Morto per arresto cardiaco il padre di Camilla Canepa: la 18enne deceduta dopo vaccino anti-COVID di AstraZeneca

Ragazza morta dopo AstraZeneca

E’ morto, stroncato da un malore improvviso Roberto Canepa, padre di Camilla la 18enne morta il 6 giugno del 2021 dopo la somministrazione di una dose del vaccino anti-COVID di Astrazeneca.

L’uomo, 53 anni, si è sentito male nel tardo pomeriggio di venerdì a Zoagli, nel Genovese, dove stava passeggiando con alcuni amici. Il malore, pare un attacco cardiaco, è stato fulmineo: Canepa si è accasciato e nonostante i soccorsi immediati è morto.

E’ l’ennesimo lutto ravvicinato che subisce la famiglia Canepa. Un mese dopo la morte di Camilla, deceduta per emorragia cerebrale, era morto il nonno della ragazza, Carlo Canepa, che era rimasto assai provato dalla scomparsa della nipote. Roberto Canepa lascia la moglie e Beatrice la sorella maggiore di Camilla.

Fonte: Corriere della Sera

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Pregliasco: Vaccino anti-COVID ai bambini di 5-11 anni – Ipotesi niente scuola per i figli dei genitori che rifiutano la vaccinazione

Famiglia

Pregliasco ad AffarItaliani.it: Vaccino ai bambini di 5-11 anni. Ipotesi niente scuola per i figli dei genitori che rifiutano la vaccinazione

” Da quello che sappiamo ad oggi il via libera dell’EMA ( European Medicines Agency ) dovrebbe arrivare entro la fine di novembre per poi dare il via alla somministrazione delle dosi da dicembre “, spiega ad Affaritaliani.it Fabrizio Pregliasco, membro del CTS della Lombardia e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano.

Secondo Pregliasco, sotto i 18 anni si sono avuti 350 casi di ricoveri in terapia intensiva e 33 decessi, circa l’1% dei contagiati. In percentuale i bambini vengono certamente meno colpiti dei loro nonni, ma è una problematica da non sottovalutare.

La dose da somministrare sarà Pfizer, un terzo ( 10 microg ) rispetto agli adulti ( 30 microg ) con un richiamo dopo 21 giorni.

Gli effetti collaterali ?

” Lievi miocarditi che si autorisolvono e con probabilità irrisorie, decisamente inferiori rispetto a quelle determinate dal Covid stesso”.

Se i genitori non dovessero aderire a questa campagna di vaccinazione per i giovanissimi, i bambini dovranno restare a casa e non potranno andare a scuola ? In sostanza, materna ed elementari aperte solo per i vaccinati ?

“Sarà una decisione difficile da prendere, anche perché non mi aspetto un grande entusiasmo da parte dei genitori. L’importante è che si vaccini almeno la metà della fascia 5-11 per tenere aperte le scuole ed evitare il ritorno alla DAD e la diffusione della malattia, la decisione se stringere o meno sulla frequenza scolastica verrà presa in base all’andamento dell’epidemia. Non si può escludere che si decida di vietare la scuola per i bambini non-vaccinati, dopo un certo periodo di tempo dal via libera alla campagna”, conclude Pregliasco.

Fonte: AffarItaliani: https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccino-ai-bambini-ipotesi-niente-scuola-per-i-genitori-che-si-rifiutano-766130.html?refresh_ce

Terza dose: agli anziani somministrata una dose più alta del vaccino Moderna 100 microg anzichè 50

Moderna vaccino

Report: troppo vaccino agli anziani, l’errore di Aifa su Moderna che ha portato a somministrare dosi in più – Tra settembre e ottobre gli anziani hanno ricevuto una quantità sbagliata di vaccino Moderna. Una dose intera invece di metà, come consigliava l’Azienda

Tra settembre e ottobre, durante la campagna di immunizzazione, gli anziani hanno ricevuto una quantità sbagliata del vaccino di Moderna. Il tutto a causa di un errore di comunicazione tra AIFA e Ministero della Salute.

Lo ha svelato “Report” in un servizio sulla terza dose firmato da Manuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale, anticipato su il Fatto Quotidiano.

L’errore è nato con la terza dose e il via libera per le persone fragili e gli over 60. Quando il 9 settembre Aifa ha dato il via libera al booster ha indicato l’uso di un vaccino a mRNA. Ovvero o Pfizer e Moderna. Ma a dosaggio intero. Mentre per gli immunodepressi si parla di “dose addizionale”, per gli anziani è un booster, ovvero un rinforzo per ripristinare la protezione. Per questo, spiga il servizio, la dose di Moderna doveva essere somministrata a un dosaggio minore ( 50 microg anzichè 100 microg ). ( Fonte: Il Fatto Quotidiano )

Non c’è due senza tre

Ancora non abbiamo finito di vaccinare tutta la popolazione e già si parla di una possibile terza dose. In Italia per il momento la stiamo somministrando alle categorie fragili e agli over 60, ma i contagi tornano a salire e l’ipotesi di un nuovo richiamo per tutti diventa sempre più probabile. Ma quanto dura davvero la protezione dei vaccini anti-Covid, e cosa sappiamo sull’utilità e la sicurezza del cosiddetto booster? Report vi porterà negli Stati Uniti, dove con interviste esclusive ai commissari dell’Fda, la prestigiosa agenzia regolatoria americana, vi racconteremo tutti gli interessi economici e le pressioni politiche che ci sono dietro una decisione che dovrebbe essere solo scientifica. Siamo stati anche in Israele, che invece sostiene che la protezione del siero Pfizer è svanita e per questo ha già immunizzato di nuovo quasi tutta la popolazione. Il mondo intero è a un bivio da cui dipende la nostra vita nel prossimo futuro. Compreso il futuro del tanto discusso green pass, che il governo ha deciso di estendere fino a 12 mesi. Spiegheremo su quali dati è stata presa questa decisione e se, alla luce delle ultime evidenze scientifiche, la certificazione verde crea davvero degli ambienti sicuri, e per quanto tempo. A capirlo ci avrebbe dovuto aiutare uno “studio fantasma” promesso dalle autorità italiane, di cui però si sono perse le tracce. ( Fonte: Ufficio Stampa RAI )

VIDEO REPORT RAI3: NON C’E’ DUE SENZA TRE

 

Vaccinazione anti-COVID per i bambini di 5-11 anni: il Panel degli Esperti della FDA dovrà valutare se il rischio di miocardite dopo vaccino è accettabile

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Vaccino Covid-19 di Pfizer / BioNTech per i bambini di 5-11 anni: il Panel degli Esperti dell’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, dovrà valutare se il rischio di miocardite / pericardite sia superiore ai benefici

I ricercatori della Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), hanno presentato un’analisi che ha mostrato che la protezione offerta ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni dal vaccino contro il Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech sarebbe superiore al rischio di miocardite / pericardite, una reazione avversa del vaccino in caso di alta diffusione della malattia virale.

Tuttavia, se il tasso di Covid-19 dovesse scendere ai livelli osservati nel giugno 2021, ci sarebbero più casi di miocardite associati al vaccino rispetto ai ricoveri per Covid-19. Ma anche in questo caso, hanno affermato i ricercatori della FDA, data la natura più grave del ricovero per Covid-19, “i benefici complessivi del vaccino potrebbero comunque superare i rischi in questo scenario a bassa incidenza”.

È probabile che gran parte della discussione del Comitato di Esperti si concentri sui benefici del vaccino, che riduce drasticamente la possibilità che un bambino venga infettato dal virus SARS-CoV-2, il virus che causa il Covid-19, nonché i suoi potenziali rischi.

Nei ragazzi più grandi e nei giovani, il vaccino è risultato correlato a miocardite. Si è verificato in circa 1 su 10.000 ragazzi e giovani uomini di età compresa tra 16 e 19 anni che hanno ricevuto una seconda dose.

Nuovi dati hanno mostrano che il vaccino Pfizer / BioNTech non solo riduce il rischio di infezione, ma riduce anche il rischio di Covid-19 sintomatico nei bambini che vengono infettati dal virus SARS-CoV-2. Tra i 1.518 bambini nello studio che hanno ricevuto il vaccino, ci sono stati 3 casi di Covid-19 sintomatici. Tra i 750 bambini che hanno ricevuto il placebo, ci sono stati 16 casi di malattia, il che significa che il vaccino era efficace al 90.7%. In precedenza, erano disponibili solo i dati sulla capacità dei bambini di produrre anticorpi contro il Covid-19 dopo la vaccinazione e non sulla loro efficacia nel prevenire le malattie.

I sintomi tra i bambini vaccinati che hanno sviluppato il Covid sono stati molto lievi. Nessuno aveva la febbre. Al contrario, 10 dei 16 bambini non-vaccinati che hanno sviluppato Covid-19 hanno sviluppato febbre e generalmente hanno avuto sintomi peggiori.

Gli effetti collaterali comuni erano generalmente simili a quelli causati dal vaccino per adulti e includevano mal di testa e febbre.

L’iniezione pediatrica del vaccino Pfizer / BioNTech è di 10 microgrammi, o un terzo del dosaggio per adulti.

Dei volontari che hanno preso parte allo studio, il 52% era di sesso maschile, il 79% era di razza bianca, il 6% era di razza nera e il 6% era asiatico-americano.

Poiché i bambini hanno meno probabilità di subire gravi conseguenze dal Covid-19, il Panel degli Esperti discuterà se i benefici della protezione superano il rischio di miocardite o altri effetti collaterali.

Lo stesso Covid-19 può causare miocardite a un tasso molto più elevato rispetto al vaccino.

Rimane il problema che sono stati trattati troppi pochi bambini per avere un’idea chiara del rischio di miocardite con il vaccino. 

Sebbene alcuni pazienti con miocardite indotta dal vaccino abbiano avuto bisogno di cure intensive, la FDA ha affermato che la maggior parte dei sintomi si è risolta con una “gestione conservativa”.

Poiché la miocardite si è verificata solo raramente negli studi clinici, è difficile stimare esattamente la frequenza con cui si verifica. Nei suoi documenti informativi, la FDA ha affermato che la miocardite e la pericardite sono state segnalate al database VAERS ( Vaccine Adverse Events Reporting System ) a un tasso di 71.5 casi per milione nei maschi vaccinati di età compresa tra 16 e 17 anni. e 42.6 casi per milione nei maschi di età compresa tra 12 e 15 anni. Ciò equivale a circa un caso su 12.000 per i ragazzi dai 16 ai 17 anni e un caso su 24.000 per i ragazzi dai 12 ai 15 anni.

I ricercatori della FDA hanno anche esaminato Optum ( UnitedHealth Group ). In questo database, l’eccesso di rischio stimato di miocardite e pericardite si avvicinava a 200 casi per milione nei maschi completamente vaccinati di età compresa tra 16 e 17 anni e 180 casi per milione nei maschi vaccinati di età compresa tra 12 e 15 anni. Si tratta di circa un caso ogni 5.000 ragazzi vaccinati.

La domanda, tuttavia, non è solo qual è il rischio di miocardite, ma se il beneficio del vaccino superi tale rischio. E il beneficio di vaccinare chiunque dipende da quanti casi di Covid-19 si stanno verificando.

Fonte: FDA

 

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