Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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« SICILIA 7 | CONFESSIONE » |
NEL CUORE DELL' ISOLA
Ora è giunto il momento di lasciare questo sud estremo e di voltare il camper verso nord... ma non sarà un ritorno... c'è ancora una lunga strada da percorrere e luoghi da raggiungere. Diciamo che il tour progettato è una specie di ellissi...
Lasciamo la costa a Gela e ci addentriamo nell'interno: ecco subito i pozzi di petrolio (il Texas italiano?) poi i grandi paesaggi agricoli o incolti, selvaggi e assolati, dove ripensi al Gattopardo e al mitico viaggio in carrozza verso Donnafugata... Noi siamo in camper, l'aria condizionata va a tutto spiano, ma il caldo si sente...
Prossima meta è Caltagirone, che ci interessa soprattutto per le ceramiche. La città antica, con i laboratori e negozi di ceramica, è un groviglio di scale e stradine ripidissime, per affrontarle aspettiamo il pomeriggio inoltrato, intanto affrontiamo una trattoria in periferia (pianeggiante) col solito cameriere simpatico e chiacchierone che come dessert mi propone un dolcetto nuovo, specialità della sua mamma che sta nella cucina: una specie di grande raviola di pasta fritta dolce ripiena, immancabilmente, di ricotta come fosse un cannolo. E risento, a sorpresa, il sapore delle crescentine che faceva anche la mia mamma: gli ingredienti scopro che sono gli stessi, solo un po' di zucchero in più... e il dolce mi sembra ancora più buono!
Chiedo al cameriere anche altre indicazioni per la tappa prima delle ceramiche: la pasticceria Scivoli. Questo pasticcere è famoso per aver inventato la cassatina siciliana monoporzione, quella che si trova ora più facilmente anche nei supermercati. Vi devo confessare che non vedo molte cassate durante questo viaggio: quando la chiedo mi dicono che col caldo la ricotta si sciupa, quindi la preparano meno, se la voglio posso ordinarla per il giorno dopo... Ma il nostro stile vagabondo finora non ci ha consentito di far combinare i nostri orari con un'ordinazione in pasticceria. Ripongo speranze in questo Scivoli, che infatti ha il banco frigo pieno di cassatine e altre specialità da leccarsi i baffi. E la sua fama è ampiamente meritata, ve lo garantisco! Nonostante il cameriere ci avesse avvertiti che era un po' caro, le sue cassatine mi costano meno che a Firenze!
la mitica cassatina Scivoli a Caltagirone
E' già pomeriggio inoltrato quando affrontiamo le scalinate del centro storico, il caldo è ancora furioso e per me è una fatica enorme. Fra i negozi di ceramiche visitati uno è davvero speciale: è poco più di un bugigattolo, con annesso un laboratorio altrettanto piccolo, ma ciò che mette in mostra è diverso e più originale rispetto a tutti gli altri. Il ceramista ci intrattiene spiegandoci l'origine dei motivi decorativi che usa, poi ci parla con passione della città, della sua storia, ci suggerisce tanti luoghi da visitare... ci fa sentire quasi in colpa per aver deciso di fare solo un rapido giro per le ceramiche, ma la dislocazione in salita, tutte quelle scale, il caldo, ci scoraggiano e ci ripromettiamo di tornare, però in un altro viaggio da fare in una stagione più fresca... Naturalmente gli compriamo un vasetto di ceramica, a forma di buffa civetta.
E' quasi buio quando torniamo al camper e dobbiamo cercare per la notte, dirigendoci verso Piazza Armerina. Contattiamo per telefono un agriturismo, ci dà qualche indicazione e via alla ricerca... molto lunga, complicata, tra i cartelli stradali mancanti, distrutti o poco chiari, il nostro navigatore che ogni tanto impazzisce all'improvviso...pensate che poco prima di Caltagirone, su tornanti tra un caldo infernale, ci aveva detto: “Attenzione! Formazioni di ghiaccio sulla strada davanti a voi”
Immaginate un po' il nostro vagare nella calda notte siciliana, tra incroci dubbi e stradine sterrate, lasciando una parte dell'angolo posteriore destro del camper contro un muro durante le manovre per tornare indietro da un percorso sbagliato... Quasi a mezzanotte arriviamo all'agriturismo e ci addormentiamo stremati. Il mattino dopo vediamo che è un posto bellissimo, quasi un'oasi di verde e di pace, tra boschi e frutteti dentro una profonda gola e di queste gole e di questi agriturismi ce ne sono parecchi in giro... L'unico neo è che in questi giorni e in questi giri il collegamento internet è quasi inesistente, sembrano luoghi fuori dal mondo.
Vedere Piazza Armerina molto simile a Caltagirone, tutta scale e salite, mi fa venire i brividi e rinvio anche questa città ad un prossimo viaggio. Però non vogliamo mancare la visita alla villa romana del Casale, vicino a Piazza Armerina: era già in lista nel precedente viaggio in Sicilia, 15 anni fa, ma non facemmo in tempo. Stavolta è d'obbligo. Ed è una scelta felicissima, perchè in questi ultimi anni sono stati fatti molti scavi e miglioramenti a questa area archeologia per renderla più fruibile ai turisti, i percorsi sono ombreggiati, ci sono corridoi in cui ammirare dall'alto, cartelli di spiegazioni chiari e abbastanza dettagliati. Noi, insieme ad un'altra coppia incontrata all'ingresso, prendiamo una guida, una ragazza molto simpatica e con un bel modo di farci scoprire le meraviglie del luogo. E' famosissima tra le zone archeologiche, è una villa enorme del I° secolo dopo Cristo, probabile punto di incontro per traffici e commerci dell'impero, la sua sontuosità parla di ricchezze immense, incontri d'affari, ostentazioni della grandezza e supremazia dell'impero. La caratteristica di questa villa sono i pavimenti tutti a mosaico, quasi tutti ben conservati perchè restarono sepolti dal limo di una grande alluvione: sono stupendi, vanno dai motivi decorativi delle stanze meno importanti o di servizio a vere e proprie storie mitologiche o di scene di vita del tempo, “raccontate” nelle stanze principali: si ritrovano personaggi, animali, piante, edifici, giochi e attività che ci offrono uno spaccato della vita in quel lontano passato. Si fa l'ipotesi che gli artisti di questi mosaici provenissero dall'Africa del Nord, mosaici così belli si trovano nel museo del Bardo a Tunisi: io li ho visti e mi trovo d'accordo con questa teoria. Naturalmente erano concesse foto solo per “uso personale”, proibito pubblicarle, ma vi offro ugualmente un piccolo assaggio sperando di passare inosservata... e vi invito a cercare su Google-immagini “villa romana del casale mosaici”, o ancora meglio, ad andare a vederli dal vero...
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