Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi di Agosto 2014
DALLA SPIAGGIA
"Ciao nonna, io sono in spiaggia dove ieri, se vuoi venire io ti aspetto. Riccardo"
"Noi andiamo in spiaggia dove stamani, te vuoi venire per favore? Riccardo"
Di questo tipo sono gli SMS che mi arrivano ogni giorno: Riccardo li detta a sua mamma per farci sapere dove si trovano e noi li raggiungiamo. Belle sono queste ore insieme, sotto ai due ombrelloni, tra asciugamani insabbiati, formine, secchielli e simili e giochi nuovi inventati tra terra e acqua... Gli ho comperato da uno dei tanti venditori ambulanti un pinguino-sempre-in-piedi: la nonna si potrà concedere di viziarlo un pochino! E' stato un regalo graditissimo: così leggero, in balia del vento e delle onde è come un altro piccolo amico che fa... quello che gli pare, scappa, bisogna rincorrerlo, ma insieme si fa maltrattare senza proteste, al massimo uno spruzzo d'acqua imprevisto se lo butta con troppa foga. Peccato che domani già loro ripartano e noi domenica! Questi ultimi giorni ci hanno donato un tempo bellissimo, sembra un'estate agli inizi, non verso la fine... Almeno queste brevi vacanze così agognate non ci hanno deluso!
Chi ci ha deluso invece qui è il collegamento a internet, quasi inesistente, nonostante ci avessero assicurato che c'era, anche se forse talvolta avrebbe avuto problemi... Tutto il contrario: TALVOLTA funziona! E mi viene in mente quanto scriveva Ody sui collegamenti degli hotel italiani...
Chissà quando riuscirò a collegarmi di nuovo... forse quando sarò ormai tornata a Firenze...
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LE SPIAGGE BIANCHE
Rispondo qui ad alcuni commenti del post precedente, di chi ammira le belle immagini di spiaggia che ho messo e mi chiede se qui a Vada le spiagge sono proprio così... caraibiche.
Le foto che vedete in realtà sono di una famosissima spiaggia appena a nord del paese, chiamata appunto Spiagge Bianche, dove il colore pare dovuto anche a... residui di lavorazione degli stabilimenti Solvay, non tossici, assicurano. Io in questa spiaggia non sono mai stata, non si raggiunge in auto o in camper, ma con stradelle per ciclisti e camminatori. Come vorrei andarci! Chissà se in bicicletta, uno dei prossimi giorni...
Dipende dal tempo, mica possiamo farci sorprendere da un acquazzone a metà strada e qui oggi ha ricominciato a piovere, nuvoloni si alternano al sole, è parecchio ventoso.
Dipende da quanta voglia ha mio marito di venire con me, una gita così credo lo stancherebbe parecchio. Quando lavorava spesso veniva da queste parti a controllare impianti, ma dice che non ha mai avuto la curiosità di andare a vederle... Pensare che sono famosissime e citate nelle guide turistiche!
Comunque anche quelle normali non sono affatto brutte: la sabbia è chiara e fine, alle spalle ci sono le dune e una bella pineta, è spiaggia libera per lunghissimi tratti. Valutavo che magari i campeggi sono più cari che sull'Adriatico, però non si è obbligati a pagare gli stabilimenti balneari se vuoi andare in spiaggia. Ora sono ancora un po' affollate se il tempo è bello, ma ognuno ha il suo ombrellone differente e tutti quei colori mettono allegria...
spiaggia libera a Vada
Basta però che arrivi l'ora di cena e tutto ridiventa silenzioso, solitario, si sente solo il rumore del mare e del vento, ci si siede sulla sabbia ad aspettare il tramonto, magari per fotografarlo e sono sempre in compagnia di altri amanti delle foto ai tramonti. Il sole scende, la luce che cambia fa comparire più nitide all'orizzonte le sagome scure delle isole dell'arcipelago... L'ultimo raggio di sole potrebbe farti una sorpresa rara... ma di questo parlerò un'altra volta.
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QUI SI STA BENE
Stanno passando tranquillamente questi primi giorni al mare.
A causa di un errore di percorso siamo arrivati lunedì al camping dove sta mio figlio appena in tempo per vederci soffiare davanti al naso da un altro camper l'ultimo posto libero... perchè purtroppo non accettavano prenotazioni. Per fortuna però abbiamo trovato nel campeggio accanto, così ci incontriamo in spiaggia, dandoci gli appuntamenti col cellulare.
Questi incontri in spiaggia con Riccardo hanno il potere di far venire in spiaggia senza fiatare anche il nonno... e non dico altro!
Il tempo regge, qualche nuvola e un po' di vento, speriamo continui, c'è ancora moltissima gente, credo che tutti speriamo finalmente in un periodo di bella stagione.
Io dormo moltissimo, credo sia per rilassarmi e ce n'era bisogno...
Vorrei raccontare ancora, ma la connessione internet del camping oggi è il primo giorno che ci funziona e spero non salti da un momento all'altro, come è spesso successo.
Allora per adesso pubblico, con un'altra immagine di repertorio, ci sentiremo ancora da qui, spero!
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SOLE (?) E MARE
Nomellini P., Bambine al mare
Domattina partiamo, in camper naturalmente. Mio marito ora se la sente di affrontare la guida del camper, non molto a lungo però e con soste previste nel caso si affaticasse troppo.
Non andiamo nemmeno troppo lontano, sulla costa toscana a Vada, dove mio figlio con la sua famiglia sono in campeggio da ieri fino a fine mese. Ed è stato proprio mio figlio, nelle scorse settimane, a proporci di andare al mare vicino a loro, così nel caso mio marito avesse problemi alla schiena ci potrebbe dare un aiuto. Credo che se non ci fosse stata questa offerta mio marito non si sarebbe deciso: ripeteva che sì, si sentiva in grado di viaggiare, ma non troppo, non lontano, sperando di non avere problemi... io gli dicevo: “Scegli tu il luogo” e lui non si decideva mai. Così come si ostinava a non prendere in considerazione la possibilità di un appartamentino o una pensione, da raggiungere in auto o in treno, senz'altro meno impegnativi che la guida del camper: ma lui o camper o niente! Ormai mi ero rassegnata al niente...
Comunque nel campeggio di mio figlio il posto non è per niente assicurato, anzi, fino a stasera è tutto pieno e non prendono prenotazioni per i prossimi giorni. Speriamo che andando domattina e con mio figlio già lì qualcosa si riesca a rimediare. Certo è costosissimo: per il camper e noi due pagheremo più di 40 euro al giorno! Per un pezzetto di terra forse nemmeno all'ombra, la possibilità di scarico e i servizi igienici che per noi non sono nemmeno indispensabili... In Francia (e non solo) è molto più economico. Ma questa estate va così, c'è solo da ringraziare se è uscita questa possibilità e da sperare che vengano finalmente un po' di giorni soleggiati, per curarmi gli acciacchi vecchi e nuovi.
Il campeggio è lo stesso in cui io sola andai due anni fa con mio figlio e il bimbo: mi ricorda che anche allora era un momento per me pesantissimo, là finalmente mi rilassavo, poi arrivò la notizia della morte tragica di mio suocero... nuovo stress, e da allora si sono aperte le altre questioni familiari. Forse avrei preferito non tornare proprio là, ma stavolta non si sceglie.
Il primo settembre dobbiamo essere improrogabilmente di nuovo a Firenze, ci sono già impegni. Sarà una breve vacanza. Il portatile è tra i bagagli, ma non so come saremo messi ad internet: visti i prezzi del camping temo costerà come l'oro e in questo caso, signori miei, ci risentiremo a settembre! Vorrà dire che al mare leggerò di più, oltre a giocare col nipotino.
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FINE FERRAGOSTO
Come è andato questo Ferragosto?
Qui, dopo un passaggio a casa di mia figlia per accudire e coccolare il gatto Beto, compito mio giornaliero ora che i padroni sono al mare, ho passato il resto della giornata in casa, a preparare un ottimo ragù cipolla e salsiccia, un' altrettanto ottima peperonata, a riordinare e a buttare riviste e materiali turistici vari.
Senza rimpianti. Mi sento particolarmente stanca e nervosa, sarà l'estate pazza, in questi ultimi giorni a tratti è freddo e sempre ventoso così mi viene spesso mal di testa... non avevo proprio voglia di organizzare niente. Di solito, quando non siamo in viaggi lunghi, la giornata di Ferragosto è sempre passata a casa: mio marito nei giorni festivi o di ponti vuole stare rintanato (non solo adesso che è ancora debole), non vuole trovarsi nel traffico e nella folla di qualche sagra, festa o manifestazione.
Mentre guardavo certi depliants turistici che avevo conservato, ho ricordato che ci fu solo un certo periodo, quando i figli erano piccoli, in cui abbiamo passato qualche ferragosto sul lago Trasimeno, in un campeggio a Tuoro dove ci piaceva andare anche in altri weekend estivi. C'era sempre posto, ormai eravamo di casa, era molto tranquillo, a parte i fuochi artificiali del 15 agosto, e passava pure il contadino a vendere certe verdure saporite... così tornavo a Firenze anche con la spesa già fatta!
In anni successivi, a volte io insistevo perché passassimo questi giorni dai miei suoceri che stavano in estate in una loro casetta in montagna (anche questa fa parte dell'eredità...) sull'Appennino modenese. Era ottimo per sfuggire al caldo fiorentino, ma mio marito accettava solo perché gli dicevo: “Così fai un po' compagnia a tua mamma”, questo era l'unico argomento che lo smuoveva. E credo che lei ne fosse contenta, di queste visite che la distraevano dalla presenza incombente e soffocante del marito.
Oggi mi sento un po' grigia, l'estate si avvia alle ultime settimane (ma è mai iniziata?) dopo questi giorni quasi sospesi, fra poco riprenderanno le incombenze dell'eredità, della compravendita delle case... dovrò essere in forma ah ah!
Quando sono in questi stati d'animo ricerco le poesie. Da leggere, ovvio. Mi piacerebbe anche scriverne, da giovane lo facevo, come credo facciano tutti i giovani, poi me ne è scappata qualche altra in alcune occasioni, ora mi limito a leggerle, le cerco, mi identifico in alcune. Con internet è facile, digito un argomento, ne trovo... un copia-incolla e le ho sempre con me, da rileggere quando ne sento il bisogno.
Così oggi vi lascio il suggerimento di un blog di poesie (è venerdì, giorno del blog-florilegio), che ho incontrato spesso nelle mie ricerche: ogni giorno offre una poesia e mette link per collegarla ad altre, o a testi sull'argomento, non l'ho girato molto, mi pare che offra diversi percorsi...
Ha un nome intrigante: “Il canto delle sirene”, ma la sirena ammaliatrice della poesia non porta certo alla distruzione, anzi è un canto che culla e accompagna...
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EREDITA'
Qualcosa si muove...
Finalmente, dopo quasi due anni dalla morte dei miei suoceri, pare che qualcosa stia prendendo la strada giusta nella questione dell'eredità!
Dopo sospetti, accuse, offese, litigate, scambi di lettere prima infuocate, poi raggelanti nel linguaggio formale e burocratico degli avvocati e “per conoscenza a...”, ma identiche nella sostanza del non intravedere possibilità di accordi, i quattro fratelli sono arrivati davanti al “conciliatore”: ultimo tentativo prima della causa in tribunale.
A quel punto con poche speranze, a dire il vero: le pretese del fratello che finora aveva sempre ostacolato gli altri non parevano avere cedimenti fino all'ultima seduta quando, improvvisamente, è diventato molto tranquillo e ha firmato senza fiatare ciò su cui fino a pochi giorni prima ancora aveva da obiettare e contrastare. Forse il suo avvocato è riuscito a fargli capire che stava arrampicandosi sugli specchi e che in tribunale non avrebbe certo vinto nulla, anzi, avrebbe dovuto alla fine pagare spese e danni...
Non lo sapremo mai, l'importante è che adesso si possa andare avanti, suddividendo i beni mobili e cercando di vendere quelli immobili.
Intanto però sono passati due anni, nei quali i quattro fratelli hanno dovuto pagare le tasse di case vuote, senza nessun introito, hanno perso proposte di acquisto che erano arrivate subito dopo la morte dei miei suoceri da chi conosceva gli immobili, il mercato immobiliare è andato ancora più in crisi ed ora si rischia di dover svendere pesantemente, se e quando si troveranno nuovi compratori.
Due anni così hanno rovinato la vita anche a mio marito, profondamente addolorato, dopo la morte dei genitori, anche per l'assurda ostilità di questo suo fratello. Aggiungiamo anche gli scambi di corrispondenze farneticanti e minacciose, tutti i viaggi a Bologna per incontrarsi prima con i fratelli nei vani tentativi di accordi, poi con gli avvocati e per gli adempimenti burocratici. Gli pareva di risentire l'atmosfera di pesante follia che era stata la vita con suo padre e anche qui in casa in certi periodi è stato ombroso, lunatico e intrattabile.
Io ho cercato di restare fuori il più possibile da queste vicende, ma qualche commento ogni tanto mi scappava... E ho cercato di sopportare certi “momentini” ripetendo dentro di me : -Passerà...- però non è stato facile.
Ora mio marito è abbastanza euforico, dice che in pochi mesi la faccenda sarà sistemata e che qualche soldino ci arriverà (quelli che resteranno, dopo tutti i pagamenti ad avvocati e compagnia).
Spero che non si illuda troppo, che ora riesca ad organizzarsi rapidamente e... pacificamente con i fratelli. Non me ne intendo di tempi tecnici e burocratici, mi auguro che non si debba aspettare ancora molto, arriverebbe al momento giusto questo gruzzoletto tanto comodo per la ricerca della nuova casa per noi...
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FIGLIO 1 - Ignacio
E' nipote, più che figlio, ma fa lo stesso, è stato ugualmente figlio...
E' la storia di qualche giorno fa, scritta sui giornali e presentata alla TV nei notiziari: la leader delle “nonne di Plaza de Mayo” ha ritrovato dopo 36 anni il nipote, figlio di sua figlia, partorito in prigione, poi dato in adozione e sua madre assassinata. Sono ormai conosciute a tutti le atrocità degli anni del regime argentino così come la lotta indomabile di queste “abuelas” che da molti anni ricercano i nipoti, figli dei loro figli desaparecidos durante la dittatura. E ogni ritrovamento accertato è festa grande.
Mi sono commossa di gioia anch'io per questa notizia: da quando due anni fa in teatro interpretai la parte di una “madre” argentina e lessi molto per capire e recitare al meglio quel personaggio tragico mi è rimasto dentro qualcosa che mi fa partecipare con forza più intensa a ciò che riguarda questo passato... cosa si prova per un figlio che sparisce, per un nipotino di cui non sai quasi nulla e che se hai un po' di fortuna ritrovi adulto, nei cui lineamenti cerchi tracce di chi non c'è più, a cui vorresti poter ridare l'amore e la storia di cui è stato privato...
Una disperazione che diventa enorme coraggio e continua forza in queste nonne, a cui ormai gli anni che passano lasciano tempi sempre più brevi...
FIGLIO 2 – Federico
Un'auto con cinque giovani a bordo, stanno tornando a casa poco prima di mezzanotte in una di queste calde sere di agosto. Ragazzi normali, nessuno sballo, niente alcool, solo una serata insieme nel paese di villeggiatura dove alcuni di loro sono ospiti da parenti. Non si sa ancora perché la macchina a un tratto sbanda e si schianta contro un muro con la parte di dietro proprio dove siede Federico, che batte violentemente la testa. Gli altri, tra cui il fratello maggiore di Federico, non si fanno quasi nulla, lui muore in ospedale poche ore dopo. I suoi genitori concedono la donazione degli organi.
Queste persone le conosco bene: la mamma è una delle mie ex colleghe di scuola più care, con cui continuo ad avere rapporti, il babbo è egiziano e molto partecipe alla vita della nostra scuola, i due fratelli erano stati negli scambi in Francia, la sorella minore l'ho conosciuta nei lavori a gruppi con la mia ultima classe. Una famiglia interculturale esemplare, che ebbe negli anni diversi problemi economici e di salute sempre affrontati con forza d'animo e grande cuore, quel cuore che ora ha fatto la scelta di donare gli organi del figlio. Un grande dolore ho provato anch'io per questa tragedia di cui razionalmente si fatica a trovare il senso...
Ieri c'è stato il funerale, gremita la chiesa e la piazza antistante. Tante famiglie perché la famiglia è conosciuta e amata nel quartiere, tantissimi giovani perché Federico aveva molti amici, era un bravo ragazzo normale che si era appena impegnato a superare l'esame di maturità e ancora non aveva deciso che farne della sua vita, ma voleva trovare presto un lavoro per dare una mano in famiglia. Tutti quei ragazzi venuti ieri a salutarlo erano sconvolti, forse è la prima grossa tragedia della loro vita e così assurda, così lontana dai pensieri dei giorni di vacanza... Gli amici hanno letto parole affettuose per lui: “Sei arrivato primo, fra noi, a vedere Dio”
“Ciao, esco.” Le sue ultime parole in casa, quella sera. Ma i suoi genitori non potranno più aspettarlo, come facciamo tutti noi genitori, tutte le sere quando i nostri figli escono, con quell' ansia che si dilegua solo quando la porta si apre a notte fonda.
Sto soffrendo molto anch'io per questa morte, confido che i miei amici mantengano la forza che hanno sempre mostrato, che li aiuti a convivere con questo dolore enorme.
http://www.lanazione.it/massa-carrara/incidente-mortale-fosdinovo-federico-salib-1.111529
La vita è anche questo, figli che si ritrovano, figli che si perdono... e genitori in equilibrio instabile, tra bonacce e burrasche.
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LA SUPERLUNA
Di stelle cadenti non ne ho vista nemmeno una,
ma la super luna c'era, eccome!
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PRIMO GIORNO D' ESTATE
Ieri finalmente l'ho sentito come il primo giorno di questa estate sotto molti aspetti faticosa .
Ieri, per la prima volta da non so più quanto tempo, io e il marito siamo stati fuori casa tutta la giornata e IN GITA!
Siamo andati in montagna, sull'Appennino tra Firenze e Bologna. Abbiamo voluto ripetere la bella esperienza fatta l'anno scorso insieme con la coppia di amici che sono venuti con noi alle Canarie: loro partono da Bologna, noi da Firenze, ci incontriamo a metà strada a Bruscoli, frazione di quattro case, una chiesa, un panificio che profuma tutta la vallata e... un ottimo ristorante di specialità dei due versanti. E' stata la prima uscita per mio marito da quando ha avuto la sciatica, quasi un collaudo delle sue forze, quindi un'organizzazione tranquillissima e l'appuntamento lassù a mezzogiorno. I nostri amici hanno da poco fatto due viaggi importanti: negli Stati Uniti e nell'isola greca di Citera (la Grecia è il loro luogo di vacanza preferito) e, tutti abbronzati, ne avevano da raccontarci! Anche noi ne abbiamo da raccontare, ma notizie di tutt'altro genere... Comunque le imprese dei figli e dei nipotini di entrambe le coppie costituiscono sempre un argomento che ci accomuna...
In quel ristorante la bistecca alla fiorentina è superba, seduce anche me che di solito non sono molto carnivora! Ma è tutto buono lassù, l'aria di montagna è un ottimo condimento.
Il tempo era splendido finalmente, dopo tutta la pioggia dei giorni scorsi, che sia finalmente l'avvio di una vera estate?
Nel pomeriggio siamo arrivati al lago del Brasimone e, lasciata l'auto al parcheggio, abbiamo fatto una passeggiata lungo le sue rive, tra il sole e l'ombra della campagna e dei boschi.
Ci siamo fermati a riposare in una pineta mista a qualche giovane quercia, tra grandi felci e funghi enormi, chissà se erano buoni...
Si stava veramente bene lì sotto, seduti su un tronco abbattuto, tra una chiacchiera e l'altra, il calore del sole era addolcito dal fresco delle piante e del lago che si intravedeva fra gli alberi.
Mio marito ha resistito abbastanza bene, ha trattenuto la stanchezza fino a casa quando è poi stramazzato sul divano...
Nel ritorno non abbiamo preso l'autostrada, ma abbiamo preferito la strada normale che scende a Prato, tra monti, boschi e paesini, per riempirci ancora un po' gli occhi di tutto quel verde, tanto il tramonto e il buio in questa stagione non creano di certo problemi.
Ieri sera ero anch'io un po' stanca: sono fuori allenamento all'aria aperta, visto come stanno passando questi mesi, però ho voluto subito scaricare le foto di tutto quel verde e solo a guardarle mi si riapriva il cuore...
...e il colorito di una timida abbronzatura che ore mi ritrovo sulle spalle e sulle breccia mi fa sentire un po' di estivo ottimismo.
(e per questa settimana passo il blog-florilegio...)
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IN VENDITA
Continua l'avventura che ci dovrebbe portare ad avere una casa nuova, dopo le puntate qui, qui e qui...
Oggi parlerò di VENDITA: occorre vendere la casa in cui abitiamo attualmente per raggranellare la cifra che ci serve.
Avete presente quelle serie televisive di compra-vendita case in giro per il mondo? Ecco, all'inizio anche da noi si era avviato più o meno così: gli addetti dell'agenzia erano venuti a visitare casa nostra, avevano apprezzato i soffitti con le travi a vista, i pavimenti, le scale in pietra serena, la dislocazione delle stanze, ma avevano arricciato il naso su altri aspetti e ci avevano suggerito, per "valorizzare" e guadagnare di più dalla vendita, di fare altri impegnativi lavori di ristrutturazione. Bravi! E noi intanto dove saremmo andati ad abitare? Un altro mese in camper come nel 2008? E con quali soldi? Se quelli che abbiamo ora non bastano nemmeno per una casa nuova... Inoltre immaginavo: ristrutturiamo e abbelliamo, vendiamo, magari chi compra ributta tutto all'aria perchè preferisce diversamente...
Mio marito aveva cominciato a seguire con passione le serie televisive di cui sopra, per aggiornarsi sull'argomento, diceva, ascoltava con interesse le proposte dell'agenzia e quasi quasi ci credeva... Io non ero assolutamente d'accordo, preferivo guadagnare meno, ma vivere meglio. Tira e molla, ho ceduto solo sulla reimbiancatura generale, di cui in effetti c'era bisogno e che avrebbe dato una luminosità nuova all'insieme. Secondo l'agenzia avremmo anche dovuto "svuotare" il più possibile le stanze per dare un'idea di maggior spazio.
Impresa titanica, altre occasioni di dispute familiari: chi butta via cosa... Ma insomma, in una casa abitata le tracce di chi la abita ci saranno pure, o no? Se lo scordassero di vedere una casa come quelle (vuote) delle riviste di arredamento!!!
Abbiamo fatto il possibile e anche un po' di impossibile, mio marito si è presa la sciatica, come sa chi segue questi post e queste vicende, finalmente sono venuti a scattare le foto delle stanze, le hanno messe in agenzia e sul sito... e sono cominciate le visite degli interessati.
Queste visite ormai ci condizionano le giornate e gli impegni: veniamo avvisati un po' prima, a volte solo il giorno precedente, ci telefonano: "Siete in casa a quest'ora per una visita?"
Vuoi rifiutare? Forse è l'occasione d'oro! Così gli impegni che abbiamo passano in secondo piano, si annullano, si rinviano... e ci si prepara ad accogliere l'impiegata dell'agenzia insieme a questi sconosciuti, con un bel sorriso accogliente sulle labbra e tanto "entusiasmo".
Anche la casa deve dare un'idea di accoglienza calorosa, quindi che sia tutta in ordine, tirata a lucido... E questo è il mio cruccio più grosso: ogni tanto c'è la biancheria stesa, la lavapiatti che si rimanda di caricare, la pila di vestiti da piegare o stirare, qualche pacco di libri o documenti su cui si sta lavorando che restano in giro... NO! Dovrebbero sparire quando ci sono le visite! Non sempre ce la facciamo perfettamente. Insomma, il riordino è diventato il mio incubo, già non era mai stato il mio forte! Mi dico che mi servirà come allenamento, forse cambierò abitudini e diventerò più ordinata, mah!
Da metà maggio è stato tutto un via-vai ed è passata gente di tutti i tipi: ci sono alcuni, soprattutto i Cinesi, silenziosissimi, guardano tutto e non dicono nulla, imperturbabili, un "buongiorno" all'inizio, un "grazie arrivederci" alla fine e via. Quasi mi sento delusa.
Altri invece fanno domande tecniche: gli impianti, gli anni in cui abbiamo ristrutturato, quali muri si potrebbero abbattere e quali no, e qui è il campo di mio marito...
Le donne soprattutto si mettono a raccontare: chi sono, che tipo di casa gli servirebbe, anche i fatti loro...
C'è chi indaga sui servizi della zona, sono famiglie con bambini, allora io assicuro che di meglio non si può trovare: abbiamo vicino scuole, supermercati, zone verdi, si parcheggia facilmente e la fermata del bus è di fronte a casa, dico che ci ho cresciuto due figli in quella casa e sono venuti su piuttosto bene...
Lì, sul momento, in genere restano piacevolmente colpiti da certi particolari abbastanza originali di casa nostra, ma so che aspetti negativi ce ne sono, tipo il non avere spazi esterni ed essere su tre piani.
Insomma, finora molte visite, ma nulla di concreto.
Ora in agosto l'agenzia chiude per ferie e le visite riprenderanno in settembre, sappiamo che c'è già una persona in lista.
Noi intanto abbiamo diffuso tra i conoscenti la notizia che vorremmo vendere, tanto per provare tutte le strade... Anche qui tra i lettori, se qualcuno fosse interessato... un messaggino...
Nel frattempo dobbiamo farci venire qualche idea, nel caso trovassimo una casa nuova mentre la vecchia ci rimane ancora sul groppone.
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DI SABATO MATTINA
Anche quell'anno era sabato.
Per noi era un anno un po' così, di transizione (forse come ora...): mio marito lavorava a Firenze da alcuni mesi, aveva iniziato a cercare casa là per trasferirci tutti, una scelta importante e difficile. Eravamo appena tornati da tre settimane di vacanza in campeggio ad Ostuni.
Avremmo dovuto riposarci in quella vacanza, riannodare le fila di coppia e di famiglia dopo mesi duri... invece la vacanza era stata pesantissima: a mio figlio (4 anni) era venuta la pertosse e a mia figlia (1 anno), forse per il cambiamento d'aria o forse a causa del suo amore per la sabbia mangiata a palettate, era venuta una diarrea che non riuscivamo a debellare, anzi avevamo già in corso delle analisi nel laboratorio all'ospedale.
Insomma, giorni che solo con le energie dei 30 anni si superano e mi domando ancora come facessi...
Ecco, in quella mattina di sabato d'agosto ero uscita con i bimbi in passeggiata e ci eravamo fermati appena dentro un giardino pubblico, sotto un enorme albero che faceva ombra e fresco, dove c'era un muretto di pietra. Il grande faceva correre le macchinine sul muretto e sul prato, la piccola nel passeggino lo guardava, io... sonnecchiavo e mi riposavo un poco.
Sulla strada a un tratto passò mio marito in bicicletta.
Uno scampanellio, io dico:-Bimbi, c'è papà, lo salutiamo!- Le manine che si agitano, lui ci sorride e risponde con un'altra scampanellata, lo vedo allontanarsi. Sta andando in centro per alcune commissioni, i suoi soliti passaggi in vari negozi di elettronica e di bricolage.
Poco dopo noi, con calma, prima che il sole bruci troppo, rientriamo in casa ed io comincio a preparare la pappa per la piccola. Mio marito tornerà per le tredici, come d'accordo.
Invece...
Sento aprire la porta, è lui in anticipo, ha un viso strano, sconvolto...
-Presto, apri la televisione, mi grida, la stazione di Bologna è crollata!-
E subito la TV ci manda le terribili immagini che tutti poi hanno visto, che non scorderemo mai più.
E lui, concitato, mi racconta.
Di solito quando va da quelle parti in centro passa per la stazione a comperare il giornale, quella mattina invece, non sa perché, è come se la bici andasse per conto suo e lui si trova a passare da una strada parallela a quella della stazione: quando se ne rende conto dice fra sé: “Guarda, ho cambiato strada, pazienza, il giornale lo comprerò da un'altra parte”. Ma subito vede correre sotto i portici, provenienti dalla stazione, alcune persone che gli paiono disperate, c'è chi ha l'abito stracciato e sporco di sangue... Allora col cuore in gola si dirige verso la stazione e appena vede da lontano lo scempio e la strage di volata ritorna a casa, per rassicurarmi nel caso io stessi ascoltando la radio o guardando la TV...
Non aveva sentito alcun rumore dell' esplosione perché, scoprimmo poi, il vento aveva portato ogni suono dalla parte esattamente opposta a dove era lui e i palazzi alti avevano fatto barriera. Così l'immagine improvvisa e inaspettata della stazione sventrata gli fu ancora più raccapricciante.
Era il 2 agosto 1980, avrebbe potuto cambiarci la vita.
Abbiamo ripensato spesso a quell'errore di percorso in bicicletta che probabilmente lo ha salvato...
Avevo rischiato di restare vedova con due bambini piccoli, oppure lui e noi avremmo scontato le conseguenze di terribili ferite... avrei avuto una vita completamente diversa, forse non mi sarei certo più allontanata da Bologna.
Un attimo e il destino ti indirizza su una strada o su un'altra, che tu lo voglia o no.
Ecco perché ogni anno il 2 agosto sento ancora i brividi, e ancora di più quando cade di sabato, come quest'anno, il sabato è spesso una mattinata pigra in cui ci si stacca dalla settimana e tranquillamente si imbastisce il relax...
E l'immagine di quel giovane uomo che passa in bicicletta e ci saluta allegro mi è rimasta impressa nel ricordo, intimamente legata ad una sensazione di destino, quasi di miracolo...
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DOVE ANDIAMO ?
non proprio così...
Devo ammettere che stavolta il servizio guasti è stato veloce. Anche un po' inaspettato: avevano detto che il loro orario era di mattina fra le 8 e le 10, invece la scampanellata è stata alle 7,40: mio marito era in bagno, io ero scesa a preparare la colazione. Non è che dovessero entrare in casa, tutto il marchingegno è esterno, però il tecnico doveva avvisare dell'inizio lavori e che poi avrebbe fatto delle chiamate telefoniche per assicurarsi che tutto fosse a posto.
Così ho aperto io. Ero in pigiama, nulla di scandaloso o troppo sexi, per carità, però ho cercato di “sporgermi” il meno possibile dalla porta... Inutile, lo sguardo del tecnico è stato eloquentissimo, direi che in un secondo mi ha... vivisezionato, con l'occhio che girava anche dietro alla porta... Un po' di imbarazzo, ma poi mi veniva da ridere perché pensavo alle barzellette e ai miti degli operai e riparatori che vengono accolti da certe casalinghe... E l'accento di costui lo indicava proveniente da una parte d'Italia in cui l'uomo ha la fama di essere molto “caliente”... Quando poi è finito il tutto e l'ho raccontato a mio marito abbiamo riso in due!
Così allegramente il problema è stato risolto con una rapida sistematina al cavo (ma gli operai che hanno fatto il guaio avranno delle conseguenza? Temo di no, come al solito...)
Giusto in tempo per suggerirvi il blog della settimana: utile per chi parte e vuole suggerimenti di viaggio. Io continuo a partire solo con la fantasia...
Eccovi IO AMO I VIAGGI, della stessa autrice di IO AMO FIRENZE e beata lei che gira così per il mondo! Mi pare utile la suddivisione in:
Week end in Italia,
mare,
viaggi in Europa,
Natale e capodanno,
grandi viaggi,
così ci si orienta meglio su ciò che si desidera. E se qualcuno dei suoi consigli vi servirà, ne sarò proprio contenta!
Stavolta Ody è arrivata prima, io ho scritto all'ultimo momento, non le ho scippato il blog...
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il 26/07/2024 alle 23:10
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