Senza più illusioni

Come non innamorarsi di uno che si chiede:

se sia peggio un fiume di chiacchiere insulse per evitare il silenzio o un totale mutismo senza riguardi“.

Purtroppo Jonas è un personaggio di carta e vive in Campo di pietra. Bisogna contentarsi della narrazione che ne fa Tove Jansson. Ma almeno lo spasso è assicurato. Perché arriva da un tipo che se ne frega di piacere.

 

«Sì, sono taciturno», riconobbe Jonas. «E sai perché? Perché ho consumato troppe parole in questo lavoro, tutte le mie parole sono logore e snervate, sono stanche, se capisci cosa voglio dire, non si possono più utilizzare. Bisognerebbe lavarle e ricominciare da capo. Ne prendiamo un altro?»

«Meglio di no», rispose Ekka.

«Parole», seguitò Jonas, «milioni di parole che ho scritto per il tuo giornale, capisci cosa vuol dire scrivere milioni di parole e non poter mai essere sicuri di aver scelto quelle giuste? E così si diventa silenziosi, sempre più silenziosi, voglio dire, si sta sempre più zitti e ci si limita ad ascoltare, non preoccuparti di cercare il cameriere, Ekka, tanto arriverà quanto prima con il conto, non capisci com’è quando si deve solo interrogare la gente, fare domande e domande, sempre domande… Il valore della notizia!» esclamò Jonas, protendendosi sopra il tavolo, «Materiale che abbia valore di notizia, eccetera eccetera…»

Tove Jansson, Campo di pietra

CAMPO DI PIETRA - Tove Jansson - Iperborea

 

Senza più illusioniultima modifica: 2022-06-27T12:32:11+02:00da hyponoia

2 pensieri riguardo “Senza più illusioni”

  1. Perfetto, mi trovo perfettamente a mio agio nelle parole di questo Jonas. Le parole che servono per la verita’ sono poche e misurate, tutto il resto dalle troppe chiacchiere della gente a quelle della Tv sono tempo sprecato, energie ridondanti, stronzate inutili e dannose. Via via. nel silenzio

  2. Eppure le persone tendenzialmente silenziose come me, in un certo senso sono malviste, archiviate come antipatiche; non sanno i soloni chiacchieroni quanto mi costa essere costretta a parlare quando ne farei volentieri a meno. Anche perché spesso gli argomenti che mi vengono proposti sono ripetitivi e senza importanza.

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