Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi del 16/10/2013
IL MONDO A PARIGI
21 settembre
Oggi abbiamo in programma il museo della Quai Branly. E' un museo di antropologia aperto da pochi anni, abbiamo la riduzione 2x1 ed è il primo nella lista dei luoghi che vorrei visitare in questo viaggio. Si trova vicino alla torre Eiffel e ci andiamo con il bus per goderci la città, è una bella mattinata autunnale piena di sole.
Come spesso ci succede, ecco una “deviazione” che ci fa ritardare l'ingresso al museo: sul lungosenna, organizzata dal museo stesso, c'è una mostra fotografica di artisti non europei, il cui tema dominante è l'uomo e il suo ambiente, inteso in senso molto generale. Me l'aveva segnalata mia cognata, l'aveva trovata in Internet, e quelle grandi immagini sono così intriganti che ci trattengono in mezzo a loro per il resto della mattinata...
Quando entriamo nel museo, che è una costruzione molto moderna, una serie di cubi e forme geometriche in mezzo ad un giardino un po' selvaggio, è già ora di pranzo e mangiamo un boccone (a caro prezzo) nella sua caféteria, poi cominciamo la visita.
All'inizio si percorre nella penombra un lungo corridoio a serpentina sul cui pavimento scorre, come un fiume, un'animazione di parole prese da tutte le lingue del mondo: molto suggestivo, come è suggestiva tutta l'ambientazione del museo: non ci sono vere e proprie stanze, i reparti sono separati per la maggior parte da “muri” colorati come se si stessero percorrendo le strade di un villaggio. E' immenso, sappiamo che non ce la faremmo a visitarlo tutto, non abbiamo abbastanza forze fisiche per camminare tanto, allora scegliamo di girare per le “vie” dell'Africa, dove vediamo oggetti che ci lasciano a bocca aperta e le spiegazioni, chiarissime, sono scritte in francese e in inglese (ma perchè a Londra erano sempre e solo scritte in inglese?).
All'uscita ci resta ancora un po' prima del buio, ma siamo stanchi, riprendiamo il bus e andiamo a Notre Dame. La piazza davanti è un po'... sciupata perchè hanno allestito strutture per celebrare gli 850 anni della cattedrale, ma poi scopriamo che le gradinate su cui ora possono sedersi i turisti per ammirarla da un punto di vista più alto... non sono niente male e molto riposanti!
Così, tra un'occhiata ai turisti buffi che passano sul sagrato e una alle mille sculture della facciata... facciamo venire il tramonto e ci godiamo lo spettacolo delle luci che pian piano si accendono e illuminano quel mondo gotico di personaggi e decorazioni...
Stasera decidiamo di restare a cena lì vicino, troviamo un piccolo bar-brasserie a conduzione familiare con musica dal vivo e il gestore che chiacchiera con noi delle pere del suo orto che ora sono finite nel buonissimo dessert...
Per finire, passeggiata dans la nuit de Paris...
22 settembre
Oggi è un po' nuvoloso, ma non freddo, allora sempre in bus! Si va più lenti, però si gusta la città. Stamani verso il Louvre, non per visitarlo, io 10 anni fa ci passavo un po' di tempo quasi tutti i giorni, ma nei negozi sotto mi interessa vedere le novità dei libri d'arte per adulti e, soprattutto, per bambini: i Francesi curano molto le edizioni per l'infanzia, l'arte è ritenuta molto importante fin da piccoli. Infatti trovo alcuni libri molto belli per i miei nipoti, soprattutto uno su Parigi adatto all'età di Martino. Per lui Parigi è un luogo mitico, da quando gli portai da Marsiglia una maglietta con la torre Eiffel: ora volevo regalargli una piccola torre, ma le riproduzioni sono tutte molto appuntite, io e il nonno riteniamo che possa diventare, nelle sue mani, una pericolosa arma impropria... Si accontenterà del libro.
Poi dentro al Louvre ci sono ristoranti a self service di tutte le parti del mondo e noi ci divertiamo sempre a scegliere: “quale cucina assaggiamo oggi?” E trovo anche i macarons ad un prezzo abbordabile!
La nostra meta principale è però il museo d'Orsay, di cui molti anni fa vedemmo solo la metà: stavolta cominciamo dalla fine e ci ricongiungiamo a ciò che avevamo già visto! Gli impressionisti!E' inutile spendere parole...I quadri visti mille volte sui libri ora sono dal vero... non si smetterebbe mai di ammirarli, leggere le storie, ricordare gli aneddoti... fino all'ora di chiusura e, fra i molti turisti, all'uscita ci si avvia lentamente e con rammarico... Le foto sono proibite, cosa qui abbastanza rara nei musei.
Al museo d'Orsay c'è in questo periodo un'altra mostra di cui si parla molto sui giornali: il nudo maschile nell'arte degli ultimi secoli. Io sostengo che sia DAVVERO interessante, mio marito dice che non ne vale la pena... alla fine il problema non si pone più perchè a stento riusciamo a vedere gli impressionisti... e nei giorni successivi saremo da altre parti...
Concludiamo la serata passeggiando sui ponti e le passerelle: è domenica e c'è tanta gente che sulle quais passeggia, si incontra, festeggia compleanni, ascolta musica, fa giochi da terreno allestiti dal comune sui marciapiedi, insomma, c'è una bella allegria... e anche noi mettiamo il nostro lucchetto dei 40 anni su un ponte, ma non vi dirò quale...
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