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Messaggi di Marzo 2023

PROBLEMI DI VISTA

Post n°1870 pubblicato il 29 Marzo 2023 da atapo
 

OCCHI NUOVI

 


 

Ora siamo alla fine dell’esperienza, pare che tutto sia andato bene. Mio marito è stato operato per la cataratta, prima ad un occhio, poi dopo un po’ di giorni a quell’altro. Aveva scoperto il problema circa due mesi fa al periodico controllo dall’oculista: ha un’assicurazione che gli ha consentito di fare la visita privatamente, dato che la sanità pubblica dava disponibilità solo dopo diversi mesi; l’intervento poi, sempre nel pubblico, aveva liste d’attesa come minimo di un anno. Così ha optato per fare le operazioni privatamente e, dopo aver visitato due cliniche, poi deciso, le date sono state fissate rapidamente.

-Almeno, ha detto, faccio fruttare tutti gli anni in cui ho pagato l’assicurazione! -

A quanto mi ha raccontato, gli interventi non sono stati molto traumatici, mi sono sembrate più cruente certe sedute dal dentista. Però un po’ d’ansia c’è sempre, viene in particolare quando si leggono i fogli del “consenso informato”, con gli elenchi e i particolari dettagliati di tutte le possibili complicazioni che potrebbero capitare.

Che poi uno pensa “ma vuoi che capiti proprio a me?” e cerca di tranquillizzarsi, ma io non mi tranquillizzo per niente, soprattutto dopo che, per la mia protesi, mi capitò una di quelle complicazioni e la storia andò diversamente da come l’avevo immaginata.

Mio marito sembrava tranquillo, io ero parecchio agitata anche se cercavo di non mostrarlo: sto diventando “allergica” agli ospedali e agli interventi chirurgici, ne ho già subiti tanti che mi viene paura solo a pensarne ad altri. Non vorrei più entrare in ospedali o simili per il resto della mia vita!

Comunque è andato tutto bene, ora ci vede molto meglio e non dovrà nemmeno più portare gli occhiali, se non per leggere da vicino. Si affatica ancora facilmente la vista e abbiamo già dovuto discutere perché domenica prossima vuole leggere alla messa, è proprio la domenica delle Palme e le letture sono lunghissime, la luce all’altare non è il massimo… ma possibile che non si trovino lettori a sufficienza, almeno adesso che lui ha queste difficoltà?

In questi giorni… un po’ così… ho sentito il peso del tempo che passa, l’ho visto sempre più curvo, impacciato a muoversi (ha anche altri problemi neurologici), con la memoria indebolita e la tendenza a perdere le cose, ho fatto più caso a certe sue difficoltà che ci sono da un pezzo e non sono più transitorie…

E con tanta malinconia ho rivisto il lungo cammino che è già stato percorso e ho pensato che non ce ne rimane da percorrere ancora molto, è bene che cerchiamo di viverlo il meglio possibile...

Credo che il suo non muoversi quasi mai di casa, il cercare così poche occasioni di socialità e di confronti, l’avere come riferimenti quasi esclusivi i telefilm in televisione, i servizi giornalistici su internet, le letture bibliche, tutto questo non lo aiuti a… combattere l’invecchiamento. Ma lui dice che sta bene così, io invece di tutto questo ne sono preoccupata e rattristata.

Per ora cerchiamo di essere contenti di questi occhi nuovi!

 
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IL GIORNO DOPO

Post n°1869 pubblicato il 19 Marzo 2023 da atapo
 
Tag: teatro

SUPPLENZA



I “vecchi” della compagnia IL CAMERINO VOLANTE continuano a perfezionare e a portare in vari teatri le commedie che hanno già in repertorio, noi “nuovi” restiamo in attesa per aprile del lavoro nuovo che il regista sta preparando, in cui verremo inseriti e che andrà per l’autunno.

Però… il primo febbraio il regista mi telefonò, raccontandomi di una attrice “vecchia” che ora ha un grosso esaurimento, questo lo sapevo anch’io, avevo visto i problemi sorti nello spettacolo “Bar Gemma”. Lui voleva quindi esonerarla per un periodo, finché si cura, ma dato che già c’era in cartellone la replica di uno spettacolo di qualche anno fa, ma ancora richiesto, aveva pensato a me come sostituta. La supplente! L’ho fatta pochissimo agli inizi del lavoro di insegnante, in tempi preistorici, ora mi chiedevano di farlo come attrice!

Gli diedi la disponibilità e aspettai… Questa commedia l’avevo vista appena era uscita, ricordavo vagamente la trama, non sapevo neppure quale personaggio avrei dovuto interpretare. Dovetti sollecitare il regista per avere il copione, lui credeva di avermelo mandato subito, invece se ne era dimenticato! Poi si ruppe la mia stampante, andai in cartoleria… Insomma iniziai a lavorarci ormai a metà febbraio, si andava in scena il 18 marzo.

La memorizzazione è molto aiutata dalle prove in presenza ed io contavo proprio su queste per facilitarmi il compito. Invece gli altri, che non avevano bisogno di prove perché ormai l’avevano messa in scena mi pare 15 volte, erano impegnatissimi in un nuovo spettacolo che debuttava l’11 marzo. Dall’11 al 18 restava solo una settimana, è andata a finire che le prove con me sono state soltanto due, mentre io studiavo come una matta per conto mio, escogitando mille strategie per ricordarmi tutto. Comunque devo dire che sono stati tutti molto carini, mi davano suggerimenti, si offrivano di “salvarmi” in certe battute che, se le avessi dimenticate, avrebbe potuto dirle qualcun altro. Io però restavo parecchio ansiosa e mi veniva così facilmente mal di pancia la settimana scorsa…

Gli ultimi giorni ho solo ripassato, ripetuto… in casa mia si è alzato il mucchio di biancheria da stirare e ho svuotato il congelatore da diversi piatti pronti…

Mi ero divertita alla scelta dell’abbigliamento: avevo parlato col regista, avevamo deciso di caratterizzare il personaggio (un’anziana bottegaia arricchita col marito preso da un po’ di demenza senile) attraverso uno sfoggio di anelli e collane vistose, mi sembrava di essere ben entrata nel personaggio, donna ruvida, attaccata al denaro, insofferente per la sua vita senza soddisfazioni, ma in fondo di buon cuore.

E ieri il debutto: ultimo colpo per me, il palcoscenico del teatro era piccolo, con l’arredamento lo spazio si restringeva tanto, così diverso dalla sala del circolo, vuota, in cui avevamo fatto le due prove. Per gli altri era abitudine, per me era riuscire a fare i miei spostamenti e intanto ricordarmi le battute giuste, al momento giusto e nel posto giusto.

E’ andata, mi sentivo signora Ginetta Cipollini abbastanza da superare le difficoltà, sono rimasta soddisfatta della mia “supplenza”, i colleghi si sono complimentati per come ho lavorato, il tecnico del suono di quel teatro ha voluto conoscermi, mi ha detto che l’aveva già vista quella commedia, che gli è piaciuta molto la mia interpretazione e questo, detto da uno sconosciuto, mi ha fatto sentire BRAVA.

Oggi ho dovuto scaricare la tensione che avevo dentro, non riesco ancora ad addormentarmi, sono ancora tesa, oggi pomeriggio sono andata a ridere e a mangiare frittelle ad uno spettacolo parrocchiale vicino casa mia: tutto riposo! Domani mi aspettano i vestiti da stirare e… un nuovo copione, stavolta del gruppo degli anziani, ma con calma, sarà per fine maggio.

Mi auguro comunque che l’attrice da me sostituita guarisca presto, non vorrei trovarmi fra capo e collo un’altra supplenza!

 
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IN BIBLIOTECA

Post n°1868 pubblicato il 13 Marzo 2023 da atapo
 
Tag: cronaca

LETTURE COME MEDICINA


Nel mio quartiere c'è una piccola biblioteca, gestita da un' associazione di volontariato, la stessa che permette, fornendo lo spazio e il supporto, di far esistere il gruppo teatrale "Ragazzi over 65", che ora sta diventando "I ragazzi del 334", dal numero civico in cui si trova il teatro.

Questa biblioteca è aperta due pomeriggi alla settimana e il sabato mattina, ha qualche stanza dove i ragazzi studiano, aiutati da educatori, spesso organizza presentazioni di libri, conferenze, cineforum.

Da poco sono arrivati ben 1800 euro, stanziati dal governo precedente (ci tengono a precisare), per rinnovare e implementare la dotazione libraria. Miracoli che raramente succedono!

Hanno fatto gli acquisti, poi hanno pensato di festeggiare l'avvenimento, anche per far conoscere ai cittadini il fatto miracoloso e i libri nuovi. Così sabato scorso c'è stato... come chiamarlo? Un evento? Una performance?

Insomma, alcuni di noi anziani, insieme a qualche ragazzo di altri gruppi teatrali seguiti dalla nostra regista giovane Valentina, quella mattina abbiamo indossato i camici, messo i badges col nostro nome sul taschino e siamo diventati ... medici e infermieri: chi entrava in biblioteca veniva guidato da Valentina a una "diagnosi", attraverso domande e scelte tra biglietti, poi affidato ad uno di noi medici che dovevamo "curarlo" in una delle salette diventate ambulatori, leggendogli alcune pagine da uno dei nuovi libri, quello più adatto alla sua "malattia". Finita la lettura, gli compilavamo la "ricetta": titolo e autore del libro, prescrizione e posologia (a fantasia del lettore), come promemoria se voleva prendere in prestito il libro per continuare a leggerlo.

La biblioteca si affaccia su una piazza dove al sabato c'è il mercato, quindi speravamo in un pubblico discreto, i più prestanti dei nostri infermieri giravano tra le bancarelle per spiegare l'iniziativa e invitare a entrare.

Era una proposta di... cura dell'anima, la lettura è proprio così, leggere fa bene alla mente, al cuore, fa viaggiare, riflettere, pensare... non ho bisogno di dilungarmi!

In effetti molti erano incuriositi, entravano, chi un po' diffidente, chi sorridendo, si sottoponevano al "triage", poi sparivano col medico dell'anima negli stanzini... e tutti ne uscivano con un bel sorriso!

Naturalmente, essendo nel nostro quartiere, c'erano amici e familiari tra i "pazienti", ma anche altre persone che non avrebbero solitamente messo piede in biblioteca, alla fine tutte le ricette preparate erano finite, abbiamo dovuto continuare a scriverle su fogli bianchi!

Hanno fatto una capatina anche il presidente del quartiere e la vicesindaco: per quest'ultima è stata una sorpresa, non conosceva nei dettagli l'iniziativa e ne è stata entusiasta.

- Da fare anche nelle biblioteche degli altri quartieri! - commentava.

Naturalmente entrambi hanno dovuto sottoporsi a diagnosi e terapia!

E tutto si è concluso, alle 13, con qualche teglia di pizza e un po' di bibite, offerte dall'associazione agli attori.

Tutti contenti dell'esperienza, mi sa che alla regista ne verranno altre di queste belle idee per animare il quartiere!

 

 
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SABATO 4 MARZO

Post n°1867 pubblicato il 05 Marzo 2023 da atapo
 

MANIFESTAZIONE



Ci sono andata alla manifestazione. Anzi, ci siamo andati, è venuto anche mio marito, lui così refrattario ai raduni “di massa”, e ne sono stata contenta. Non gli ho chiesto il perché, certe cose belle bisogna accettarle, goderne, senza chiedere il perché.

Eravamo tantissimi, le due piazze, quella del raduno e quella della meta finale con il palco e gli interventi, non bastavano a contenere tutti; selve di bandiere e striscioni, le città di provenienza, scritte su bandiere, striscioni e cartelli, erano da tutte le parti d’Italia. Ogni età era rappresentata, da piccoli in passeggino portati dai genitori, ai super-anziani che si muovevano a fatica. Il corteo ha attraversato un buon numero di strade del centro città, ma molte persone, tra cui anche noi due, a gruppetti camminavano e riempivano le strade parallele a quelle del percorso stabilito, per evitare l’affollamento; così diventava una vera e propria invasione pacifica del centro città.

Sul palco hanno parlato in molti, rappresentanti di gruppi, associazioni, enti, genitori e studenti. Alcuni gruppi musicali di scuole hanno suonato dal vivo. Era un bellissimo pomeriggio, un sole splendido, e tutta quella gente impegnata, ma serena, consapevole e decisa. Se una partecipazione così continuasse nella vita quotidiana, nei luoghi di lavoro e di associazionismo…

E’ stato bello ritrovare in mezzo a quella folla persone conosciute, che magari non si incontravano da anni e ora ci si salutava con entusiasmo, accomunati dalle stesse idee: lo facciamo non solo per noi, ma soprattutto per i giovani, per la scuola che li accompagna verso il loro futuro e la società che dovranno costruire...

 
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