ricomincioda7

Superato... che termine strano. Come se fosse un muro. Beh, in effetti, i primi tempi, per me almeno, c'è stato un muro. Mi chiudevo dal sentire, mi riparava dalla compagnia delle persone, mi ci stavo dentro a sentire il mio dolore, a pensare a quanto ero sfortunata, a quanto la mia vita sarebbe stata diversa... ma poi l'ho superato, la vita va avanti, si guarda altrove. L'amore, l'affetto, i ricordi lo sì portano nel cuore. A volte straripa un po' negli occhi - è vero! Ma non penso più al mio dolore negli stessi termini. Cerco di creare qualcosa per i miei figli, cerco di vivere l'amore che mi è stato dato e non rimpiangere nulla. L'amore di un genitore permea tutta la nostra vita, tutto il nostro essere. Mio padre è nel mio naso, mia madre nei capelli d'oro e argento, mio padre nel mio amore delle parole, mia madre nelle barzalette un po' sconce! Sono nelle cose che sono e nelle cose che faccio, nelle cose essenziali e nelle cose frivole. Accetto che loro non sono più con me, ma in me e vado avanti. Vero, non ho avuto il tempo di avere un rapporto stretto con mia madre, vero, abitavo lontano da mio padre, il nostro amore non era fatta di gesti communi, tempo passato insieme giornalmente, ma di appoggio morale, risate e parole. Non vuol dire però che non mi mancano, ma convivo con la loro mancanza col sorriso che so loro vorrebbero io portassi. un abbraccio per la perdita di tua amica, so che il ricordo di quei primi momenti di disperazione smuove sempre ricordi spiacevoli, bisogna scacciarli con forza.