremmo riuscire a racimolare in tempi brevi qualcos'altro. Io questo sogno della casa col bosco non lo voglio abbandonare subito.
Sto anche pensando che, in qualunque modo andrà a finire la nostra ricerca di case, DOPO vorrei ritornare con calma, magari d'estate, nei paesi che ora stiamo scoprendo così un po' affannosamente, per goderceli meglio, magari apprezzando ancora la cucina locale negli ottimi ristorantini che andiamo collaudando via via durante le nostre esplorazioni...
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