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PAGELLE

Post n°342 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da atapo
 

NON  CAMBIA NULLA...PERCHE'  E'  GIA'  CAMBIATO  TUTTO

 

Oggi pomeriggio grande confusione a scuola: venivano distribuite le pagelle, con le novità dei voti numerici, per fortuna alla fine resta il giudizio globale,così si può chiarire qualcosa di più.

 

Il mio corso di francese era un porto di mare: chi non sapeva se doveva restare perchè il genitore dopo la pagella aveva fretta, chi arrivava tardi perchè era stato a prendere la pagella, chi aveva affidato la cartella alla mamma in fila e si era accorto solo al momento di scrivere (quindi dopo il gioco iniziale) che non aveva nulla e mi chiedeva di andare a riprendersi le sue cose, chi non sapeva se all'uscita doveva cercare il genitore all'ingresso o ancora in fila...

 

Vista la confusione e l'atmosfera elettrica per l'attesa di questi benedetti voti, come attività forte della lezione ho fatto qualcosa che non MI affaticasse più di tanto, sul Carnevale, tanto per tenerli su di morale! Dovevano disegnare, inventare un costume da Carnevale per il loro numero preferito, poi, naturalmente, ci scrivevano alcune cosette di spiegazione, cercando sul vocabolario quello che serviva.

 

Il lavoro gli piaceva, anche perchè i disegni sarebbero stati appesi, ma...possibile che tanti bambini si sentano angosciati e con un'enorme paura di sbagliare anche quando disegnano?

 

In continuazione a cancellare, a dire:"vorrei fare questo, ma è troppo difficile, non ci riesco" , non ci provano nemmeno, stanno lì a lagnarsi o vanno a chiedere agli altri "mi aiuti?", poi nemmeno in questo caso sono contenti, appallottolano il foglio e ricominciano daccapo. Che enorme insicurezza vedo sempre più spesso in questi bambini...

 

Per l'occasione, ho rivisto e salutato parecchi dei miei colleghi (i più simpatici...). Anche fra loro, che aria di sconforto e di insicurezza!

 

Non c'è nulla di preciso e di concreto  per l'anno prossimo: fino all'assegnazione degli organici nessuno può dire come si farà il tempo pieno l'anno prossimo,

 

come si potranno organizzare non solo le prime classi, ma anche le altre che perderanno le compresenze e ciò, per noi che siamo in zona a rischio, vuol dire non effettuare più interventi individualizzati e di recupero per gli alunni in difficoltà.

 

Hanno preparato progetti per mantenere gli insegnanti, ma questi progetti sono subordinati alla copertura delle necessità per le supplenze. In pratica vuol dire che si possono attuare solo se non ci sono insegnanti da sostituire...quindi, se va bene, si faranno una volta sì e tre no...e che continuità sarebbe questa per portare avanti un progetto con una classe o un gruppo?

 

Alcuni tra i più anziani, ancora sulla breccia per passione, valutano se andare in pensione al più presto...

 

Insomma, uno sfascio...

 

e non sanno che dire ai genitori, non c'è nulla di rassicurante...e mi fermo qui. In fondo Ceithre, con quello che ha raccontato giorni fa sulla scuola dei suoi figli, ha descritto la stessa situazione, purtroppo.

 

 

 
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Rispondi al commento:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/09 alle 19:53 via WEB
di queste confusioni ne ho viste ante, nella mia "carriera" di madre. come quando cambiarono le scuole medie. o al precedente cambio delle elementari. o l caos assoluto delle sperimentazioni delle vecchie superiori. poi sopravviviamo, troviamo un nuovo buon modo di adattarci (da bravi italiani) e quasi c dimentichiamo quello che era successo prima.
 
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